Selezione multilivello
La selezione multilivello è una teoria esposta dal biologo evoluzionista David Sloan Wilson, la quale propone che la selezione naturale non avvenga solo tra individui, ma che esistano spinte selettive agenti su più livelli della gerarchia biologica: dal gene alla cellula e all'individuo, fino al gruppo e alla specie.
Secondo Wilson i diversi livelli dei processi evolutivi interagiscono tra di loro e sono organizzati in una struttura simile alle matrioske, uno dentro l'altro.
Nell'ottica della selezione multilivello trova una spiegazione la selezione di gruppo, che era stata ipotizzata negli anni '60 dal biologo Wynne-Edwards, ma criticata dalla maggior parte dei biologi evoluzionisti. Secondo Wilson, infatti, l'altruismo può essere svantaggioso per l'individuo all'interno del gruppo, ma può assumere un valore adattativo positivo per il gruppo all'interno della popolazione.
Esempi di selezione a vari livelli
- Selezione di geni: questo tipo di selezione avviene tra i geni presenti all'interno degli individui. La visione genocentrica dell'evoluzione è stata evidenziata da diversi teorici del neodarwinismo, in particolare W.D.Hamilton e G.C.Williams, ma è stata esposta in maniera esaustiva da R.Dawkins nel libro il gene egoista. Dawkins distingue i geni, che sono i replicatori, dagli individui o i gruppi, che considera come veicoli. Secondo questo scienziato, poiché il gene è causa del fenotipo, deve essere considerato come il vero bersaglio della selezione naturale.
- Selezione cellulare: questo tipo di selezione avviene quando, in un individuo pluricellulare, esistono differenti cloni di cellule con diversa capacità proliferativa. Un esempio tipico è il cancro, nel quale la proliferazione delle cellule cancerose è favorita rispetto a quella delle cellule normali, nonostante questo comporti una diminuzione della fitness, e quindi della sopravvivenza del livello superiore, cioè l'individuo.
- Selezione di individuo: è la selezione tradizionalmente concepita dove l'individuo più adatto all'ambiente, possiede maggiore possibilità di sopravvivenza e di riproduzione nel suo habitat naturale.
- Selezione di gruppo: questo tipo di selezione si verifica quando gruppi di organismi evolvono come unità adattative per caratteri che avvantaggiano il gruppo, anche a scapito dei singoli individui. I caratteri vantaggiosi per il gruppo, tuttavia, possono evolvere solo quando il processo di selezione tra gruppi è abbastanza forte da superare la selezione tra individui all'interno del gruppo. L'esempio più evidente è rappresentato dalle colonie di insetti sociali, che si comportano come unità adattative, dove i singoli organismi cooperano per la sopravvivenza del gruppo.
- Selezione di specie: avviene quando due o più specie entrano in competizione; può succedere che un'intera specie si estingua perché superata da una o più specie differenti. Ciò succede anche quando avvengono cambi molto rapidi nel clima e territorio.
- Selezione delle comunità: questa selezione avviene quando si verificano cambiamenti climatici estremamente rapidi e devastanti, tanto da distruggere non solo una specie, bensì interi ecosistemi.
- Selezione delle biosfere: questa selezione che a differenza delle altre e una pura speculazione empirica basandosi sul fatto che esista vita extraterrestre e non potendo al contrario delle altre essere osservata in ambiente naturale suppone che in presenza di un grande evento cosmico che coinvolga più pianeti ospitanti la vita sopravviva solo quello che riesce ad evolversi ad esso.
Bibliografia
Wilson, D.S. and Wilson, E.O. (2009) - "Evolvere per il bene del gruppo" - Le Scienze Giugno 2009, n.490 - pag. 90-99.