Cinisello Balsamo
Template:Comune Cinisello Balsamo (Cinisèll Bàlsam in dialetto milanese) è un comune italiano di 73.683 abitanti[1] della provincia di Milano, in Lombardia.
Integrato nella conurbazione milanese, confina con Sesto San Giovanni, Monza, Bresso, Muggiò, Nova Milanese, Cusano Milanino e Paderno Dugnano. Non confina direttamente con il capoluogo, dal quale è separato da una sottile area di parco urbano (una parte del Parco Nord) compresa fra i comuni di Sesto San Giovanni e Bresso. Dista circa 10 chilometri dalla cerchia dei bastioni milanese, antico limite urbano. Per numero di abitanti è il terzo comune della provincia di Milano, dopo il capoluogo e Sesto San Giovanni. In Lombardia è il nono, dopo Milano, Brescia, Monza, Bergamo, Varese, Sesto San Giovanni, Busto Arsizio e Como.
Storia
Cinisello (dal latino cinis, "cenere", attraverso cinixellum, a indicare la fertilità del territorio dal colore cinerino; ma tradizionale, anche se non esattamente confermata - anche se sono state trovate vestigia romane in zona - è la teoria che "Cinisello" derivi da "Cinis Aelii", "Cenere di Elio", una gens romana che qui aveva, probabilmente, un suo ramo in età imperiale) è la parte occidentale della città. Da un'altra teoria, - anch'essa non esattamente confermata - risultante da studi fatti presso l'Archivio Storico Araldico risulterebbe che sia i Cini, sia i Sello, fossero Antiche e nobili Casate trentine insediatesi nel territorio dando il loro nome al medesimo, che furono decorate con il titolo nobiliare grazie a particolari meriti conseguiti per opere compiute in favore della Patria. Balsamo (forse "albero del balsamo", ma potrebbe semplicemente essere il cognome di una famiglia nobile e maggiorente della cittadina nel Medioevo) è la metà orientale.
Fino alla fine degli anni '20 Cinisello e Balsamo erano due distinti comuni. Con regio decreto, il 13 settembre 1928 venne disposta la fusione, formando l'attuale comune.
C'è chi dice che Cinisello Balsamo nacque dalla fusione di ben 3 paesi.
Simboli
Lo stemma della città oggi racchiude quelli dei due comuni uniti: l'emblema del pastorale e della spada in campo rosso appartengono infatti a Balsamo, mentre il leone rampante coronato e recante una croce ospedaliera in campo azzurro, a Cinisello.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiese
- Chiesa di Sant'Ambrogio
- La chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio (patrono e protettore di Cinisello), sita nella centrale piazza Gramsci e sorta nel 1500 sulle rovine di una più antica, deve il suo aspetto attuale agli interventi di restauro portati avanti negli anni Sessanta da don Massimo Pecora, che aggiunse le due ali laterali al corpo centrale originario e ne riformò completamente gli interni. Fra gli interventi vi fu la ricostruzione dell'altare e la creazione di un'imponente vetrata policroma alle spalle dell'abside. Nel corso del 2009 si è assistito al restauro completo delle campane e del campanile, mentre nel 2010 è stato portato a termine il restauro esteriore della facciata, che ha assunto una tonalità rosata.
- Santuario di San Martino Vescovo
- Il santuario di San Martino Vescovo (patrono e protettore di Balsamo), sito nella via San Saturnino a Balsamo e sorto nel 1500, deve il suo aspetto attuale al rifacimento completo avvenuto agli inizi del Novecento. Insieme al rifacimento completo della facciata vennero aggiunte le due navate laterali. Di pregevole fattura sono alcuni affreschi parietali (per quanto compromessi) e della cupola, insieme alle statue di San Martino Vescovo e Sant'Anna (poste ai lati del portone d'ingresso) e della Madonna con la Croce (che svetta sopra il frontone). Insieme alle statue lignee di Gesù flagellato e di Maria Addolorata, all'interno del santuario sono conservate le reliquie di San Saturnino Martire e dei beati Balsamo Abate e Carino Pietro da Balsamo.
- Chiesa di San Martino Vescovo nuova
- La chiesa nuova di San Martino Vescovo in Balsamo sorse negli anni Sessanta per far fronte all'aumento della popolazione che aveva reso il precedente santuario inadeguato alle nuove esigenze. La chiesa sorge in piazza Soncino; la prima pietra venne posta il 3 marzo 1957 dall'allora Cardinale di Milano Giovanni Battista Montini, divenuto in seguito papa col nome di Paolo VI. Di particolare interesse, al suo interno, la Via Crucis e il crocifisso che domina sopra l'altare.
