Grosseto

comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana

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Grosseto (pronuncia: /ɡrosˈseto/) è un comune italiano di 82.284 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia in Toscana, e la principale città della Maremma.

È il capoluogo di provincia situato più a sud tra quelli della Toscana e, per superficie territoriale, risulta il più vasto comune della regione, nonché il terzo dell'Italia centrale e il nono dell'intero territorio nazionale[2] dopo Roma, Ravenna, Cerignola, Noto, Sassari, Monreale, Gubbio e Foggia. A livello demografico, la città contava appena 4.724 abitanti subito dopo l'Unità d'Italia[3], iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle 70.000 unità nel 1991[4] e delle 80.000 nel 2009[5].

Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi di provincia (con Ferrara, Bergamo, Lucca), il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.

«Così è Grosseto nella sua amabile cerchia di mura cinquecentesche che, ben piantate e bassotte, impennacchiate di alberi frondosi quasi come quelli di Lucca, con i suoi baluardi, fra tutte quelle splendide palme, belle come a Roma, e i pini e i cipressi, risiede come un centro da tavola sulla tovaglia verdissima della pianura maremmana.»
Posizione del comune di Grosseto all'interno della provincia di Grosseto

Geografia fisica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Maremma e Valle dell'Ombrone.
«La verde Maremma!
Un deserto di bellezza colmo di sole - anche se un velo
Sopra si distende di malinconica tristezza;
Orma d'uomo non calpesta il regno della solitudine
Il deserto in fiore risplende invano.»
 
La spiaggia di Marina di Alberese

La città è posta a circa 12 km dal mare (dove si affacciano le frazioni comunali di Marina di Grosseto e Principina a Mare), al centro di una pianura alluvionale denominata Maremma grossetana, nel punto di confluenza della Valle dell'Ombrone. In passato, gran parte dell'area pianeggiante era occupata dal Lago Prile che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai Lorena, completate definitivamente tra gli anni venti e trenta del secolo scorso dal governo fascista.

Nella parte nord-orientale del territorio comunale, presso la moderna frazione di Roselle che è sorta nei pressi dell'antica città etrusco-romana, si trova una sorgente termale di acqua sulfurea, della stessa natura e origine che contraddistingue le più rinomate Terme di Saturnia e le altre terme sparse tra il Monte Amiata, l'Area del Tufo e le Colline dell'Albegna e del Fiora.

Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume Ombrone, che con il suo corso prima costeggia la frazione comunale di Istia d'Ombrone e poi si avvicina in alcuni punti alla città con alcune sue anse che precedono la foce situata all'interno del Parco Naturale della Maremma, poco a sud di Principina a Mare.

La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella Riserva naturale Diaccia Botrona, area palustre che si estende dove sorgeva l'antico Lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel Parco naturale della Maremma, dove si estende l'area palustre della Trappola e si elevano le prime propaggini dei Monti dell'Uccellina a sud della foce dell'Ombrone.

Nel territorio comunale sono incluse anche le Formiche di Grosseto, nel cuore del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del Santuario dei Cetacei.

Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri s.l.m., mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del Poggio Lecci sui Monti dell'Uccellina, dove sorgono l'Abbazia di San Rabano e la Torre dell'Uccellina; altro rilievo degno di nota è il Poggio di Moscona (317 metri s.l.m.) che, con la sua caratteristica fortificazione, domina l'abitato di Roselle. Comunque, prendendo in esame soltanto le aree urbane e i centri abitati, l'altezza massima si registra a Montepescali con 222 metri s.l.m.

La città dista 145 km da Firenze, 175 km da Roma, 170 km dallo scalo internazionale e intercontinentale dell'Aeroporto di Fiumicino; le città capoluogo di provincia più vicine a Grosseto sono, nell'ordine, Siena (75 km), Viterbo (122 km), Livorno (135 km).

Territorio

Il territorio comunale di Grosseto rientra in ben 4 distinte aree protette.
In particolare, va segnalato che la parte nord-occidentale del territorio comunale è compresa nella Riserva naturale Diaccia Botrona (area umida di grande pregio naturalistico), la parte sud-occidentale rientra nel Parco naturale della Maremma (tra la foce dell'Ombrone, la linea di costa e i Monti dell'Uccellina), le Formiche di Grosseto che sono incluse sia nel Parco nazionale Arcipelago Toscano che nel Santuario dei Cetacei, area marina protetta a livello internazionale che comprende anche l'intero tratto litoraneo del comune di Grosseto, oltre alle acque antistanti.

Aree protette che interessano il Comune di Grosseto
 
Volpi nel Parco naturale della Maremma

Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a bassissima sismicità. Storicamente, sono stati pochissimi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il terremoto più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro Murlo: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della Scala Mercalli che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nella località della provincia di Siena che fu l'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della Scala Richter con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della Scala Mercalli (epicentro ad Orciano Pisano ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della Scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro Santa Fiora con magnitudo 4,83 della Scala Richter e VI grado della Mercalli).[6]

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Clima di Grosseto, Clima della Toscana e Clima italiano.

Il clima della città di Grosseto è mitigato dalla vicinanza del mare e presenta estati calde ma costantemente ventilate dalla brezza marina di ponente ed inverni non particolarmente freddi. Secondo la classificazione climatica [7] proposta da Thornthwaite basata sul cosiddetto Moisture Index, la città di Grosseto è contraddistinta da un clima subarido C1, mesotermico B′2, con eccedenza moderata invernale s (deficit idrico tra aprile e settembre di circa 300 mm) e concentrazione estiva dell'efficienza termica b′4, caratteristiche comuni a gran parte della fascia costiera della Maremma grossetana e laziale [8].

A livello fitoclimatico, l'intero territorio comunale di Grosseto è includibile nella sottozona calda del Lauretum del 2º tipo, che interessa analogamente l'intero tratto costiero e l'entroterra pianeggiante e di bassa collina di tutta la provincia.

Le temperature medie annue si attestano attorno ai 15 °C nelle aree pianeggianti, con valori medi attorno agli 8 °C in gennaio e prossimi ai 24 °C in luglio[9].

Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai 600 mm annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i 60 e i 70 giorni[9].

In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'eliofania in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa[10][11].

Le nevicate, eventi più unici che rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria polare verso il Mediterraneo occidentale e l'Africa nord-occidentale, da dove si innescano venti di libeccio insolitamente gelidi che, caricandosi di umidità, sono in grado di portare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storico evento accaduto nel 1956, nel 1985 e con notevole ma breve accumulo il 29 dicembre 1996).

La nebbia risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.

Stazioni meteorologiche

Nel territorio comunale sono ubicate tre stazioni meteorologiche: la stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto, ufficialmente riconosciuta dall'organizzazione meteorologica mondiale, la stazione meteorologica di Grosseto Centro e la stazione meteorologica di Alberese (queste ultime due non ancora contrassegnate da codice WMO e/o codice ICAO).

Nella tabella sottostante sono riportati i valori climatologici medi relativi al trentennio di riferimento climatico 1961-1990 [12][13][14][15][16], oltre ai valori estremi mensili di temperatura registrati dal 1951 in poi[17][18] presso la stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Non è da escludersi, vista la non facile reperibilità dei dati antecedenti al 1950, che si siano verificate precedentemente temperature massime più elevate o minime più basse dei valori assoluti annuali e mensili ivi riportati.

Grosseto Aeroporto Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,913,015,117,922,226,429,929,826,521,716,212,612,518,428,721,520,3
T. min. media (°C) 2,73,34,66,810,213,916,717,114,711,26,83,73,27,215,910,99,3
T. max. assoluta (°C) 19,9
(1955)
22,6
(1991)
25,6
(1989)
28,4
(2007)
33,6
(1953)
39,1
(2003)
38,8
(2004)
40,2
(1958)
36,2
(1982)
30,6
(2001)
27,0
(2004)
20,2
(1954)
22,633,640,236,240,2
T. min. assoluta (°C) −13,2
(1985)
−9,5
(1956)
−7,7
(1956)
−2,6
(1970)
−0,2
(1957)
5,2
(1962)
8,8
(1993)
10,0
(1972)
6,6
(1957)
−1,1
(1970)
−5,2
(1973)
−10,0
(1996)
−13,2−7,75,2−5,2−13,2
Precipitazioni (mm) 64,156,756,249,639,927,120,237,464,586,893,864,9185,7145,784,7245,1661,2
Giorni di pioggia 767753234697201981966

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Grosseto.
«Città forte. Non grande, ben murata
e difesa da sei bastioni e da una rocca,
con due sole porte, una che guarda la terraferma,
l'altra, dalla quale si esce verso il mare»
 
Tram a cavalli di inizio Novecento

L'area attorno alla città di Grosseto era già abitata in epoca preistorica, come testimoniano alcune tracce rinvenute nelle grotte del Parco naturale della Maremma, nei pressi della frazione comunale di Alberese. La stessa zona risultava abitata anche in epoche successive, come testimoniano alcuni resti di epoca etrusco-romana. Inoltre, proprio a partire dal VII secolo a.C. andò sviluppandosi l'antica Roselle, fondata dagli Etruschi, passata successivamente ai Romani e rimasta abitata fino al XII secolo, della quale si conserva un vasto sito archeologico che rientra nei confini comunali.

Le origini della città risalgono all'alto Medioevo, nonostante alcuni ritrovamenti più antichi ma molto sporadici che sono stati effettuati in alcuni punti dell'area urbana.

La città viene menzionata per la prima volta nell'agosto 803, quando l'antica chiesa di San Giorgio e molti suoi beni vennero dati in enfiteusi ad Ildebrando Aldobrandeschi, i cui successori furono conti della Maremma grossetana sino alla fine del XII secolo.[19] Iniziò così il dominio degli Aldobrandeschi [20], con cui la città raggiunse la sua maggior potenza, grazie all'elevato grado di indipendenza che l'Impero concesse alla contea da loro amministrata.

Tra il 1137 e il 1138 la città e i suoi abitanti conobbero importanti momenti di gloria; prima venne respinto un violento assedio condotto dal duca Arrigo di Baviera, successivamente vi fu trasferita la sede vescovile, la cui cattedra aveva avuto fino a quel momento la sede nell'antica Roselle; nel 1151 la città prestò giuramento a Siena, con la quale stipulò anche importanti accordi per la dogana del sale.

L'inizio del Duecento vide la nascita del libero Comune. Nel 1204 venne redatto la Carta delle Libertà, uno statuto che regolava i rapporti tra i singoli cittadini e tra la cittadinanza e i conti Aldobrandeschi che vi governavano, pur con una certa sottomissione a Siena. Nel 1222, gli Aldobrandeschi concessero ai cittadini la facoltà di nominare un podestà, tre consiglieri e i consoli, atto che portò ad una disobbedienza civile verso il comune di Siena. Il successivo invio di tremila uomini da Siena e una serie di attività diplomatiche intraprese ristabilirono, nel settembre del 1244, fedeltà e obbedienza, pur rimanendo alla cittadinanza i privilegi che erano stati concessi dall'Impero alla contea aldobrandesca.

Nel 1224, l'imperatore Federico II visitò la città, favorendo in seguito l'arrivo e la permanenza in città di poeti, uomini della nobiltà da ogni parte d'Italia, grazie alla sua fama di personaggio colto e di mecenate. Proprio durante la permanenza a Grosseto, Federico II riuscì a smascherare la congiura di Capaccio.

