Storia
In seguito all'emanazione della legge federale svizzera del 28 luglio 1852 le concessioni per la costruzione e l'esercizio di ferrovie vennero demandate alle autorità cantonali. Ciò fu all'origine di molte iniziative ma contemporaneamente creò le premesse per uno sviluppo poco coordinato e a volte fallimentare delle imprese ferroviarie. Le iniziative ferroviarie del vallese per una linea di base dal Lago Lemano a Briga necessitavano di proseguimento per essere redditive. Si prospettava quindi necessario che una linea da Losanna, passando per la zona pianeggiante della valle, arrivasse a traversare le Alpi sotto il Gran San Bernardo o sotto il Sempione.
Tuttavia l'impresa di scavo di un tunnel alpino si prospettava ardua e difficile. La relazione riguardante il San Bernardorichiedeva accordi con il Regno di Sardegna, quella del Sempione, interessando la Lombardia, riguardava il governo dell'Austria. Quest'ultima, tuttavia, era più interessata a una relazione ferroviaria riguardante il Brennero o il Lucomagno, mentre il regno di Sardegna era più interessato a una relazione Torino - Lione attraverso il Moncenisio. Nel 1857 infatti, dietro impulso del conte Camillo Cavour vennero iniziati i lavori del Tunnel del Moncenisio. Quest'ultima iniziativa fece temere ai cantoni di Vaud e Vallese un, facilmente prevedibile, abbattimento del traffico attraverso il loro itinerario.
Le autorità del Vallese si mossero in fretta e, l' 11 gennaio 1853, rilasciarono la concessione al conte Adrien de Lavalette, di Parigi, per conto suo e dei suoi azionisti; il 22 gennaio veniva ratificata a Sion dal Gran Consiglio e, il 2 febbraio, dal parlamento federale a Berna. La concessione riguardava la tratta Le Bouveret - Sion e pertanto non era molto attrattiva per i finanziatori, così Lavalette chiese una ulteriore concessione per l'Italia riguardante una galleria del Sempione e un prolungamento per Saint Gingolph verso la Francia.
Il 27 novembre 1854 una nuova concessione veniva rilasciata dal Gran Consiglio vallesano alla Compagnie du Sud fondata allo scopo il 15 agosto 1854. Questa prevedeva l'intero itinerario confine sardo - Gran San Bernardo - Sempione e St. Gingolph - Bouveret - confine francese. Nonostante la concessione difettavano tuttavia i capitali e nulla venne fatto fino al 1856. Il Lavalette, allo scopo di accedere al credito pubblico nel mese di aprile del 1856 creò quindi la nuova società della Ligne d'Italie che prendeva il posto della precedente rilevandone le concessioni e stabilendo la propria sede amministrativa a Parigi e la sede sociale a Ginevra.
Iniziarono finalmente i lavori di costruzione lungo tutta la tratta Le Bouveret-Saint-Maurice-Martigny. La perforazione del tunnel di St-Maurice terminò il 30 giugno 1858 e l'entrata in funzione della linea fino a Martigny avvenne il 14 luglio 1859[1].
Il proseguimento dei lavori verso Sion fu contrastato da numerosi rallentamenti a causa di cui la ferrovia arrivò a Sion solo il 5 maggio 1860 e la linea fu percorribile interamente dal 1 giugno. A St-Maurice occorreva cambiare treno per arrivare a Villeneuve dato che il collegamento Villeneuve - Losanna non era completo.
Ginevra e il Consiglio di Amministrazione della società avrebbero voluto anche un collegamento verso Lione raggiungendo verso sud la ferrovia Parigi-Lione della PLM [2].
Ma le difficoltà finanziarie si facevano sempre più pesanti e la Società dovette interrompere i lavori su Sierre e su Briga e venne posta in liquidazione nel luglio 1865. Anche le stazioni della linea erano rimaste provvisorie. I lavori ripresero lentamente e vennero completati nel settembre 1868 da una nuova Compagnia messa insieme dal Lavallette, che tuttavia non reperì fondi sufficienti; il Parlamento svizzero infine decretò la decadenza della concessione il 19 settembre 1872 [3] .
La linea venne posta in vendita all'asta il 16 marzo 1874, in Sion, e la nuova concessione venne assegnata al consorzio di imprese costituito dalla Occidentale Svizzera e dalla Vaud Finance Co [4] . Il contraente prese il nome di Compagnie du Simplon, nel 1874, con l'impegno di continuare nell'esercizio della linea e nella costruzione fino a Briga.
Note
- ^ La Gazette du Valais, 24 luglio 1859
- ^ Le Journal de Genève, 2 juillet 1858
- ^ Le Journal de Geneve, 24 settembre 1872
- ^ Il Journal de Genève, 18 Marzo 1874
Bibliographie
- Paul Perrin, Les débuts du chemin de fer en Valais, éditions Saint-Augustin, Saint-Maurice, 1961.