Stelle e sistemi planetari nella fantascienza

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La nascita e lo sviluppo del genere letterario della fantascienza, a partire dai primi anni del XX secolo, ha ridestato nel pubblico l'interesse per le stelle; alcune delle tematiche principali della narrazione fantascientifica sono infatti l'esplorazione dello spazio, la sua colonizzazione e la realizzazione di viaggi interstellari alla ricerca di mondi abitabili in sistemi planetari orbitanti intorno a stelle differenti dal Sole.[1] Quella che segue è una lista delle stelle e dei sistemi planetari che hanno caratterizzato i racconti fantascientifici.

Per un elenco dei singoli pianeti vedi invece Pianeti immaginari.

Panoramica generale

L'idea che intorno ad altre stelle potessero orbitare dei pianeti risale a Giordano Bruno, che, nel suo De l'infinito universo et mondi (1584), aveva dichiarato che esistessero innumerevoli Soli, attorno ai quali orbitavano un gran numero di Terre, le quali erano abitate da numerose forme di vita.[2]
Allusioni o riferimenti a possibili abitanti di sistemi planetari extrasolari furono estremamente rari nella letteratura per molti secoli; uno di essi fu però Voltaire, che nel 1752 scrisse l'opera filosofica Micromega, che narra di un viaggio immaginario verso la stella Sirio.[2]

 
La Nave stellare Enterprise, protagonista di numerosi episodi della serie fantascientifica Star Trek.

Con lo sviluppo fantascientifico, destinazioni come la Luna, Marte, Venere o altri pianeti del sistema solare divennero stereotipate. Gli autori iniziarono allora ad immaginare delle tecnologie che consentissero di intraprendere viaggi intestellari a velocità superiori a quella della luce ed ambientarono le loro storie su immaginari sistemi extrasolari, il che consentì loro liberamente di elaborare tematiche ed ambientazioni più esotiche. Questa tendenza divenne predominante quando l'esplorazione del sistema solare mostrò che era altamente improbabile che potesse esistere nel nostro sistema planetario qualche forma evoluta di vita extraterrestre.[1]

Una delle saghe fantascientifiche più note, ambientata tra le stelle della nostra Galassia, è Star Trek;[3] si tratta di un lingo ciclo di film e di telefilm ambientati in un futuro in cui l'uomo ha raggiunto un livello tale di tecnologia da poter intraprendere viaggi nello spazio interstellare ed intragalattico ed entrare in contatto con civiltà aliene, riunendosi con loro in un corpo amministrativo chiamato Federazione Unita dei Pianeti. Nella prima serie di film, al comando della grande Nave stellare Enterprise, un gruppo multietnico e multiculturale di esploratori si spinge in un viaggio di cinque anni alla scoperta di angoli remoti della Via Lattea. A questo ciclo di film sono seguiti altri cicli di produzioni cinematografiche per il piccolo e grande schermo, nonché una serie animata.[3]

Sebbene buona parte delle stelle nominate dagli autori fantascientifici siano puramente frutto della loro immaginazione, un discreto numero di scrittori ed artisti ha preferito servirsi dei nomi di stelle realmente esistenti e ben noti agli astronomi, o poiché si tratta di alcune delle stelle più brillanti del cielo notturno o perché sono alcune delle più vicine al sistema solare.[1][4] Alcune di esse tuttavia non sembrano essere, effettivamente, molto favorevoli al sostentamento di forme di vita complesse, assumendo come esempio la Terra. Infatti, il sistema solare esisteva già da un miliardo di anni quando, sul nostro pianeta, comparvero le prime forme di vita, e sono trascorsi altri tre miliardi di anni prima che si evolvessero le forme di vita più complesse, con l'esplosione cambriana. Stelle molto luminose, come Sirio e Vega, possono contare su una vita più breve rispetto al Sole, della durata di circa un miliardo di anni, dunque un tempo che gli astrobiologi ritengono insufficiente per consentire lo sviluppo di forme di vita complesse.[5] Le giganti rosse non sono ugualmente adatte a supportare la vita, poiché si tratta di una fase instabile, che dura per un tempo piuttosto breve, nell'evoluzione di una stella di massa media, durante la quale l'astro diviene centinaia di volte più luminoso che durante la sequenza principale. Ad eccezione di alcune, le stelle più vicine, in buona parte deboli nane rosse, possiedono una luminosità intrinseca così poco elevata che risultano invisibili ad occhio nudo; per tale motivo risultano prive di nomi propri, che le renderebbero appetibili agli autori di opere fantascientifiche.[4]