Dopo la serena parentesi, Omberto Aldobrandeschi, morto il padre Guglielmo, cercò di riconquistare ai Senesi i domini perduti; gli eserciti senesi però, nel 1259, costrinsero alla resa la città e nominarono podestà un loro concittadino. Di nuovo libera dopo appena un anno, Grosseto combatté a fianco di Firenze nella battaglia di Montaperti; rioccupata, devastata, scomunicata da Clemente IV, recuperata la libertà, dichiarata la Repubblica con a capo Maria Scozia Tolomei, assediata da Ludovico il Bavaro e dall'antipapa Niccolò V nel 1328, subì la definitiva sottomissione a Siena. Bino degli Abati del Malia, condottiero grossetano che difese l'autonomia della città per ventidue anni, dal 1312 al 1334, fu catturato dai Senesi e morì in prigionia, lasciando però il proprio compito ai figli Malìa ed Abbatino. Abbatino riuscì per due anni a difendere Grosseto dalle continue irruzioni senesi, ma dovette arrendersi nel 1336.

Tentativi di rivolta che portarono allo Statuto del 1421 [21], pestilenze, tra le quali quelle del 1430 e del 1527 (a cui seguì l'anno successivo una incursione del corsaro Barbarossa), caratterizzarono il periodo precedente al 1552 anno in cui i Grossetani cacciarono gli spagnoli che presidiavano la città.

La definitiva caduta della Repubblica di Siena e la successiva pace di Cateau-Cambrésis determinarono il passaggio della città nel Granducato di Toscana. Proprio in questo periodo, i Medici ricostruirono una più ampia e fortificata cinta muraria, crearono l'Ufficio dei Fossi, ed iniziarono a costruire nuove strade. Tuttavia, la trascuratezza per le aree pianeggianti attorno alla città non risolse i problemi legati alla malaria.

Il passaggio di consegne nel Settecento dalla dinastia dei Medici a quella dei Lorena che divennero i nuovi granduchi di Toscana, fece sì che la città, il suo territorio e l'intera provincia fossero separati da Siena. Pietro Leopoldo concesse la podesteria, costituendo di fatto l'ente provinciale, con nuovi ordinamenti politici ed economici.

Dopo il Congresso di Vienna, Ferdinando III di Toscana fece riprendere le opere di bonifica della Maremma, grazie alla collaborazione dell'ingegnere Vittorio Fossombroni. Anche il successore Leopoldo II di Lorena continuò le opere di risanamento della pianura grossetana, stabilendo un ottimo rapporto reciproco con la cittadinanza, tanto che i Grossetani, il 1º maggio 1846, inaugurarono in Piazza delle Catene il Monumento a Canapone a lui dedicato. La politica divise in seguito i Grossetani dal granduca, Grosseto partecipò attivamente al Risorgimento, pur ricordando sempre positivamente nel corso del tempo la figura del granduca, anche dopo la sua definitiva partenza da Firenze che seguì l'Unità d'Italia.

L'abolizione dell'estatatura nel 1897 costituì le premesse per lo sviluppo che la città e il territorio hanno conosciuto durante il secolo scorso; i cui avvenimento più funesti furono certamente il bombardamento aereo che la città subì durante la seconda guerra mondiale il 26 aprile 1943, lunedì dell'Angelo di quell'anno, e l'eccidio di Maiano Lavacchio del 22 marzo 1944, tragico evento nel quale furono uccisi i Martiri d'Istia, un gruppo di giovani che risiedeva principalmente nella frazione comunale di Istia d'Ombrone[22]

File:Grosseto-Stemma.png
Stemma di Grosseto

Nel corso dei secoli, il capoluogo maremmano ha avuto diverse denominazioni, la più ricorrente delle quali era Grossetum; in altre circostanze la città viene menzionata anche coi nomi Crassetum e Rosetum.

In ogni caso, la città è sempre menzionata col nome Grossetum nelle bolle pontificie di Innocenzo II del 1138, di Celestino II del 1143 e di Clemente III del 1188; questa risulta essere, pertanto, la corretta denominazione originaria di Grosseto.[23]

Simboli

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma di Grosseto.

Inizialmente, lo stemma della città di Grosseto era costituito unicamente dal grifone, mitico animale alato che rievoca la cultura e le origini dei cittadini grossetani, riconducibili al popolo etrusco che, fin dal VII secolo a.C., si era insediato ed aveva abitato l'antica Roselle, città che ha costituito le vestigia del capoluogo maremmano.

In epoca medievale il grifone fu collocato sopra uno scudo rosso che rappresentava la vicinanza al partito ghibellino. Superato l'assedio del settembre 1328 quando, a seguito di quattro giorni di continua e intensa battaglia, vennero respinte le truppe di Ludovico il Bavaro, il grifone venne armato di una spada, a ricordo dello storico evento in cui la città passò agli onori delle cronache militari dell'epoca. Da allora, lo stemma comunale è pervenuto fino ai giorni nostri senza ulteriori modifiche[23].

Parallelamente al boom economico che investì tutta l'Italia, anche Grosseto riscontrò un notevole sviluppo a partire dagli anni'60 e '70, soprattutto per l'arrivo di numerose famiglie dal sud che trovavano lavoro presso l'Aeroporto Militare, situato lungo la via che collega Grosseto a Castiglione della Pescaia.

Tra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI, amministrazioni di centro-destra e di centro-sinistra hanno attuato importanti politiche al fine di riscattare Grosseto dalla tradizionale posizione di "città inferiore", come veniva vista sia per l'esiguo numero di abitanti sia per la sua fama secolare di capoluogo di una pianura malsana. Oggi è un centro urbano in espansione, dotato di tutti i servizi di una città moderna e attira, sopratutto nella stagione estiva, un numero sempre maggiore di turisti soprattutto tedeschi.

Monumenti e luoghi d'interesse

Nonostante la superficie piuttosto contenuta del centro storico cittadino, vi sono conservati pregevoli monumenti che sintetizzano il passato e la storia della città nel corso dei secoli [24]. Data la vastità del territorio comunale, vanno segnalati anche numerosi luoghi d'interesse e pregevoli monumenti, sia nelle singole frazioni che come entità isolate nella campagna.

Architetture religiose

 
Fianco destro della Cattedrale di San Lorenzo
 
Affresco sulla facciata della Chiesa di San Francesco
 
Facciata della Chiesa dei Bigi
  Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese di Grosseto.
Cattedrale di San Lorenzo
Intitolata al santo patrono della città, sorse al posto della più antica chiesa di Santa Maria Assunta, divenuta provvisoria cattedrale nel 1138, al tempo del trasferimento a Grosseto della diocesi di Roselle sotto il vescovo Rolando. La nuova costruzione, in stile gotico fu iniziata nel 1294 ad opera dell'architetto e scultore Sozzo Rustichini, di Siena, ma i lavori subirono numerose interruzioni e la chiesa subì estesi rimaneggiamenti e ristrutturazioni fino ad assumere un aspetto gotico unitario.[25]
Chiesa di San Francesco
Situata nell'omonima piazza, sorta in epoca medievale, prima di passare ai Francescani era un importante convento benedettino. Il complesso ha subito vari restauri in epoche successive; il campanile fu ricostruito nella prima metà del Novecento. Molto caratteristico è il tabernacolo ligneo che spicca sulla facciata; all'interno sono custodite opere d'arte di vari periodi storici. Al centro del chiostro sorge il caratteristico Pozzo della Bufala in travertino; un altro pozzo si trova nella piazza antistante la chiesa.
Convento delle Clarisse
Situato all'imbocco di Strada del Vinzaglio presso Piazza San Francesco, nei pressi della suddetta chiesa; annessa al convento si trova la Chiesa dei Bigi. Sia il Convento delle Clarisse che la Chiesa dei Bigi sono attualmente sconsacrati. L'intero complesso si caratterizza per le probabili origini medievali, a cui seguirono una ricostruzione tardo-cinquecentesca e una serie di restauri seicenteschi in stile barocco. Attualmente la struttura è sede del Museolab della città di Grosseto e del polo universitario.
Chiesa di San Pietro
Il più antico edificio religioso di Grosseto, fu edificato lungo il tratto della Via Aurelia che attraversava il centro cittadino ed era originariamente una chiesa plebana e stazionale lungo l'antica via consolare.
Chiesa della Misericordia
Sorta nel XII secolo come oratorio, appartenne a vari ordini religiosi nel corso dei secoli successivi, prima di passare all'omonima confraternita nei primi decenni dell'Ottocento; l'aspetto attuale è dovuto alla ristrutturazione effettuata verso la metà del suddetto secolo. In passato, vi erano conservate alcune opere d'arte attualmente esposte nella sezione dedicata all'Arte Sacra del Museo Archeologico e d'Arte della Maremma.
Chiesa di San Giovanni
Situata a ovest della città in via Orbetello, l'edificio religioso fu costruito nel XII secolo nelle vicinanze delle antiche saline presso il Lago Prile. Ristrutturata nel Settecento e inglobata successivamente in una proprietà privata, si presenta in stile romanico e a navata unica a seguito del ridimensionamento subito.
Basilica del Sacro Cuore di Gesù
Imponente edificio religioso realizzato in stile moderno-funzionale durante il secolo scorso, la chiesa si trova lungo via della Pace. Spiccano la cupola rivestita in rame e l'alto campanile, ben visibile anche dall'esterno dell'area urbana.
Abbazia di San Rabano
Situata all'estremità meridionale del comune di Grosseto, nel cuore del Parco Naturale della Maremma, si trova lungo il crinale dei Monti dell'Uccellina. Il complesso religioso sorse in epoca medievale come monastero benedettino, passò successivamente all'Ordine dei Cavalieri di Gerusalemme e venne definitivamente abbandonato nel Cinquecento, a seguito della costruzione della nuova chiesa presso la Villa Granducale di Alberese.
Cappella di Santa Maria a Grancia
Situata oltre il fiume Ombrone presso la Fattoria della Grancia, la piccola chiesa è ciò che resta di un preesistente e antico complesso monastico. Si presenta come una cappella rurale di epoca settecentesca.
Abbazia di San Pancrazio al Fango
Situata a cavallo tra i comuni di Grosseto e Castiglione della Pescaia, nel cuore della Riserva naturale Diaccia Botrona, non lontano dalla rinomata Tenuta della Badiola. La chiesa, che si presenta sotto forma di ruderi, venne edificata in epoca medievale su una lieve altura che sovrasta l'area palustre circostante, un tempo occupata dal Lago Prile, nei pressi di una costruzione di epoca romana.

Architetture civili

Palazzi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzi di Grosseto.
 
