Porto San Giorgio
Template:Comune Porto San Giorgio è un comune italiano di 16.367 abitanti[1] della provincia di Fermo nelle Marche.
Geografia fisica
Porto San Giorgio è una cittadina situata nella fascia costiera delle Marche. Già appartenente alla provincia di Ascoli Piceno fa ora parte della provincia di Fermo. Confina da tre lati con il comune di Fermo e ad est con il mare Adriatico.
Storia
Noto ai tempi di Plinio il Vecchio come Navale Firmanorum, e citato da Strabone nella Tavola Peutingeriana come Castrum Firmanorum o Castellum Firmanorum, Porto San Giorgio è legata allo sviluppo del porto di Fermo, tanto da essere chiamata ancora nel Medioevo con il nome latino di Portus Firmi, probabilmente sito in epoca romana alla foce del fiume Ete.
Collegata alla città di Fermo dalla strada Pompeiana, così chiamata in onore del generale romano Gneo Pompeo Strabone, d'origine fermana, che aveva proprietà latifondiere nel Piceno Fermano. Fu padre del console Gneo Pompeo Magno e rivale di Caio Giulio Cesare.
Sembra che le sue origini risalgano a una colonia di pescatori veneti o dalmati, stabilitisi, dopo la calata dei barbari e le conseguenti distruzioni, sulle falde del piccolo monte che ora sovrasta l'abitato, il così detto Monte Cacciù. Portu Sancti Georgeij così come era conosciuto nei documenti medievali, divenuto fortezza nell'XI secolo col nome di Castel San Giorgio, nel 1164 passò al Capitolo dei Canonici di Fermo per ordine di Federico Barbarossa e nel 1266 fu preso in affitto dal comune di Fermo. Lorenzo Tiepolo, podestà di Fermo e futuro doge di Venezia, ridette impulso al porto, dotandolo di una roccaforte, la Rocca Tiepolo, eretta nel 1267, baluardo possente e poderoso che assolveva la mansione di torre vedetta e sentinella vigile contro le incursioni dal mare. La storia di Porto San Giorgio da allora in poi si riassume in una serie di tentativi di riconquistare l'autonomia dal dominio fermano. La cittadina sviluppatasi nel corso del XVII secolo tra la linea di costa e la via Lauretana, con l'urbanizzazione del Borgo Marinaro, durante il periodo napoleonico divenne autonoma da Fermo e dopo l'Unità d'Italia definì il proprio ambito territoriale. Solo nel 1887 Porto San Giorgio ottenne almeno in parte il suo territorio.
In epoca medievale, Porto San Giorgio partecipava con i numerosi castelli dell’area intorno Fermo alla Cavalcata che aveva luogo a Fermo ogni 15 agosto. Questa è una manifestazione risalente a prima del 1182 ( di tale anno è il primo documento ufficiale). Porto San Giorgio sfilava in testa al corteo multicolore, tra il rullo dei tamburi, il clamore delle chiarine, gli sfarzosi e festosi paludamenti dei magistrati, la selva dei vessilli ed orifiammi. Ma nel 1490, durante tale manifestazione, mentre i sangiorgesi si trovavano a Fermo, duecento fermani, capeggiati da tale Antonio Trovatelli irruppero nel palazzo del Vicario di Porto San Giorgio, bruciando l'archivio e asportando libri e documenti. L'evento testimonia tensioni mai sopite fra i due paesi. Nel 1538 infatti si registrano nuovi importanti contrasti tra il Porto e Fermo, inquietudini che si riannoverano negli anni 1620 e 1711. Asti e attriti che sfociano addirittura nel 1729 in un conflitto tra fermani e portesi, passato alla storia con il nome "guerra per l'imbarco dei grani".
