Futuro e Libertà per l'Italia

partito politico italiano (2010-2015)

Template:Infobox Partito politico italiano Futuro e Libertà per l'Italia (o semplicemente Futuro e Libertà) è un partito politico di centro-destra fondato il 13 febbraio 2011. Si è costituito inizialmente come gruppo parlamentare, a seguito di una scissione, avvenuta il 30 luglio 2010, interna al Popolo della Libertà. Il partito fa riferimento al Presidente della Camera ed ex leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini.

Il 15 dicembre 2010 Futuro e Libertà ha aderito al Polo della Nazione, ridenominato poi Nuovo Polo per l'Italia, coalizione nata dall'incontro con Alleanza per l'Italia, Movimento per l'Autonomia, Unione di Centro, Liberal Democratici e alcuni esponenti liberali e repubblicani[1].

Storia

Scissione dal Popolo della Libertà

La formazione del nuovo gruppo parlamentare scaturisce dal contrasto di linee politiche sorto tra Silvio Berlusconi, presidente del Popolo della Libertà, e Gianfranco Fini, co-fondatore di tale partito politico e già leader di Alleanza Nazionale. Il gruppo parlamentare così costituito, denominato Futuro e Libertà. Per l'Italia, nasce il 30 luglio 2010, dopo il deferimento ai probiviri di tre "fedelissimi" di Fini (Italo Bocchino, Fabio Granata, Carmelo Briguglio) e l'approvazione di un documento, redatto dall'Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà (con 33 voti favorevoli e 3 contrari), in cui viene sancita l'incompatibilità di Gianfranco Fini con i principi fondanti del partito e viene affermata la sfiducia verso di lui, anche in qualità di Presidente della Camera[2][3]. Tali provvedimenti vengono successivamente giudicati dai finiani come paragonabili nella storia politica italiana esclusivamente alla radiazione del gruppo de Il manifesto da parte del PCI nel 1969[4]. Il 2 agosto successivo viene costituito un gruppo parlamentare anche al Senato.

L'«area di responsabilità»

In occasione della mozione di sfiducia al sottosegretario al Ministero della Giustizia, Giacomo Caliendo, il neonato gruppo dei finiani di Futuro e Libertà per l'Italia, l'Unione di Centro, l'Alleanza per l'Italia e il Movimento per le Autonomie scelgono di astenersi[5]. Pier Ferdinando Casini ha definito questa alleanza «un'area di responsabilità nazionale»[6]. Francesco Rutelli ha parlato della necessità di «unire le forze che vogliono fare le riforme ed esercitare una grande responsabilità»[7]. Dello stesso avviso anche il capogruppo di FLI, Italo Bocchino, che in un editoriale su Il Secolo d'Italia ha scritto che si tratta di una «responsabilità spesso messa sotto i piedi da un violento spirito di parte, da una faziosità senza limiti e da una partigianeria che non possiamo condividere»[8]. Gli astenuti totali sono stati 75[9]. Sono stati molti, tra giornali e intellettuali, a definire questa alleanza tra moderati, un possibile embrione di "terzo polo"[10][11][12].

Verso il nuovo partito

 
Fini a Mirabello

Nei primi giorni di agosto 2010 diversi esponenti hanno annunciato per il 5 settembre 2010 la nascita di un nuovo movimento politico, con il manifesto che sarà lanciato da Gianfranco Fini, a conclusione dell'annuale festa Tricolore dei finiani, a Mirabello, nel ferrarese[13][14] (il 25 agosto 2010 Fabio Granata ha specificato che il nuovo soggetto politico sarà "una destra europea e legalitaria"[15]).

A Mirabello il presidente della Camera pronuncia un discorso che chiude definitivamente le porte della riconciliazione tra finiani e PdL. Il PdL, secondo Fini, non esiste più, e quindi non c'è possibilità che FLI possa rientrare in ciò che non esiste[16].

Durante il discorso, il leader della nascente forza politica, usa parole di fuoco contro il Giornale e Libero (definiti "infami") e, attraverso proposte politiche, critica l'operato e il pensiero del governo su alcune parti della manovra, sulla legge elettorale, sulla parole dette da Gheddafi durante la visita a Berlusconi, sulla giustizia e sul processo breve, sulla critica espressa dal PdL riguardo alla proposta finiana di dare il voto agli extra-comunitari regolari ecc.[17].

