Società Sportiva Juve Stabia
La Società Sportiva Juve Stabia, abbreviata in Juve Stabia, è la principale società calcistica di Castellammare di Stabia , militante in Lega Pro Prima Divisione.
S.S. Juve Stabia Calcio ![]() | |
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Le vespe, I gialloblé | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Vespa |
Dati societari | |
Città | File:Castellammare di Stabia-Stemma.png Castellammare di Stabia |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Lega Pro Prima Divisione |
Fondazione | 1907 |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Stadio Romeo Menti (12.800 posti) |
Sito web | www.ssjuvestabia.it |
Palmarès | |
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Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie D 1 Coppa Italia Lega Pro |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il simbolo del club è la vespa, mentre i colori sociali sono il giallo e il blu. Gioca le partite interne allo stadio Romeo Menti, inaugurato nel 1984.
Storia
La storia calcistica di Castellammare di Stabia inizia nel 1907, quando i fratelli Romano e Pauzano Weiss fondano lo Stabia Sporting Club, con colori sociali giallo e blu. Tuttavia, la cronaca ha registrato poco di quei primi anni, visto che lo sport non riempiva ancora le pagine dei giornali.
Le prime notizie su una gara di calcio dello Stabia si hanno il 12 febbraio 1911, quando il quotidiano Il Mattino riporta la vittoria per 3-0 dello Stabia sulla squadra di Torre Annunziata, lo S.F.A.
Il 1 febbraio 1914 viene inaugurato il nuovo stadio di Castellammare con un’amichevole contro la terza squadra (Naples III sui giornali) del Naples Foot-Ball & Cricket Club, che finirà 0-0. Poco dopo avviene anche il primo incontro internazionale, contro gli inglesi del Black Prince, che travolgono le vespe per 11-1.
Arriva infine la prestigiosa amichevole contro il Naples Foot-Ball & Cricket Club, che, pur schierando gli allievi, espugna Castellammare di Stabia per 1-0 con un gol di Montorsi.
Nel 1916, lo Stabia si iscrive alla Terza Categoria, dove arriva alle semifinali (durante la guerra, sospesi i campionati ufficiali, non si lottava per la promozione in categoria superiore), eliminato con un netto 5-1 dal Savoia, compagine di Torre Annunziata.[1]
Con la fine della Prima guerra mondiale, lo Stabia cambia proprietà, acquistato dall’Avvocato Vincenzo Bonifacio, che rifonda la squadra con l’obiettivo di scalare le classifiche: l’amichevole con i temuti inglesi del ‘’War Lion’’ finsce con un sonoro 6-0 a favore degli stabiesi.
Nel 1919 nasce lo ‘’Sport Club War’’, che appena un anno dopo si fonde con lo Stabia Sporting Club, entra ufficialmente nella F.I.G.C. e viene inserito e nella Lega Sud.
Nel 1921 arriva la promozione in Prima Categoria, conquistata con una vittoria esterna sul campo del Portici. Nel 1924, il campo dello Stabia viene soprannominato “caienna” per la sua inviolabilità, che divenne storica. Dopo una serie di buoni piazzamenti nel periodo pre-bellico e post-bellico, lo Stabia prova la scalata alle classifiche nella seconda metà degli anni ’40.
Nella stagione 1944-1945 vince il campionato e si laurea Campione d'Italia Liberata, nella finale col Napoli pareggiata per 3 a 3, ma che non è mai stato riconosciuto dalla F.I.G.C.; in quella magnifica annata nello squadrone milita anche il grande Romeo Menti, e lo stadio di Castellammare di Stabia prende di fatto il suo nome.
Quest'anno o mai più!
Conquistata la Serie C nel 1947-48, tre anni dopo lo Stabia compie l’impresa: arriva primo in Serie C, seppur a pari punti con il Foggia Calcio. I giornali locali spingono sul carattere dell’impresa, tra cui lo stesso il Mattino, che titola QUEST’ANNO O MAI PIU’!. Il 17 giugno 1951, nello spareggio giocato a Firenze, lo Stabia si impone per 2-0 con una doppietta di Cereseto e guadagna la storica promozione in Serie B.
Nella Serie B 1951-52 ci sono squadre di indubbio valore, tra cui la Roma, e lo Stabia non riesce a compiere il miracolo salvezza: chiudendo ultimo in classifica, lascia la B dopo solo un anno (risultati e classifica Serie B 1951-52). L’anno successivo le cose vanno ancora peggio: 16º posto e nuova retrocessione, stavolta in Serie D.