- Chiesetta di Sant'Eusebio
- La chiesetta di Sant'Eusebio sorse fra il VII e l'VIII secolo a seguito del ritrovamento dei resti di due giovani martiri - il nobile Marcellino e la giovanissima Tealissinia - da parte di alcuni contadini del luogo. Tutta l'area, infatti, in epoca romana corrispondeva a un'antica necropoli in cui venivano sepolti i primi cristiani. Fu dedicata al Vescovo di Vercelli, al quale apparteneva al tempo anche la giurisdizione su Cinisello. Tipico esempio di basilica paleocristiana, venne eretta con materiali poveri, secondo la disponibilità del luogo. Piuttosto famosa l'icona della Madonna di Sant'Eusebio, venerata da secoli, perfino dalla regina Teodolinda, circondata oggi da numerosi ex voto. La leggenda vuole che proprio qui essa fece un sogno, che la portò a diventare cristiana e a erigere il duomo di Monza. Un'altra leggenda piuttosto conosciuta vorrebbe che vi fosse in tempi passati un passaggio segreto che collegava proprio il suddetto duomo a questa chiesetta.
- Chiesa di Sant'Eusebio nuova
- La chiesa di Sant'Eusebio nuova, sorta nel 1996, affianca la precedente chiesetta nelle funzioni liturgiche.
- Chiesa di San Pio X
- La chiesa di San Pio X, sorta nel 1958, è situata nel quartiere Campo de' Fiori, non lontano dal confine con Milanino.
- Chiesa di San Giuseppe Lavoratore
- La chiesa di San Giuseppe Lavoratore, sorta fra il 1957 ed il 1958, è situata nel quartiere Borgo Misto. Fu la stessa "vocazione" umile e lavoratrice delle famiglie trasferitesi dalle varie parti d'Italia a decretarne la titolazione a San Giuseppe Lavoratore, che incarna l'ideale del lavoratore modesto ma indispensabile per la società. Fu consacrata il 1º novembre 1958 dall'Arcivescovo Giovanni Battista Montini.
- Chiesa di San Pietro Martire
- La chiesa di San Pietro Martire, sorta a partire dal 1968, è situata nel quartiere Crocetta. La dedica a San Pietro Martire, ucciso da Carino Pietro da Balsamo, in seguito beatificato dopo essersi pentito, sembra un atto dovuto quasi a voler espiare l'omicidio.
- Chiesa della Sacra Famiglia
- La chiesa della Sacra Famiglia, che vide la posa della prima pietra il 26 settembre 1965 per volere di don Massimo Pecora, sorge ai limiti del quartiere Bellaria.
- Chiesa di Santa Margherita
- La chiesa di Santa Margherita sorge alla Cornaggia ed è stata edificata nel 1961.
- Chiesetta di San Bernardino
- La chiesetta di San Bernardino, situata nelle adiacenze di viale Brianza, risale al XVI secolo.
Architetture civili
Ville
- Villa Ghirlanda Silva Cippelletti, risalente al XVI secolo, e più volte rimaneggiata; sorta nelle adiacenze della chiesa di Sant'Ambrogio, e della Villa Suigo Caorsi Spreafico. Attualmente è sede della biblioteca civica (in attesa del trasferimento nel costruendo Centro Culturale Sandro Pertini), e del Museo di fotografia contemporanea. È inoltre celebre per la sua Sala degli Specchi - una delle più eleganti sale da congressi, concerti e intrattenimento della Provincia di Milano - e per il vasto parco - uno dei migliori giardini all'inglese dell'intera Lombardia.
- Villa Ferrari Casnedi Casati Stampa di Soncino, della quale si hanno notizie già nel XVII secolo; sorta nell'attuale piazza Soncino;
- Villa Pecchio Orsini Protti, risalente al XVII secolo circa;
- Villa Pallavicini Mantovani, sorta nella frazione Robecco;
- Villa Suigo Caorsi Spreafico, affacciata sul parco della Villa Ghirlanda Silva Cippelletti e sorta nella via Sant'Ambrogio;
- Villa Arconati Visconti Arese, sorta nell'attuale piazza Gramsci;
- Villa di Breme Gualdoni Forno, situata nell'attuale via Martinelli, che dopo il restauro è diventata sede universitaria;
- Villa Lampugnani De Ponti, risalente al XVIII secolo, sita un tempo dove ora sorge il Palazzetto dello Sport.
Altro
Piazze
- Piazza Gramsci (Cinisello)
- È la piazza principale di Cinisello, sulla quale si affacciano la Chiesa di Sant'Ambrogio e la Villa Arconati. Interessata da un rifacimento radicale su progetto dell'architetto Dominique Perrault, appare oggi così come inaugurata nel 2003, malgrado qualche piccola revisione dell'arredo urbano. La precedente piazza (risalente agli anni Novanta) si può osservare nel video Musica dei Gemelli Diversi, girato proprio nella suddetta piazza.
