Amalfi
Amalfi è un comune italiano di 5.345 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Dal 1997, la Costiera amalfitana, che prende nome da Amalfi, è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Geografia fisica
Territorio
Antica repubblica marinara, dà il nome all'omonimo tratto della penisola su cui sorge, la costiera amalfitana.
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
Clima
Il clima è di tipo mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati moderatamente calde, assolate e quasi mai afose.
In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +10,7 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +26,8 °C.
- Classificazione climatica: zona C, 954 GG
Storia
La sua fondazione viene fatta risalire ai Romani (il suo stemma reca la scritta Descendit ex patribus romanorum). A partire dal IX secolo, prima (in ordine cronologico) fra le repubbliche marinare, rivaleggiò con Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mar Mediterraneo.
Il Codice Marittimo di Amalfi, meglio noto col nome di Tavole amalfitane, ebbe una grande influenza fino al XVII secolo.
Amalfi raggiunse il proprio massimo splendore nell'XI secolo, dopodiché iniziò una rapida decadenza: nel 1131 fu conquistata dai Normanni e nel 1135 e 1137 saccheggiata dai pisani. Nel 1343, poi, una tempesta con conseguente maremoto distrusse gran parte della città.
Il più celebre monumento di Amalfi è certamente il Duomo in stile arabo-siciliano ed attualmente dedicato a Sant'Andrea, patrono della città. Infatti più che di Duomo si dovrebbe parlare di complesso Cattedrale, poiché l'attuale edificio risulta da sovrapposizioni ed affiancamenti di varie chiese di varie epoche. Il primo edificio dedicato al culto cristiano, fu una chiesa paleocristiana risalente al VI secolo d.C., che, come in molti casi analoghi in tutta Italia, probabilmente sostituiva un tempio dedicato a divinità romane. Tra il VI ed il IX secolo d.C., la prima Cattedrale eretta sulla precedente paleocristiana, fu dedicata alla Santissima Maria Assunta, prima protettrice di Amalfi. La Chiesa attuale dedicata a Sant'Andrea risale al IX secolo d.C., fu costruita a fianco della precedente e comunicante con la stessa, su commissione del duca Mansone I; ad essa furono fatte aggiunte successive in epoca medievale e barocca (vei il Campanile; l'altare di Sant'Andrea, con due statue del Bernini; il bellissimo Chiostro del Paradiso, eretto dal vescovo Filippo Augustariccio e dove vi era il sarcofago che rappresentava ad altorilievo "le nozze di Peleo e Teti" sulla superficie laterale e "Romolo e Remo allattati dalla lupa" ad uno dei capi, con l'iscrizione mediovale"Cesarius de Alaneo (Alagno) de Amalfi.... MCCLXIII", "CESAREUS ALANEO IACET ARCHIDIACONUS ISTE IURIBUS ORNATUS CUI PRESTES COELIVA CRISTE ELECTUS FUERAT SALERNI MORTE QUIEVIT PROVIDUS ET LARGUS PER FAMAM SUAM CREVIT"; il suo sigillo è conservato nel Museo Diocesano di Salerno. I portali in bronzo con 4 formelle di argento raffigurante il Cristo, la Madonna, Sant'Andrea e San Pietro, realizzati nel 1066 a Costantinopoli, su commissione di Pantaleone de Comite Maurone; il soffitto a cassettoni rivestito in oro zecchino).
Per tradizione, ogni anno un equipaggio di vogatori amalfitani partecipa alla Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, sfidando gli armi delle città di Genova, Pisa e Venezia.
Per un errore di interpretazione di un testo latino, che riferiva invece che l'invenzione della bussola era attribuita dallo storico Flavio Biondo agli Amalfitani, il filologo Giambattista Pio sostenne che la bussola fosse stata inventata dall'amalfitano Flavio Gioia. Nel testo in questione (Amalphi in Campania veteri magnetis usus inventus a Flavio traditur), tuttavia, non bisogna intendere Flavio come l'inventore della bussola, ma solo come colui che ha riportato la notizia: appunto Flavio Biondo[2]. Tuttavia pare che proprio i navigatori amalfitani siano stati tra i primi ad usare quello strumento, ed il nome corretto del probabile inventore della bussola sarebbe Giovanni Gioia[3].
Particolarmente fiorente nella storia della città, e tuttora viva solo in due cartiere residue sulle molte presenti ed ormai in rovina, è l'industria cartaria, legata alla produzione della pregiata carta di Amalfi. In città infatti è possibile visitare il Museo della Carta di Amalfi.
Simboli
- Stemma
Lo stemma è composto da uno scudo composto da tre parti: la prima in alto a sinistra di forma quadrata, fondo azzurro con una banda obliqua di colore rosso; la seconda, in alto a destra di forma quadrata riportante la bandiera della Repubblica marinara di Amalfi; la terza parte in basso, di forma rettangolare con il mare, il cielo e al centro una bussola sostenuta da quattro ali dorate e alla sommità una cometa.