Palazzo Aldobrandeschi
 
Palazzo Tognetti
Palazzo Aldobrandeschi
Sede della Provincia di Grosseto, si trova sul lato orientale di Piazza Dante. Edificato in epoca medievale, il fabbricato venne quasi interamente ricostruito agli inizi del secolo scorso dall'architetto Lorenzo Porciatti. La struttura si presenta in stile neogotico con finestre a bifora e a trifora caratterizzate da archi a sesto acuto; la parte sommitale culmina con una merlatura.
Palazzo Comunale
Sede del Comune di Grosseto, della Giunta e del Consiglio Comunale, si trova sul lato settentrionale di Piazza Dante, a sinistra rispetto al sagrato della cattedrale. L'edificio, di origini incerte, è stato costruito in stile neorinascimentale nella seconda metà dell'Ottocento.
Cassero del Sale
Si affaccia sull'omonima piazza, sul lato opposto rispetto a Porta Vecchia. Il fabbricato venne costruito nel corso del Trecento come punto di produzione, distribuzione ed esportazione del sale proveniente dalle saline un tempo esistenti lungo la costa. Per diversi secoli ha ospitato, pertanto, la dogana addetta al controllo di tutte le attività relative alla produzione e al commercio del sale.
Teatro degli Industri
Situato lungo Via Mazzini sul lato che guarda verso le mura, si trova all'interno di un edificio ricostruito in epoca ottocentesca. È uno dei luoghi principali della cultura grossetana, dove sono ospitati numerosi eventi.[26]
Palazzo del Vecchio Tribunale
Sede dal 1975 del Museo archeologico e d'arte della Maremma, si affaccia sul lato meridionale di Piazza Baccarini. L'attuale edificio, già Palazzo di Giustizia, fu costruito in stile neorinascimentale nella seconda metà dell'Ottocento al posto di un preesistente fabbricato di origini medievali.
Palazzo Tognetti
Elegante edificio in stile liberty disposto su tre livelli, situato in posizione angolare lungo Corso Carducci proprio di fronte a Piazza Socci. La facciata, riccamente decorata, si sviluppa su entrambi i prospetti.
Palazzo del Genio Civile
Caratteristico fabbricato situato lungo Corso Carducci, è attiguo a Palazzo Tognetti, con il quale è in continuità nella parte destra. Costruito agli inizi del secolo scorso, si presenta con raffinate decorazioni che richiamano sia il gusto neorinascimentale che lo stile liberty.

Ville e fattorie

 
La Villa Granducale di Alberese
Villa Ricasoli
Situata nella periferia occidentale della città e appartenuta alla famiglia Ricasoli, il complesso era conosciuto in passato con la denominazione di Fattoria di Barbanella, quando presentava un'ubicazione ancora rurale. Si presenta in stile rinascimentale.
Centro Allevamento Quadrupedi
Situato pochi chilometri a ovest della città lungo la strada per Castiglione della Pescaia, era originariamente una tenuta di caccia granducale, passata all'Esercito Italiano dopo l'Unità d'Italia. Oltre all'allevamento dei cavalli, vi è il Centro Militare Veterinario. Il complesso include numerose architetture prevalentemente in stile neomedievale, oltre alla cappella gentilizia.
Villa Granducale di Alberese
Situata all'estremità meridionale del comune di Grosseto, sorge su una modesta altura dei Monti dell'Uccellina che domina l'omonimo abitato. La villa si presenta in stile rinascimentale, anche se sono ben visibili i segni della ristrutturazione settecentesca operata dai Lorena
Fattoria della Grancia
Situata su una modesta altura sulla sponda sinistra dell'Ombrone, sorse in epoca medievale come monastero benedettino alle dipendenze dell'Abbazia di San Rabano. Nei secoli successivi passò ad altri ordini monastici, fino ad essere abbandonata verso la metà del Settcento e riconvertita successivamente in fattoria. È sede dell'Archivio della Riforma Fondiaria.
Fattoria di Principina
Situata nelle campagne a sud-ovest della città presso la frazione di Principina Terra, ebbe il periodo di massimo splendore tra la fine del Settecento e l'Ottocento, quando era proprietà della famiglia Ponticelli.
Fattoria Acquisti
Situata all'estremità settentrionale del comune di Grosseto, si trova pochi chilometri a ovest del moderno abitato di Braccagni. La tenuta è così denominata perché molti dei suoi terreni divennero coltivabili a seguito delle grandi opere di bonifica idraulica iniziate nel Settecento.

Principali piazze e strade

Piazza Dante
Principale piazza cittadina, nota ai grossetani anche come "Piazza delle Catene", è stata realizzata in forma trapezoidale tra il Duecento e il Trecento. Da sempre il cuore della vita civile e religiosa della città, al centro vi è collocato il Monumento a Canapone; vi si affacciano il Duomo, il Palazzo Comunale, Palazzo Aldobrandeschi (attuale sede della provincia). Il lato meridionale e quello occidentale sono caratterizzati da una serie di edifici che si articolano sopra un comune loggiato-porticato, che si sviluppa ad L senza soluzioni di continuità. All'angolo destro della facciata del Duomo spicca la presenza della Colonna romana.
Corso Carducci
Principale via dello shopping cittadino, collega Piazza Dante a Porta Nuova lungo un tratto dell'antico tracciato della Via Aurelia che attraversava il centro storico. Vi si affacciano la Chiesa di San Pietro, alcuni palazzi in stile liberty e neorinascimentale e il Palazzo Vescovile, divenuto sede della Curia diocesana dopo l'abbattimento del Palazzo dei Priori durante il Ventennio fascista.
Piazza Socci
Piccola piazza che si apre lungo Corso Carducci, nelle vicinanze della Chiesa di San Pietro, caratterizzata dalla presenza del monumento in bronzo ad Ettore Socci, realizzato il 24 novembre 1907.
 
Veduta di Corso Carducci
Piazza Baccarini
Caratterizzata dalla presenza del Monumento ad Andrea da Grosseto, vi si affacciano il Palazzo del Vecchio Tribunale (Museo archeologico e d'arte della Maremma) sul lato meridionale e la facciata della Chiesa dei Bigi su quello orientale, all'estremità di Via Vinzaglio. Nella parte nord-orientale, la piazza si inoltra senza soluzione di continuità in Piazza San Francesco.
Strada Vinzaglio
Caratteristica via cittadina che ha inizio dal lato meridionale di Piazza Baccarini. Vi si affaccia il Convento delle Clarisse, attiguo alla Chiesa dei Bigi, dove ha origine il Chiasso delle Monache.
Chiasso delle Monache
Suggestivo vicolo a doppio arco, che collega Strada Vinzaglio alla parte sud-occidentale di Piazza San Francesco, attraversando sul piano stradale il Convento delle Clarisse, che ospita attualmente il Museolab della città di Grosseto.
Piazza San Francesco
Continuazione nord-orientale di Piazza Baccarini, vi si affacciano la Chiesa di San Francesco e il complesso del Vecchio Spedale che attualmente ospita alcuni uffici comunali e il Polo Universitario Grossetano. Di fronte al fianco destro della chiesa vi è collocato un caratteristico pozzo.
Strada Ginori
Caratteristica via del centro storico, che si snoda ad andamento semicircolare, parallelamente al lato nord-orientale delle Mura di Grosseto. La strada collega il lato meridionale di Piazza San Francesco col lato settentrionale di Piazza della Palma; vi si affacciano diversi edifici di origini medievale.
Piazza della Palma
Di forma rettangolare e così denominata per la presenza di una palma secolare, si estende in direzione nord-sud. Nella parte nord-occidentale della piazza, si affacciano l'area absidale e il campanile della Chiesa della Misericordia.
Piazza dei Martiri d'Istia
Piccola piazza del centro storico, chiusa sul lato orientale dalla facciata della Chiesa della Misericordia.
Strada Ricasoli
Breve via che collega Porta Vecchia a Piazza Dante, costituiva il primissimo tratto della Via Aurelia che attraversava il centro storico da sud a nord. Gli edifici che vi si affacciano non presentano caratteristiche storiche od architettoniche rilevanti, fatta eccezione per quello che ospita la libreria all'imbocco di Piazza del Sale: al suo interno, sono conservati gli originari arredi in stile liberty. È ipotizzabile che nei secoli scorsi fosse la via del Ghetto [27].
Piazza del Sale
Antica piazza del mercato cittadino prima del suo spostamento fuori delle mura, si estende a forma poligonale tra il tratto sud-occidentale delle mura, Porta Vecchia e il Cassero del Sale, edificio medievale che le conferisce la denominazione.
Strada del Giuoco del Cacio
Costituisce l'intero anello viario, così denominato fino all'Ottocento, che costeggia internamente l'intera cerchia muraria di Grosseto. Lungo la parte semicircolare occidentale, denominata attualmente Via Mazzini, vi si affaccia il Teatro degli Industri, mentre la parte semicircolare orientale, chiamata Via Saffi, costeggia le mura tra il Bastione Rimembranza e Porta Vecchia. Il gioco a cui allude il nome della strada si basa su una forma di formaggio (cacio) da far rotolare per la via senza farla cadere; questo popolare gioco è detto anche ruzzola.
Piazza del Popolo
Situata all'estremità settentrionale del centro storico, fu realizzata negli anni venti del secolo scorso in prossimità di Porta Nuova e della cortina muraria che fu parzialmente "tagliata" per avere a disposizione una superficie più ampia. Sul lato meridionale si affaccia l'ex Casa del Fascio.
Piazza della Vasca
Dedicata ai fratelli Rosselli, viene così denominata per la presenza, al centro, della fontana a forma circolare. Situata fuori delle mura poco oltre Porta Nuova, vi si affacciano alcune delle più imponenti e discusse architetture del Novecento che caratterizzano la città.

Monumenti

 
Il Pozzo dello Spedale in piazza San Francesco
Monumento a Canapone
Opera scultorea ottocentesca dedicata al granduca Leopoldo II di Lorena, collocata al centro di Piazza Dante, nel punto in cui precedentemente sorgeva un pozzo-cisterna per l'approvvigionamento idrico cittadino.
Colonna romana
Collocata all'angolo tra la facciata principale e il fianco laterale destro del Duomo, se ne segnala la presenza in Piazza delle Catene fin dall'epoca medievale, quando vi fu portata quasi certamente dalla vicina Roselle prima del suo definitivo abbandono.
Monumento al Milite Ignoto
Realizzato nel 1921, è collocato lungo le mura, sul Bastione Rimembranza, nel cuore dell'omonimo parco novecentesco. Dedicato più direttamente ai caduti della prima guerra mondiale, onora anche le vittime del secondo conflitto mondiale.
Monumento ad Andrea da Grosseto
Realizzato tra il 1973 e il 1974 dallo scultore Arnaldo Mazzanti, è collocato in piazza Baccarini, di fronte al Museo archeologico e d'arte della Maremma, in onore all'illustre letterato che nel 1268 volgarizzò i trattati morali di Albertano da Brescia fornendo un primo esempio di prosa letteraria italiana.
Monumento ad Ettore Socci
Eretto il 24 novembre 1907 con intervento finanziario (200 lire) dello stesso comune di Grosseto, fu realizzato dal professor Emilio Gallori in onore a Ettore Socci, repubblicano, cittadino onorario e deputato del Collegio di Grosseto.
Monumento a Giovanni Paolo II
busto in bronzo di papa Giovanni Paolo II, è stato realizzato dall'artista Arnaldo Mazzanti e posto in piazzetta Innocenzo II il 3 maggio 2009.
Pozzo dello Spedale
Realizzato poco dopo la metà del Quattrocento, si trova in Piazza San Francesco di fronte alla parte posteriore del fianco laterale destro della Chiesa di San Francesco. Riforniva le abitazioni della parte settentrionale del centro storico.
Pozzo della Bufala
Collocato al centro del cortile del Chiostro di San Francesco, fu fatto realizzare dai Medici in sostituzione di un preesistente pozzo per il rifornimento idrico ai religiosi che dimoravano nel complesso conventuale.
Pozzo della Fortezza
Situato nella Piazza d'Armi all'interno del Bastione Fortezza che delimita il complesso fortificato della Cittadella, fu costruito in epoca cinquecentesca per l'approvvigionamento idrico delle sentinelle che vi stazionavano.

