Hannoverscher Sportverein von 1896
L'Hannover 96 (nome completo Hannoverscher Sportverein von 1896) è una società calcistica di Hannover, città della Bassa Sassonia, in Germania. Attualmente milita nella massima divisione tedesca.
Hannover 96 Calcio ![]() | |
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Die Roten (I Rossi) | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | nero-bianco-verde |
Dati societari | |
Città | Hannover |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Bundesliga |
Fondazione | 1896 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | AWD-Arena (48.933 posti) |
Sito web | www.hannover96.de |
Palmarès | |
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Titoli di Germania | 2 |
Trofei nazionali | 1 Coppe di Germania |
Si invita a seguire il modello di voce |
Gioca le partite casalinghe nella AWD-Arena (costruita nel 1954 con il nome di Niedersachsenstadion), che ha una capienza di circa 50.000 spettatori. Durante i Mondiali di Germania 2006 lo stadio è stato la sede di 4 partite della prima fase e di un ottavo di finale.
Storia
Dalla fondazione alla Seconda guerra mondiale, il primo titolo nazionale
Il club fu fondato il 12 aprile 1896 come Hannoverscher FC 1896 su suggerimento di Ferdinand-Wilhelm Fricke, fondatore del club rugbistico Deutscher FV 1878 Hannover. L'interesse iniziale era rivolto all'atletica e al rugby, che tennero in ombra il calcio fino al 1899. Nel 1913 si fuse con il Ballverein Hannovera von 1898 per diventare Hannoverscher Sportverein (HSV) von 1896.
I colori sociali dell'Hannoverscher FC erano nero-bianco-verde (anche se la squadra giocava in tenuta blu), mentre il Ballverein vestiva maglie rosse. Dopo la fusione, il nuovo team decise di mantenere come colori sociali il nero-bianco-verde, ma di giocare in maglia rossa, ricevendo così il soprannome Die Roten (The Reds/I Rossi). Attualmente la prima divisa del club ha mantenuto il colore rosso (o amaranto), mentre la terza maglia porta i colori sociali.
Sotto il Terzo Reich il calcio tedesco fu riorganizzato in sedici leghe di prima divisione. La squadra giocò nella Gauliga Niedersachsen con il nome di SV Hannover 96 a partire dal 1933. La prima apparizione nelle fasi finali nazionali risale al 1935, le prime convocazioni di giocatori dell'Hannover nella nazionale tedesca al 1936. Il club vinse il primo titolo nazionale nel 1938, in quella che è ritenuta una delle partite più emozionanti nella storia del calcio tedesco, match che fu giocato contro lo Schalke 04, la squadra dominatrice della scena nazionale a quell'epoca. Il risultato era di 3-3 prima che l'Hannover prevalesse per 4-3 in un'accesa ripetizione della prima partita. Nel 1942 la squadra si trasferì nella neonata Gauliga Südhannover-Braunschweig.
Dopoguerra, secondo titolo nazionale ed esordio in Coppa delle Fiere
Come molte organizzazioni tedesche il club fu dissolto dopo la Seconda guerra mondiale dalle forze alleate occupanti. Fu ricostituito nell'agosto 1945 e nel mese successivo una squadra mista formata da giocatori dell'Hannover 96 e dell'Arminia Hannover giocò il suo primo match del dopoguerra contro una squadra di militari britannici.
Il club tornò a giocare in campionato nel 1947, nella prima divisione Oberliga Nord, retrocedendo. Nel 1949, però, tornò in prima serie. La seconda apparizione dell'Hannover 96 in una finale nazionale è del 1954, quando sconfisse sonoramente il Kaiserslautern per 5-1. La squadra sconfitta comprendeva cinque giocatori della nazionale tedesca che avrebbe vinto sorprendentemente i Mondiali di calcio 1954 in quello che è stato definito il Miracolo di Berna.
