Le locomotive elettriche del gruppo E 410, poi 184 della DB, sono state le prime locomotive polialimentazione con convertitore elettronico a tiristori, previste per servizi internazionali dalla Germania verso la Francia, il Belgio e il Lussemburgo.

All'inizio degli anni Sessanta sulla rete ferroviaria europea circolavano già locomotive ed automotrici elettriche in grado di essere alimentate con diversi tipi di corrente

Tra gli altri erano notevoli i casi della Francia (SNCF), che disponeva di locomotive alimentate con due, tre o quattro tipi di corrente[1], e del complesso TEE svizzero quadricorrente FFS RAe TEE II, che arrivava regolarmente a Milano.[2]

Progetto

Parte meccanica

Parte elettrica

Sperimentazioni

Sperimentazioni in Italia

Fin dagli anni Sessanta, sulla spinta delle esperienze straniere, gli ambienti tecnici italiani avevano preso in considerazione la possibilità di costruire mezzi di trazione polialimentazione per i servizi internazionali.[3]

Esercizio

Note

Bibliografia

  • Yves Machefort-Tasssin, I diversi tipi di locomotive e di treni automotori policorrente, traduzione di Manlio Perilli, in Ingegneria ferroviaria, (1963), n. 2, p. ; n. 3, pp. ; n. 4, pp.
  • Giuseppe Vicuna, Organizzazione e tecnica ferroviaria, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 1968, pp. 430-431
  • Giulio Giovanardi, Ferrovia, in Enciclopedia italiana, Appendice IV. 1961-1978, vol. I. A-Ga, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1978, p. 779
  • Locomotive policorrenti in Italia, in I treni oggi, 11 (1990), n. 109, pp. 30-33
  1. ^ Vicuna, Organizzazione, cit., p. 427-428
  2. ^ I treni , (1986)
  3. ^ Mascherpa, .