Hash House Harriers
Hash House Harriers è un club informale, capillarmente diffuso in tutto il pianeta, che riunisce persone (e talvolta animali) che praticano la corsa “Hash”. Gli aderenti (Hashers) si definiscono “Serious drinkers with a running problem” e “Halfminds”. Col termine breve "Hash" si designa tanto la corsa quanto il club che la pratica. L'acronimo identificativo è HHH o H3.
Cos’è una Hash?
Una corsa Hash consiste in una sorta di caccia al tesoro, dove il tesoro è la birra. Prima, durante, e dopo la corsa, gli Hashers bevono birra. La corsa si svolge a piedi, seguendo un tracciato sempre diverso e di varia difficoltà, precedentemente preparato da uno dei membri della Hash, detto Hare (= lepre). A seconda dei terreni, il tracciato è marcato con farina o con pezzi di carta.
Le corse possono essere live hare o dead hare. Nella dead hare l'Hare prepara la corsa, poi torna alla partenza e corre con tutto il gruppo (il pack). Nelle corse live hare, si dà un certo vantaggio all'Hare e poi si parte al suo inseguimento, seguendo le tracce che ha lasciato (siccome nella Hash non ci sono regole e nessuno è obbligato ad essere leale, il pack di norma partirà all'inseguimento prima dell'orario stabilito. I corridori cercano le tracce e individuano il percorso corretto, lanciando agli altri rimasti indietro un grido di richiamo (on-on!).
Nel percorso l’Hare inserisce una serie di false piste (false trails) e di cul de sac (checkbacks) che obbligano i corridori più veloci (FRBs = Front Runners Bastards) a tornare al gruppo principale, in speciali punti di raccolta, detti checkings. Con questo sistema il gruppo può correre più o meno tutto assieme, quale che sia l'allenamento di ciascuno. Alle corse può infatti partecipare chiunque, in qualunque condizione fisica sia.
Lo scopo della Hash non è tagliare un traguardo, ma divertirsi: la Hash è assolutamente non competitiva, ed i partecipanti possono tranquillamente imboccare scorciatoie. I tracciati possono essere sui terreni più vari (terra, cemento, erba, campagna, immondizia, deserto, ghiacci polari, jungla, tetti di Parigi, acqua di mare, neve: Ski-Hash) e di lunghezza variabile, generalmente di un'ora circa. Nei grandi appuntamenti internazionali sono previste più corse di diversa difficoltà, fino alle celebri Ballbreakers che a volte durano un'intera giornata. In genere però le distanze sono facilmente superabili e alla portata di persone non allenate; l'Hare avrà comunque cura di inserire un tracciato breve per chi non corre (Walkers o Wankers Trail) distinto da quello per i corridori (Runners / Bulls Trail).
Al termine della corsa (On-In) il gruppo si riunisce nel circle, ove si svolge una cerimonia goliardica, di punizione delle varie mancanze (infringments) commesse durante la corsa, ad arbitrario giudizio del Grand Master. La punizione consiste nell’inflizione del downdown, che consiste nell’obbligare l’infractor a bere una pinta di birra nel tempo in cui gli altri membri del gruppo terminano una canzone, talvolta sedendo su un blocco di ghiaccio. Se non ce la fa, dovrà versarsela in testa. Il più serio infringment consiste nel correre con scarpe nuove. L’infractor dovrà allora bere la birra direttamente dalle scarpe che ha usato per correre (new shoes down down). Il Circle si chiude con il canto dell'inno Swing Low, Sweet Chariot, opportunamente mimato. Seguono numerosi eventi sociali, cene o parties.
Regole e funzionamento
- The only rule is, there are no rules at all
- L'unica regola è che non ci sono regole
Questa e la norma aurea che regge la Hash. Una Hash non ha regolamenti, né statuti. La partecipazione è libera, così pure il recesso. Non esistono condizioni per entrare: un sano senso dell'umorismo e una grande apertura mentale sono gli unici requisiti.
Un club Hash è definito chapter o kennel. Un chapter è vitale fin quando lo sono i suoi membri. Alla sua testa è un Grand Master (che, per definizione, is always right), affiancato da un Religious Advisor (colui che ha il compito di pronunciare il Religious Advice all'inizio della corsa) e da vari altri membri, quali il Beer Master (che provvede la birra per le cerimonie), l'On Sec, il Song Master, l'Haberdasher, l'Hare Raiser, lo Scribe, l'Hash Flash, il Webmaster-bator: tutti insieme costituiscono il Committee, o Mismanagement, i cui membri sono gli unici che hanno il privilegio di portare il cappello all'interno del Circle. Gli Hashers provengono da tutti i paesi (soprattutto di lingua inglese) e continenti: alle corse partecipano cittadini stranieri residenti ("expats"), visitatori di altre Hash, e molti locali.
