Gli Smiths sono stati un gruppo rock inglese, che ha raggiunto una notevole popolarità nel corso degli anni ottanta, composto da quattro membri, guidati dai due leader Morrissey (il cantante) e Johnny Marr (il chitarrista).

The Smiths
Paese d'origineRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereRock alternativo[1]
College rock[1]
Indie pop[1]
Periodo di attività musicale1982 – 1987
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Breve storia del gruppo

Gli Smiths sono stati un gruppo musicale indie rock britannico degli anni ottanta, decade nella quale si sono sia formati che sciolti.

La band nasce a Manchester, in Inghilterra, nel 1982, grazie a un'idea del chitarrista e giornalista musicale Johnny Marr, che propone a Morrissey (nome d'arte di Steven Patrick Morrissey, nato il 22 maggio 1959) di formare con lui un gruppo. La formazione comprendeva, inoltre, il bassista Andy Rourke, compagno di scuola di Marr, e il batterista Mike Joyce, unico ad avere avuto precedenti esperienze musicali.

Soprattutto la chitarra di Marr e la voce lamentosa, assai caratteristica, di Morrissey, insieme ai testi originali e densi di un'ironia dolente, scritti da quest'ultimo, catalizzano sulla band un'attenzione crescente, fino a far conquistare loro una popolarità "di nicchia", molto meno effimera di quella riservata ad altri gruppi in quegli anni. L'estetica decadente della formazione è apertamente ispirata all'opera letteraria di Oscar Wilde e allo spirito che ne pervade l'intera poetica.

I primi singoli, usciti nel 1984, Hand in Glove, This Charming Man, e What Difference Does it Make, precedono il primo album, The Smiths, che porta semplicemente il nome del gruppo secondo la più classica tradizione del rock inglese.

Nel 1985 esce il secondo album, Meat Is Murder, mentre il controverso The Queen Is Dead dell'anno successivo, permette agli Smiths di scalare le classifiche britanniche arrivando al secondo posto e di entrare nella Top 100 statunitense.

Dopo aver realizzato un quarto album, Strangeways, Here We Come nel 1987, Johnny Marr abbandona gli Smiths, provocando il loro scioglimento improvviso. Morrissey inizierà una carriera da solista, tanto intensa quanto altalenante, sia per i conseguimenti strettamente artistici che per i successi commerciali. Johnny Marr si affermerà invece come produttore e collaboratore di altri gruppi, come i Pet Shop Boys e gli Electronics ad essi collegati, The Pretenders (band di Chryssie Hynde, ex moglie di Jim Kerr dei Simple Minds), Bryan Ferry, The The, Modest Mouse, ecc.

Nel 1996 una controversia sui diritti d'autore, avviata dal batterista Mike Joyce contro Morrissey e Johnny Marr, mette fine alle speculazioni riguardanti una possibile riunione degli Smiths, finora di fatto mai avvenuta.

La musica degli Smiths, variamente etichettata come indie rock o college rock, non è in verità strettamente catalogabile né come pop né come rock; potrebbe tutt'al più rientrare nel genere ibrido del cosiddetto pop rock, anche se appartiene più propriamente alla categoria della new wave. È indiscutibile comunque l'influenza avuta dalla band sul successivo britpop: The Stone Roses, Gene, Radiohead, Blur, Suede, Oasis, The Libertines, The Verve, Doves e soprattutto gli irlandesi Into Paradise.

Molto importante è stata anche la cura che gli Smiths hanno riservato all'immagine. Colpisce, infatti, l'impatto visivo: le copertine dei singoli e degli LP, tratte da scene di film, i loro concerti, costantemente ricchi di fiori (portati anche nella tasca posteriore dei pantaloni dai membri del gruppo), i vestiti sgargianti e, infine, i videoclip, diretti quasi tutti da Derek Jarman.

Una curiosità: da una canzone degli Smiths intitolata Shakespeare's Sister («la sorella di Shakespeare») ha tratto il proprio nome, con un paio di lievi modifiche, il duo delle Shakespears Sister, band new wave attiva tra il 1988 e il 1992, formata dalla cantante e compositrice irlandese Siobhan Fahey, proveniente dalle Bananarama, assieme alla musicista rock americana Marcella Detroit. Nel 1993 la band si riduce ad un progetto solista portato avanti dalla sola Fahey. Il concetto veicolato dalla canzone originaria degli Smiths è preso da un saggio di Virginia Woolf ("A room of one's own") dove la scrittrice inglese afferma che se il drammaturgo inglese William Shakespeare avesse avuto una sorella tanto geniale quanto lui, in quanto donna non avrebbe potuto all'epoca metterlo a frutto in nessun modo. Nel 1999 i Tre Allegri Ragazzi Morti omaggiano la band britannica pubblicando nell'album Mostri e normali una cover in italiano della canzone Ask, dal titolo Dimmi.