Il presidente della Camera, poi, denuncia l'impossibilità di esprimere il dissenso in un partito che si definisce "della Libertà" e "dell'amore" e afferma che il PdL liberale e di massa come lo avevano pensato, cioè una casa moderata e riformatrice, non è di fatto quello che oggi si vede in politica e TV[18].

Il 29 settembre 2010 viene decisa la convocazione per il 5 ottobre dei gruppi parlamentari FLI di Camera, Senato e Parlamento europeo per dare vita al comitato promotore del nuovo movimento[19]. In quel giorno infatti viene stabilito che, per il successivo 13 ottobre, le associazioni Forum delle idee, Farefuturo e Libertiamo si sono riunite per elaborare una prima bozza del manifesto programmatico, presentato poi il 25 ottobre 2010, denominato "Manifesto d'ottobre" e firmato da un centinaio di intellettuali[20].

Il 5 ottobre 2010, nel corso di una riunione dei gruppi, è stata decisa la trasformazione in partito politico, prevista in un primo tempo per il 27 gennaio 2011, 16º anniversario della Svolta di Fiuggi[21]. Il 10 dicembre successivo è stato annunciato che l'assemblea costituente si terrà invece dal 11 al 13 febbraio 2011[22].

Il 2 novembre 2010 viene presentato il simbolo provvisorio di FLI[23].

Il "Manifesto per l'Italia"[24] è presentato a Bastia Umbra (PG) alla prima Convention nazionale di Futuro e Libertà del 6 e 7 novembre 2010, dove Fini, davanti a 7 mila aderenti, annuncia il ritiro della delegazione di FLI al governo e chiede a Berlusconi di presentare le dimissioni per formare un nuovo governo di legislatura insieme all'Udc.

Il 15 dicembre 2010 Futuro e Libertà aderisce al Polo della Nazione, ridenominata il 25 gennaio 2011 Nuovo Polo per l'Italia nel corso della riunione di Todi, coalizione nata con Alleanza per l'Italia, Movimento per l'Autonomia, Unione di Centro e Liberal Democratici.

L'Assemblea costituente

L'Assemblea costituente del partito di FLI è stata convocata a Milano per l'11, 12 e 13 febbraio 2011[22]. Presidente onorario dell’Assemblea Costituente è stato Mirko Tremaglia, Presidente dell’Assemblea Salvatore Tatarella e Segretario Generale Andrea Ronchi. I partecipanti o gli iscritti via Internet sono stati circa 8000 [25] .

L'11 viene presentato il nuovo simbolo, senza il nome "FINI" (che resterà per le campagne elettorali), ma con "FLI" [26].

Al termine dei lavori è stato approvato il documento programmatico ed è stato eletto all'unanimità Gianfranco Fini Presidente nazionale di FLI.

Organigramma

 
I vertici di FLI a Mirabello

Il 4 agosto 2010 sono stati formalizzati gli incarichi provvisori: portavoce unico dei gruppi è Silvano Moffa (poi Benedetto Della Vedova), capogruppo alla Camera Italo Bocchino, vice Benedetto Della Vedova e Giorgio Conte. Capogruppo al Senato Pasquale Viespoli. Il Responsabile Propaganda è Enzo Raisi, responsabile Territorio Roberto Menia[27].

Il 6 ottobre 2010, su richiesta di Fini, viene designato coordinatore politico-organizzativo di FLI Adolfo Urso[28], già coordinatore di Alleanza Nazionale prima del congresso costitutivo di Fiuggi. Capo della segreteria politica è stato nominato il 3 novembre 2010 Carmelo Briguglio. Segretario amministrativo Nino Lo Presti.

Gruppi di FLI si sono costituiti nei consigli regionali dell'Abruzzo, del Molise e delle Marche e all'Assemblea regionale siciliana[29] (5 su 90).

All'Assemblea dell'11-13 febbraio 2011 con l'elezione di Fini a presidente, l'organigramma viene azzerato: un ufficio di presidenza e una segreteria, nominata dallo stesso presidente, lo affiancherà. Inoltre l'assemblea delibera che tutti gli organi dovranno essere elettivi e i congressi dovranno svolgersi entro la fine del 2011. Fini ha subito annunciato la sua autosospensione e al termine dell'assemblea ha nominato Italo Bocchino vice presidente, Roberto Menia coordinatore della segreteria e Adolfo Urso portavoce. Della Vedova sarà invece il nuovo capogruppo alla Camera.

