Renato Mambor
Renato Mambor (Roma, 4 dicembre 1936) è un pittore e attore italiano.
Biografia
Inizia la sua attività artistica come cartellonista per cinema e come sceneggiatore, e partecipa come interprete a La dolce vita di Federico Fellini.
Cominciò a dipingere verso la fine degli anni Cinquanta e tenne la sua prima esposizione nel 1959 a Roma, alla Galleria Appia Antica. L'anno successivo vinse uno dei "Premi di incoraggiamento" della Galleria d'Arte Moderna, per poi esporre alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis nel 1963, 1964 e negli anni successivi e frequenta artisti tra i quali Mario Schifano, Pino Pascali, Franco Angeli, Tano Festa, Mario Ceroli e Cesare Tacchi. Continua a dipingere e ad esporre fino a oggi. (fonte catalogo mostra Napoli Castel Sant'Elmo 2009)
Esposizioni principali
1965 Renato Mambor Galleria La Tartaruga Roma 1972 X Quadriennale d’Arte Palazzo delle Esposizioni, Roma;
1985 Castello di Rivoli;Torino
1993 Palazzo delle Esposizioni, Roma personale;
1998 Museo Pecci, Prato;
1999 Diario a tempo libero Galleria Civica Modena
2000 Scuderie Papali al Quirinale e Mercati di Traiano;
2002 Maretti Arte Monaco (Montecarlo)
2003 Macro, Roma;
2004 Triennale di Milano;
Le Opere i Giorni, Certosa di San Lorenzo, Padula (SA);
2005Galleria Alain Couturier Nizza Francia
2006 Glio ori Show Room Telemarket Bologna Gente che conta Galleria Art Time Brescia
2007 Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma personale Separè; Fondazione Mudima Milano
2007 Biennale di Venezia:
- 52a Biennale di Venezia: Padiglione Repubblica Araba Siriana da sabato 09 giugno 2007 a sabato 10 novembre A cura di Duccio Trombadori Titolo mostra: Sulle vie di Damasco
2008 Frascati (RM) - dal 20 aprile al 10 maggio 2008 Renato Mambor - Un doppio insopportabile MUDIMAdrie Anversa Belgio
2009 mostra antologica di Castel Sant'Elmo di Napoli curata da Achille Bonito Oliva.
2009 AuditoriumArte presso parco della musica di Roma "mai note burrose" installazioni
2010 Personale al Palazzo delle poste di Milano in occasione della giornata mondiale del teatro marzo/aprile con pubblicazione del manifesto sul sito del governo italiano: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/teatro/manifesto27marzo2010.pdf
DUE MA NON DUE Guardiani e Portatori Opere di Renato Mambor e Capolavori di Arte Africana galleria limen 895 roma
2011 mostra antologica di LONDRA "STORYTELLING" mostra curata da Gianluca Ranzi dal 14/04 al 15/05 italian cultural institute
- 54a Biennale di Venezia: Padiglione SIRIA dal 4 Giugno 2011 al 27 novembre 2011 Curatori: Fabio Anselmi, Sandro Orlandi. Sede: Venezia Isola di San Servolo, Caserma Cornoldi
La critica
In prestito dall'infinito
Testi Achille Bonito Oliva e intervista e percorso espositivo della mostra tratti dal catalogo ufficiale "Renato Mambor. In prestito dall’infinito" mostra antologica di Castel Sant'Elmo di Napoli.
Testo critico di Achille Bonito Oliva
"attratto dalla moltiplicabilità anonima dell'immagine, Mambor arriva alle "campionature" di uomini "statistici", avendo ridotto la matrice delle figure a timbro, per poi giungere ad illustrazioni di azioni e verbi elementari (camminare, abbracciare, asciugarsi, chiudere la porta) con conseguente riappropriazione del loro significato, dove è l'arte a produrre un rinnovato ed innocente apprendimento elementare, ma attraverso un'esibita neutralità esecutiva che discende dal rifiuto di considerare l'artista come un individuo privilegiato nella società".
Intervista di Gianluca Ranzi
Renato Mambor, intervistato , dichiara: "io dico che l'arte serve a pulire lo sguardo. I sensi sono offuscati dalle abitudini e tutto ciò che si fa e si pensa diventa immagine, stereotipo, filtro davanti agli occhi. L'arte insinua un cuneo in questo meccanismo spersonalizzante e ha il potere di ribaltarlo, in definitiva è un piccolo sforzo per muovere il pensiero".