Dal 1550 per 125 anni, Fermo, Porto San Giorgio e l’intero stato sono governati dal cardinale Nepote o dal parente più prossimo del Papa regnante e ciò conferisce notevole stabilità nella gestione della cosa pubblica. Nel 1741 - 1743 la Congregazione Fermana, stabilisce che Castel San Giorgio sia considerata un castello distinto da Fermo. La cittadina ottiene il diritto di eleggere i suoi consiglieri ed i suoi magistrati e prende il nome definitivo di Porto San Giorgio. Successivamente nel 1749, Porto San Giorgio è alternativamente invaso e occupato da truppe spagnole e truppe tedesche. E’ il periodo della guerra di successione. L’Arcivescovo del tempo cardinal Alessandro Borgia deve faticare non poco per placare le ire e le vendette del Conte Christian Lobkowitz, il quale minaccia rappresaglie per non aver trovato viveri per le sue truppe dirette verso il Regno di Napoli. Il 28 novembre del 1798 invece, nella pianura tra Porto San Giorgio e Marina Palmense, ha luogo una battaglia tra i Francesi ed i Cispadani comandati dal Generale Micheroux, con la vittoria dei primi.
Un grave atto di nefandezza si consuma l'anno successivo. E' il 1799 e tre navi armate, battenti bandiera francese, attraccano in porto. A bordo ci sono giacobini anconetani che fanno prigionieri i sangiorgesì accorsi ad accoglierli e bombardano il paese, causando tre morti e vari danni alle abitazioni. Intanto nel 1802 con un documento sottoscritto da numerosi sangiorgesi, emesso da Pietro Orlandi, gli abitanti ribadiscono il desiderio di autonomia e indipendenza del Porto contro i tentativi di riannessione di Fermo. In seguito nel 1810 per decreto del Viceré d'Italia Torre di Palme è aggregata al Comune di Porto San Giorgio. Nel frattempo nonostante i numerosi riguardi, il Porto continua a subire le scorribande pirata dal mare, che portano nel 1815 all'approdo di una ciurma di corsari i quali rapiscono decine di giovani da vendere come schiavi in Oriente. Sul fronte dell'autonomia da Fermo la città ottiene nel 1816 dal Governo Pontificio, l'indipendenza da Fermo. Qualche decina di anni più tardi, nel 1860, viene negata a Fermo, con la Legge Rattazzi, la Provincia che aveva ottenuta dall'autorità pontificia; in compenso le viene ceduta Torre di Palme, già aggregata e difatti tolta a Porto San Giorgio. Negli anni successivi vengono pian piano edificate le infrastutture quali la Stazione nel 1863, la rinomata Società Operaia di Mutuo Soccorso, il teatro, e tutta quella serie di opere restauri, rinnovamenti che portano Porto San Giorgio a raggiungere la fisionomia conosciuta ai giorni nostri.
Luoghi d'interesse
- Rocca Tiepolo. Interessante esempio di resti murari di una rocca del XIII secolo. Attualmente adibita a teatro all'aperto per manifestazioni culturali.
- Villa Bonaparte (Pelagallo). Costruita agli inizi del XIX secolo su progetto di Ireneo Aleandri, la villa, in stile neoclassico, è circondata da un vasto parco e adornata di decorazioni su bassorilievi con trofei d'armi. Fu costruita su richiesta di Girolamo Bonaparte, che soggiornò a Porto San Giorgio tra il 1829 e 1832. Nel 1829 la Villa, cui impose il nome di "Caterina; è pronta. Per divergenze politiche con il confinante Re di Napoli, la bella Villa, in stile Impero,sarà confiscata nel 1831 e venduta, pochi anni dopo, alla nobile famiglia Pelagallo.
- Nella chiesa del cimitero si conserva una tavola raffigurante la Crocifissione (XVI secolo).
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Dialetto
Il dialetto di Porto San Giorgio non si differenzia da quello diffuso nell'area fermana, molto usato per la sua facile comprensione, è scivolante con le sue consonanti morbide, ma la forte presenza delle vocali u ed o riporta ad un'italica lingua antica, infatti ha molte assonanze (se non similitudini) con il latino.
Un esempio è dato dall'espressione dialettale "gne nòccia" che deriva dal latino ne noceat con significato: "che non ti nuoccia" ossia "che ti sia propizio".
Ciò è dovuto principalmente all'aver fatto parte a lungo, oltre che della storia di Roma antica e del suo impero, anche dello Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia.
La cittadina è detta in dialetto fermano semplicemente Lu Portu, cioè Il Porto, com'è chiamata generalmente dagli abitanti dell'entroterra, sia del capoluogo e sia della provincia, o modernamente, con italianizzazione pressoché totale, San Giorgio, denominazione preferita dai sangiorgesi.
