Template:Comune Alessano è un comune italiano di 6.547 abitanti[1] della provincia di Lecce in Puglia.

Situato nel basso Salento, comprende anche la frazione di Montesardo e la località costiera di Marina di Novaglie. Importante centro culturale del Capo di Leuca, fu sede dell'omonima diocesi fino alla soppressione del 1818. Template:Mappa comune Italia

Geografia fisica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Territorio

Il territorio del comune di Alessano, che si estende per 28,48 km², sorge ai piedi dei modesti rilievi della Serra dei Cianci, nel basso Salento. Il centro abitato è situato a 134 m s.l.m.; il punto più alto raggiunge i 201 metri s.l.m.
Confina a nord con i comuni di Tricase e Specchia, a est con i comuni di Tiggiano, Corsano e con il Mar Ionio[2], su cui si affaccia per 1 km con la località Marina di Novaglie, a sud con i comuni di Gagliano del Capo e Castrignano del Capo, a ovest con i comuni di Morciano di Leuca, Salve e Presicce.

Dall'ottobre 2006 parte del suo territorio rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, istituito dalla Regione Puglia allo scopo di salvaguardare la costa orientale del Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Santa Maria di Leuca.

Dal punto di vista meteorologico Alessano rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamente mediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui +25,1 °C. Le precipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai 676 mm, presentano un minimo in primavera-estate ed un picco in autunno-inverno.
Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalle Serre Salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola[3].

Alessano Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 12,413,014,818,122,627,029,830,026,421,717,414,113,218,528,921,820,6
T. min. media (°C) 5,65,87,39,613,317,219,820,117,413,710,17,36,210,119,013,712,3
Precipitazioni (mm) 806070402921142153961098322313956258676
Umidità relativa media (%) 79,078,978,677,875,771,168,470,275,479,380,880,479,477,469,978,576,3

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Alessano, Storia del Salento e Storia della Puglia.

Il territorio di Alessano fu abitato sin dai tempi più remoti come testimoniato da diversi rinvenimenti rupestri.
Sotto il dominio normanno, la città assunse un ruolo preminente su tutto il Capo di Leuca, ruolo che conserverà per lungo tempo. Proprio in quel periodo la città divenne sede vescovile; tale rimarrà fino al 1818. Nel corso della dominazione angioina fu capoluogo di Contea che includeva i territori di Arigliano, Caprarica del Capo, Giuliano di Lecce, Matino, Miggiano, Montesardo, Patù, Presicce, Ruggiano, San Dana e Specchia.
Furono i secoli XV e XVI in cui Alessano visse la sua stagione di massimo splendore. Durante la signoria di importanti famiglie nobiliari, quali i Della Ratta, i Del Balzo, i De Capua, i Gonzaga, i Guarini, i Trani, i Brayda, gli Ayerbo d'Aragona e gli Zunica-Sforza, che si succedettero nel corso dei secoli, la città divenne un importante centro commerciale, attraendo anche alcune famiglie di ricchi commercianti veneziani ed una piccola comunità ebraica, che possedeva una propria Sinagoga nell'odierna Via della Giudecca. Il centro urbano si arricchì così di pregevoli palazzi in puro stile rinascimentale che ancora oggi si possono ammirare. Attorno alla corte ducale fiorì un notevole movimento letterario.
In seguito, il centro decadde e con la soppressione della Diocesi perse gradualmente la posizione di preminenza.

Simboli

 
 

Profilo araldico dello stemma:

«D'argento, al monte all'italiana di tre colli, di verde, fondato in punta, cimato dalla croce latina, di rosso, munita di due semivoli abbassati, di azzurro, uniti alla croce sotto la traversa. Ornamenti esteriori da Città.»

Profilo araldico del gonfalone:

«drappo troncato di azzurro e dl rosso, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della città. Le parti di metallo ed I cordoni saranno dorati. L’asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’oro.»

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Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Chiesa Madre di San Salvatore

 
Chiesa Madre

La chiesa madre di San Salvatore risale alla seconda metà del Settecento e fu edificata in sostituzione dell'antica cattedrale romanica costruita tra il 1150 e il 1200. In tutta la prima metà del XVIII secolo l'antico edificio subì continui interventi di restauro e ripristino. Il vescovo Dionisio Latomo Massa nel 1755 decise di erigere una nuova cattedrale. Il progetto, redatto dal locale architetto Felice De Palma, prevedeva la completa demolizione della vecchia struttura ad eccezione del campanile. I lavori di costruzione della chiesa durarono più di ottanta anni e venne riaperta solo nel 1845. Nel frattempo con la soppressione della diocesi alessanese nel 1818 avvenne la conseguente declassazione al rango di chiesa collegiata.
La facciata risulta incompleta ed è in stile neoclassico, opera dell'ingegnere Benedetto Torsello. Presenta tre portali d'ingresso; quello centrale è sormontato da una lapide in marmo e dallo stemma della città di Alessano. L'interno, a tre navate, è a croce latina. Conserva alcuni altari barocchi, fra cui quello maggiore finemente decorato con stucchi e intagli. L'opera di maggior rilievo e importanza è Tobiolo e l'angelo, tela di Paolo Finoglio, uno dei più noti esponenti della scuola caravaggesca.