- Motto
Descendit ex patribvs romanorvm
Onorificenze
Monumenti e luoghi di interesse
- Duomo di Amalfi
- Chiesa di Santa Maria a Piazza
- Chiostro del Paradiso
- Museo Arsenale della Repubblica
- Fontana di Sant'Andrea
- Valle dei Mulini
- Museo della Carta
- Museo del Duomo
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2007 ad Amalfi risultano residenti 110 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono: [6]
- Ucraina - 59
- Romania - 10
- Regno Unito - 7
- Austria - 4
- Germania - 4
Religione
La maggioranza della popolazione è di religione cristiana di rito cattolico appartenenti all'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni.
Cultura
Musei
- Museo Civico
- Museo Diocesano
- Museo della Carta
- Museo della Bussola e del Ducato marinaro di Amalfi
Personalità legate ad Amalfi
- Pietro Capuano (... - 1214) - cardinale legato pontificio
- Flavio Gioia (XIII-XIV secolo) - navigatore
- Matteo Camera (1807 - 1891) - storico
- Pietro Scoppetta (1863 - 1920) - pittore
- Antonio Tirabassi (1882 - 1947) - musicologo
- Ignazio Lucibello (1904 - 1970) - pittore
- Francesco Amodio (1914 - 1992) - politico ed avvocato
- Gaetano Afeltra (1915 - 2005) - giornalista e scrittore
Eventi
Geografia antropica
Frazioni
Elenco delle frazioni come riportato nello Statuto del Comune di Amalfi:
- Lone
- Pastena
- Pogerola
- Tovere: 225 abitanti, 424 mslm[7]
- Vettica
Economia
Agricoltura
Gran parte dei terreni ad uso agricolo è destinato alla produzione del Limone Costa d'Amalfi (IGP)[8].
Turismo
La principale risorsa economica è il turismo[9].
Infrastrutture e trasporti
Principali arterie stradali
- Strada Statale 163 Amalfitana, principale asse viario di accesso al territorio comunale.
- Strada Regionale 366 (di Agerola)Innesto SS 163 fino al confine della provincia.
- Strada Provinciale 252 SS Agerolina-Bivio Acquarola-Tovere di Amalfi, principale accesso alle frazioni di Vettica, Pogerola, Pastena e Lone.
Mobilità urbana
La mobilità è affidata, per quanto riguarda i trasporti extraurbani, alla società SITA S.p.A..
Porto
- Porto turistico di Amalfi, scalo del Metrò del Mare con collegamenti giornalieri per Salerno e Sorrento.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Altre informazioni amministrative
Il comune ha fatto parte della Comunità Montana Penisola Amalfitana fino al 2008, anno della soppressione dell'ente[10].
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Destra Sele.
Sport
La squadra di calcio di Amalfi è l'A.C. Amalfi, militante nella Seconda Categoria, ma con un passato in Serie D.
La squadra di canoa polo del Circolo Canottieri Antonio Offredi A.S.D. nel 2008 è stata promossa per la prima volta nella sua storia nel campionato nazionale di serie A (dove milita attualmente), ottenendo grande visibilità su scala nazionale.
Galleria fotografica
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Amalfi vista dal mare
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Amalfi
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Museo della Carta
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Chiostro del Paradiso
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Interno del Duomo
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Busto di Sant'Andrea
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Fontana di Sant'Andrea a Piazza Duomo
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Statua in argento di Sant'Andrea Apostolo
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La Cripta
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Pannello ceramico raffigurante il popolo amalfitano nel Medioevo
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Monumento a Flavio Gioia
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Lapide con citazione di Guglielmo di Puglia dell'XI secolo posto alla porta d'ingresso della città
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Tela rappresentate il miracolo di Sant'Andrea del 1544 da cui l'omonima festa ogni 27 di giugno
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Il Duomo
Note
- ^ Prof. Giuseppe Gargano - Origini e storia di Amalfi: Le origini (sul sito del comune di Amalfi)
- ^ Chiara Frugoni Medioevo sul Naso
- ^ Prof. Giuseppe Gargano - Origini e storia di Amalfi: La marineria (sul sito del comune di Amalfi)
- ^ Lo stemma del comune ha una corona a cinque punte, simbolo utilizzabile solo dalle città
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dati Istat
- ^ dawinciMD - Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni
- ^ Gal Colline Salernitane
- ^ http://www.sito.regione.campania.it/turismo/rapporto_turismo/parte1.pdf
- ^ Legge Regionale N. 20 del 11 dicembre 2008 della Regione Campania
Voci correlate
Altri progetti
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