I successivi trofei vinti dalla società furono il campionato tedesco dilettanti 1960 e 1964. La prima partecipazione ad una competizione europea dell'Hannover, fu quella della Coppa delle Fiere 1958-1960[1]. Al primo turno, l'Hannover affrontò la Roma e fu eliminato dopo una sconfitta casalinga nella partita di andata (1-3) che non riuscì a ribaltare in Italia (1-1). L'Hannover prese parte anche alle due successive edizioni della Coppa delle Fiere, ma in entrambe le occasioni non riuscì a superare il primo turno: a una sonora doppia bastosta subita dall'Inter (8-2 a Milano e 6-1 ad Hannover)[2], seguì nell'edizione 1962 una doppia sconfitta più lieve (0-1 e 0-2) ad opera dell'Espanyol di Barcellona.
Esordio in Bundesliga e la sfida al Barcellona in Coppa delle Fiere
Nel 1963 sorse la Bundesliga, la nuova lega calcistica professionistica della Germania, che comprendeva sedici delle squadre tedesche di primo piano. In quella stagione l'Hannover giocò nella Regionalliga Nord (II), ma centrò la promozione per la serie superiore l'anno seguente. Alla prima stagione (1964-1965) in Bundesliga conquistò un sorprendente quinto posto (che rimane fino ad oggi il miglior piazzamento del club nella massima serie tedesca), staccata di 8 punti dalla formazione vincitrice di quel campionato, il Werder Brema.
Grazie a quel piazzamento l'Hannover potè disputare la Coppa delle Fiere 1965-1966, questa volta comportandosi ben più egregiamente rispetto alle stagioni passate. Ai sedicesimi di finale, l'Hannover affrontò i portoghesi dell'FC Porto. La sfida di andata in Germania terminò in trionfo, un rotondissimo 5-0 per i padroni di casa [3]: fu anche la prima vittoria dell'Hannover in campo internazionale. Al ritorno Porto e Hannover pareggiarono 1-1. La formazione della Bassa Sassonia conquistò così il passaggio agli ottavi di finale e il sorteggio non fu favorevole: avrebbe dovuto vedersela con il Barcellona, che aveva già conquistato per due volte il trofeo. Il 2 febbraio 1966 ad Hannover, davanti a 40000 spettatori, I Rossi conquistarono un'incredibile vittoria per 2-1 (con doppietta decisiva del bomber Hans Siemensmeyer[4] e il momentaneo pareggio blaugrana di Zaldua)[5]. Ma due settimane più tardi, nella gara di ritorno in terra spagnola, il Barcellona riuscì a vincere per 1-0 con rete di Fustè. Data la parità totale delle reti, si dovette disputare uno spareggio, nuovamente in Germania. L'Hannover riuscì a passare in vantaggio dopo soli 10' con una rete di Bandura e quando il passaggio del turno sembrava cosa fatta, gli spagnoli riuscirono a ristabilire ancora una volta la parità, con il goal di Puchol all'87'[6]. La partita terminò 1-1 dopo i tempi supplementari e il sorteggio fu fatale all'Hannover e benefico per il Barça che non solo passò il turno, ma riuscì addirittura a raggiungere la finale ed alzare la coppa.
L'Hannover si mantenne ad altri livelli per un decennio, classificandosi stabilmente nella parte bassa della classifica della Bundesliga, con altre tre partecipazioni alla Coppa delle Fiere: due eliminazioni al primo turno con il Napoli nel 1968 e con l'Ajax nel 1970 e una agli ottavi di finale dell'edizione del 1969 per mano del Leeds United. Retrocesse nella Zweite Bundesliga nella stagione 1973-1974. Al primo anno di seconda divisione l'Hannover vinse il campionato, ma nella stagione successiva non riuscì ad andare oltre il sedicesimo posto in Bundesliga e retrocesse nuovamente. Dopo quella crisi diciassette dei venti anni seguenti furono trascorsi in seconda divisione.
1992: il successo in Coppa di Germania dalla Seconda Divisione
Il club attraversò problemi finanziari alla fine degli anni settanta e nuovamente nei primi anni novanta. In seguito, nel 1992, l'Hannover, guidato da Micheal Lorkowski, riuscì sorprendentemente a vincere la Coppa di Germania (DFB-Pokal), contribuendo così a risanare le casse societarie.