Cultura
Il programma culturale di Porto San Giorgio si caratterizza per varie iniziative dedicate alla letteratura, all'arte e alla musica.
Fra queste, ricordiamo le rassegne "Di Villa in Villa. Percorsi di musica e pensiero tra le ville sangiorgesi", o "In Ascolto della Bellezza. Festival di musica d'essai". Oltre a ciò, possiamo citare il Festival "Rocca Aeterna. Incontri di Medioevo e Fantasia", dedicato al mondo fantasy e all'universo medievale, nonché il ciclo di conferenze "Sentieri del Pensare. Riflessioni sulla realtà tra filosofia e letteratura". La stagione del teatro di prosa di Porto San Giorgio possiede anch'essa una sua specificità in quanto, a partire dalla stagione 2008/2009 si incentra in maniera monografica e tematica su un solo tema o su di un solo autore.
Sport
Le attività sportive di maggior successo della cittadina sono da sempre il basket, la ginnastica e la vela, che hanno visto grandi squadre locali ottenere notevoli successi a livello nazionale.
Nel calcio Porto San Giorgio gode di ben quattro società calcistiche militanti nelle serie dilettantistiche. La più importante e antica è sicuramente L'ASD Sangiorgese Calcio fondata nel 1922 col nome Unione Sportiva Sangiorgese, per opera di Nino Badalini, Giorgio Cionfrini, Alfredo Tozzi, Fulvio ed Umberto Fulvi. Sono presenti inoltre l'ASD Borgo Rosselli, squadra del quartiere sud della città, da cui prende il nome; la Polisportiva Umberto Mandolesi 1983, presente nel quartiere nord e la più giovane delle quattro ovvero l'Olimpia PSG.
Nel calcio a 5 curiosa la figura del Menabrea Football Club 2007, squadra di levatura underground dall'incredibile e inspiegabile prestigio. Fucina di giovani talenti è famosa per le sue innumerevoli vittorie e l'incredibile attaccamente alla maglia di tutti i suoi calciatori. Rare le volte che hanno visto il Menabrea perdere un incontro.
Cucina
La cucina sangiorgese ricalca quella di tutto il Piceno ed è di solito a base di pesce e verdure, ma con presenza anche di carni e di fritture, basti pensare alle famose olive all'ascolana.
I piatti tipici sono: i garagoli, o cucciulìtti (lumachine di mare in brodetto di sugo rosso e spezie), il brodetto (brodo di pesci e crostacei misti) e i vincisgrassi (simili per aspetto alle lasagne, ma con condimento di fegatini e cacciagione). I primi due dovuti alla tradizione marinara il secondo, invece, si fa risalire al nome del generale austriaco Windisch Graetz che nel 1799 cinse d'assedio Ancona, attribuendo la paternità al suo cuoco personale; ma altri sostengono che già nel 1781 la ricetta compaia in un libro di cucina del cuoco maceratese Nebbia, in cui viene descritta la preparazione di particolari lasagne chiamate "vincisgrassi".
Dolci tipici sono: l'amandovolo, a suo tempo importato dal piemonte da un pasticciere stabilitosi nella cittadina, a base di mandorle e cioccolato fondente, il fristingo (dolce natalizio di fichi, mandorle, pinoli e noci), la cicerchiata e le sfrappe (dolci che si gustano a carnevale).
Liquore tipico: Anisettafamosa quella della premiata ditta Olivieri da non confondere con il più comune Mistrà (liquori all'anice simili alla sambuca) e l'immancabile vino cotto (difficilmente in vendita).
In occasioni particolari, si possono servire i finocchi in pinzimonio, la mozzarella a crudo e le arance a fette condite con olio, sale e olive nere. Il pane è sciapo e simile al toscano.
Personalità legate a Porto San Giorgio
- Pio Panfili (1723 - 1813): architetto, pittore, incisore e decoratore di fama.
- Tommaso Salvadori (1776 - 1833): letterato, traduttore dal latino, francese ed inglese. Fu un importante uomo politico durante il periodo napoleonico; attivissimo nei moti del 1831.
- Giambattista Ferri (1807 - 1861): capo della carboneria europea e protagonista dell'unità.
- Tommaso Accurti, presbitero e bibliotecario italiano.