Dagli anni '70 ai giorni nostri
Due anni dopo la retrocessione in Serie C2, arriva quella in Interregionale. La Juve Stabia vive uno dei periodi più neri della sua storia. Ci vogliono diversi anni per reagire, anni in cui le promozioni si alternano alle retrocessioni, ed ogni progetto di scalata diventava difficile.
Anni passati tra Interregionale e Serie C2 non fanno diminuire però l'affetto del pubblico, che anno dopo anno rimane attaccato ai colori sociali. Nella stagione 1990-91 le vespe danno il definitivo addio all'Interregionale, e puntano decise al ritorno in Serie C1. Il primo anno, un po' critico, viene raddrizzato dall'arrivo in panchina di Luis Vinicio che traghetta le vespe alla salvezza dopo un duro spareggio con il Cerveteri, poi salvatosi dopo play-out con Valdagno e Teramo Calcio.
Riconquistata la Serie C1, le vespe provano subito il salto in B, e nella stagione 1993-94 per poco non ci riescono: sconfitta nella finale dei play-off allo stadio San Paolo di Napoli contro la Salernitana, bisognò ricominciare da capo. Pochi anni dopo, stagione 1998-99, ci riprova arrivando di nuovo in finale play-off, ma stavolta è il Savoia allo stadio Partenio di Avellino a sconvolgere i piani stabiesi usciti sconfitti per 2 a 0.
Retrocede in serie C2 l'anno successivo e al termine della stagione 2000-01, sconvolta da una spaventosa crisi economica, la Juve Stabia non viene ammessa al campionato 2001-02 e nella stagione successiva, dopo aver acquistato il titolo del Comprensorio Nola, con la denominazione di Comprensorio Stabia partecipa al campionato di serie D classificandosi in nona posizione. All'inizio della stagione 2003-04 prende la denominazione di S.S. Juve Stabia e nel giro di tre anni, la Juve Stabia risale velocemente fino alla Serie C1, conquistando tra l'altro la Coppa Italia di Serie D edizione 2003-04.
Storia recente
Nella stagione 2005-2006, con una Serie C1 arricchita dalla presenza di squadre come Napoli e Perugia, la Juve Stabia chiude penultima, ma ai playout ottiene la salvezza battendo l'Acireale in casa e pareggiando poi in Sicilia. Va anche detto che in quel campionato la Juve Stabia ottiene una straordinaria vittoria il 19 febbraio 2006 proprio nel derby contro il Napoli, che poi avrebbe vinto il campionato, per 3-1.
Nella stagione 2006-2007, la Juve Stabia si alterna tra la zona playoff ed il 7º posto, uscendo dalla zona alta solo a due giornate dalla fine, complice una clamorosa sconfitta contro la Sambenedettese.
Nella stagione 2007-2008 la Juve Stabia è giunta al 15º posto nel campionato di serie C1 girone B: si salva ai play-out grazie alla vittoria in casa del Lanciano per 1 a 0 e al pareggio a reti bianche a Castellammare di Stabia.
Nella stagione 2008-2009 è iscritta alla Lega Pro Prima Divisione girone B, nuova denominazione della vecchia serie C1.
Grazie alla nuova società, capitanata dai presidenti Franco Manniello e Franco Giglio, quest'ultimo ex presidente del Sorrento Calcio, la squadra si presenta a inizio stagione come una delle possibili novità della stagione. Forte di nomi altisonanti quali Raffaele Biancolino, Raffaele Ametrano, Marco Capparella e tanti altri, la squadra capitanata da Massimo Rastelli inizia un campionato con aspirazioni di vertice. L'avvio, però, non è dei migliori: dopo una sconfitta esterna contro il Foggia, viene esonerato il tecnico Maurizio Costantini per far posto a Massimo Morgia al quale viene affidato il compito di ridare gioco ed entusiasmo alla squadra.
Il tecnico romano darà una spinta alla squadra, che subito gli farà vincere la partita d'esordio, pareggiando poi a Perugia e perdendo a Cava dei Tirreni contro la Cavese, senza però demeritare e mostrando segni di crescita sul piano del gioco. Alla quartultima partita del girone di andata, però, dopo un rendimento al limite del disastroso in casa e scarsamente accettabile fuori, il tecnico Morgia, anche a seguito di screzi col tifo locale, si dimetterà, e il suo posto verrà occupato da mister Dario Bonetti, con l'obiettivo di puntare in alto con una squadra sicuramente attrezzata per arrivare ai vertici alti della categoria.