La marcia verso la finale della formazione della Bassa Sassonia, che navigava nelle prime posizioni della seconda divisione, ma senza sfiorare una possibile promozione in Bundesliga, fu incredibile. Dopo la facile vittoria nel primo turno contro l'NSC Marathon 02 (0-7), la prima vittima illustre fu il Bochum, sconfitto sul proprio campo per 2-3. Seguirono il Borussia Dortmund (ancora per 2-3) e il Bayer Uerdingen (1-0), eliminato agli ottavi di finale. Ai quarti l'Hannover si impose ancora una volta di misura, sconfiggendo 1-0 il Karlsruhe.
In semifinale, l'Hannover ospitò al Niedersachsenstadion in gara secca il Werder Brema, allenato da Otto Rehhagel. La sfida fu molto equilibrata, nonostante il Werder fosse favoritissimo, nessuna delle due squadre riuscì a violare la rete avversaria. Dopo 90' si era ancora sullo 0-0 e si andò ai supplementari. Al 5' del primo tempo supplementare, l'Hannover riuscì sorprendentemente a passare in vantaggio con Koch, ma appena due minuti più tardi, il Werder riuscì a pareggiare il conto con Bratseth. Il risultato non fu più bloccato e si andò ai calci di rigore. L'Hannover vinse la lotteria dal dischetto per 5-4 e la rete decisiva fu segnata dal portiere Jörg Sievers[7].
La finale contro il Borussia Moenchengladbach si svolse similmente alla semifinale. I tempi regolamentari si conclusero sullo 0-0 e questa volta non ci fu spazio per alcun goal nemmeno nei supplementari. Ancora una volta tutto fu deciso dalla lotteria dei rigori e l'Hannover ne uscì nuovamente vincitore (4-3). L'estremo difensore Sievers parò due rigori agli avversari e portò l'Hannover a diventare la prima squadra di una serie inferiore (da quando esiste la Bundesliga) capace di vincere la Coppa di Germania.
Grazie a questa impresa, l'Hannover potè nella stagione 1992-1993 partecipare per la prima volta a una competizione UEFA, la Coppa delle Coppe[8]. Il caso volle che al primo turno il sorteggio mettesse di fronte proprio le uniche due squadre tedesche partecipanti alla competizione: l'Hannover e il Werder Brema (detentore della Coppa delle Coppe), un derby affascinante che era anche una sorta di rivincita della semifinale di DFB-Pokal dell'anno passato. L'andata al Weserstadion di Brema si concluse con il punteggio di 3-1 per i padroni di casa: le reti furono realizzate tutte nei primi 45', con doppietta di Rufer e terzo gol di Braseth per il Werder e momentaneo 1-1 di Wojcicki per gli ospiti. L'Hannover, che militava ancora in seconda divisione, lottò per la qualificazione fino all'ultimo: la gara di ritorno si mise subito male per I Rossi, grazie a un calcio di rigore trasformato dal solito Rufer. Ma l'Hannover non si perse d'animo e già prima della fine del primo tempo ribaltò il risultato con una doppietta di Reinhhold Daschner. Nel secondo tempo l'Hannover cercò di segnare la terza rete che poteva valere i tempi supplementari, ma questa volta la formazione di Rehhagel riuscì ad evitare la beffa e conquistò il passaggio del turno. Finì 2-1 per l'Hannover che nonostante le poche aspettative uscì dalla competizione a testa alta.
1995-2002: dalla retrocessione in Terza Divisione al ritorno in Bundesliga
Il punto più basso toccato dalla squadra venne con la caduta nella Regionalliga Nord (III) nel biennio 1996-1998. Nella stagione 1995/1996, quando si preparava a festeggiare il centenario della propria fondazione, l'Hannover concluse solamente al sedicesimo posto il campionato di Zweite Bundesliga (staccato di ben 5 punti dalla zona salvezza) e retrocesse in terza divisione, con grande amarezza di tutti i tifosi.