- Tommaso Salvadori (1835 - 1923): ornitologo di fama mondiale.
- Sigismondo Nardi (1866 - 1924): pittore, maestro dell'affresco collaborò con Cesare Maccari nella Basilica di Loreto.
- Carlo Pennacchietti (1870 - 1950): pittore vedutista, fu alunno di Giovanni Fattori a Firenze.
- Acruto Vitali (1903 - 1990): poeta. Fu amico di Umberto Saba, Sandro Penna, Franco Matacotta e del pittore Osvaldo Licini.
- Lugano Bazzani (1916 - 2003): poeta. Ha tenuto rapporti con numerosi scrittori e critici del '900; il prof. Francesco Danese ci ha lasciato testimonianze nel volume "Le risposte al messaggio di Lugano Bazzani" (Foggia, Bastogi Editrice Italiana, 2002). Il concittadino Giarmando Dimarti, che per primo ne intuì le indubbie qualità poetiche e lo incitò a proseguire la sua produzione, nella raccolta "Elegie dopo" (Fermo, La Rapida, 1978) gli ha dedicato "Il giorno del poeta". La Giunta comunale nella seduto del 21/05/2008, su proposta dell'Assessore alla Cultura Cesare Catà, ha intitolato a suo nome il Cortile dell'ex Opafs.[3]
- Fernando Veneranda (1941 - 2007): Calciatore di Fiorentina, Prato, Brescia, Potenza, Palermo, Genoa, Matera. Allenatore di Matera, Campobasso, Marsala, Palermo, Verona, Foggia, Avellino, Cagliari, Taranto, Triestina, Messina.
- Luissandro Del Gobbo (1970): il più importante copywriter francese, vincitore dei premi per la pubblicità più prestigiosi a livello nazionale e internazionale.
- Mario Moretti : brigatista
Feste, fiere e sagre
La festa patronale si svolge nella settimana che comprende il 23 aprile ed è caratterizzata dal grande mercato e dalla tombola,una specie di riffa che viene estratta in piazza
- Ogni estate a Porto San Giorgio si svolge un importante festival internazionale di scacchi frequentato da giocatori professionisti di tutto il mondo.[4]
- Famosa è la Padella Gigante dell'Adriatico (diametro di 4 metri sul fondo e 6 m sull'orlo[5], con una capienza di 1000 litri di olio) usata in occasione di feste di paese quali ad esempio "La Festa del Mare" (che si tiene di norma l'ultima settimana di luglio) dove vengono eseguite in poche ore spettacolari fritture di quintali di calamaretti.
Di grande spessore la manifestazione "Proloco in Festa" con la partecipazione di decine di rappresentanze che propongono il meglio della cucina marchigiana ed internazionale. la manifestazione cade nel mese di luglio
Economia
Infrastrutture e trasporti
Trasporti su strada
Diverse sono le infrastrutture: tutta la piccola città è attraversata dalla SS16 da nord a sud e quest'ultima è parallela alla linea ferroviaria Adriatica Milano - Bologna - Ancona - Pescara - Bari - Lecce. A sud della città c'è il casello di Porto San Giorgio-Fermo dell'Autostrada A14 Adriatica e nei pressi c'è la SP Pompeiana perpendicolare alla SS16 che si dirama in due strade: la Strada Provinciale Val d'Ete che costeggia il fiume Ete e la SP Castiglionese verso Ovest che termina a Fermo. Per evitare traffico negli spostamenti è stata ampliata la SP239 diventando una strada a doppia corsia per ogni senso di marcia, la più importante che collega Porto San Giorgio e Fermo e continua con una sola corsia verso i paesi dell'interno fino a terminare ad Amandola. A breve verra' costruita la terza corsia sulla A14.
Pista ciclabile
Sulla costa esiste già un tratto di ciclabile facente parte della realizzanda Ciclovia Adriatica, che una volta completata andrà a collegare tutte le località della costa adriatica.
Ferrovia
- Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola, dismessa nel 1956.
- Ferrovia Adriatica in uso attualmente.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Fa parte della Zona Territoriale n. 11 di Fermo dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche (in sigla Z.T. n. 11 - A.S.U.R. Marche).
