Dionigi Tettamanzi

cardinale e arcivescovo cattolico italiano (1934-2017)
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Dionigi Tettamanzi (Renate, 14 marzo 1934) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. Template:Cardinale della chiesa cattolica

Biografia

Gioventù e sacerdozio

A 11 anni, nel 1945, entrò in seminario e venne ordinato sacerdote il 28 giugno 1957, all'età di 23 anni, dall'allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini (futuro papa Paolo VI).

Fu professore di teologia morale al seminario di Venegono Inferiore dal 1959; a motivo della sua predilezione per i temi del matrimonio, della sessualità, della bioetica, venne chiamato dal papa Giovanni Paolo II a collaborare alla stesura di alcune sue encicliche.[1]

Nominato rettore del Pontificio Seminario Lombardo di Roma nel 1987, lavorò al servizio della curia romana e della Conferenza Episcopale Italiana.[1]

Arcivescovo di Ancona-Osimo

Il 1º luglio 1989, all'età di 55 anni, venne eletto arcivescovo di Ancona-Osimo da papa Giovanni Paolo II e ordinato vescovo il 23 settembre dal cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano.

Segretario della CEI

Lasciò l'incarico di Arcivescovo di Ancona il 14 marzo 1991 il seguito alla nomina a Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Alla conclusione del mandato, venne eletto arcivescovo di Genova.

Arcivescovo di Genova

Il 20 aprile 1995 venne eletto arcivescovo di Genova; il 25 maggio venne quindi nominato anche vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana per il quinquennio 1995-2000.

Il 21 febbraio 1998 venne proclamato cardinale del titolo dei Santi Ambrogio e Carlo da papa Giovanni Paolo II.

Arcivescovo di Milano

L'11 luglio 2002 fu nominato arcivescovo di Milano e prese possesso dell'arcidiocesi il 14 settembre 2002, con ingresso solenne il 29 settembre 2002.

Durante gli ultimi anni del pontificato di Giovanni Paolo II e durante il conclave del 2005, che elesse papa Benedetto XVI, fu a lungo indicato come uno dei possibili «papabili»[1][2].

 
Il cardinale Dionigi Tettamanzi durante la celebrazione della beatificazione di don Carlo Gnocchi
 
Dionigi Tettamanzi durante una celebrazione liturgica.

Il 20 marzo 2008 promulgò il nuovo lezionario di rito ambrosiano portando così a compimento per tale rito la riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II.[3] La decisione di portare a compimento la riforma liturgica era già stata maturata dal precedente arcivescovo, Carlo Maria Martini, per quanto riguardava «in particolare il Lezionario, ancora ad experimentum».[4]

Nel dicembre dello stesso anno costituì il "Fondo famiglia-lavoro" per dare un aiuto a chi, di fronte alla crisi economica iniziata in quell'anno, stava perdendo il posto di lavoro. Il fondo venne avviato con un milione di euro messi a disposizione dal cardinale, come annunciò nella omelia della Messa di Natale di mezzanotte:[5][6]

«Come avvio di questo fondo, attingendo dall’otto per mille destinato per opere di carità, dalle offerte pervenute in questi giorni “per la carità dell’Arcivescovo”, da scelte di sobrietà della diocesi e mie personali metto a disposizione la cifra iniziale di un milione di euro.»

Il 15 marzo 2009, al superamento del settantacinquesimo anno di età, presentò a papa Benedetto XVI, in base alle norme del diritto canonico, le dimissioni dalla guida dell'arcidiocesi milanese[7]. Il 9 aprile 2009 venne riconfermato dalla Santa Sede per altri due anni alla guida dell'arcidiocesi.[8]

In dicembre, subisce gli attacchi della Lega Nord (da parte del giornale La Padania, di Umberto Bossi, Roberto Calderoli e Matteo Salvini), dopo aver criticato il sindaco Letizia Moratti per la campagna di sgombero contro i rom e aver chiesto ai politici cittadini di riscoprire il "solidarismo ambrosiano"[9][10][11][12][13]. Secondo Alberto Melloni, tali attacchi si situano in una strategia della Lega Nord per condizionarne la successione[14]

Incarichi presso la Santa Sede

Ha avuto i seguenti incarichi presso la Santa Sede:[15]

 
Il cardinal Tettamanzi, a Lodi, il 19 gennaio 2011, durante la messa per le celebrazioni di San Bassiano.

Il card. Dionigi Tettamanzi è attualmente membro effettivo od onorario delle seguenti istituzioni:[15]

Onorificenze[16]

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Note

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