Architetture militari

 
Il Cassero Senese visto dall'esterno delle mura di Grosseto

Mura di Grosseto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Mura di Grosseto.

Le Mura di Grosseto furono edificate a partire dal XII secolo, venendo più volte distrutte e ricostruite nel corso dei secoli successivi. Gran parte del loro aspetto attuale è stato conferito dagli interventi di riqualificazione effettuati tra il 1574 e il 1593, su progetto dell'architetto Baldassarre Lanci, che ricevette l'incarico direttamente dal granduca Francesco I de' Medici.

La cinta muraria difensiva si sviluppa lungo un perimetro esagonale, con angoli difesi da bastioni di forma poligonali, con posti di guardia collocati ai vertici più esterni dei baluardi. Sino al 1757 le mura di cinta erano circondate da un fossato esterno e da un argine in terra battuta.

Nel 1855 Leopoldo II fece demolire gran parte dei posti di guardia situati sui bastioni, ingentilendo l'aspetto dell'intero circuito murario che fu trasformato in passeggiata pubblica alberata e messo a disposizione della cittadinanza grossetana. Durante la seconda guerra mondiale, un bombardamento distrusse l'ultima garitta rimasta, denominata casino delle palle, all'interno del quale si conservavano alcuni affreschi.

Recenti interventi di restauro hanno riportato l'intera cerchia muraria agli antichi splendori[28]; si conservano tuttora gallerie di servizio, magazzini e ridotti. Ambienti e percorsi sono pavimentati con mattoni a spina di pesce.

Lungo la cinta muraria di Grosseto, partendo dalla parte settentrionale e muovendosi in senso orario, ritroviamo le seguenti architetture:

Porta Vecchia
La più antica porta cittadina, si apre all'angolo meridionale delle mura, consentendo il passaggio dell'antico tracciato della Via Aurelia all'interno del centro storico.
Bastione Cavallerizza
Costruito nel 1575, il bastione poligonale costituisce il vertice meridionale della cinta muraria, sviluppandosi a fianco della Porta Vecchia. Il giardino che vi è compreso lungo la passeggiata pedonale all'inizio del Novecento ospitava spettacoli durante la stagione estiva.
Porta Corsica
Aperta lungo il tratto sud-occidentale delle mura durante il secolo scorso, permette i collegamenti tra il centro storico e la corrispondente area urbana semicentrale.
Bastione Molino a Vento
Edificato anch'esso nella seconda metà del Cinquecento, costituisce il vertice sud-occidentale della cerchia muraria; originariamente vi si trovava un mulino a vento. Il giardino, che comprende aree per la coltura di agrumi, è ornato da una caratteristica vasca ottocentesca.
Bastione Garibaldi
Realizzato nel 1577, costituisce il vertice nord-occidentale delle Mura di Grosseto. La denominazione è conferita dalla presenza del monumento a Giuseppe Garibaldi; sul bastione fu aggiunto, negli anni trenta del secolo scorso, un edificio moderno che attualmente ospita una sala da ballo.
Porta Nuova
Costituiva la seconda porta di accesso al centro cittadino, sul lato settentrionale della cinta muraria. Una serie di interventi effettuati negli ultimi due secoli hanno determinato, prima l'abbattimento della porta e di un breve tratto delle mura attigue, successivamente il collocamneto di una cancellata in ferro e ghisa, la Barriera di Porta Nuova, definitivamente rimossa durante il secolo scorso.
Bastione Rimembranza
Costruito nel 1577, costituisce il vertice settentrionale della cinta muraria. Durante il secolo scorso il suo giardino è stato trasformato in Parco della Rimembranza, con il Monumento ai Caduti e il Monumento al Milite Ignoto che presero il posto dell'originaria polveriera che vi si trovava. Negli anni sessanta vi furono collocati anche alcuni resti archeologici rinvenuti, creando una sorta di Parco-Museo.
 
Particolare del Bastione Fortezza
Bastione Fortezza
Imponente complesso di forma pentagonale che costituisce il vertice nord-orientale della cerchia muraria. Terminato nel 1593, è costituito dal Bastione della Vittoria e dal Bastione di Santa Lucia (rivolti verso l'interno) e include il Cassero Senese, la Piazza d'Armi e la Cappella di Santa Barbara, che costituivano la cittadella fortificata di Grosseto.
Bastione di Santa Lucia
Baluardo minore che costituisce il vertice nord-occidentale del Bastione Fortezza, racchiude il Cassero Senese sul lato rivolto verso il centro storico cittadino. Comprende una serie di cannoniere e una garitta perfettamente conservata, chiamata Casino della Sentinella. Sul lato interno è costituito da due baluardi minori, il Bastione di Santa Lucia a nord e quello della Vittoria a sud.
Cassero Senese
Di origini trecentesche, è una delle fortificazioni che costituiva la primordiale cinta muraria medievale. Molto caratteristico è il doppio arco presente sul lato esterno, in cui è collocato lo stemma senese.
Porta di Santa Lucia
Costruita tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, si apre presso il Cassero Senese che venne edificato poco tempo dopo. Originariamente si apriva lungo il tratto orientale della cinta muraria medievale.
Piazza d'Armi
Di forma rettangolare, si apre nel cuore del Bastione Fortezza. Vi si affacciano una serie di edifici di origini cinquecentesche, tra cui anche la Cappella di Santa Barbara. Nella piazza vi è collocato un coevo pozzo, con cisterna interrata, per la raccolta e la conservazione dell'acqua.
Pozzo della Fortezza
Pozzo-cisterna di forma ottagonale fatto costruire dai Medici nel 1590, si trova al centro di Piazza d'Armi. In passato raccoglieva l'acqua piovana che veniva raccolta, depurata e conservata nell'ampia cisterna interrata al di sotto della pavimentazione della piazza.
Cappella di Santa Barbara
Cappella militare cinquecentesca originariamente dedicata a Santa Lucia, è inglobata in altri edifici di origini coeve. Fino a metà Ottocento, vi venivano tumulate le salme dei militari caduti.
Bastione della Vittoria
Situato al vertice meridionale del Bastione Fortezza, include una serie di cannoniere e conserva ancora una garitta, denominata anch'essa Casino della Sentinella.
Bastione Maiano
Il più antico bastione, fu costruito nel 1566, quasi un decennio prima della ristrutturazione medicea delle mura; costituisce il vertice sud-orientale della cerchia muraria. Sul bastione vi si trovava il caratteristico Casino delle Palle, garitta così denominata per lo stemma mediceo che vi era collocato, distrutta dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale.

Mura di Istia d'Ombrone

 
Porta Grossetana a Istia d'Ombrone
  Lo stesso argomento in dettaglio: Mura di Istia d'Ombrone.

Le Mura di Istia d'Ombrone furono costruite, in più fasi, durante il periodo medievale. La parte più antica (cinta muraria interna) delimitava l'area signorile situata nella zona sommitale del borgo che, gradualmente, andava espandendosi verso l'esterno. L'espansione verso la parte inferiore richiese, pertanto, la costruzione di una nuova cinta muraria, esterna, dove vennero aperte le due porte di accesso al borgo.

Porta Grossetana
Costruita nel XII secolo lungo la coeva cinta muraria esterna, la porta si presenta come un edificio turriforme che si eleva di fianco al Palazzo di Giustizia. La doppia porta si apre ad arco, mentre nella parte sommitale vi è un coronamento su cui poggia la merlatura e una torretta campanaria.
Porta Senese
Denominata anche Portaccia, fu realizzata anch'essa nel XII secolo. Si presenta sotto forma di rudere, dove si apre una doppia porta ad arco, sopra la quale si apre un doppio arco ribassato su entrambi i lati, probabilmente aggiunto nel Quattrocento dai Senesi.

Mura di Batignano

  Lo stesso argomento in dettaglio: Mura di Batignano.

Le Mura di Batignano furono costruite in epoca medievale, a difesa dell'antico abitato. Di forma grossolanamente ellittica, le mura esterne furono costruite tra il Duecento e il Trecento, per proteggere la parte del borgo situata sul pianoro concentrico inferiore, a seguito di una precedente fase di espansione. Del XII secolo era, invece, la cinta muraria interna che racchiudeva l'area signorile sommitale.

Porta Senese
Costruita nel corso del XII secolo e modificata nelle epoche successive, si apriva lungo la cinta muraria a fianco di una piccola torre ancora oggi presente, che è ciò che rimane dell'antica porta. La torre si presenta a sezione circolare, con basamento a scarpa,
Porta Grossetana
Edificata anch'essa durante il XII secolo e modificata parzialmente durante i secoli successivi, si apre ad arco tondo lungo la cinta muraria. Vi è collocato uno stemma con un leone rampante.
Torre Quadrata
Realizzata nel XII secolo lungo le Mura di Batignano, si presenta a sezione quadrata con basamento a scarpa. La fortificazione è stata trasformata nel corso del tempo in un edificio abitativo.

Mura di Montepescali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Mura di Montepescali.

Le Mura di Montepescali furono costruite in epoca medievale e parzialmente modificate nelle epoche successive. La cinta muraria si articola a forma ellittica racchiudendo interamente il borgo; le sue funzioni difensive sono testimoniate dalla presenza di alcune torri, addossate ad intervalli regolari lungo il perimetro esterno, e di un baluardo aggiunto in epoca cinquecentesca all'estremità meridionale.

Lungo la cerchia muraria ritroviamo le seguenti architetture:

Torre del Belvedere
Edificata in epoca medievale, si presenta a sezione semicircolare, addossata sul lato occidentale delle mura poco a nord di Porta Vecchia; nelle sue vicinanze sorgeva, all'esterno della cerchia, la Chiesa della Santissima Annunziata.
Torre del Guascone
Quasi certamente la più antica torre delle mura, si eleva addossata alla parte nord-orientale della cerchia muraria, non lontano da Porta Nuova. Presenta una sezione quadrangolare, ed è dedicata al comandante delle truppe che difesero Montepescali dall'assedio del 1555.
Porta Vecchia
Costurita anch'essa nel periodo medievale, subì un crollo parziale nell'Ottocento. La porta si apre lungo il lato occidentale delle mura, poco a sud rispetto alla Torre del Belvedere. Resta chiaramente visibile il varco lungo la cortina muraria, pur essendo rimasto privo dell'originaria porta ad arco a causa del crollo.
Porta Nuova
Costruita durante gli interventi di riqualificazione delle mura, avvenuti tra il Cinquecento e il Seicento, la porta si apre all'estremità settentrionale della cerchia muraria, non lontano dalla Torre del Guascone.
Baluardo a tre punte
Caratteristica fortificazione aggiunta in epoca cinquecentesca all'angolo meridionale della cerchia muraria. Gli interventi di ristrutturazione del secolo scorso lo hanno trasformato in una suggestiva e scenografica terrazza panoramica.