Ma fu forse questa caduta inaspettata che mise le basi della resurrezione definitiva del club negli anni successivi. Nella stagione 96/97, l'Hannover dominò il proprio girone di Regionalliga, vincendolo davanti agli acerrimi rivali di Bassa Sassonia dell'Eintracht Braunschweig, staccati di 5 punti. Le speranze di un ritorno immediato in seconda divisione, tuttavia, si spensero dopo lo spareggio contro il Cottbus (0-0,1-3). La storia sembrò ripetersi nella stagione 97/98: I Rossi vinsero nuovamente il girone, staccando il Braunschweig di 7 punti, ma nel primo spareggio a Berlino contro il Tennis Borussia Berlin caddero malamente con il punteggio di 2-0. I tifosi speravano a stento nel miracolo, ma furono sorpresi dall'impresa della loro squadra, che nella gara di ritorno riuscì a vincere per 2-0. I tempi supplementari non mutarono il parziale e i calci di rigore ancora una volta portarono bene all'Hannover che vinse 3-1 e conquistò la promozione[9].
L'Hannover sfiorò subito la seconda promozione consecutiva, che non arrivò per un solo punto nel 1999. Poi per due stagioni dovette rassegnarsi a lottare per una salvezza tranquilla, concludendo a metà classifica.
La rinascita del club si completò nel 2002 con il ritorno in Bundesliga al termine di una stagione in cui stabilì il record di punti ottenuti da una squadra di Zweite Bundesliga (75).
2002-2009: salvezza tranquilla in Bundesliga
Dal 2002 al 2009 la squadra ha consolidato la propria posizione in Bundesliga con una serie di piazzamenti a metà classifica, sotto la guida di vari allenatori. L'Hannover cercò inoltre di ripetere l'impresa del '92 in Coppa di Germania. Nella stagione 2006-2007 I Rossi superarono in trasferta la Dinamo Dresda (2-3), quindi ai sedicesimi andarono ad espugnare Dortmund, abbattendo il Borussia (0-1). Agli ottavi di finale l'Hannover si impose sul Duisburg in casa (1-0) e fu sorteggiato ai quarti contro la rivelazione Norimberga. Il match si giocò a Norimberga il 27 febbraio 2007 e terminò 0-0 sia dopo 90', sia dopo i supplementari. Questa i rigori non furono favorevoli all'Hannover. Schröter e Stajner calciarono alto e il Norimberga volò in semifinale (e poi vinse addirittura la coppa).
Risalta l'ottavo posto conseguito nel 2007-2008, quando l'Hannover, allenato da Dieter Hecking, andò vicino anche a un piazzamento che sarebbe valso uno storico ritorno in Europa, concludendo a sole 3 lunghezze dallo Stoccarda che si qualificò per la Coppa Intertoto. Il risultato più prestigioso di quella stagione fu proprio la vittoria ottenuta a Stoccarda contro quelli che erano i campioni in carica della Bundesliga (l'Hannover vinse per 0-2).
Il 2008-2009, nonostante un discreto inizio e una clamorosa vittoria (0-1, rete di Huszti) a Monaco di Baviera contro il Bayern che mancava da vent'anni, fu deludente rispetto alla stagione precedente e caratterizzato da molti infortuni ai giocatori più importanti della rosa. L'Hannover concluse così il campionato all'undicesimo posto.
2009-2010: salvezza all'ultima giornata
Dal ritorno in Bundesliga, quella 2009-2010 è stata la stagione più sofferta dell'Hannover nella massima serie. Dopo la sconfitta iniziale a Berlino contro l'Hertha, l'Hannover ottiene una vittoria importante a Norimberga e un pareggio casalingo con il Mainz 05. Alla quarta giornata, la caduta davanti al proprio pubblico con l'Hoffenheim (che fu la vera sorpresa di quell'inizio di stagione) suona il primo campanellino di allarme. Ma nel periodo di ottobre la squadra sembra risvegliarsi e ottiene tre vittorie in quattro partite, contro Friburgo, Colonia e Stoccarda.
Il 10 novembre 2009 la squadra è però colpita da un grave lutto, la morte suicida del portiere e capitano Robert Enke. A dieci giorni dalla tragedia, l'Hannover scende in campo a Gelsenkirchen contro lo Schalke 04 e schiera tra i pali Florian Fromlowitz. Lo Schalke vince 2-0. Seguiranno altre sconfitte in serie: quella contro il Bayern (0-3), poi a Moenchengladbach e la più pesante di tutte nel match casalingo contro il Bochum: in vantaggio di due reti (doppietta di Jan Schlaudraff) a fine primo tempo, I Rossi sono rimontati e sconfitti per 2-3 nei secondi 45'.
