Architettura megalitica del Lazio

insieme di costruzioni protostoriche difensive nel Lazio

Per Architettura megalitica del Lazio meridionale si intende l'insieme dei reperti archeologici presenti nel territorio corrispondente grosso modo alla regione romana del Latium adiectum. La loro edificazione viene fatta risalire ad un epoca pre-romana,dalla datazione incerta ma non oltre il VI sec a.C. La presenza in territori abitati da popolazioni differenti ed una certa similittudine con altri siti archeologici dell'area mediterranea ne riporta l'origine al popolo archetipo dei Pelasgi.

Latium Adiectum

Il Mito

Sono dette anche mura ciclopiche o pelasgiche perché secondo Euripide, Strabone e Pausania sarebbero state costruite dai ciclopi ed erano state attribuite ai mitici popoli pelasgi, preellenici, che avrebbero costruito le mura simili delle città micenee di Tirinto, Micene e Argo.

la Storia

Sono datate al VI-V secolo a.C. ed erano generalmente impiegate come sistemi di difesa della città alta, della quale rappresentavano al contempo la struttura di contenimento.

Caratteristiche comuni

E' probabile che l'architettura megalitica fosse propria di tutte gli edifici nevralgici della città. La funzione difensiva è quindi primaria anche se esistono evidenze circa l'esistenza di logiche distinte. La funzione religiosa è per certo presente nell'ambito di queste costruzioni (caratteristiche comune a numerosi popoli dell'antichità in cui non si concepiva la distinzione tra potere civile, militare e religioso). Spesso lungo il perimetro delle mura sono presenti nicchie atte ad alloggiare le divinità locali, le forme delle costruzioni possono richiamare geometrie astronomiche, e sono presenti bassorilievi raffiguranti simbolismi fallici o figure dalla difficile decifrazione

Siti principali

  • Alatri: è sicuramente il sito meglio conservato con la sua imponente Acropoli e le cinta murarie a difesa del nucleo cittadino.
  • Anxur: resti notevoli si ritrovano presso il Tempio di Giove Anxur, nel nucleo citttadino e presso la Via Appia
  • Arpino: il paese possiede un'acropoli separata dal centro urbano ela notevole presenza di un arco a sesto acuto in opera poligonale unico nel suo genere.
  • Cori: complesso murario molto ben conservato con resti di un antcio tempio.
  • Ferentino: rimangono alcuni tratti delle mura, una portella ed un ponte con la base in opera poligonale.
  • Norba: l'area archeologica conserva notevoli resti della cinta muraria, in opera poligonale, con tre porte risalenti al IV secolo a.C..
  • Praeneste: base del Santuario della Fortuna Primigenia
  • Segni: porta saracena e porta foca

Altri siti

Voci correlate

Bibliografia

  • Mario Ritarossi. Alatri, Città dei Ciclopi. Antica Stamperia Tofani Editore, Alatri 2003.
  • Giulio Magli, Misteri e scoperte del’archeoastronomia. Il potere dalle stelle, dalla preistoria all’isola di Pasqua, Roma, 2005.
  • Giuseppe Capone, L’Orientazione solstiziale dell’antica città di Alatri. Relazione tenuta al Colloquio internazionale di Archeologia e Astronomia, Venezia, 3 – 6 maggio 1989, a cura del Dipartimento di scienze storico – archeologiche e orientalistiche dell’Università di Venezia. In Atti del Colloquio internazionale, Venezia, 1990.

Collegamenti esterni

  • Sito web che tratta di architettura megalitica.

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