Fortificazioni e torri

 
La Torre di Collelungo
Tino di Moscona
Caratteristica fortificazione a sezione circolare situata in cima all'omonimo poggio che domina la località di Roselle. Il complesso, recentemente restaurato, secondo alcuni documenti di epoca medievale doveva ospitare la nuova città di Grosseto, che doveva essere ricostruita per volere degli Aldobrandeschi; tale progetto non fu mai realizzato.
Forte delle Marze
Situato a nord di Marina di Grosseto, fu costruito in piena battigia nel corso del Settecento e ristrutturato pesantemente durante il secolo scorso. L'arretramento del mare ha fatto sì che il complesso si trovi adesso all'inizio della spiaggia in piena area dunale.
Forte di San Rocco
Costruito lungo l'omonimo canale di Marina di Grosseto in epoca settecentesca, costituiva una struttura di avvistamento con funzioni di difesa ed offesa, oltre ad essere stata una sede logistica durante i lavori di bonifica dell'area acquitrinosa dell'immediato entroterra.[29]

Nel Parco naturale della Maremma si trovano:[30]

Torre della Trappola
Costruita in epoca medievale a sud di Principina a Mare presso l'argine destro dell'Ombrone, era parte integrante di un complesso dove vi erano anche le saline ed una chiesa. Svolgeva funzioni di difesa, offesa e di guardia, potendo comunicare sia a nord che a sud con le altre strutture del sistema difensivo costiero.
Torre di Castel Marino
Costruita nel corso del Duecento su un poggio nel cuore del Parco naturale della Maremma presso Marina di Alberese, svolgeva funzioni di difesa e di avvistamento; con la costruzione della vicina Torre di Collelungo, fu gradualmente dismessa.
Torre di Collelungo
Situata su un modesto promontorio del Parco naturale della Maremma proprio dinanzi all'omonima spiaggia, è una delle torri meglio conservate del litorale grossetano. Fu costruita in epoca cinquecentesca nel luogo dove probabilmente vi era una preesistente fortificazione.
Torre dell'Uccellina
Edificata durante il Trecento lungo il crinale dei Monti dell'Uccellina, con funzioni di avvistamento e di difesa della vicina Abbazia di San Rabano, del cui complesso è parte integrante.

Siti archeologici

Area archeologica di Roselle
Situata nei pressi della frazione di Roselle, include i resti dell'antica città di Roselle, dalle origini etrusche agli splendori di epoca romana, fino alla travagliata storia altomedievale, culminata col definitivo abbandono a vantaggio di Grosseto, dove fu trasferita anche la sede vescovile. La città etrusca è racchiusa all'interno delle Mura di Roselle, mentre l'anfiteatro romano è utilizzato anche per rappresentazioni teatrali all'aperto.
Area dei templi dello Scoglietto
Situata vicino alla frazione di Alberese, lungo la via che conduce a Marina di Alberese, ed immersa nel Parco Regionale della Maremma, conserva i resti monumentali di un insediamento religioso di età romana oltre ad a tracce di epoca tardoantica, databile tra la fine del V secolo e la metà del VI secolo d.C.

Stazioni termali

Terme di Roselle
Situate nei pressi della frazione di Roselle, si tratta della stazione termale più antica della Maremma che risale all'epoca romana. Attualmente non funzionante, con diversi progetti avviati dal comune di Grosseto per ristrutturarla.

Aree naturali

Parco naturale della Maremma
Area protetta regionale che interessa la parte centro-meridionale costiera del territorio comunale, ed include alcuni siti di interesse comunitario tra i quali il Padule della Trappola, Bocca d'Ombrone e la Pineta Granducale.
Riserva naturale Diaccia Botrona
Area protetta provinciale di tipo palustre che si estende all'estremità occidentale del territorio comunale, annoverabile tra le zone umide. Di fatto, costituisce la porzione dell'antico Lago Prile che è riuscita a conservarsi anche dopo le opere di bonifica e canalizzazione avvenute tra il Settecento e la metà del Novecento.
Parco nazionale Arcipelago Toscano
Area protetta nazionale, che include anche le Formiche di Grosseto, gruppo di isole minori situate nel Mar Tirreno a ovest dei Monti dell'Uccellina, che rientrano nel territorio comunale di Grosseto.
Santuario dei Cetacei
Area marina protetta europea che interessa le acque del Mar Ligure e del Tirreno Settentrionale: queste ultime bagnano anche il litorale grossetano e le isole Formiche, che rientrano nei limiti della riserva marina.
Pineta del Tombolo
Bosco di macchia mediterranea di interesse comunitario che si estende lungo il litorale grossetano a nord della foce del fiume Ombrone, caratterizzato dalla presenza di diverse migliaia di esemplari di pino marittimo e di pino domestico, che si estendono per circa 15 km fino a Castiglione della Pescaia, interessando le frazioni comunali costiere di Principina a Mare e Marina di Grosseto.
Pineta Granducale dell'Uccellina
Pineta litoranea che si estende nel Parco naturale della Maremma, interessando la parte sud-occidentale del comune, tra Bocca d'Ombrone e le pendici settentrionali dei Monti dell'Uccellina. Costituita principalmente da pini domestici, che furono fatti impiantare in epoca settecentesca dai granduchi di Lorena, a seguito delle opere di bonifica e canalizzazione dell'area palustre che originariamente costituiva il Lago di Alberese.

Società

Evoluzione demografica

Grosseto conta (novembre 2010) 82.284 abitanti registrando ancora una buona fase di crescita, dopo essere stata per anni il capoluogo di provincia meno antropizzato della Regione; la città sembra espandersi secondo direttrici urbanistiche delineate dalla attenta programmazione territoriale, che si è definita nel tempo. Inoltre, va rilevata una espansione demografica costante, senza cioè conoscere pause o arretramenti, dal dopoguerra ad oggi, forse a segnare un incremento economico (agricoltura di qualità, turismo) con basi solide, non soggetto a situazioni di crisi o di regressione.

Analizzando il grafico sulla crescita della popolazione nel corso degli anni, appare evidente che Grosseto, al momento dell'Unità d'Italia, con i circa 4.700 abitanti risentiva ancora dell'effetto negativo causato dalla presenza della malaria che caratterizzava gran parte delle aree pianeggianti della Maremma.

All'inizio del Novecento, la popolazione era già raddoppiata, superando le 9.600 unità. Da allora, la crescita è proseguita in modo esponenziale, come è ravvisabile dall'andamento iperbolico all'interno del grafico, fino al 1981, grazie all'arrivo di numerosi immigrati, prima dall'Italia nord-orientale (Veneto in primis) grazie alla riforma agraria e nei decenni successivi anche da altre regioni, soprattutto dell'Italia meridionale.

Dal 1981 in poi la crescita demografica è proseguita, seppure in modo meno netto rispetto agli anni precedenti, iniziando ad assestarsi a partire dal 1991; nel 2001 viene rilevato un calo impercettibile, ma le statistiche demografiche degli ultimi anni dimostrano una ripresa della crescita.[32]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 6.094 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

  Romania 1.457 1,80%

  Albania 816 1,01%

Religione

Le chiese situate all'interno del territorio comunale di Grosseto appartengono alla Diocesi di Grosseto, che nel centro storico cittadino ha la propria cattedrale, il Duomo di San Lorenzo, oltre al Palazzo Vescovile, sede della curia diocesana.

Unico edificio religioso che costituisce un'eccezione, è l'Oratorio della Madonna della Pace ai Cerri Alti, situato all'estremità sud-orientale del territorio comunale, in prossimità dei confini amministrativi con Magliano in Toscana. La piccola cappella rurale, pur essendo ubicata nel comune di Grosseto, rientra all'interno del territorio parrocchiale della chiesa di Sant'Isidoro a Preselle, frazione del comune di Scansano, che risulta invece appartenere alla Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello,[33] il cui vescovo ha la propria residenza all'interno di Palazzo Orsini a Pitigliano, dopo la definitiva dismissione del Palazzo Vescovile di Sovana avvenuta nel 1777:[34] quest'ultima diocesi comprende tre cattedrali, quella originaria del Duomo di Sovana, il Duomo di Pitigliano e il Duomo di Orbetello.

A Grosseto e nella provincia sono presenti anche un cospicuo numero di fedeli evangelici e di chiese evangeliche (Battiste e Pentecostali). Da sottolineare il Centro Nazionale della Chiesa Evangelica Apostolica (Pentecostale), nonché Centro Studi Teologici, situato a Grosseto in via del Commendone. La Chiesa Evangelica Battista è invece situata in via Piave 17, ed è curata attualmente dalla pastora e teologa Elisabeth Green. Cospicuo è anche il numero di cittadini non credenti.[senza fonte]

Personalità della religione legate a Grosseto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Grosseto § Cronotassi dei vescovi.

Associazioni culturali

Vasto e variegato è il settore dell'associazionismo culturale, operante fruttuosamente nel tessuto cittadino di Grosseto. Tra le molteplici iniziative attive è possibile segnalare:

  • Arte Invisibile, associazione formata da giovani artisti emergenti che si occupa di fumetto, illustrazione, cartoon, grafica, animazione e scrittura creativa.
  • Associazione Maremmana Studi Astronomici, associazione di astrofili, federata con l'Unione Astrofili Italiani, che rivolge la propria attenzione in modo particolare alla divulgazione ed alla didattica dell'Astronomia.
  • Grosseto Linux Users' Group, associazione culturale per la conoscenza e diffusione a tutti i livelli di tematioche legate a GNU/Linux, al software libero e alle licenze libere, affiliata alla Italian Linux Society.
  • GuruAtWork, associazione culturale non profit che lotta contro l'analfabetismo informatico, telematico e tecnologico ancora diffuso nella società, promuovendo il software libero ed open source.
  • Working Class Hero, associazione di volontariato per la cultura libera, fondata da un gruppo di specialisti nel campo della divulgazione culturale e scientifica e nata con lo scopo di alimentare il dialogo tra il settore della ricerca scientifica e tecnologica, la scuola, il mondo della produzione e il pubblico in generale.
  • UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, Circolo di Grosseto; associazione nazionale che rappresenta le istanze dei cittadini atei e agnostici, iscritta al registro nazionale e regionale delle Associazioni di promozione sociale, presso il ministero della Solidarietà sociale.

Tradizioni e folclore

  Lo stesso argomento in dettaglio: Tradizioni popolari di Grosseto.

La città di Grosseto e le aree rurali circostanti si caratterizzano per una serie di eventi folkloristici che, in larga parte, sono riconducibili a tradizioni popolari che si sono protratte nel tempo fino ai giorni nostri. Gran parte delle tradizioni deriva dai butteri e, più in generale, dalla vita agreste che, soprattutto nel passato, caratterizzava l'area grossetana.

La stagione in cui si svolge il maggior numero di eventi è sicuramente la primavera, stagione nella quale viene praticata la merca dei vitelli e la doma dei puledri selvatici. Tali eventi vengono rievocati da butteri e bestiai ad Alberese, nel pomeriggio del 1º maggio, durante la tradizionale festa paesana.

La medesima data vede svolgersi a Braccagni una delle più rinomate Maggiolate, durante la quale molti gruppi di Maggiolatori intonano canti di questua in ottava rima, a rievocazione di una tradizione contadina che era di augurio e buon auspicio per un'ottima annata agricola.

Nel periodo estivo si tengono molte manifestazioni dei butteri, sia in aziende agricole che durante alcune feste paesane (Rispescia in luglio e Alberese in agosto). Queste esibizioni tendono a rievocare scene di vita quotidiana, soprattutto del tempo libero, attraverso lo svolgimento di giochi, quali la gincana, la giostra del saracino e il torneo o rodeo della rosa.

La città di Grosseto vede il più grande festeggiamento in occasione del giorno in cui si festeggia il santo patrono, San Lorenzo. La sera del 9 agosto, che precede il giorno di festa, si tiene una suggestiva processione a cui partecipano anche i butteri e le più alte autorità cittadine. Durante la processione, la statua del santo viene trasportata su un carro trainato dai caratteristici buoi maremmani che compie un giro per le strade della città, fino ad arrivare alla Cattedrale per la solenne benedizione impartita dal vescovo.

