Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt
I naviganti cambiano il cielo (che di volta in volta li sovrasta), non il proprio stato d'animo.
L'aforisma di Orazio (Epistole a Bullazio, libro I, lett. XI), riproposto in modo simile da Seneca (Animum debes mutare non caelum) nelle Epistole a Lucilio, mette in evidenza la futilità del viaggiare per liberarsi dagli affanni dell'animo.
quello di Orazio é un latino aulico che non può essere tradotto linearmente. in italiano abbiamo una costruzione tipo: soggetto, predicato, complemento. in latino: soggetto, complemento, predicato. quindi trasformiamo la frase latina in modo lineare come l'avremmo scritta noi in italiano. Caelum, qui trans mare currunt non animum mutant tradotto: il cielo, che quì attraverso il mare scorre non cambia l'animo questa é la traduzione giusta