Questa sconfitta e quella successiva, sempre in casa contro l'ultima in classifica Hertha (0-3) alla prima di ritorno, costano la panchina ad Andres Bergmann. Il team, in piena zona retrocessione, viene così affidato a Mirko Slomka. Nonostante il cambio di allenatore, l'inizio del nuovo anno è da incubo: ben 6 le sconfitte consecutive. Sabato 6 Marzo, a Friburgo, l'Hannover (17 punti) è penultimo in classifica a 3 punti dai padroni di casa in uno scontro decisivo per evitare la retrocessione: dopo un primo tempo bloccato finisce 1-2, decisiva un autorete di Papiss Cisse che regala all'Hannover la prima vittoria dopo la scomparsa di Enke, quattro mesi dopo. L'Hannover aggancia il Friburgo e si rilancia, sconfigge sette giorni dopo l'Eintracht Frankfurt in casa e dà nuovo ossigeno a Slomka.
Il cammino verso la salvezza prosegue altalenante, tra vittorie importanti (come quella con lo Schalke 04 per 4-2) e batoste clamorose (7-0 dal Bayern a Monaco). A tre giornate dalla fine, l'Hannover è ancora penultimo con 27 punti, ma staccato di una sola lunghezza da Friburgo, Norimberga e Bochum (28). Alla 32esima giornata il Friburgo si porta in salvo, mentre le altre tre non prendono punti (Hannover cade in casa col Leverkusen). Solo una tra Norimberga, Bochum e Hannover può ancora salvarsi. Alla penultima il Bochum perde con il Bayern, il Norimberga è sconfitto ad Amburgo, mentre l'Hannover rifila un 6-1 sorprendente al Borussia Mönchengladbach e sorpassa entrambe.
L'ultima giornata prevede lo scontro diretto tra Bochum e Hannover, mentre il Norimberga affronta in casa propria un Colonia ormai senza ambizioni. L'Hannover è obbligato a vincere e chiude la pratica nei primi quarantacinque minuti: 0-3 con reti di Arnold Bruggink, Mike Hanke e Sérgio Pinto. La vittoria del Norimberga per 1-0 viene così resa inutile. L'Hannover è salvo.
2010-2011: il ritorno in Europa
L'Hannover 96 si appresta a compiere i suoi 115 anni di storia e, dopo la retrocessione sfiorata, la rosa viene rinforzata. Tra i pali arriva dal Manchester United il giovane portiere Ron-Robert Zieler, mentre in difesa è ingaggiato il centrale 27enne austriaco Emanuel Pogatetz dal Middlesbrough. A centrocampo rinforzi soprattutto sulle fasce laterali: arrivano lo statunitense DaMarcus Beasley (dai Glasgow Rangers), il portoghese Carlitos (dall'FC Basel) e il 22enne Lars Stindl (dal Karlsruher SC). In attacco ecco il 25enne norvegese Mohammed Abdellaoue (ingaggiato dal Vålerenga Oslo).
L'obiettivo iniziale di Mirko Slomka è ambire a una posizione di centro-classifica, ma ben presto l'Hannover diventerà (assieme al Mainz 05) la vera sorpresa della stagione 2010-2011. Il Mainz parte forte (7 vittorie nelle prime 7 partite), mentre le grandi stentano: il Bayern Monaco inizia facendo 8 punti su 21 per poi risorgere, mentre Schalke 04 e Werder Brema non lotteranno mai per le posizioni che contano. C'è spazio quindi per l'inserimento al vertice di squadre che mancavano da tempo, come Borussia Dortmund o Bayer Leverkusen e per le sorprese come Mainz e Hannover. Alla settima giornata il Mainz è a punteggio pieno (21 punti) inseguito solo dal Dortmund (18), mentre l'Hannover (13) occupa il terzo. La formazione di Slomka cadrà poi a Monaco (3-0), ma si riscatterà in casa contro il Colonia grazie a una doppietta dell'ivoriano Didier Ya Konan.