Il mese di agosto è da segnalare anche per altri due eventi, la festa di San Rocco a Marina di Grosseto, che si svolge il 16 agosto con spettacolo pirotecnico conclusivo sul mare, e la rassegna di Festambiente, che si tiene a Rispescia affrontando tematiche riguardanti l'ambiente e la sua tutela, la sana alimentazione e i prodotti tipici locali.

Istituzioni ed enti

A Grosseto vi è la sede del 4º Stormo dell'Aeronautica Militare, di un reggimento Savoia Cavalleria e del Centro Allevamento Quadrupedi dell'Esercito Italiano.

Di tutt'altra natura è la Comunità di Nomadelfia, fondata nel 1948 da Don Zeno Saltini nell'omonima località del comune di Grosseto.

L'Azienda USL 9 Grosseto [35] garantisce la salute in città e in provincia, con un presidio ospedaliero urbano, l'Ospedale Misericordia, struttura sanitaria di riferimento non solo per la città ma anche per l'intera provincia e per altre aree della Toscana meridionale e del Lazio settentrionale.

Qualità della vita

Anno Qualità della Vita (Sole 24 Ore) Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente)[36]
2006 10º posizione ?
2007 14º posizione (- 4) ?
2008 16º posizione (-2) 46º posizione (+24)
2009 7º posizione (+9)[37] 55º posizione (-9)
2010 22º posizione (-15)[38] 77º posizione (-22)

Cultura

Musei

 
Il Museo Archeologico e d'Arte della Maremma
Museo Archeologico e d'Arte della Maremma
Ospitato dal 1975 nel Palazzo del Vecchio Tribunale, custodisce una serie di reperti archeologici provenienti soprattutto dalla vicina Area archeologica di Roselle, nonché una serie di opere pittoriche proveniente soprattutto da palazzi storici.
Museo d'Arte Sacra della Diocesi di Grosseto
Situato anch'esso nel Palazzo del Vecchio Tribunale, costituisce un unico grande complesso museale assieme al Museo archeologico e d'arte della Maremma. Vi sono custoditi arredi sacri e opere d'arte provenienti da varie chiese della Diocesi di Grosseto.
Museo di Storia Naturale della Maremma
Recentemente trasferito nella nuova sede in Piazza della Palma, il museo fu aperto nel 1971 come luogo dove conservare numerose collezioni che illustrano la storia ambientale del territorio grossetano e maremmano, attraverso fossili, reperti minerali e insetti imbalsamati. Il trasferimento nella nuova sede nel 2009 è stato accompagnato da una cerimonia di inaugurazione alla quale ha partecipato anche il noto divulgatore scientifico Piero Angela.
Museolab della città di Grosseto
Ospitato nell'antico convento delle Clarisse accanto alla Chiesa dei Bigi, il museo è cogestito dal Polo Universitario Grossetano e rappresenta, mediante anche simulazioni virtuali, le varie fasi storico-artistiche della città di Grosseto.
Acquario Comunale
Sede distaccata del Museo di Storia Naturale della Maremma, ospita numerose specie marine che vivono nelle acque antistanti il litorale grossetano.
Osservatorio Astronomico Comunale
Situato nella frazione di Roselle, si tratta di uno degli osservatori astronomici più attrezzati in Toscana, rimasto inutilizzato per diversi anni, è stato riaperto e modernizzato nel 2009.
Museo di Storia Locale Ildebrando Imberciadori
Ubicato nella frazione di Montepescali, costituisce il punto di riferimento per la documentazione etnografica dell'intero territorio grossetano.

Archivi e biblioteche

Biblioteca Chelliana
Istituzione comunale fondata durante nell'Ottocento dallo studioso Giovanni Chelli, attualmente ospitata in un edificio periferico, in attesa dell'ultimazione dei restauri del palazzo che da sempre l'ha ospitata nel centro storico cittadino.
Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana
Istituito nel 1979 dal comune di Grosseto, ha la finalità di analizzare, riscoprire e valorizzare la cultura e le tradizioni popolari del comune e dell'intero territorio maremmano, specialmente quelle in fase di declino o già scomparse.
Archivio della Riforma Fondiaria
Situato nei locali della Fattoria di Grancia a sud della città, custodisce numerosi documenti che testimoniano le varie fasi delle riforme fondiarie nel territorio grossetano e maremmano e il loro impatto nella società.

Teatri

 
Il Teatro degli Industri
Teatro degli Industri
Storica istituzione teatrale della città e dell'intera provincia, ospita numerosi spettacoli di prosa. Viene sfruttato eccezionalmente come auditorium per ospitare conferenze tenute da relatori di grande prestigio culturale.
Teatro Moderno
Sorto durante il secolo scorso fuori dalle mura cittadine, il teatro ospita la stagione teatrale comunale oltre ad altri spettacoli, compresi quelli organizzati da scuole e associazioni teatrali locali.
Anfiteatro Romano
Situato nella parte romana dell'area archeologica di Roselle, lo storico anfiteatro all'aperto è sede di spettacoli di lirica e di prosa durante la stagione estiva, grazie all'ottima acustica.
Parco di Pietra
Situato nella campagna presso la frazione di Roselle, è sede di concerti musicali di artisti locali ed emergenti.

Istruzione

La città di Grosseto è sede di scuole medie superiori di varia tipologia: licei, istituti tecnici commerciali, industriali, professionali, ecc. Tra questi, spicca l'Istituto Alberghiero, da sempre uno dei fiori all'occhiello a livello regionale.

Polo Universitario Grossetano

Il Polo Universitario Grossetano [39] è una sede distaccata dell'Università degli Studi di Siena, nelle cui sedi di Grosseto e Follonica sono tenuti alcuni corsi di laurea e master.

Lauree di I livello Lauree di II livello Master di I livello Master di II livello
  • Scienze infermieristiche
  • Scienze giuridiche e sistemi amministrativi
  • Conservazione, gestione e comunicazione dei beni archeologici
  • Economia dell'ambiente e turismo sostenibile
  • Ecologia e gestione della fascia costiera
  • Tecnologie di monitoraggio e di recupero ambientale
  • Economia e gestione dello sviluppo rurale di qualità
  • Biomonitoraggio e gestione della fascia costiera
  • Archeologia territoriale e gestione informatica dei dati archeologici

Media

Quotidiani e Periodici TV Radio
  • RBC Radio Barbanella City
  • Radio Grifo
  • Radio Grosseto

Cinema

Cucina

Entrmbi i tipi di schiacce (schiacciate) sono tipiche della città di Grosseto.

Personalità legate a Grosseto

Personalità storiche legate a Grosseto

Personalità della cultura legate a Grosseto

Personalità dello spettacolo legate a Grosseto

Geografia antropica

Urbanistica

Centro storico

Il centro storico di Grosseto è completamente racchiuso entro una cinta muraria fortificata che, a livello urbanistico, lo isola quasi completamente rispetto al resto della città, fatta eccezione per l'area di Porta Nuova dove nel corso dell'Ottocento fu demolita la porta cittadina, riempito il terrapieno del fossato e abbattuto un piccolo tratto di cortina muraria.

L'attuale centro storico è il risultato della ricostruzione cinquecentesca delle mura, durante la quale assunsero un perimetro maggiore che allargò la superficie del centro storico cittadino rispetto al tessuto urbano medievale; tuttavia, la realizzazione delle Mura medicee comportò l'abbattimento di molti edifici di epoca medievale, tra cui anche alcuni complessi religiosi, che sorgevano al di fuori del preesistente centro cittadino lungo il perimetro dove poi è sorta l'attuale cinta muraria bastionata di forma esagonale.

Nonostante l'ampliamento di epoca rinascimentale, il centro storico di Grosseto risulta ancora oggi di dimensioni piuttosto raccolte e contenute che consentono di poterlo visitare facilmente, grazie anche alla pedonalizzazione totale di molte strade.

In passato, il centro storico di Grosseto fu suddiviso in tre terzieri, il Terzo di San Pietro nella parte settentrionale, il Terzo di Città nella parte centrale e il Terzo di San Giorgio nella parte meridionale: tali suddivisioni sono andate via via scomparendo nel corso del tempo.

L'area delimitata dalle mura è interamente pedonalizzata, con possibilità di accesso in determinate fasce orarie per il carico e scarico e per i residenti con apposito permesso.

Area urbana

L'area urbana della città di Grosseto si estende per pochi chilometri quadrati al di fuori della cinta muraria che racchiude il nucleo storico.

Durante l'Ottocento si sono sviluppati nuclei abitativi in senso centrifugo, dei quali sono ravvisabili i palazzi in stile liberty lungo la via che conduce alla stazione ferroviaria; nei primi decenni del secolo scorso furono costruite chiese monumentali a delimitare la nuova estensione dell'area urbana, alcune in stile neomedievale (Chiesa di San Giuseppe e Chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo), altre in stile moderno-funzionalista (Basilica del Sacro Cuore di Gesù).

Quattro sono i quartieri urbani di Grosseto, il quartiere Centro, la parte più antica, i quartieri di Gorarella e Barbanella, sviluppatisi a partire dall'Ottocento dopo le bonifiche, e il quartiere Pace, così chiamato perché realizzato negli anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ancora in espansione.

Negli ultimi decenni l'espansione è proseguita verso sud (avvicinandosi in alcuni punti all'argine della golena destra dell'Ombrone), verso est (fin quasi alle porte del moderno abitato di Roselle), verso nord (fino all'area industriale ed artigianale in prossimità dello svincolo della Variante Aurelia di Grosseto nord) e verso ovest (lambendo l'area aeroportuale).

Nonostante la recente espansione, il contesto urbano è inquadrabile all'interno di una più vasta area rurale che include le varie frazioni, le quali hanno mantenuto ancora oggi caratteri territoriali ed urbanistici ben distinti tra loro e rispetto al centro cittadino.

Piste ciclabili

Dagli anni novanta in poi, sono state realizzate alcune piste ciclabili, per consentire i collegamenti suburbani ed extraurbani tra la città, alcune frazioni e il mare. I chilometri riservati alle biciclette sono in continua crescita, tanto che Grosseto risulta essere la prima città in Toscana (diciottesima in Italia) per i percorsi riservati ai ciclisti, con 15,39 metri ogni 100 abitanti[40]. La rete ciclabile viene utilizzata prevalentemente durante la stagione estiva, quando ai residenti si aggiungono numerosi villeggianti. Attualmente all'interno del comune di Grosseto si registrano 23 km di piste ciclabili, che diventeranno 48 km entro il 2012.

Di seguito, è riportato l'elenco delle piste ciclabili che attraversano il territorio comunale di Grosseto.[41]

Oltre a queste piste ciclabili maggiori, in città esistono anche la pista ciclabile di viale Giulio Cesare, che collega il quartiere Gorarella con quello di Barbanella, quella di via della Pace, e quella di via Quarzo nella zona Verde Maremma. Tra il 2007 e il 2008 è stato realizzato un percorso ciclabile nell'area del Parco naturale della Maremma.

Parchi urbani

Grosseto è considerata una città molto verde per la presenza di aree attrezzate e parchi in ogni luogo della città.