La mostra a Napoli
Castel Sant'Elmo
Il percorso espositivo crea una risonanza tra lo spazio del Castello e le opere in mostra. La sala d'ingresso, esagonale, è scandita dagli Osservatori bianchi (legno dipinto, 1996), sagome uguali appoggiate ognuna in un angolo come a formare un cerchio che accoglie il visitatore al centro. Il largo corridoio successivo si apre in quattro ampie nicchie in cui sono collocate quattro sculture in legno dal titolo Portatori (legno dipinto, 2008): profili somiglianti all'autore accostati a recipienti in legno contenenti mattoni, scarpe, specchi e farina.
Una sala presenta Ombra immutabile, una sequenza di oggetti scultorei composti da una sagoma bianca e una sagoma nera accostata ma inclinata, come fosse la sua ombra. In mostra si ammira inoltre la grande installazione Separé (legno dipinto e materiali diversi, 2006-2007) composta da ventiquattro sculture-oggetto disposte a coppie: dodici elementi sono pannelli al centro dei quali la figura umana è ritagliata e vuota, mentre gli altri dodici, tutti diversi, presentano materiali, volumi, colori e tecniche differenti. L'opera si compie nell'occhio dello spettatore, nelle relazioni che lo sguardo intesse tra le diverse parti.
Tra le opere esposte si evidenzia Sprint (tecnica mista, 2008): alcune biciclette destrutturate sono bloccate da tavole di legno e poste l'una accanto all'altra; un'unica bicicletta è spostata più avanti e rompe la simmetria indicando una transizione di fase, un movimento, un'azione.
Achille Bonito Oliva a proposito dell'artista afferma: "in definitiva Mambor allarga la nozione di museo fuori dal suo luogo fisico e la dilata confermandone l'esistenza in ogni momento in cui l'uomo acquista il potenziamento della conoscenza".
Il cinema
Parallelamente all'attività di pittore, partecipa come attore, ricoprendo piccole parti in alcuni film dai I ragazzi del Juke-Box del 1959, a Tobia al caffè del 2000.
Filmografia
- I ragazzi del Juke-Box, regia di Lucio Fulci (1959)
- La dolce vita, regia di Federico Fellini (1960)
- Un dollaro di fifa, regia di Giorgio Simonelli (1960)
- Il rossetto, regia di Damiano Damiani (1960)
- Il sepolcro dei re, regia di Fernando Cerchio (1960)
- Urlatori alla sbarra, regia di Lucio Fulci (1960)
- Il mantenuto, regia di Ugo Tognazzi (1961)
- L'ammutinamento, regia di Silvio Amadio (1961])
- Laura nuda, regia di Nicolò Ferrari (1961)
- Obiettivo ragazze, regia di Mario Mattoli (1961)
- La bellezza d'Ippolita, regia di Giancarlo Zagni (1962)
- Il disordine, regia di Franco Brusati (1962)
- La donnaccia, regia di Silvio Siano 1964)
- Una storia di notte, regia di Luigi Petrini (1966)
- Due once di piombo, regia di Maurizio Lucidi (1967)
- Il figlio di Django, regia di Osvaldo Civirani (1967)
- Un uomo un cavallo una pistola, regia di Luigi Vanzi (1967)
- Se vuoi vivere... spara, regia di Sergio Garrone (1968)
- Tobia al caffè, regia di Gianfranco Mingozzi (2000)
Bibliografia
- Cataloghi nazionali Bolaffi d'Arte Moderna 1981/82/84
- Le Quadriennali Nazionali d'Arte, De Luca Editore Roma
- Bolaffi Arte fascicoli mensili vari
- Cataloghi Bolaffi del cinema 1955/1965
Collegamenti esterni
- [1], Presentazione e video di Renato Mambor alla biennale
- [2], Video di presentazione mostra un doppio insopportabile scuderie aldobrandini
- [3], Video di presentazione opere di Mambor
- [4] Video 2 biennale di venezia 2007
- [5] Mostra di Londra 2011
- [6]Manifesto sul sito del governo della giornata mondiale del teatro 2010
- [7] Francobollo con bozzetto di Mambor per la giornata mondiale del teatro 2011
- Scheda filmografica nel Cinematografo.it