Significati allegorici

I nomi delle stelle fanno la loro comparsa nelle diverse opere letterarie non solo come ambientazione di episodi fantascientifici, ma anche con intenti allegorici o per i loro richiami mitologici.
Ad esempio, nella tragedia di Sofocle Edipo re, il pastore corinzio si riferisce al sorgere di Arturo come un marcatore temporale, mentre cerca di far ricordare al pastore tebano degli episodi precedenti l'affidamento del piccolo Edipo al pastore corinzio, da parte del tebano,il quale, nel rispetto degli ordini del re Laio, avrebbe dovuto uccidere il neonato.
Ancora in La stella polare, di H. P. Lovecraft, è descritta una perduta civiltà polare sulla quale risplende sempre la Stella Polare, mentre in Le rocce dell'impero, di Roger Zelazny, sono menzionate Phecda (γ Ursae Majoris) ed altre stelle dell'Orsa Maggiore mentre il protagonista visita i campanili della Vecchia Europa. Frank Herbert chiama FomalhautPiscis Austrini) Foum al-Hout, la Stella polare del Sud, nel suo romanzo I figli di Dune, mentre in Caccia notturna, scritto da Patrick O'Brian, Jack Aubrey determina la longitudine della sua nave nell'Oceano Pacifico determinando la distanza angolare tra la Luna e Fomalhaut.

Lista dei sistemi planetari

  • Nell'universo di Star Trek, 40 Eridani A è la stella attorno a cui ruota il pianeta Vulcano, patria dei vulcaniani. Questo non è stato mai confermato direttamente nei telefilm o nei film (e non è quindi canonico), ma appare sia nel libro autorizzato Star Trek Star Charts, e in un articolo di Gene Roddenberry[6]; inoltre nell'episodio Ritorno a casa viene detto che il sole di Vulcano è distante circa 16 anni luce dalla Terra, mentre 40 Eridani è a circa 16,39 anni luce dal Sole.
  • Nel romanzo Absolution Gap di Alastair Reynolds, in orbita attorno a questa stella vi è un gigante gassoso chiamato Haldora con un satellita chiamato Hela, colonizzato dagli umani tra il ventisettesimo e il ventottesimo secolo.

Achernar (Alfa Eridani)

  Lo stesso argomento in dettaglio: Aldebaran nella fantascienza.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Alfa Centauri nella fantascienza.

Alshain (Beta Aquilae)

  • Nel romanzo SpaceWreck: Ghost Ships and Derelicts of Space di Stewart Cowley, della serie della Terran Trade Authority, la storia The Warworld of Alshain è ambientata su Alshain IV, un mondo morente abitato da una specia un tempo tecnologica, ma ridotta al rango di selvaggi cannibali.
  • Nel videogiochi FreeSpace 2, Alshain è il luogo dove è stata siglata la Beta Aquilae Convention (BETAC) che stabilisce l'alleanza tra terrestri e Vasudan.
  • In Star Trek, l'episodio Echi mentali della serie The Next Generation stabilisce, attraverso un diagramma computerizzato, che il pianeta Beta Aquilae II fa parte, nel XXIV secolo, del territorio della Federazione, dove è presente una popolazione umana e una stazione di addestramento della Flotta Stellare.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Altair nella fantascienza.