I grandi parchi urbani a Grosseto sono due:

  • Il Velodromo Montanelli, più conosciuto come Parco di via Giotto, situato nel quartiere Gorarella, è grande 6,4 ettari e ospita, oltre a 650 piante e arbusti, anche il Massimo Falsetti Cricket Field, uno skatepark, un velodromo da 3,5 km, una palestra per arrampicata, e un laghetto abitato da germani reali.
  • Il Parco urbano del fiume Ombrone Silvano Signori[42], conosciuto anche come Parco di via Leoncavallo, situato all'Alberino, area residenziale poco distante dal centro, è il più recente, inaugurato nel 2007, è vasto 10 ettari e ospita 750 piante e arbusti, oltre che una pista di pattinaggio, una piazza, percorsi ciclabili di 2 km e due laghetti naturali.

Le aree attrezzate per i bambini sono invece 37, sparse in tutti i quartieri della città e nelle frazioni. Fra queste spicca il parco giochi di via Ximenes, oggi parco giochi Renato Pollini, progettato e realizzato durante l'amministrazione diretta dal sindaco Renato Pollini alla fine degli anni '50, recentemente ristrutturato e dedicato alla sua memoria.

Suddivisioni amministrative

  Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni di Grosseto.

Il territorio comunale è suddiviso in otto circoscrizioni comunali, unica suddivisione ufficiale del territorio, che possiedono alcuni poteri amministrativi e hanno degli organi elettivi, i consigli di circoscrizione. Le circoscrizioni attuali sono:

  • Circoscrizione n.1: Barbanella
  • Circoscrizione n.2: Centro
  • Circoscrizione n.3: Gorarella
  • Circoscrizione n.4: Pace
  • Circoscrizione n.5: Alberese-Rispescia
  • Circoscrizione n.6: Marina
  • Circoscrizione n.7: Braccagni-Montepescali
  • Circoscrizione n.8: Istia-Batignano-Roselle

I quartieri urbani corrispondono alle prime quattro circoscrizioni e l'agglomerato cittadino può essere suddiviso in più zone:

  • 1. Barbanella - Barbanella Vecchia - Le Gemme - Rugginosa - Tiro a Segno - Verde Maremma - Villaggio Azzurro - Villaggio Sauro - Zona Industriale nord.
  • 2. Alberino - Casalecci - Centro Porta Nuova - Centro Porta Vecchia - Centro storico - Cittadella dello Studente - Fornacione - I Crespi - San Martino - Sterpeto.
  • 3. Casalone - Gorarella - Oliveto - Stadio - Villaggio Kennedy.
  • 4. Cittadella - Commendone - Europa - Il Borgo - Pace - Poggione - Sugherella - Villaggio Curiel.

Frazioni

 
La chiesa e la fattoria di Principina
Marina di Grosseto (3 metri s.l.m.)
Sorta nel 1793 con il completamento della torre voluta da Ferdinando III di Toscana, si caratterizza per un ampio arenile, una vasta pineta disseminata di rosmarini, ginestre e per una ricca ed incontaminata vegetazione mediterranea. La gente, a cominciare dai Grossetani, si è riversata in questo lembo di costa, l'antica San Rocco, già villaggio di pescatori con i suoi capanni di falasco e con qualche casetta in muratura e le caratteristiche baracche, si è trasformata nell'attuale località dove ville, moderni palazzi, ristoranti, banche, hanno creato una dimensione oramai cittadina. Siena, Arezzo, Firenze, Roma e tante altre città, vedono i loro abitanti riversarsi nel periodo estivo in questa ridente località, oramai divenuta un rinomato centro balneare.
Principina a Mare (3 metri s.l.m.)
Località costiera a pochi chilometri da Grosseto, è composta principalmente da case di villeggianti e poco popolata d'inverno. Oltre alle stazioni balneari, è piuttosto frequentata perché è l'ultimo insediamento prima della foce dell'Ombrone e confina con il parco naturale della Maremma. Infatti, gli arenili a sud, sono le classiche spiagge selvagge maremmane, che si addentrano in territori ancora paludosi verso l'Ombrone. Oltre a numerose case in affitto, anche hotel di alta categoria e un campeggio di categoria media.
Principina Terra (5 metri s.l.m.)
Moderno abitato sviluppatosi durante il secolo scorso presso la storica Fattoria di Principina, che ha conferito la denominazione anche al vicino complesso alberghiero. Oltre alla fattoria, è da segnalare la Chiesa di San Carlo Borromeo, originariamente cappella gentilizia del complesso rurale ed elevata a parrocchiale negli anni sessanta.
Rispescia (11 metri s.l.m.)
Località situata a circa 10 km a sud di Grosseto, alle porte del Parco naturale della Maremma (5 km a nord-est di Alberese). L'abitato si è sviluppato a partire dal secolo scorso attorno alla Chiesa di Santa Maria Goretti, grazie alla completa bonifica della zona e alla conseguente riforma agraria. Alla periferia orientale della frazione si trova il Centro di Educazione Ambientale di Legambiente che, nel mese di agosto, ospita la rassegna di Festambiente.
 
Il Giardino Granducale di Alberese
Alberese (42 metri s.l.m.)
Località inserita in un suggestivo contesto storico-ambientale che si è preservato nonostante la presenza dell'uomo, è raggiungibile deviando dall'Aurelia. "Sala d'aspetto" del Parco Naturale della Maremma, l'abitato è dominato dall'imponente mole della Villa Granducale che sorge su una modesta altura ai piedi dei Monti dell'Uccellina.
Istia d'Ombrone (39 metri s.l.m.)
Sorta come insediamento fortificato sopra la Valle dell'Ombrone e possesso dall'862 dei vescovi di Roselle-Grosseto, che vi ebbero diritti feudali con il titolo di conti e vi stabilirono una residenza. Passata in seguito alla famiglia Aldobrandeschi e nel corso del Trecento sotto il controllo dei Senesi, nel Quattrocento apparteneva alla famiglia Piccolomini. Insieme a Siena entrò a far parte alla metà del Cinquecento del Granducato di Toscana. Il centro storico conserva pregevoli monumenti di origini medievali.[43]
Roselle (25 metri s.l.m.)
Antica città etrusca, romana e medievale, ha da sempre posseduto una tutta sua particolare attrazione. Come un po' tutte le "lucumonie" etrusche, la città venne costruita, a partire dalla fine dell'età del Ferro, su di un'altura che, per la sua vista e per la sua lontananza dalla costa, offriva una indiscussa sicurezza. La povertà di notizie non ci permette di conoscere con esattezza la consistenza territoriale del suo dominio, pur tuttavia si estese anche nei confronti di Vetulonia, di cui Roselle riuscì a fagocitare buona parte dei territori. Il periodo "tardo etrusco" segnò la massima espansione anche del suo abitato, la massima fioritura sia nel commercio che nella politica. Ma nel 294 a.C. la città venne conquistata. Come riporta Livio, duemila furono gli Etruschi uccisi intorno alle mura, altrettanti i prigionieri e assai gravi le condizioni della resa. La "Lupa" prima e l'"Aquila" poi contraddistingueranno la sua storia. Mentre gli Etruschi vanno dissolvendosi nell'immenso Impero Romano, la vita tende ad estendersi a svilupparsi nella pianura, nella adiacenza di grandi arterie. Con la fine deIl'Impero, Roselle, già sede di una diocesi, nel V secolo divenne il centro medievale più importante dell'area. Il suo abbandono fu poi graduale e parallelo all'emergere del nuovo centro di Grosseto, che ereditò la sede vescovile rosellana nel 1138.[44]
Nomadelfia (84 metri s.l.m.)
Località sorta nel Dopoguerra tra le frazioni di Roselle e Batignano, per ospitare l'omonima comunità religiosa fondata da Don Zeno Saltini. L'intera località ospita i terreni e i fabbricati abitativi, educativi e religiosi, utilizzati dalle famiglie della comunità, che vi risiedono in pianta stabile. Dalla Superstrada Grosseto-Siena è ben visibile sul lato settentrionale la grande croce collocata nel cuore di Nomadelfia, soprattutto nelle ore notturne quando si illumina nella campagna.
 
Veduta aerea di Braccagni in bianco e nero
Batignano (150 metri s.l.m.)
Sorto come antico castello su una collina a nord-est del territorio comunale ebbe forse origini antica, ma si sviluppò in epoca medioevale, controllando lo sbocco della via verso Siena sulla piana grossetana e alcune miniere di piombo e di argento. Fu feudo degli Aldobrandeschi e appartenne nel 1213 a Manto da Grosseto. Passò quindi nel Trecento in dominio di Siena, ospitando numerosi immigranti dalla Corsica, e quindi nel Granducato di Toscana. Nel 1738 fu riunita al comune di Grosseto.[45][46]
Braccagni (19 metri s.l.m.)
In passato semplice appendice della frazione di Montepescali, ha oggi assunto una veste tutta sua che le affida un ruolo di punto nodale per la stessa economia della zona. La stazione ferroviaria, l'Aurelia, certe attività sviluppatesi in questi ultimi anni, nuove abitazioni, hanno creato una identità di moderno paese, destinato a continua evoluzione. L'annuale Fiera del Madonnino (2009: XXXI edizione) è una dimostrazione di come Braccagni stia rivelandosi non anacronistico borgo, ma moderno centro che con il lavoro ha saputo conseguire una precisa fisionomia grazie anche all'opera dei suoi abitanti. Attraverso iniziative come la rivista di tradizioni popolari La Sentinella del Braccagni o come la Festa del Maggio (che si svolge ogni primo Maggio), hanno saputo far rivivere culturalmentre un luogo di periferia. Braccagni, dunque, è un paese in via di sviluppo, a pochi chilometri da Grosseto, con un cuore che sa ancora di campagna. La ferrovia e la S.S. n.1 la rendono quanto mai accessibile. Nelle sue vicinanze sorge la Fattoria Acquisti.
Montepescali (222 metri s.l.m.)
Situato sulla cima di un colle nella parte settentrionale del territorio comunale, dove il panorama che spazia lungo tutta la costa e l'Arcipelago Toscano, sino alla Corsica, gli ha valso il soprannome di "Terrazzo" o "Balcone della Maremma". Sorto in epoca altomedievale, fu feudo degli Aldobrandeschi e passò quindi sotto il dominio di Siena, pur ottenendo statuto autonomo nella prima metà del Quattrocento. Entrato a far parte del Granducato di Toscana, nel 1627 fu concesso in feudo ai conti d'Elci e da questi passò poi ai Tolomei, ai Guadagni ed infine ai Federighi. Centro agricolo, i suoi abitanti scendevano nella piana sottostante per lavorare a giornata nelle vicine tenute e fattorie. Vasti oliveti e vigneti drappeggiano il colle a simbolo di una produzione vinicola e olearia di un certo prestigio. Il centro storico conserva pregevoli monumenti.[47]

Località

Oltre alle principali frazioni del comune, sono da ricordare le località che compongono la periferia della città di Grosseto e i piccoli agglomerati rurali che si sono sviluppati in parti isolate della campagna, soprattutto nelle vicinanze di strade provinciali: Acquisti, Barbaruta, Bottegone, Casotto dei Pescatori, Casalecci, Cernaia, Commendone, Grancia, Il Cristo, Il Terzo, La Trappola, Madonnino, Marrucheto, Ottava Zona, Posto Raccolta Quadrupedi, Pianetto, Poggetti Nuovi, Poggiale, Pollino, Querciolo, Rugginosa, Rugginosa Nuova, San Lorenzo, San Martino, Spergolaia, Squadre Basse, Squartapaglia, Sterpeto, Vallerotana, Versegge.[48][49]

Economia

L'economia è essenzialmente basata sul terziario legato all'attività turistica (particolarmente vivace sulla costa) e sull'agricoltura che, basandosi sulla ricerca di qualità dei prodotti, non presenta caratteri moderni.