I membri della Hash si chiamano Hashers, le donne Harriettes, i bambini Horrors, i cani Hounds. Esistono chapter misti, oppure per soli uomini o sole donne. Ogni Hasher riceve – dopo aver compiuto azioni particolarmente ignominiose – un Hash Name (ad es: Succulent, Mastikator, Sex, no Grappa, Pure Genius, Oximoron, Standing Ovation, etc.).
La Hash si corre con una normale attrezzatura da Jogging, arricchita da originali t-shirt appositamente disegnate, ma esistono anche corse per nudisti, o le celebri Corse in Vestito Rosso (Red Dress Runs), le quali spesso precedono o aprono i grandi appuntamenti mondiali.
I chapter corrono circa ogni settimana, e si incontrano periodicamente per grandi appuntamenti, dove si radunano anche migliaia di Hashers: la corsa nazionale annuale (Nash Hash), le grandi Hash continentali (EuroHash, InterAmerica etc.) o la InterHash mondiale, ogni due anni, come quella tenutasi nel 2004 a Cardiff. In ogni importante città o Capitale del pianeta, così come nelle giungle tropicali e nelle basi antartiche, esiste almeno un Hash chapter. In Italia esistono Hash a Roma (Rome HHH), a Milano (The Royal Milan & Bordighera HHH), a Napoli (Bella Napoli HHH, già "Nato Naples"), in Sicilia (Etna Ash Hash), in Friuli (Sacile Madness HHH), e a Pescara (Adriatic HHH). Esiste un Hash chapter anche in Vaticano, che corre mensilmente durante le notti di luna piena.
Storia
La Hash venne fondata nel 1938, a Kuala Lumpur in Malesia, da un giovane colono inglese, Albert Ignatius Gispert, passato poi alla storia come "G". Il primo gruppo comprendeva Frederick "Horse" Thompson, Cecil Lee, Ronald "Torch" Bennett. L'unico passatempo possibile per costoro era di andare a mangiare e bere nel club coloniale, il Royal Selangor Club. La cucina di questo posto era talmente cattiva da meritargli il soprannome di Hash House, un termine slang che indica un pessimo ristorante.
Gispert e i suoi amici avevano praticato uno sport diffuso a quei tempi in Inghilterra: le corse campestri di Hare and Hounds (Lepri e levrieri). Cominciarono così anch'essi a correre nella giungla, la domenica, per smaltire la sbornia del sabato, fondando un gruppo chiamato Hash House Harriers.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale Gispert e molti altri Hashers si arruolarono per combattere contro i giapponesi: "G" cadde eroicamente in battaglia, difendendo Singapore. Dopo la guerra i superstiti ripresero la consuetudine delle corse, fondando anche altri chapters.
La Hash continuò fino agli anni sessanta ad essere un fenomeno esclusivamente limitato alla Malesia (per quanto sembra che il capitano Gus McKey abbia fondato nell'immediato dopoguerra un suo chapter sulla riviera ligure: la tradizione continua nel Royal Milan & Bordighera HHHche si fregia pertanto del titolo di secondo Hash chapter del mondo). Successivamente, ad opera di persone trasferitesi da Kuala Lumpur, vennero fondate altre Hash, e da allora il fenomeno di gemmazione spontanea è continuato inarrestabilmente, colonizzando prima l'area del Pacifico, poi l'America e l'Europa. Esistono oggi più di 1500 Hash Chapters in tutto il mondo, compresa l'Antartide.
Tutto questo è successo senza una preventiva pianificazione, e senza un'organizzazione centrale. Al contrario, il successo strepitoso della creatura di Gispert è dovuto alla semplice genialità dell'idea originale: quella per cui l'unica regola è che non ci sono regole.
Cosa vuol dire "Hash"?
Hash è una parola inglese che indica originariamente una polpettina fatta di avanzi di carne e vegetali cucinati insieme. Per estensione indica un composto eterogeneo cui viene data una forma incerta: To make an Hash of something vuol dire infatti creare confusione, o fare una cosa piuttosto male. Una "Hash House" è un luogo dove si mangia male. Il termine Hash non ha dunque assolutamente nulla a che vedere con l'hashish o con l'uso di droga.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Go to the Hash - World Hash Information Portal
- Rome Hash House Harriers - Hash di Roma
- Succulent, the Hasher - ulteriori risorse informative in italiano
- Royal Milan & Bordighera HHH - Hash di Milano
- Sacile Madness HHH - Hash del Friuli
- Holy S* HHH - Full Moon Hash del Vaticano
- Lista completa dei chapter italiani
- Forthcoming Hash events - by the UK Hashes
- Hash the World - Events Calendar - by the Half-Mind Catalog
- Storia degli Hash House Harriers - in inglese