Purtroppo anche il nuovo tecnico viene esonerato a causa del gioco praticamente inesistente, delle scelte tecniche scarsamente condivisibili, e dei risultati mantenenti coerenza con quelli del predecessore Morgia, viene esorenato lasciando il posto al tecnico di inizio stagione Costantini, che farà il suo nuovo esordio in un Menti completamente messo a nuovo il 15 marzo 2009, nel derby di ritorno Juve Stabia-Cavese, perso a causa di un gol al limite della fisica. La juve stabia continua la sua pessima annata collezionando una sconfitta dopo l'altra fino alla trasferta di Foligno dove le vespe si impongono con gol di Marino. Tutto all'attuale classifica che la vede terzultima ad una giornata dal termine.
Disputa le gare di play out contro il Lanciano.
La gara di andata viene disputata il 31 maggio 2009 a Castellammare di Stabia, dove la squadra campana si impone con un secco 2-1.
La gara di ritorno, invece, viene disputata il 7 giugno 2009 a Lanciano, dove la Juve Stabia viene sconfitta 0-1, e a causa di questo risultato retrocede sfortunatamente in Lega Pro Seconda Divisione, categoria nella quale resterà solo un anno, vincendo il campionato ed ottenendo l'immediata promozione.
2009-2010
La Juve Stabia, grazie al successo ai danni sul Cassino per 2 a 0 ed al contemporaneo pareggio per 1 a 1 fra Catanzaro e Brindisi, ha conquistato la promozione diretta in Lega Pro Prima Divisione. Al fischio finale è scattata a Castellammare l'invasione festosa del campo e i festeggiamenti in tutta la città.
2010-2011
Il 27 aprile 2011 vince per la prima volta la Coppa Italia Lega Pro contro il Carpi (3-1 all'andata, 1-0 il ritorno).
Cronistoria
Cronistoria della Società Sportiva Juve Stabia | |
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Campionati nazionali
Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
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B |
1 | 1951-1952 | 1951-1952 |
C |
44 | 1926-1927 | 2010-2011 |
D |
29 | 1955-1956 | 2003-2004 |
In 74 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale nella Seconda Divisione Sud (C), compresi 4 tornei del Direttorio Meridionale (C) e 11 tornei di Serie C2. Sono escluse la stagione 1930/31, le annate dal 1933 al 1937, dal 1943 al 1945, e dal 1953 al 1955, e le stagioni 1958/59 e 2001/02, nelle quali la Juve Stabia ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Campano o fu inattiva.
Gemellaggi
Rosa attuale
Aggiornata al 31 gennaio 2011.[3]
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Organigramma societario
Dal sito internet ufficiale della società.[4]
- Amministratore unico: Roberto Amodio
- Dirigenti: Francesco Giglio, Francesco Manniello
- Responsabile area tecnica: Salvatore Di Somma
- Segretario Generale: Raffaele Persico
- Addetto stampa: Clemente Filippi
Staff tecnico
Dal sito internet ufficiale della società.[5]
- Allenatore: Piero Braglia
- Allenatore in seconda: Mauro Isetto
- Preparatore atletico: Roberto De Filippis
- Collaboratore preparatore atletico: Francesco Cimmaroli
- Preparatore dei portieri: Mauro Isetto
- Medico sociale: Catello Di Somma
- Massofisioterapisti: Vincenzo Attianese, Angelo Mascolo
- Team Manager: Clemente Filippi
- Magazzinieri: Vincenzo Guida, Sebastiano Di Ruocco
Note
- ^ Dal libro Savoia storia e leggenda - dall'Oncino al Giraud di Calvelli, Lucibelli e Schettino - Stampa Democratica '95 Editrice - stampato a Gragnano (NA), dicembre 2000 che pubblica la notizia della gara giocata il 7 dicembre 1916 pubblicata dal giornale campano "La Tromba" (Napoli, Biblioteca Universitaria).
- ^ Su "Il Littoriale" risultati e prossimi turni vedi la Terza giornata del 29 marzo 1934
- ^ Prima Squadra
- ^ Organigramma
- ^ Staff Tecnico
Bibliografia
- 1907-1993 Una leggenda in gialloblé a cura di Giuseppe Mercatelli - Eidos Nicola Longobardi Editore, Castellammare di Stabia 1993.
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- (DE, EN, IT) Società Sportiva Juve Stabia, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.