Le colture maggiormente presenti sono cereali, girasoli, ortaggi e, nelle zone collinari, viti ed ulivi che assicurano risultati di ottima qualità: Olio delle colline maremmane e, tra i vini, Monteregio di Massa Marittima all'estremità nord-occidentale, Montecucco all'estremità nord-orientale lungo il confine con il comune di Campagnatico, Sangiovese di Maremma nella zona di Roccastrada a Montemassi e Morellino di Scansano nelle aree orientali e meridionali del territorio comunale. Un altro prodotto di primo livello è sicuramente la carne maremmana che si ottiene dai bovini di razza autoctona allevati allo stato brado sotto lo sguardo attento dei butteri nelle estese praterie attorno alla città.

La città di Grosseto è sede di un noto marchio di abbigliamento sia a livello nazionale che internazionale, e di una delle principali catene di profumerie oramai diffusa in tutta Italia. Vi è anche uno stabilimento dell'industria di materie plastiche. Da più di vent'anni vi è anche un'azienda specializzata nella fabbricazione di prodotti in vetroresina, tra i quali anche i caschi da moto e da auto, indossati anche in MotoGP nella stagione 2008 da piloti come Andrea Dovizioso e Alex De Angelis. Sono presenti anche aziende di produzione di windsurf e Kitesurf, con una specifica linea di abbigliamento sportivo. Attivo anche il settore della fornitura di materiale idraulico e pavimentazione con sedi, oltre che nella provincia stessa, anche nelle provincie di Siena, Livorno e Viterbo.

Infrastrutture e trasporti

La città di Grosseto può essere raggiunta da varie parti d'Italia, più o meno agevolmente, sia in treno che in automobile, anche se risulta essere una delle poche città e province italiane prive di reti autostradali.

Strade

In attesa della realizzazione del tratto Rosignano-Civitavecchia dell'A12, la città è collegata a Roma attraverso la Via Aurelia, a Livorno tramite la S.G.C. Variante Aurelia Grosseto-Rosignano Marittimo-Livorno che si ricongiunge all'Autostrada A12 per i collegamenti con l'Italia nord-occidentale, a Siena mediante la Strada Statale 223 di Paganico che si ricongiunge al Raccordo autostradale Siena-Firenze per i collegamenti con l'Italia settentrionale e costituisce il primo tratto della E78 Strada dei Due Mari Grosseto-Fano per i collegamenti con l'Italia nord-orientale e il versante adriatico. Di seguito è riportato l'elenco delle principali vie di comunicazione.

In fase di progettazione o realizzazione:

Distanza dalle principali città italiane

Bari 630 km
Bologna 245 km
Firenze 145 km
Genova 315 km
Milano 430 km
Napoli 400 km
Palermo 1105 km
Roma 175 km
Torino 480 km
Venezia 400 km

Ferrovie e stazioni

 
La stazione di Grosseto vista dal treno

Linee ferroviarie

La città è attraversata dalla Ferrovia Tirrenica che collega Livorno alla capitale ed è punto di arrivo e partenza della linea secondaria a binario unico Grosseto-Monte Antico-Siena, da dove prosegue a nord per Empoli-Firenze e a est per Chiusi.

La linea ferroviaria per Siena presenta, poco oltre la stazione di Monte Antico, la diramazione per Asciano-Siena, chiusa al traffico ferroviario ordinario ma ancora utilizzata per suggestivi viaggi in littorine d'epoca con fermata nelle varie stazioni ed escursioni ai vicini borghi e castelli.

Presso il capoluogo maremmano giungevano in passato anche due linee ferroviarie minerarie dismesse, la Ferrovia Cana-Arcille-Grosseto e la preesistente Ferrovia Cana-Arcille-Rispescia.

Stazioni ferroviarie

Nel territorio comunale vi sono 3 stazioni ferroviare, due che si trovano sia sulla linea tirrenica che su quella secondaria per Siena-Firenze e una che si trova sulla linea Grosseto-Roma; una quarta stazione, in località Rispescia, è stata soppressa oramai da diversi anni.

Ecco l'elenco delle stazioni ferroviarie presenti nel comune di Grosseto.

Porti

 
Il porto di Marina di Grosseto
  Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Marina di Grosseto.

La città presenta un moderno approdo turistico inaugurato nel 2004 nella località balneare di Marina di Grosseto, alla foce del Canale San Rocco.

Per il traffico passeggeri a medio raggio, il porto di riferimento è quello di Porto Santo Stefano (40 km circa), con traghetti per l'Isola del Giglio e Giannutri, mentre per spostamenti a lungo raggio i porti più vicini sono Piombino (70 km circa), Civitavecchia (95 km circa) e Livorno (135 km circa).

Aeroporti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Grosseto.

Grosseto e la Maremma sono servite dall'Aeroporto "Baccarini", situato a metà strada tra il capoluogo e Marina di Grosseto. L'infrastruttura è un aeroporto militare di cui si servono anche voli civili charter e privati, soprattutto durante la stagione turistica.

Per quanto riguarda i voli di linea nazionali ed internazionali, gli scali di riferimento sono l'Aeroporto di Firenze e quello di Pisa, mentre Fiumicino lo è per i voli intercontinentali e per altre tratte europee; tutti e tre gli scali si trovano a circa 150 km dal capoluogo maremmano.

Mobilità urbana

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rama Mobilità.

I trasporti pubblici urbani e suburbani all'interno del territorio comunale, così come in ambito provinciale, sono gestiti dalla Rama. Quasi tutte le autolinee hanno il capolinea in Piazza della Stazione e gli orari possono variare in alcune tratte tra il periodo invernale e quello estivo, così come tra giorni feriali e festivi.

Amministrazione

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Amministrazioni precedenti

Periodo Sindaco Partito

Gemellaggi

Sport

 
Lo Stadio Roberto Jannella, ospita le partite il casa del Bbc Grosseto società militante nel massimo campionato italiano di baseball, la Italian Baseball League
  Lo stesso argomento in dettaglio: Sport a Grosseto.

Grosseto è da sempre una città di solide tradizioni sportive.

Lo sport principale di Grosseto è il calcio con l'Unione Sportiva Grosseto che nel 2007-2008 ha disputato il suo primo campionato di Serie B della sua storia, dopo aver vinto la Supercoppa di Lega Serie C1, primo trofeo del suo palmares. Le partite di calcio casalinghe della formazione biancorossa si svolgono allo Stadio Olimpico Comunale Carlo Zecchini. Anche nelle stagioni 2008-2009 (nella quale è giunto fino ai playoff per la Serie A), 2009-2010 e 2010-2011 il Grosseto partecipa alla Serie B.

Al secondo posto, come sport più seguito, c'è il baseball grazie alle imprese del Bbc Grosseto quattro volte campione d'Italia e vincitore di una Coppa dei Campioni e di una Coppa CEB, oltre a due Coppe Italia. Le partite casalinghe della squadra vengono disputate sul diamante dello Stadio Roberto Jannella.

Riveste una certa importanza anche il cricket, dove la formazione grossetana, il Maremma Cricket Club, in 22 anni di storia è riuscita a vincere una Coppa Italia. Le partite casalinghe vengono disputate al Massimo Falsetti Cricket Field.

I suddetti impianti sportivi si trovano nel quartiere Gorarella, nella parte sud-occidentale della città, nei pressi del Velodromo G. Montanelli, vasto parco pubblico cittadino conosciuto anche come Parco di Via Giotto.

L'ippica riveste una notevole importanza, con numerose gare nell'arco dell'anno che, nella stagione estiva, spesso si svolgono in notturna. L'impianto sportivo in cui si svolgono le varie gare di equitazione è l'Ippodromo del Casalone, uno dei più importanti a livello nazionale, situato nella parte sud della città, all'inizio della strada provinciale della Trappola che conduce a Principina a Mare.

La città è anche uno dei principali centri italiani per l'atletica leggera: lo Stadio Comunale Olimpico Carlo Zecchini ha infatti ospitato i Campionati europei juniores 2001 e i Campionati mondiali juniores 2004. Nell'estate 2010, più precisamente nei giorni 30 giugno e 1º luglio, è sede dei Campionati italiani assoluti di atletica leggera, giunti alla centesima edizione (maschile), a cui prendono parte ben 938 atleti (tra cui si ricordano stelle come Andrew Howe, Antonietta Di Martino e Alex Schwazer, nonché il campione paraolimpico Oscar Pistorius, che ha scelto Grosseto come meta della sua preparazione atletica) che si sfidano per soli 42 posti disponibili per gli Europei 2010, da disputarsi a Barcellona a fine luglio.

Nel 2006 Grosseto è stata anche la sede dei Campionati Mondiali Militari di Scherma; altri sport molto seguiti sono il basket, con il Grosseto Basket che milita in Serie C, la boxe, il calcio a 5, con la Cooperativa Atlante che milita in Serie B (ma con recenti trascorsi anche in A2) e la pallavolo.

In passato, ottimi risultati anche nell'hockey su pista.

Personalità dello sport legate a Grosseto

Grosseto in altre lingue

lingua Grosseto lingua Grosseto
  • غروسيتو
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  • 格罗塞托
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  • กรอสเสโต้
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Galleria fotografica

Note

  1. ^ rilevamento del Comune di Grosseto al 02/02/2011.
  2. ^ Istat. Censimento 2001. superficie dei comuni italiani
  3. ^ Istat. Censimento 1861. Popolazione totale residente nel comune di Grosseto
  4. ^ Istat. Censimento 1991. Popolazione totale residente nel comune di Grosseto
  5. ^ rilevamento del Comune di Grosseto al 31/01/2009.
  6. ^ emidius.mi.ingv.it, Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV., su emidius.mi.ingv.it. URL consultato il 21-04-2009.
  7. ^ Thornthwaite C.W. (1948), An approach toward a Rational Classification of Climate, Geogr Review, 38: 55-94
  8. ^ Thornthwaite C.W. e Mather J.R. (1957), Instructions and Tables for computing Potential Evotranspiration and the Water Balance, Thornthwaite Associates, Laboratory of Climatology, 10: 185-311, Centerton, N.J.
  9. ^ a b www.meteoam.it, Tabelle e grafici climatici 1961-1990, su meteoam.it. URL consultato l'11-06-2008.
  10. ^ Pinna M. (1985). L'eliofania in Italia. Mem. Soc. Geogr. It., 39: pag. 23-58
  11. ^ Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm., pag. 48
  12. ^ www.wunderground.com/global/IY.html Medie climatiche 1961-1990
  13. ^ www.eurometeo.com/italian/climate Dati climatologici medi
  14. ^ www.meteoam.it Tabelle e grafici climatici
  15. ^ Pinna M. (1985). L'eliofania in Italia. Mem. Soc. Geogr. It., 39 pag. 23-58
  16. ^ Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm.
  17. ^ www.tutiempo.net/clima/Grosseto/162060.htm
  18. ^ www.meteoam.it/modules/elementiClima/Estremi/Gennaio.htm
  19. ^ Collavini S.M. (1998). "Honorabilis domus et spetiosissimus comitatus": gli Aldobrandeschi da "conti" a "principi territoriali" (secoli IX-XIII). Pisa
  20. ^ Ciacci G. (1935). Gli Aldobrandeschi nella storia e nella Divina Commedia. Roma
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Bibliografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia su Grosseto.

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