Farnabazo III

generale e satrapo persiano

Farnabazo (in greco Φαρνάβαζος), vissuto nel IV secolo a.C., è stato un generale e satrapo persiano achemenide, figlio di Artabazo. Fu satrapo della Lidia ma Tucidide e Cornelio Nepote lo chiamano anche satrapo della Ionia e della Panfilia[1] [2] [3]

Combatté contro Alessandro Magno, avendo acquisito esperienza militare a fianco di suo fratello acquisito Memnone. Quando quest'ultimo, morì nel 333 a.C. Farnabazo assunse il comando della flotta persiana con Autofradate. Furono vittoriosi nel ridurre Mitilene, Tenedo e Chio, e, avendo mandato delle navi a Cos e Alicarnasso, navigarono con 100 dei loro vesselli più veloci a Sifno. Qui furono visitati da Agis III, re di Sparta, il quale chiese soldi e truppe per aiutare il partito anti-macedone nel Peloponneso. Ma appena arrivò notizia della vittoria di Alessandro nella battaglia di Isso (333 a.C.), Farnabazo, avendo paura di una rivolta a Chios, vi navigò con 12 navi e 1500 mercenari. Non riuscì, tuttavia, ad impedire che gli abitanti dell'isola sopraffacessero il governo Persiano, e lui stesso fu fatto prigioniero; ma scappò, rifugiandosi in Cos.

Nel 324 a.C., Artonis, sorella di Farnabazo, fu data in sposa ad Eumene da Alessandro; e nel 321 a.C. troviamo Farnabazo controllare uno squadrone di cavalleria per Eumene di Cardia, nella battaglia in cui sconfisse Cratero e Neottolemo.

Note

Bibliografia

  • William Smith (editore), Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, "Pharnabazus (3)", Boston, (1867)