Antares (Alpha Scorpii)

Arturo (Alpha Boötis)

  • Nel romanzo A Voyage to Arcturus di David Lindsay, del 1920, Arturo è un sistema binario abitato.
  • Nel ciclo della Fondazione di Isaac Asimov, Arturo è la capitale del settore di Sirio dell'Impero Galattico.
  • Il romanzo di Gordon R. Dickson Alien From Arcturus (ampliato come Arcturus Landing) del 1956 descrive un tentativo di costruire una forma di propulsione per viaggiare più veloci della luce.
  • Nel serial The Curse of Peladon della serie Doctor Who, Marte e Arturo sono descritti come vecchi nemici.
  • Nella serie Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, il "mega-asino arturiano", il "mega-cargo arturiano" ed altri elementi con nomi simili originano presumibilmente da un pianeta che orbita attorno ad Arturo.
  • Nei fumetti Marvel, il sistema arturiano è un sistema binario e ha almeno quattro pianeti. È abitato dalla specie aliena dei Fortisquian.
  • Nel film del 1986 Aliens - Scontro finale, Arturo è il pianeta che i marine spaziali visitarono in licenza.
  • Nella commedia fantascientifica Spaced Invaders, del 1990, il marziani stanno combattendo una guerra contro gli arturiani.
  • Nel gioco di ruolo 2300 AD, Arturo è il luogo dove si trova la Stazione Arturo, una stazione di ricerca umana invasa dai Kafer, una specie aliena. Nel modulo "Missione arturo", i giocatori devono riconquistare la stazione.
  • Nei videogiochi Frontier: Elite II e First Encounters, il sistema di Arturo è un membro della Federazione, colonizzato nel 2304. Sul pianeta abitabile del sistema, Discovery, la flora e la fauna sono state sostituite con specie importate dalla Terra. Una leggenda locale è che la stella rimanga stabile fino alla fine del tempo; il sistema è anche il luogo d'origine del narcotico noto come Arcturan Megaweed
  • Nel videogioco Escape Velocity Nova, il sistema arturiano è una parte remota ma trafficata della Federazione, il cui maggior guadagno è rappresentato da prodotti minerari del pianeta Fermia. È anche presente in modo rilevante in una delle serie minori di missioni.
  • Nel gioco Mass Effect, la Stazione di Arturo agisce come centro di alcune trasmissioni di massa.
  • Nel romanzo Legione dello Spazio di Jack Williamson, la stella di Barnard è la patria dell'antica e terribile razza delle Meduse.
  • Nel romanzo Il corridoio nero, di Michael Moorcock,questa stella è la destinazione di un gruppo di persone in fuga dai guasti sociali terrestri.
  • Nella serie della Terran Trade Authority, in particolare nel romanzo Spacecraft 2000 to 2100 AD di Stewart Cowley, un pianeta in orbita attorno alla stella di Barnard è il luogo di una misteriosa apparizione che prende la forma di un'astronave non identificata.
  • Nella serie della Guida galattica per gli autostoppisti, di Douglas Adams, la stella di Barnard è una stazione di passaggio per viaggiatori interstellari.
  • La stella era una delle preferite di Robeert L. Forward, che la inserì in numerosi libri. In Rocheworld, il sistema contiene un pianeta gigante, Gargantua, e un pianeta doppio roccioso chiamato Rocheworld, formato da un mondo roccioso (Roche) e uno coperto da un unico oceano (Eau). In Marooned on Eden, dello stesso ciclo, l'astronave Prometheus compie un viaggio di 40 anni per arrivare a Zuni, luna abitabile di Gargantua. In Timemaster, un milionario compie un viaggio di sei anni verso la stella per aprire un wormhole.
  • Nella graphic novel Life On Another Planet, di Will Eisner, descrive la reazione dei terrestri dopo la ricezione di un messaggio inviato da esseri intelligenti situati nel sistema della stella di Barnard.
  • Nella tetralogia dei Canti di Hyperion, di Dan Simmons, la stella di Barnard possiede un pianeta coltivato, chiamato Mondo di Barnard, patria di Rachel e Sol Weintraub (quest'utlimo è uno dei sette pellegrini protagonisti dei primi due romanzi).
  • Nel romanzo Il giardino di Rama, scritto da Arthur C. Clarke e Gentry Lee, attorno alla stella vi è una stazione di passaggio per grandi navi-mondo cilindriche.
  • Nei videogiochi Frontier: Elite II e First Encounters, il sistema della stella di Barnard è un importante sistema industriale della Federazione, dove sono presenti miniere e raffinerie vicine alla Terra e agli altri mondi principali.
  • Nel gioco di ruolo Traveller, questa stella è la prima destinazione per le navi terrestri.
  • Nella miniserie Earth Star Voyager, la stella di Barnard e il suo pianeta Demeter sono la destinazione della nave.
  • Nel videogioco Star Control II, il quarto pianeta di questa stella è un gigante gassoso, patria di una specie senziente di sacche di gas incandescente chiamati i Slylandro. Essi chiamano il loro pianeta Source, e vivono in una stretta fascia dell'atmosfera del pianeta che è per loro abitabile. Al contrario della realtà, in cui Beta Corvi è una gigante gialla, nel videogioco la stella è una "nana verde"
  • Star Control II: The Ur-Quan Masters, computer game. The fourth planet in the system is a gas giant, home to a sentient species of incandescent gas bags called the Slylandro. They call their planet Source, and they live within a narrow band of the planet's atmosphere that they find habitable. Star Control II however used names of real constellations and stars for fictional stars, Beta Corvi in Star Control II is a green dwarf in the game instead of a yellow bright giant.