I quattro album, le tre raccolte e il live

Il primo album omonimo

Nel febbraio del 1984, nonostante lo scarso successo commerciale ottenuto dai primi singoli, forte di un nucleo di fan piuttosto cospicuo e fedele, la band è ormai pronta per il lancio dell'attesissimo primo album, semplicemente intitolato The Smiths, che raggiunge la seconda posizione nella classifica inglese. Il disco è caratterizzato da atmosfere cupe, di cui il brano Still Ill («Ancora malato») rappresenta un esempio alquanto significativo, mentre Suffer Little Children («Soffrite piccoli») si riferisce ai cosiddetti Moors Murdersomicidi della brughiera»), che avevano sconvolto non solo la città di Manchester, ma l'intera Gran Bretagna nel corso degli anni sessanta.

Altrettanto chiari sono i riferimenti di Morrissey alla letteratura e alle icone della cultura popolare. Il fascino esercitato da personaggi del calibro di Alain Delon, James Dean e Oscar Wilde è evidente anche nei testi delle canzoni (per esempio il titolo del brano Pretty Girls Make Graves è tratto da Jack Kerouac). Quest'aspetto incoraggiò molti giovani, già inclini alla lettura, ad appassionarsi alla band. Sia Reel Around the Fountain («Girotondo attorno alla fontana») che The Hand That Rocks the Cradle («la mano che dondola la culla») dettero invece adito a numerose controversie per i presunti riferimenti allo scabroso tema della pedofilia. Inoltre il brano Suffer Little Children provocò un vero e proprio putiferio per le proteste sollevate dai parenti dei bambini coinvolti. A dispetto delle accuse, il pezzo si schiera in realtà dalla parte delle vittime e fece nascere una profonda amicizia tra Morrissey ed Ann West, la madre di Lesley Ann Downey, una delle vittime, menzionata direttamente nella canzone.

Subito dopo l'uscita dell'album, Sandie Shaw, cantante amata da Morrissey e da noi nota per essere stata la prima a salire sul palco del Festival di Sanremo a piedi nudi, registrò con il contributo di Marr, Rourke e Joyce Hand in Glove, uno dei primi singoli della band. Il successo di tale versione della canzone portò il gruppo stesso a suonare a piedi nudi in un'esibizione al celebre programma televisivo Top of the Pops.

Il 1984 vide anche la pubblicazione di un paio di singoli non inclusi nel primo album: Heaven Knows I'm Miserable Now («Il cielo sa se sono triste adesso»), primo successo della band ad entrare nella Top Ten, il cui titolo costituisce una parodia della hit anni sessanta della stessa Sandie Shaw, Heaven Knows I'm Missing Him Now («Il cielo sa se lui mi manca adesso»), e William, It Was Really Nothing, brano che pare fosse stato scritto da Morrissey in riferimento ad un suo amico, Billy Mackenzie (cantante solista del gruppo The Associates), il cui lato B conteneva una della canzoni più famose in assoluto degli Smiths, How Soon Is Now?. L'anno si concluse con la raccolta intitolata Hatful of Hollow. Questa compilation raccoglieva singoli, lati B e le versioni delle canzoni registrate nel corso dell'anno precedente per gli spettacoli dal vivo di Peel e Jensen. Secondo molti, compresi i membri del gruppo, le versioni tratte dalle sessions radiofoniche sarebbero state di gran lunga superiori rispetto a quelle pubblicate sui relativi singoli e sul disco d'esordio.