 
Chiesa di Sant'Antonio

Chiesa di Sant'Antonio

La chiesa di Sant'Antonio da Padova fu costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Un'epigrafe interna del 1671 la annovera tra le costruzioni più antiche di Alessano e la vuole costruita dallo stesso San Francesco d'Assisi Propriis manibus. Fa parte del Convento dei Frati Minori Conventuali soppresso nel 1809. Attualmente è sede della Congregazione del Rosario.
La facciata, semplice e a doppio spiovente, con un motivo a piccoli archetti ciechi, presenta un solo portale sormontato da un piccolo frontone triangolare. Al centro della facciata, campeggia una successione di quattro ampie finestre con archi a sesto acuto. Sulla destra sorge il campanile.
L'interno è ad aula unica, nella quale si aprono sei cappelle laterali con altrettanti altari. Quelli dedicati a Sant'Antonio da Padova e al Crocifisso sono tipici esempi di altari barocchi con colonne tortili e formelle scolpite. È conservata una tela seicentesca raffigurante l'Annunciazione.

Chiesa e convento dei Frati Cappuccini

 
Chiesa dei Frati Cappuccini

La chiesa e il convento ad essa adiacente furono edificati nel 1628, voluti dal vescovo Nicol Antonio Spinelli. Il convento fu soppresso due volte, nel 1809 e nel 1866; i Cappuccini tornarono ad abitarlo solo nel 1929.
La chiesa fu consacrata dal vescovo Giovanni Granafei nel 1658, come risulta da un'incisione. L'edificio custodisce un altare monumentale in legno, finissimamente intarsiato ed intagliato, che copre tutta la parete di fondo. Fu eseguito nel XVIII secolo ad opera di maestranze locali. La pala è costituita da una grande tela del XVII secolo, raffigurante Il perdono di Assisi, donata da Laura Guarini come si evince dallo stemma della casata riprodotto nella parte inferiore del dipinto. Nelle due tele laterali sono raffigurati: a destra il Profeta Isaia e a sinistra Sant'Anna con Maria bambina. Nel tondo collocato sul fastigio dell'altare è effigiato San Giuseppe titolare della chiesa. Queste tre tele sono coeve all'altare e sono attribuibili al pittore alessanese Aniello Letizia.

Attualmente una parte del convento è occupato dai Frati e un'altra è destinata ad ospitare la Casa Francescana di spiritualità dedicata a Don Tonino Bello. In passato, il convento disponeva di una ricchissima biblioteca: nel 1884, su disposizione ministeriale ed a seguito della soppressione del 1861, i libri furono trasferiti nella Biblioteca Piccinno di Maglie.

 
Chiesa Madonna Assunta

Chiesa Madonna Assunta

La chiesa della Madonna Assunta è una piccola costruzione del centro storico risalente al Seicento. L'edificio fu radicalmente trasformato intorno al 1820 quando divenne la sede della Congregazione della Madonna Assunta.
Presenta un semplice prospetto, coronato da un timpano mistilineo e da due statue alle estremità. L'interno, a navata unica terminante con un'abside semicircolare, ospita un ottocentesco altare maggiore sormontato dalla statua della titolare. Recenti interventi hanno restituito alla chiesa le cappelle laterali, una volta occupate da botteghe artigiane.

 
Chiesa del Crocefisso

Chiesa del Crocefisso

La chiesa del Crocefisso risale al 1651 come riporta la data sulla volta di copertura. L'edificio, isolato nelle campagne ai piedi del Bosco Boceto in prossimità delle alture della Serra dei Cianci, presenta una sobria facciata a doppio spiovente inquadrata fra due poderose paraste. Lateralmente è posizionato un piccolo campanile a vela.
L'interno, a navata unica divisa in due campate con copertura a stella, custodisce un pregevole altare barocco del 1670 (data incisa) dello scultore alessanese Placido Buffelli, decorato con stucchi policromi e contenente un dipinto del volto di Cristo. La chiesa custodisce un antico Crocifisso e una statua del Cristo morto.