Beta Tauri (El Nath)

  • In Star Trek, il libro The Worlds of the Federation (che non è canonico) Beta Tauri è la stella attorno alla quale ruota il pianeta Taurus II, abitato da una violenta specie antropoide, dove la navetta Galileo effettuò un atterraggio di emergenza studiando un fenomeno spaziale (TOS: La Galileo). L'astronave USS El Nath prende il nome dal nome tradizionale della stella.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Betelgeuse nella fantascienza.

Canopo (Alpha Carinae)

Capella (Alpha Aurigae)

  • Nella serie televisiva Babylon 5, Chi Draconis A è il pianeta d'origine dei Minbari.
  • Nel romanzo Dune di Frank Herbert, il pianeta Caladan è il terzo mondo del sistema Delta Pavonis.
  • Nel romanzo Rivelazione, di Alastair Reynolds, il sistema di questa stella comprende il pianeta Resurgam e la stella di neutroni Hades.
  • Il romanzo Sundowner Sheila di F. Gwynplaine MacIntyre è ambientato su Terra Nova, un pianeta che orbita Delta Pavonis in rotazione sincrona, quasi senza librazione, così che in un emisfero è permanentemente giorno e nell'altro permanentemente notte. Il narratore è situato in un punto in cui la stella è permanentemente allo zentih.
  • Nell'episodio Il grande programma del 2006 della serie televisiva animata Transformers 2010, Delta Pavonis IV è la patria di una specie di gatti umanoidi, che attaccano un pianeta di cani umanoidi.

Nel romanzo The Voices of Heaven, di Frederick Pohl, il protagonista è ibernato e inviato sul pianeta Pava nel sistema di Delta Draconis.

  • Nel romanzo di William R. Fortschen Into the Sea of Stars, la Colonial Unit 122, formato solo da donne, inizia un viaggio verso questo sistema nel 2053, ed è ancora in viaggio un millennio dopo.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Deneb nella fantascienza.

Enif (Epsilon Pegasi)

  • Nel videogioco Descent: Freespace 2, Epsilon Pegasi è il sito di un importante avamposto e il luogo dove si trova la "Stazione Enif".
  Lo stesso argomento in dettaglio: Epsilon Eridani nella fantascienza.

Fomalhaut (Alfa Piscis Austrini)