Il secondo album: Meat Is Murder

All'inizio del 1985, gli Smiths pubblicano il loro secondo album, Meat Is Murder, la cui copertina riproduce un fermo-immagine, estrapolato dal film In the Year of the Pig, di Emile de Antonio, del 1969. Si tratta di un album ancora più radicale, polemico e politico del suo più illustre predecessore, compresa la promozione pro-vegetariana della title-track. Infatti, partendo dal summenzionato film da cui è tratta la copertina (il cui titolo in italiano significa «nell'anno del maiale»), e passando per il titolo dell'album e del brano omonimo (traducibile come «la carne è assassinio»), Morrissey (che è un vegetariano convinto) proibisce al resto del gruppo di farsi fotografare mentre mangiano carne. L'album presenta anche un appoggio al governo di tipo repubblicano (e quindi contro la monarchia britannica), in Nowhere Fast, e un attacco alle pene corporali perpetrate, in particolare, ai danni degli studenti e, ovviamente, in generale, in The Headmaster Ritual («il rituale del preside») e Barbarism Begins at Home («la barbarie ha inizio in casa propria»). Anche dal punto di vista musicale, la band è diventata più ardita, sperimentando alcune novità, con Marr che aggiunge dei riff rockabilly a Rusholme Ruffians, e Rourke che suona un basso funky sulla citata Barbarism Begins at Home. L'uscita dell'album è preceduta dalla ristampa della celebre B-side di cui sopra, How Soon is Now?, in formato singolo, e nonostante il brano non fosse compreso nell'originale LP in vinile, è stato aggiunto in tutte le ristampe successive. Meat Is Murder è stato l'unico album degli Smiths (compilation escluse) a raggiungere la prima posizione nella classifica inglese.

Oltre a trattarsi di un album molto più politicizzato del precedente, Morrissey dette una connotazione fortemente politica a molte delle sue interviste, generando ulteriori controversie. Tra i suoi bersagli principali: l'amministrazione della cosiddetta «Lady di ferro», vale a dire Margaret Thatcher, la monarchia inglese, e addirittura il mega-gruppo musicale formato da numerosi artisti e gruppi britannici, riunitisi per scopi benefici, noto come Band Aid. In una delle accuse più famose da lui rivolte a quest'ultima, Morrissey diceva: "Una cosa è preoccuparsi per il popolo etiopico, il che va anche bene, ma un'altra è infliggere torture quotidiane al popolo inglese".[2]

La successiva pubblicazione su singolo isolato, Shakespeare's Sister (il brano summenzionato da cui ha preso il nome l'omonima - ma non omografa - band femminile delle Shakespears Sister), non ha riscosso un grandissimo successo commerciale, così come lo stesso destino è toccato all'unico singolo estratto invece dal long playing, la canzone intitolata That Joke Isn't Funny Anymore (che significa «quello scherzo non è più divertente» oppure «quella barzelletta non fa più ridere»). Molti hanno considerato piuttosto strana la scelta di pubblicare la traccia su formato singolo, per via della chitarra suonata al contrario e per la mancanza di un qualsiasi tipo di ritornello o cosiddetto «gancio» (dall'inglese: "hook"), facile da ricantare e da memorizzare, fatto che la classifica inglese non ha ignorato, accogliendo il brano soltanto nelle posizioni più basse della Top 50 (per l'esattezza, al Numero 49). Il brano pubblicato invece nel mese di settembre del 1985, dal lungo titolo di The Boy With The Thorn in His Side («il ragazzo con la spina nel fianco»), arrivando fino al Numero 23, ha comunque rappresentato un'indicazione dei futuri successi maggiori che sarebbero arrivati di lì a poco. Questo singolo appartiene al successivo LP The Queen is Dead.

Il terzo album: The Queen Is Dead

Nel corso del 1985, la band ha portato a termine una lunga serie di tour con il "tutto esaurito", sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, registrando al contempo il successivo album di studio, The Queen Is Dead, il cui titolo («la regina è morta») è un violento attacco alla monarchia come istituzione, e la cui copertina raffigurerà l'attore francese Alain Delon, dal film del 1965, intitolato L'insoumis. L'album viene pubblicato nel mese di giugno del 1986, subito dopo l'uscita del singolo Bigmouth Strikes Again («Il chiacchierone colpisce ancora»). Il brano presenta di nuovo i dissonanti ritmi acustici e i celebri assoli di chitarra di Johnny Marr. Grazie alla caratteristica mescolanza di atmosfere cupe (per es. Never Had No One Ever, che sembra rifarsi agli stereotipi della band), umorismo asciutto (per es. Frankly, Mr. Shankly, a quanto pare un messaggio diretto all'etichetta degli Smiths, la Rough Trade, e in particolare al direttore, Geoff Travis, sotto forma di una lettera di dimissioni da parte di un impiegato al suo datore di lavoro) e una serie di canzoni che sintetizzano entrambi i lati (come There Is a Light That Never Goes Out e Cemetry Gates, due delle tracce più conosciute e in assoluto più amate dai fans), il lavoro raggiunge il Numero 2 nella classifica inglese, e viene oggi generalmente considerato il capolavoro della band, il loro migliore conseguimento artistico. Nel 1989, la rivista SPIN ha decretato The Queen Is Dead Numero Uno degli "Album Migliori Mai Realizzati". Successive liste di "Migliori Album", edite da diverse pubblicazioni musicali, hanno classificato il lavoro in una posizione compresa tra il Numero Uno e il Numero 10, quindi sempre all'interno della Top Ten, incluse le classifiche realizzate da due celebri riviste quali il New Musical Express (anche noto con l'acronimo NME) e il Melody Maker. Nel mese di giugno del 2006, il New Musical Express ha dedicato un intero numero al ventesimo anniversario della pubblicazione del disco.