- Piazza Soncino (Balsamo)
- Ampio spiazzo cittadino su cui sorgono fra l'altro la Chiesa di San Martino Vescovo nuova e la Villa Casati Stampa di Soncino. Ridisegnata e inaugurata nel 2006 sorge su un'area adibita in precedenza a posteggio.
Aree Naturali
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Cultura
Istruzione
- Università di Milano-Bicocca (sede di Villa Forno)
Musei
Personalità legate a Cinisello Balsamo
- Carino Pietro da Balsamo, religioso
- Carlo Oriani, ciclista su strada
- Pierino Prati, calciatore ed allenatore di calcio
- Ernesto Castano, calciatore
- Gaetano Scirea, calciatore ed allenatore di calcio
- Roberto Cammarelle, pugile
- Paolo Romani, imprenditore e politico
Infrastrutture e trasporti
Il trasporto pubblico
Cinisello Balsamo è attraversata da nord a sud da una metrotranvia (linea tram urbana 31), che collega con piazzale Lagosta, nell'Isola (quartiere di Milano). La linea costeggia per un lungo tratto il Parco Nord e corre lungo l'asse viale Testi/Zara insino al capolinea, presso il mercato coperto.
La linea è stata inaugurata il 7 dicembre 2008, in occasione della festa di Sant'Ambrogio. A partire dal 15 dicembre è seguito un mese di pre-esercizio in cui circolavano nelle ore centrali del giorno due vetture, che garantivano il collegamento col capoluogo lombardo ogni ora; dal 17 gennaio 2009 la linea è entrata pienamente a regime con frequenze di punta ogni 3-4 minuti. In concomitanza con l'entrata a regime della linea si è assistito a un riassetto generale delle linee di trasporto pubblico nell'area fortemente urbanizzata del Nord Milano.
La realizzazione di questa tranvia, per anni avversata da residenti e commercianti per via dei molti e interminabili cantieri che hanno occupato la città per quattro anni abbondanti, ha senza dubbio costituito per la città un'occasione per rinnovarsi. I 65 milioni di euro stanziati per quest'opera, infatti, hanno assicurato un rifacimento completo delle arterie centrali di Cinisello Balsamo attraversate dal tram, con un nuovo arredo urbano e nuovi alberi, che in parte hanno hanno sostituito quelli abbattuti per la realizzazione della metrotranvia e per il rifacimento integrale della rete di sottoservizi. La creazione stessa di una zona a traffico limitato (viale Libertà) e dell'area pedonale di piazza Gramsci ne ha migliorato indubbiamente anche la vivibilità ma non totalmente la viabilità. La linea non corre lungo tutto il territorio comunale: ciò ha lasciato in diversi cittadini il malcontento di non poter usufruire di tale beneficio e ne ha penalizzati altri causa lo stravolgimento viario, vista la presenza del capolinea all'interno dell'area centrale cittadina. E' in discussione il prolungamento fino a Borgo Misto-Sant'Eusebio.
La scelta di tornare ad investire nel trasporto su rotaia, avvenuta a Cinisello negli anni novanta è frutto della disillusione dovuta al trasporto su gomma, a seguito della progressiva insostenibilità del traffico veicolare privato. Soltanto nel 1956 era stata infatti soppressa e rimossa la tranvia che collegava la città col capoluogo lombardo, proprio perché all'epoca si pensò più efficiente un investimento sul trasporto su gomma (quando gli autosnodati suburbani erano considerati il fiore all'occhiello del trasporto milanese), ritenuto meno costoso e più rapido. Inoltre l'attraversamento a raso del viale Fulvio Testi costituiva per l'epoca un problema di sicurezza non di secondo piano, che andò a incidere pesantemente sulla scelta di sopprimere definitivamente la linea.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma, Cinisello Balsamo al giorno d'oggi dispone di un servizio piuttosto capillare (esercito dall'ATM, dalla Caronte e dalla Brianza Trasporti - gruppo Autoguidovie), con due linee di circolare (710 e 711), collegamenti con la stazione di Sesto San Giovanni, con la stazione di Lissone, con la stazione di Milano Greco Pirelli e con la Stazione Centrale di Milano (in orari di punta) e linee dirette a Nova Milanese, Muggiò, Monza, Vedano, Palazzolo Milanese, Cusano Milanino e Cormano.
Cinisello ad inizio Novecento era servita da un'altra tranvia, la Cusano – Cinisello – Robecco – Monza, che percorreva l'asse cittadino centrale di via Dante - Carducci. La soppressione, decisa per i costi troppo alti d'esercizio, avvenne nel 1918.
Amministrazione
Note
- ^ Dato Istat del 2009.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Altri progetti
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