Struttura

Organi nazionali

Presidente

Ufficio di presidenza

Segreteria nazionale

Coordinatori regionali

Il 14 ottobre 2010 l'allora coordinatore Adolfo Urso e l'allora responsabile dell'organizzazione Roberto Menia, hanno nominato i coordinatori regionali dei comitati costituenti[31] Il 13 febbraio 2011 Fini ha proceduto a una riconferma [32]:

Organizzazione giovanile

  Lo stesso argomento in dettaglio: Generazione Futuro.

Generazione Futuro[33] è il movimento giovanile di FLI, (precedentemente denominato Generazione Giovani).

Adesioni

Camera dei deputati

Il 30 luglio 2010 si costituisce il gruppo alla Camera dei deputati al quale aderiscono inizialmente 33 deputati. Si aggiungono poi Chiara Moroni il 7 settembre 2010, il presidente della Camera Gianfranco Fini l'8 settembre 2010 (alla ripresa dell'attività parlamentare)[34] e Giampiero Catone il 23 settembre 2010. Sempre in tal giorno torna invece nel gruppo del PdL la deputata Souad Sbai, che inizialmente aveva lasciato per aderire a Futuro e Libertà[35]. Il 3 novembre 2010 i deputati Roberto Rosso e Daniele Toto lasciano il gruppo del PdL per aderire a Futuro e Libertà. Il 16 novembre torna nel gruppo del PdL il deputato Giuseppe Angeli[36].

È stato eletto capogruppo il deputato Italo Bocchino, vice Benedetto Della Vedova.

Il 14 dicembre 2010, in occasione del voto sulla mozione di sfiducia al Governo firmata dai deputati di Fli (con la sola eccezione di Giampiero Catone), Udc, Mpa e Api, tre membri del gruppo non hanno seguito le indicazioni della stessa mozione a cui avevano in precedenza aderito. Hanno votato contro la sfiducia Catia Polidori (entrata poche ore dopo nel gruppo misto) e Maria Grazia Siliquini (entrata assieme a Giampiero Catone nel gruppo misto il giorno successivo). Dopo aver chiesto le dimissioni del capogruppo Bocchino, non ha partecipato al voto invece Silvano Moffa (anch'egli entrato nel gruppo misto poche ore dopo)[37][38].

Il 21 febbraio 2011 lasciano il gruppo Luca Barbareschi e Roberto Rosso, che tornano nelle fila della maggioranza di governo.

Attualmente aderiscono quindi al gruppo i seguenti 30 deputati[39]:

Senato della Repubblica

Al gruppo al Senato della Repubblica aderiscono fin dall'inizio 10 senatori[40], numero minimo consentito per la formazione di un gruppo autonomo, non tutti di provenienza ex An (Barbara Contini è stata eletta in quota Forza Italia).

Il 2 agosto 2010 era stato eletto capogruppo il senatore Pasquale Viespoli[27], vice Maria Ida Germontani. Viespoli è stato riconfermato il 14 febbraio 2011, dopo che aveva presentato le dimissioni.

Attualmente aderiscono al gruppo i seguenti senatori:

Euro-deputati

Hanno aderito a FLI, senza però costituire un proprio gruppo al Parlamento europeo, i seguenti cinque euro-deputati:

  1. Giovanni Collino;
  2. Cristiana Muscardini;
  3. Enzo Rivellini;
  4. Potito Salatto;
  5. Salvatore Tatarella.

Congressi

Fondazioni, associazioni e centri studi che sostengono il gruppo

Futuro e Libertà per l'Italia dispone del sostegno della galassia dei cosiddetti "finiani", con l'appoggio esplicito di:

Stampa e web

Futuro e Libertà per l'Italia ha il sostegno del quotidiano Il Secolo d'Italia, diretto da Flavia Perina, e dei periodici on-line:

Note

  1. ^ http://libero-news.it/news/551880/Casini__Fini_e_Rutelli_varano_il_Polo_della_nazione__il_partito_dei_perdenti.html
  2. ^ Berlusconi: «Non abbiamo più fiducia nel presidente della Camera», su corriere.it, Corsera.it, 29 luglio 2010.
  3. ^ Pdl: la bozza del documento dell'ufficio di presidenza, su corriere.it, Corsera.it, 29 luglio 2010.
  4. ^ Costituito il gruppo dei finiani al Senato, su ansa.it, ANSA, 3 agosto 2010.
  5. ^ Patto Fini-Casini-Rutelli: nasce il fronte dei moderati, su ultimenotizie.tv, Adnkronos, 4 agosto 2010.
  6. ^ Caliendo: Casini, astenersi prova responsabilità e serietà, su udc-italia.it, 5 agosto 2010.
  7. ^ Prove di centro, su rainews24.rai.it, Rai News, 3 agosto 2010.
  8. ^ Nessun “terzo polo”, ma sì al dialogo sui singoli provvedimenti, su generazioneitalia.it, Generazione Italia, 4 agosto 2010.
  9. ^ Respinta la sfiducia a Caliendo. Rissa tra finiani ed ex. Alfano: «P3 frutto di un'elaborazione dei pm», su ilsole24ore.com, Il Sole 24 ORE, 4 agosto 2010.
  10. ^ È partita sul terzo polo. Il Pd: governo alla fine, su bresciaoggi.it, Bresciaoggi, 5 agosto 2010.
  11. ^ Il "Grande Centro": Cuando Caliendo el sol, sorge il "terzo polo"., su agoramagazine.it, Agor@ magazine, 4 agosto 2010.
  12. ^ Terzo Polo: Casini, non è manovra palazzo, si allargherà nel paese, su asca.it, Asca, 5 agosto 2010.
  13. ^ Fini pensa già al nuovo partito a Mirabello il manifesto politico, su repubblica.it, la Repubblica, 17 agosto 2010.
  14. ^ A settembre debutterà il partito dei finiani, su iltempo.it, Il Tempo, 17 agosto 2010.
  15. ^ Granata: noi forza di destra europea e legalitaria, su siciliaoggi.net, Siciliaoggi, 25 agosto 2010.
  16. ^ Fini varca il Rubicone, su espresso.repubblica.it, L'espresso, 6 settembre 2010.
  17. ^ Il discorso di Fini, su agoravox.it, AgoraVox, 6 settembre 2010.
  18. ^ Il manifesto di Fini per una nuova Destra, su repubblica.it, la Repubblica, 6 settembre 2010.
  19. ^ Fini lancia il partito: dovranno trattare su tutto
  20. ^ Manifesto d'ottobre
  21. ^ Nasce il partito di Futuro e Libertà Fini: "Non An in piccolo, Pdl in grande", su repubblica.it, la Repubblica, 5 agosto 2010.
  22. ^ a b Il Congresso costituente di Futuro e Libertà si svolgerà a Milano dall’11 al 13 febbraio.
  23. ^ Fini lancia il simbolo E per il premier un nuovo ultimatum
  24. ^ Il testo del manifesto di Futuro e Libertà per l’Italia, su ultimenotizie.tv, Ultime Notizie, 7 novembre 2010.
  25. ^ [1] Il Corriere
  26. ^ [2] Il programma dei lavori del congresso
  27. ^ a b “Futuro e libertà”: Bocchino eletto capogruppo, vice è Della Vedova, su blitzquotidiano.it, 04/08/2010.
  28. ^ Fli/ Urso nominato coordinatore politico-organizzativo
  29. ^ Sicilia: nasce all'Ars gruppo parlamentare 'Fli-Sicilia'
  30. ^ [3]
  31. ^ FLI: nominati coordinatori regionali. Rivellini per la Campania, su asca.it. URL consultato il 15-10-2010.
  32. ^ [4]
  33. ^ Generazione Futuro
  34. ^ Camera: Fini passa a Gruppo FLI, su ansa.it. URL consultato l'8-9-2010.
  35. ^ Fli, arrivano adesioni dal Pdl,a la Sbai torna indietro, su it.notizie.yahoo.com.
  36. ^ Amedeo La Mattina, Sette deputati nel mirino il calciomercato sul Fli, in La Stampa, 17 novembre 2010. URL consultato il 17-11-2010.
  37. ^ Camera dei deputati - XVI Legislatura - Seduta n. 408 di martedì 14 dicembre 2010 - Mozioni Franceschini, Donadi ed altri n. 1-00492 e Adornato ed altri n. 1-00511 di sfiducia al Governo (Seguito della discussione) - Votazione - Resoconto stenografico dell'Assemblea.
  38. ^ I decisivi. Moschettieri, colombe e astensionisti: chi ha fermato Fini.
  39. ^ Composizione del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia, su camera.it. URL consultato il 22 febbraio 2011.
  40. ^ Composizione del gruppo Futuro e Libertà per l'Italia, su senato.it. URL consultato il 21 febbraio 2011.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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