Comunque, non tutto fila liscio all'interno del gruppo. Una disputa legale con la Rough Trade ritarda l'uscita dell'album (terminato nel mese di novembre del 1985), e Marr incomincia a sentire lo stress provocato dall'essere membro di un gruppo la cui agenda è completamente piena di impegni. In seguito, Marr racconterà al NME: "Il logorìo psico-fisico non era che un lato della medaglia; stavo veramente male. Quando finì la tournée, tutto quanto stava diventando un po'... pericoloso. Bevevo più di quanto riuscissi a reggere".[3] Nel frattempo, all'inizio del 1986, Rourke viene allontanato dalla band, a causa di continui problemi con l'eroina. Il bassista riceve l'annuncio del licenziamento tramite un Post-it, attaccato al parabrezza della sua macchina, sul quale il cantante scrive: "Andy - hai abbandonato gli Smiths. Addio e buona fortuna, Morrissey".[4] Rourke viene temporaneamente rimpiazzato al basso da Craig Gannon, ma viene re-inserito dopo appena un paio di settimane. Gannon viene comunque mantenuto, per il momento, nell'organico e spostato alla chitarra ritmica. Gli Smiths, in questa formazione allargata a cinque membri, registrano altri due brani tra i più celebri dell'intero repertorio, Panic e Ask (con Kirsty MacColl ai cori), e fanno un tour nel Regno Unito; alla fine del tour, nel mese di ottobre del 1986, Gannon verrà però licenziato.

Il quarto e ultimo album: Strangeways, Here We Come

Il 1987 inizia sotto i migliori auspici per la band. Il singolo Shoplifters Of The World Unite (una delle canzoni degli Smiths preferite da Morrissey) viene pubblicato all'inizio dell'anno, ottenendo un grande successo di classifica, ma dando origine a delle controversie minori, mosse da alcuni genitori, preoccupati del fatto che il testo del brano potesse incoraggiare i propri figli a rubare (il titolo significa «borseggiatori di tutto il mondo unitevi»). Il singolo viene seguìto da una seconda raccolta, intitolata The World Won't Listen (il titolo, «il mondo non ascolterà», rappresenta il commento di Morrissey alla sua personale frustrazione riguardo alla mancanza di riconoscimenti ufficiali ottenuti dalla band su vasta scala, anche se, ironia della sorte, la compilation raggiunge il Numero Due in classifica), e il singolo Sheila Take a Bow diventa il secondo (ed ultimo durante il periodo di attività del gruppo) singolo degli Smiths a raggiungere la Top 10. Un'altra raccolta, la terza, intitolata Louder Than Bombs, viene preparata per conquistare il mercato americano; la compilation contiene, difatti, praticamente lo stesso materiale incluso su The World Won't Listen, con l'aggiunta di Sheila Take a Bow e brani tratti dalla primissima raccolta, Hatful of Hollow, che all'epoca non era stata ancora pubblicata oltreoceano.

Nonostante il successo ininterrotto, le divergenze personali all'interno della band — tra cui il rapporto sempre più difficile tra i due leader, Morrissey e Johnny Marr — portano i quattro membri allo scioglimento. Nel mese di agosto del 1987, viene reso noto un primo annuncio, riguardo all'abbandono di Marr. Vengono allora organizzate una serie di inutili audizioni, per trovare un sostituto di Marr — con Roddy Frame che avrebbe dovuto ad un certo punto, a quanto pare, unirsi al gruppo — ma questo tentativo non dà nessun risultato positivo, e così, quando il quarto, nuovo album, intitolato Strangeways, Here We Come (il cui titolo deriva dalla Strangeways Prison, prigione di Manchester) esce, a settembre, la band ha praticamente cessato di esistere. La rottura dei rapporti è stata attribuita principalmente al cantante Morrissey, disturbato, così sembra, dalle continue collaborazioni di Marr con altri artisti e gruppi, mentre Marr, dal canto suo, si sarebbe sentito sempre più frustrato dalla inflessibilità e rigidità musicale di Morrissey. In particolare, Marr destestava l'ossessione tipica di Morrissey di realizzare cover di artisti pop degli anni sessanta, quali il cantante Twinkle e Cilla Black, tanto amati invece dal collega. Riferendosi ai pezzi registrati durante l'ultima session del gruppo riunito (i lati B del singolo intitolato Girlfriend In A Coma, uscito poco prima della pubblicazione dell'album), Marr ha detto: "Ho scritto io I Keep Mine Hidden, ma odiavo Work Is a Four Letter Word. Quella è stata davvero la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non ho formato una band per suonare le canzoni di Cilla Black".[5]

