Utente:Jamala/Sandbox

Gli uza ([uʃə]) sono un popolo indoeuropeo che abitano l'arcipelago di Kaptasía, nell'Oceano Atlantico.Essi parlano un idioma di derivazione indoeuropea, che presenta assieme ad elementi arcaici strutture verbali e lessico autoctono, ultima testimonianza di un popolo ancora precedente, di origine incerta.In questo manuale verrà approfondita la grammatica Uza.

Capitolo primo- Alfabeto e pronuncia

L'alfabeto utilizzato é quello latino, con l'introduzione di lettere speciali.In Uza non esistono suoni sordi (b, d, v, g, ʒ, z), eccezion fatta per ð, e le vocali  e ed ɛ.L'alfabeto é dunque:

Morfema Fonema Pronuncia in altre lingue
A a/ə come in italiano nel primo caso, nel secondo come nel napoletano Napule
H h come nell'inglese house
I i/j come in italiano
K k come nell'italiano casa
L l come in italiano
M m come in italiano
N n come in italiano
O ɔ/o come in italiano
Ō o come in italiano
P p come in italiano
R r come in italiano
S s come nell'italiano signore
T t come in italiano
U u/y nel primo caso come in italiano, nel secondo come nel greco lykós
Ü y come nel greco lykós
V f come nell'italiano afa
X x come nello spagnolo Juan
Y j come nell'italiano iena
Z ʃ come nell'italiano scena
' ʔ simile all'interruzione tra le vocali dell'italiano a Andrea

La a finale viene pronunciata /ə/. Esistono inoltre diversi suoni rappresentati da una coppia di lettere, chiamati digrafi.Essi sono:

  • hu: pronunciato /hy/;
  • ky: pronunciato /c/ (arcaico, sostituito spesso da ty);
  • ly: pronunciato /ʎ/;
  • ny: pronunciato /ɲ/;
  • -ōs: pronunciato /u/;
  • ou: pronunciato /an/;
  • py: pronunciato /ppj/;
  • rj: pronunciato tra /rj/ e /ʎ/;
  • sy: pronunciato /ʃ/ (arcaico, sostituito spesso da z);
  • ty: pronunciato /c/;
  • tt: pronunciato /ð/ (unico suono sordo);
  • vy: pronunciato /ç/ (arcaico, sostituito spesso da xy);
  • xy: pronunciato /ç/ 
  • zy: pronunciato /ʃʃj/.

Esempi: Totya /tɔcə/; Izpanya /iʃpaɲɲə/, astivya (meglio astixya) /astiçə/; hukoutōs /hykantu/; pyattō'üra /ppjaðoʔyrə/; milya /miʎə/.

Capitolo secondo- Il sostantivo

Il sostantivo presenta due numeri, singolare e plurale, e presenta due declinazioni.Ecco la prima declinazione: ¡

Casi Singolare Plurale
Nominativo sapōs sapya
Genitivo saposo sapún
Accusativo sapaa sapans
Ablativo hin-sapa- oh-sapa-

Alla prima declinazione appartengono nomi maschili. Ecco la seconda declinazione:

Casi Singolare Plurale
Nominativo pu pus
Genitivo poizoso poizún
Accusativo poizn puns
Ablativo hin-poiza- oh-poiza-

Alla seconda appartengono nomi sia femminili che maschili.Vi é un cambio di radice che persiste in tutta la declinazione eccezion fatta per il nominativo singolare e plurale e per l'accusativo plurale (in quest'ultimo se si viene a formare una coppia di suoni impossibili si aggiunge una -i-; per esempio kup fa kupins, no *kupns.)

Capitolo secondo- L'articolo

L'articolo in Uza esiste ma é ormai in disuso.Deriva da un'ipotetico suffisso autoctono ma-, riconducibile alle lingue bantu.Nei testi viene scritto utilizzando la m maiuscola, ℳ, e si pronuncia /mə/.É pressoché indeclinabile se non per alcune forme al genitivo (ℳsu) e al nominativo plurale (ℳis) attestate in antiche poesie.Viene tradotto con l'articolo determinativo.

Capitolo secondo- Esempi

Ecco esempi di nomi:

  • ℳ pu: il bambino
  • sapún: dei cieli
  • ℳ outiatil hunoso: l'odore del fiore
  • vruiazmins: alcuni volti tristi
  • ras: i fuochi
  • ouvunya poizoso: i giochi del bambino

Capitolo terzo- I pronomi personali

I pronomi personali sono:

  • Ik: "io"
  • Tu: "tu"
  • Ar: "egli"
  • Lu: "essa"
  • Ous: "noi"
  • Tòs: "voi"
  • Arya: "essi"
  • Als: "esse"

Capitolo terzo- Gli aggettivi

Gran parte degli aggettivi sono derivati da nomi, o viceversa.L'aggettivo qualificativo presenta la terminazione del nominativo -ai al femminile e -ui al maschile, a cui poi si attaccano le desinenze della declinazione del sostantivo."Bellezza" si dice vantu, "bello,a" si dice vanui,ai."Il bel bambino" si dirà quindi vanui pu, "Dei bei bambini" sarà vanuiùn poizùn, "I bei bambini" si dirà vanuiya pus.

Capitolo terzo- Il verbo essere

Il verbo essere all'infinito presente ha la forma sata.Per ora analizzeremo solo il presente indicativo, che non presenta una coniugazione regolare ma solo forme contratte.Ecco la coniugazione senza pronomi personali:

  • 'su
  • 's
  • 'st
  • 'sous
  • 'sot
  • 'st

N.B. L'apostrofo non viene pronunciato in questo caso, poiché é interconsonantico.

Se si vengono a formare coppie impossibili di consonanti si inserisce una -i-.Per esempio: Ipyav'ist per "Lo scoglio é.Se il nome finisce per -ōs, la terminazione non viene più pronunciata /u/ ma /os/ poiché non si trova piú alla fine.In questo caso e quando un nome della seconda finisce per -s nel verbo  essere si omette la s, già presente precedentemente.Per esempio: Ous'ous per "noi siamo" (/an sæns/), Axayōs't per "L'occhio é" (/axajost/).

Capitolo terzo- Il predicato nominale

Il predicato nominale é formato da una copula e da un nome del predicato (spesso un aggettivo).Analizziamonora predicati nominali in Uza. La copula é il verbo essere coniugato, legato al soggetto, preceduto dall'aggettivo concordato con esso.Per esempio Vanuiya tos'ot vuol dire "voi siete belli".Se vogliamo rendere la frase negativa aggiungiamo -us al verbo essere.Avremo dunque Vanuiya tos'otus per "voi non siete belli". Possiamo ora fare delle prime frasi semplici.

  • Vanui Markōs't tuo sahorontui ar'stus vuol dire "Marco é bello ma non é intelligente" potremmo anche dire senza cambiare il senso della frase: Vanui Markōs't tuo ukuuaui (ar'st) che significa "Marco é bello ma stupido"

Capitolo quarto- I gradi dell'aggettivo

L'aggettivo presenta tre forme, quella positiva (Tantui ik'su "sono magro"); quella comparativa di maggioranza (Tantur ik'su sa ... "sono piú magro di ...") e quella superlativa (Tantuz ik'su "Sono il piú alto/Sono altissimo").Ecco dei modelli regolari:

  • tantui, tantur, tantuz
  • kontai, kontar, kontaz

Ve ne sono inoltre parecchi irregolari, come:

  • vikui, nankui, naninui che vuol dire "grande"
  • sui, sus, saiz che vuol dire "buono"
  • kukkui, kukr, kuks che vuol dire "alto"