L'operazione Alba avvenuta nel 1997 su richiesta delle Nazioni Unite, è nata dopo un'insurrezione civile in Albania in seguito al fallimento di diverse operazioni finanziarie del governo locale, il quale ha abbandonato il paese in un oblio totale. La popolazione è scesa in piazza e sono state svaligiate le caserme in tutto il paese. Le bande della mafia locale hanno preso il sopravvento sulla polizia e sull'esercito albanese, ormai senza guide e comandanti. La popolazione terrorizzata fuggiva dall'Albania a bordo delle "carrette del mare" verso l'Italia, per sfuggire dalla fame e dalle bande armate. In seguito a questa crisi l'ONU fece intervenire un supporto militare internazionale FMP(Forza Multinazionale di Pace)e umanitario per fare in modo che si creasse un ambiente di sicurezza a favore dell'OSCE(Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per poter effettuare il prima possibile delle elezioni regolari. Il comando delle operazioni militari venne affidato all'Italia che inviò in brevissimo tempo i propri militari in diverse città albanesi, seguiti poi dagli operatori OSCE. Il lavoro dei militari non si limitò alla scorta degli operatori OSCE, ma vennero consegnate svariate tonnellate di generi di prima necessità alla popolazione. Vennero anche garantite la funzione delle centrali elettriche e degli acquedotti ed installati dei nuovi depuratori nelle zone più disagiate.

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