  • Nel ciclo della Fondazione, una serie di romanzi di Isaac Asimov, sul quarto pianeta di Gamma Andromeda, circa nel 49 EF, avviene un'esplosione in un impianto nucleare che distrugge buona parte del pianeta.
  • Il romanzo Il pianeta dell'esilio, di Ursula K. Le Giun, si svolge su Werel, il terzo pianeta di Gamma Draconis, noto anche come Alterra.
  • Nel videogioco Descent: Freespace 2, Gamma Draconis è un sistema spopolato che tuttavia ha un ruolo fondamentale nella seconda guerra dei terrestri e dei Vasudan contro gli Shivan.
  • Nel videogioco Master of Orion II, Gamma Draconis è il sistema d'origine degli Elerian.
  • Nella serie televisiva Space: Above and Beyond, Goombridge 34 è la posizione della più grande flotta extrasolare terrestre, e il luogo dove era atteso l'attacco dei chigs nell'episodio pilota. Vi si svolge anche la prima parte dell'episodio Mutiny.
  • Nell'Original anime video Macross Plus, è una delle possibili posizioni del fittizio sistema "Groombridge 1816", che è detto essere ad 11,7 anni luce di distanza dalla Terra,[7] circa uguale a quella di Goombridge 34 (11,62 anni luce). In Groombridge 1816 vi è il pianeta Eden, dove si trova il New Edwards Test Flight Center.[8] Il nome Groombridge 1816 potrebbe essere un'alterazione del nome della stella (reale) Groombridge 1618.
  • Nella serie di videogiochi Halo, questo sistema è il sito di una piattaforma di costruzione decommissionata, dove nel 2531 un gruppo di Spartan-II sono inviati ad investigare attività dei ribelli.
  • Nei videogiochi Frontier: Elite II e First Encounters, questo sistema ha tre stelle, diversi giganti gassosi e numerosi pianeti; è molto sviluppato, con diverse colonie e stazioni spaziali.
  • Nel romanzo Iota Cycle, di Russel Lutz, Iota Horologii è un sistema colonizzato e terraformato, con sei pianeti (il secondo dei quali è Iota Horologii b) che prendono i nomi dei continenti della Terra (a partire dalla stella Australia, Asia, Europa, Africa, America ed Antartide).
  • Nel romanzo Outre Mer, di Michael Puttré, una luna del secondo pianeta del sistema (un gigante gassoso chiamato Adonis) è simile alla Terra ed è chiamato Outre Mer. È popolato da rifugiati umani, discendenti di persone rapite dai Grigi, abitanti di Zeta Reticuli; il pianeta è anche il mondo d'origine dei Duranni, una specie senziente.
  • Nella serie di videogiochi Halo, la stella è chiamata Soell e attorno ad essa orbitano Threshold, Basis e Installation 04.
  • Nel romanzo Silicon Embrace, di John Shirley, una specie aliena proveniente da Zeta Reticuli influenza l'evoluzione dell'umanità.
  • Nel film Alien, Lambert (il navigatore) dichiara che l'astronave si trova vicino a Zeta II Reticuli; il sistema contiene una luna chiamata LV-426 o Acheron.
  • Nella serie televisiva Space: Above and Beyond, Zeta Reticuli è il sistema natale dei Chig, è anche il luogo nove si trovano i corpi designati come 2063F (il mondo dei Chig), 2064K (Anvil), 2064R e Ixion,
  • Nel ciclo dello Spazio conosciuto, Zeta Reticuli è il sistema natale dei Pierin.
  • Nel romanzo The Bushido Incident di Betty Anne Crawford, una specie originaria di Zeta Reticuli scambia le proprie avanzate conoscenze mediche con i terrestri in cambio della possibilità di mandare membri ammalati delle propria specie sulla Terra.
  • Nel gioco di ruolo su Internet Maple Story, oltre agli umani e alle altre creaturi del "Mondo di Maple", le uniche forma di vita sono degli alieni provenienti da Zeta Reticuli.
  • Nella serie tv Seven Days, l'astronave aliena caduta a Roswell, come gli alieni che la guidano, proviene da Zeta Reticuli.

Note

  1. ^ a b c "Science fiction" in [[Encyclopædia Britannica]], su britannica.com, 2008. URL consultato il 26-6-2008. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
  2. ^ a b Ipotesi di altri mondi - Introduzione (PDF), su tesionline.it. URL consultato il 26-6-2008.
  3. ^ a b Franco La Polla, Star Trek fra TV e cinema, in Cineforum, maggio 1985, pp. 21-26.
  4. ^ a b Analog and Isaac Asimov's Science Fiction Magazine, Writing Science Fiction & Fantasy, St. Martin's Griffin, 1993, ISBN 978-0312089269.
  5. ^ (EN) Steven J. Dick, Life on Other Worlds: The 20th Century Extraterrestrial Life Debate, Cambridge, Cambridge University press, 2001.
  6. ^ Sector 001: Vulcan's Sun
  7. ^ Egan Loo, Atlas: Eden, su macross.anime.net, Macros Compendium, 11 maggio 1977. URL consultato l'11 maggio 1997.
  8. ^ Egan Loo, Atlas: Universe, su macross.anime.net, Macros Compendium, 11 maggio 1977. URL consultato il 16 settembre 2002.

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