Alla dodicesima giornata si incontrano le due squadre rivelazioni, l'Hannover va a Magonza. Il Mainz nel frattempo ha ceduto il primo posto al Dortmund e sta per essere agganciato anche dal Leverkusen, mentre gli ospiti vogliono riconfermarsi nella zona alta della classifica. Decide una rete di Sérgio Pinto al 44' del primo tempo che regala all'Hannover una vittoria pesante in trasferta, seguita dall'impresa in extremis contro l'Amburgo (3-2 con rete al 94' di Hanke). Dopo cinque successi consecutivi, l'Hannover cade a Norimberga, ma conclude il girone di andata al quarto posto con 31 punti, alle spalle di Dortmund (43), Mainz e Leverkusen (33).
Inizia il girone di ritorno e l'Hannover 96 non si nasconde più: l'obiettivo è conquistare un posto in UEFA Europa League. La squadra di Slomka ha nella velocità il suo punto di forza, sa aspettare l'avversario ed essere micidiale in contropiede e non gioca mai per il pareggio (solo 3 i pareggi in 31 partite). In evidenza in questa stagione l'attaccante Didier Ya Konan (anche se spesso fuori per infortunio), l'esterno sinistro Konstantin Rausch, il capitano Steven Cherundolo e il trequartista Jan Schlaudraff. Inoltre, grazie a Sèrgio Pinto, l'Hannover può sfruttare anche i tiri dalla distanza. Ed è proprio Pinto che decide il derby di ritorno contro il Wolfsburg (1-0).
Alla settima di ritorno, dopo il successo in trasferta contro il St.Pauli e complice la sconfitta del Bayern Monaco con la capolista Dortmund, l'Hannover 96 si ritrova addirittura in lotta per un posto in UEFA Champions League. Una settimana più tardi, il Bayern arriva all'AWD Arena con 2 punti di ritardo dagli uomini di Slomka. L'Hannover gioca la partita perfetta, Rausch firma l'assist dell'1-0 di Abdellaoue nel primo tempo e raddoppia personalmente ad inizio ripresa. Robben riapre la partita per pochi minuti, Pinto sfrutta una papera del portiere bavarese Kraft e realizza il goal del definitivo 3-1. Questa gara sancisce l'addio di Louis Van Gaal al Bayern: l'allenatore olandese annuncia che lascerà a fine stagione.
L'Hannover mantiene il terzo posto a due punti dal Leverkusen e a +5 sul Bayern Monaco, ma nel giro di tre settimane crolla prima a Colonia (4-0) e poi a Dortmund (4-1 dopo essere stato in vantaggio per 0-1) e si fa sorpassare dai bavaresi. La sfida casalinga contro il Mainz 05 (quinta in classifica) vale probabilmente un posto in Europa League e l'Hannover non fallisce, vincendo 2-0 con reti di Ya Konan e Pinto e mettendosi al sicuro. Due settimane dopo, a Friburgo, l'Hannover torna a vincere in trasferta (1-3): segnano Abdellaoue, Schlaudraff e Rausch. E grazie al pareggio tra Norimberga e Mainz (0-0), il 24 aprile 2011, l'Hannover può festeggiare matematicamente il suo ritorno alle competizioni europee dopo 18 anni (dalla sfida di Coppa delle Coppe con il Werder).
Palmarès
L'albo d'oro della Coppa di Germania è stato a lungo dominato da squadre della massima serie. La vittoria dell'Hannover nel 1992 la rese la prima squadra non appartenente alla Bundesliga a conquistare il premio dalla costituzione della lega professionistica nel 1963. Lo Schwarz-Weiss Essen era stata la prima squadra di seconda divisione a vincere la coppa più di trent'anni prima, nel 1959.