Gemellaggi
Porto San Giorgio è gemellato con:
Sport
- A Porto San Giorgio è presente il PalaSavelli, impianto nel quale gioca la Premiata Montegranaro, squadra di Serie A1 Maschile di Pallacanestro e nel quale si sono svolte le "final eight" di coppa Italia serie A2 di calcio a 5 nel 2008 e nel 2009.
- A Porto San Giorgio ha sede una delle più gloriose Leghe Navali Italiane; fondata nel lontano 1939 dalla fusione tra il Circolo Canottieri Nettuno e il Circolo Canottieri Piceni, oggi vanta un gruppo vela che ormai da anni, in maniera assidua, consegue vittorie a livello nazionale e internazionale, diventando così il vivaio velico più importante della zona. Tra gli atleti più gloriosi ricordiamo Carlo Iommi e Giacomo Ortenzi (equipaggio 2 volte campione italiano nella categoria Flying Junior).
- Porto San Giorgio è sede del famoso circolo nautico A.S.N.P. (Associazione Sportiva Nautica Picena), fondata nel 1982 come "Circolo Nautico Piceno", che detiene molteplici vittorie nei campionati italiani di Flying Junior, barca a deriva di origine olandese e che ha festeggiato nel 2005 il 50º anno dalla sua creazione.
- Eccelle da anni la società sportiva riguardante l' atletica
Curiosità
- Nei bar e nei ritrovi frequentati dai marinai e dalla gente comune a Porto San Giorgio si gioca a "Trucco", un gioco di carte che richiama, nelle regole, nei termini e nel nome, il "Truco", il gioco tradizionale argentino e di tutti i paesi bagnati dal Río de la Plata. A "Truco" a volte giocano i personaggi dei romanzi di Osvaldo Soriano, scambiandosi ricordi ed illusioni. Il "Trucco" si gioca anche in Catalogna e in alcune città di mare del sud della Francia, portato anche lì dal girovagare perpetuo di instancabili marinai.
Note
- ^ Dato Istat al 31/8/2010.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ OPAFS: Opera di Previdenza e Assistenza dei Ferrovieri dello Stato.
- ^ Documentazione sul sito della Federazione Scacchistica Italiana delle gare di scacchi svolte a Porto San Giorgio
- ^ Festa del mare, Porto San Giorgio., su folclore.eu, 16 luglio 2004. URL consultato il 21 febbraio 2011.
Bibliografia
- AA. VV. Porto San Giorgio. Strenna pubblicata in occasione dei festeggiamenti per l'inaugurazione del nuovo Acquedotto, 16 luglio 1922.
- Cesare d'Altidona (C. Trevisani). Porto San Giorgio e visite dei dintorni. Fermo, Tipografia Economica, 1929.
- Giocondo Rongoni. di Sole in Sole. Al Porto di San Giorgio tra '700 e '800. Fermo, Andrea Livi Editore, 1993.
- Giarmando Dimarti. La Società Operaia di Porto San Giorgio tra storia comunale e storia nazionale, in AA.VV. Le società di mutuo soccorso italiane e i loro archivi. (a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali/Ufficio Centrale per i Beni Archivistici), Roma, Tipografia Mura, 1999.
- Franco Loira, Marta Brunelli, Cristiano Marchegiani, La chiesa di San Giorgio. Storia, Appartenenza, Architettura, Comune di Porto S. Giorgio, Società Operaia di Mutuo Soccorso G. Garibaldi, 2004. Pdf
- Giovan Battista Campanelli, Libro di memorie (a cura di Alfredo Luzi e Clara Muzzarelli Formentini), Pesaro, Metauro Edizioni, 2007.
- Giarmando Dimarti. Paralipomeni storici, ovvero correzioni ed aggiunte alle dimenticanze della storiografia ufficiale, in Il corriere sociale. Anno XLII, n. 1, febbraio 2008.
- Giarmando Dimarti, Società e storia nelle fonti documentali della Società Operaia di Mutuo Soccorso "Giuseppe Garibaldi" di Porto San Giorgio , in L'histoire c'est aussi nous / La storia siamo anche noi, Atti delle giornate internazionali di studio sulle Società di mutuo soccorso, Dudelange (Lussemburgo) 2007/2008, (a cura di Maria Luisa Caldognetto e Bianca Gera), Torino, Centro Studi Piemontesi, 2009.