Strangeways, Here We Come è arrivato fino al Numero 2 in Gran Bretagna, ottenendo soltanto un successo minore negli Stati Uniti. La traccia Paint a Vulgar Picture si è rivelata piuttosto profetica, nel prevedere il modo in cui le canzoni del gruppo sarebbero state "reissued and repackaged" («ristampate e riconfezionate»), in raccolte apparentemente senza fine. L'infamante clip di 30 secondi, girata per la canzone Girlfriend In A Coma (dal tristissimo titolo di «fidanzata in coma», ma dalla base alquanto movimentata, un contrasto tipico degli Smiths, che raggiunge, proprio alla fine della loro carriera, il suo apice), viene trasmessa in rotazione continua sull'emittente musicale americana MTV America. L'album riceve un'accoglienza tiepida da parte dei critici, ma tutti e quattro i membri lo giudicano, all'unanimità, come l'album preferito realizzato dalla band (il che è veramente ironico, visto che si tratta dell'ultimo lavoro, portato a termine in un periodo in cui i rapporti tra i quattro stavano letteralmente cadendo a pezzi). Un paio di altri singoli vengono tratti dall'album, con vecchie tracce dal vivo, out-take e versioni demo come lati B, mentre l'anno successivo, nel 1988, esce l'album live intitolato Rank (registrato nel 1986 come quintetto, quando Gannon era ancora nel gruppo), che riesce a ripetere il successo di classifica dei precedenti album, in Inghilterra.

Discografia

Singoli UK

  • Hand In Glove / Handsome Devil(live) (Rough Trade RT132, maggio 1983)
  • This Charming Man / Jeane (Rough Trade RT136, novembre 1983)
  • This Charming Man/ Accept Yourself/Wonderful Woman (Rough Trade RT136 12", novembre 1983)
  • What Difference Does It Make? / Back to the old house Rough Trade RT146, gennaio 1984)
  • Heaven Knows I'm Miserable Now (maggio 1984, Rough Trade Records)
  • William, It Was Really Nothing (agosto 1984, Rough Trade Records)
  • How Soon Is Now? (febbraio 1985, Rough Trade Records)
  • Shakespeare's Sister (marzo 1985, Rough Trade Records)
  • That Joke Isn't Funny Anymore (luglio 1985, Rough Trade Records)
  • The Boy With The Thorn In His Side (settembre 1985, Rough Trade Records)
  • Bigmouth Strikes Again (maggio 1986, Rough Trade Records)
  • Panic (luglio 1986, Rough Trade Records)
  • Ask (ottobre 1986, Rough Trade Records)
  • Shoplifters Of The World Unite (gennaio 1987, Rough Trade Records)
  • Sheila Take A Bow (aprile 1987, Rough Trade Records)
  • Girlfriend In A Coma (agosto 1987, Rough Trade Records)
  • I Started Something I Couldn't Finish (novembre 1987, Rough Trade Records)
  • Last Night I Dreamt Somebody Loved Me (dicembre 1987, Rough Trade Records)
  • How Soon Is Now (agosto 1992, ristmpa WEA)
  • This Charming Man (settembre 1992, ristampa WEA)
  • There Is A Light That Never Goes Out (ottobre 1992, WEA)

Album

Raccolte

Note

  1. ^ a b c (EN) The Smiths, su allmusic.com. URL consultato il 07-02-11.
  2. ^ Band Aid vs. Morrissey... (http), in Overyourhead.co.uk, 18 novembre 2004. URL consultato il 22 aprile. Formato sconosciuto: http (aiuto)
  3. ^ Kelly, Danny, Exile on Mainstream (http), in NME, citato su Foreverill.com, 14 febbraio 1987. URL consultato il 22 aprile. Formato sconosciuto: http (aiuto)
  4. ^ Harris, John, The Smiths - Trouble At Mill/The Queen Is Dead and beyond: part 3, in Johnharris.me.uk. URL consultato il 22 aprile.
  5. ^ Rogan, Johnny, The Smiths: Johnny Marr's View (http), in Record Collector, citato su Foreverill.com, novembre/dicembre 1992. URL consultato il 22 aprile. Formato sconosciuto: http (aiuto)

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Collegamenti esterni

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