- Campionati tedeschi: 2
- Coppa di Germania: 1
- Campionati tedeschi dilettanti: 3
Stagioni Recenti
Ecco i piazzamenti dell'Hannover nelle ultime 10 stagioni, nei campionati nazionali.[10]
Anno | Campionato | Piazzamento |
---|---|---|
2001 | 2.Bundesliga | 9° |
2002 | 2.Bundesliga | 1° |
2003 | Bundesliga | 11° |
2004 | Bundesliga | 14° |
2005 | Bundesliga | 10° |
2006 | Bundesliga | 12° |
2007 | Bundesliga | 11° |
2008 | Bundesliga | 8° |
2009 | Bundesliga | 11° |
2010 | Bundesliga | 15° |
Rosa 2010-2011
Template:Inizio rosa di calcio
|- | style="text-align: right;" |1 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |P |Florian Fromlowitz
|- | style="text-align: right;" |3 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Leon Andreasen
|- | style="text-align: right;" |4 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Emanuel Pogatetz
|- | style="text-align: right;" |5 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Mario Eggimann
|- | style="text-align: right;" |6 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Steve Cherundolo
|- | style="text-align: right;" |7 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Sérgio Pinto
|- | style="text-align: right;" |8 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |Altin Lala (capitano)
|- | style="text-align: right;" |11 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |A |Didier Ya Konan
|- | style="text-align: right;" |13 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |A |Jan Schlaudraff
|- | style="text-align: right;" |14 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |P |Markus Miller
|- | style="text-align: right;" |15 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Constant Djakpa
|- | style="text-align: right;" |16 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |C |DaMarcus Beasley
|- | style="text-align: right;" |17 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |A |Moritz Stoppelkamp
|- | style="text-align: right;" |19 | style="text-align: center;" | | style="text-align: center;" |D |Christian Schulz |} | style="vertical-align:top; width:50%" |
N. | Ruolo | Calciatore | ||
---|---|---|---|---|
20 | P | Ron-Robert Zieler | ||
21 | D | Karim Haggui | ||
23 | D | Sofian Chahed | ||
25 | A | Mohammed Abdellaoue | ||
26 | C | Henrik Ernst | ||
28 | C | Lars Stindl | ||
30 | C | Carlitos | ||
31 | D | Tim Hofmann | ||
32 | A | Mikael Forssell | ||
33 | C | Manuel Schmiedebach | ||
34 | D | Konstantin Rausch | ||
35 | D | Christopher Avevor | ||
36 | C | Willi Evseev | ||
37 | D | Felix Burmeister |
|}
Staff tecnico
Allenatore: | Mirko Slomka |
Vice-Allenatore: | Dirk Bremser |
Assistente tecnico: | Edward Kowalczuk |
Allenatore portieri: | Jörg Sievers |
Medico sociale: | Wego Kregehr |
Curiosità
- La prima promozione dell'Hannover in Bundesliga nel 1964 fu molto seguita, dato che l'anno seguente il club stabilì il record di affluenza allo stadio, con una media di 46.000 spettatori a partita.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hannoverscher Sportverein von 1896
Note
- ^ Risultati e tabellini Coppa delle Fiere 58-60, su fussballdaten.de, www.fussballdaten.de.
- ^ Risultati e tabellini Ottavi di Finale Coppa delle Fiere 60-61, su fussballdaten.de, www.fussballdaten.de.
- ^ tabellino Hannover-Porto 5-0, su fussballdaten.de, www.fussballdaten.de.
- ^ Siemensmeyer segnò 72 reti con la maglia dell'Hannover 96 in 10 anni e fu anche l'allenatore dell'Hannover nella stagione 88-89. Fonte: en.wikipedia.org
- ^ tabellino Hannover-Barcelona 2-1, su fussballdaten.de, www.fussballdaten.de.
- ^ Hannover-Barcelona 1-1, su fussballdaten.de, www.fussballdaten.de.
- ^ Jörg Sievers è l'attuale allenatore dei portieri dell'Hannover 96.
- ^ Risultati e tabellini Coppa delle Coppe 92-93, su fussballdaten.de, www.fussballdaten.de.
- ^ Classifica e risultati degli spareggi di Regionalliga su de.wikipedia.org
- ^ http://www.abseits-soccer.com/clubs/h96.html, su abseits-soccer.com.
Collegamenti esterni
- (DE) Sito ufficiale
- (EN) Sito ufficiale
- (DE) Fan magazine
- (EN) La Guida Abseits al calcio tedesco
- (EN) Statistiche
- (DE) AWD-Arena