Altre chiese

  • Capella di San Giuseppe, XVII secolo
  • Cappella di Santo Stefano, 1585. Edificio di piccole dimensioni situato presso la masseria Santa Lucia in località Macurano. La chiesa presenta un campanile a vela sulla facciata e un affresco di Santo Stefano sulla parete di fondo.

Architetture civili e militari

 
Palazzo Ducale

Palazzo Ducale

Il Palazzo Ducale, importante centro di cultura durante il governo dei Gonzaga, è un edificio fortificato con eleganti decorazioni che ne ingentiliscono l'aspetto. Fu realizzato alla fine del Quattrocento, sotto il governo dei feudatari Del Balzo, di cui resta memoria nella stella a sedici punte simbolo della casata. Successivamente, nel XVI secolo i Gonzaga trasformarono il complesso nella propria residenza signorile.
Il palazzo subì numerosi interventi nel corso dei secoli, specialmente nei locali posti a pianterreno; conserva la sua primitiva struttura, invece, nella parte centrale del piano nobile e negli ampi e comodi scaloni ad esso accedenti. L'originaria facciata rinascimentale non è più visibile dall'esterno, perché chiusa da un edificio fatto eseguire nell'ultimo decennio del '700 dal feudatario del tempo Nicolò Ayerbo d'Aragona, come lascia intendere una scritta incisa su una finestra: (Domus odit amat punit conservat honorabat nequitiam pacem crimina iura probos. A.D. 1794) La casa (Ayerbo d'Aragona) non sopporta la malvagità, ama la pace, punisce i reati, mantiene in vigore le leggi, onora gli onesti. Nell'anno del Signore 1794.
Nei primi anni del Novecento, il palazzo fu comprato da Carlo Sangiovanni, i cui eredi ne sono oggi i proprietari.

 
Palazzo Legari

Palazzo Legari

L'edificio fu costruito nel 1536 in stile rinascimentale dal commerciante Donato Legari, originario di Tricase, come si evince da una scritta in latino sul prospetto principale. Questa residenza venne usata principalmente come luogo di ritrovo per amici e conoscenti.
La facciata presenta un portale con arco a tutto sesto con un'elegante cornice che poggia su due pilastri con capitelli. Al piano terra, si aprono quattro finestre con arco, mentre il piano nobile è animato da una successione di finestre architravate. Il coronamento è costituito da un cornicione leggermente aggettante con archetti pensili su peducci.
Il Palazzo divenne luogo di ritrovo della nobiltà e della ricca borghesia del tempo: al suo interno si svolgevano banchetti, feste e giochi d'azzardo. Dal 1986 l'edificio è di proprietà del Comune ed è sede della biblioteca comunale e dell'archivio storico.

 
Palazzo Sangiovanni

Palazzo Sangiovanni

Palazzo Sangiovanni è un edificio rinascimentale edificato sul finire del XV secolo durante la signoria dei Del Balzo. Il palazzo diviene proprietà della famiglia Sangiovanni nel 1643, dopo esserlo stato di Pompeo Almotrino ed in precedenza del vescovo di Monopoli Francesco Surgente.
La facciata presenta un elegante motivo bugnato a punta di diamante con un unico portale di ingresso, con arco a tutto sesto e cornice arricchita da eleganti motivi fitomorfi. Costruito su due piani, entrambi sono movimentati da una successione di finestre con arco a tutto sesto. Le finestre del piano nobile presentano una decorazione costituita da ritratti in bassorilievo e da stemmi. Parte del piano nobile ha subito alcune demolizioni resesi necessarie per porre rimedio a problemi statici.

Altre architetture civili

  • Rivellino, XVI secolo
  • Torre dell'Orologio, 1893. Sorge sui resti dello scomparso ospizio, cui era annessa la Cappella di San Giuliano.

Siti archeologici

 
Insediamento rupestre di Macurano

Insediamento rupestre di Macurano

Macurano è un villaggio rupestre posto lungo la direttrice che collega Alessano a Marina di Novaglie ed è considerato il simbolo della cultura dell'olio per la presenza di due frantoi ancora utilizzati: trappeto Sauli e trappeto Santa Lucia.
Macurano fu anche una zona interessata dall'importante insediamento di monaci basiliani che vi si stanziarono per nascondersi e per rifugiarsi, dopo il loro approdo sulla costa salentina distante meno di 4 km. I monaci provenivano dal vicino Oriente da cui scapparono in seguito alla lotta iconoclasta. Trovato rifugio a Macurano, si dedicarono all'agricoltura, attività garantita dalla fertilità della terra ricca di acque di scolo provenienti dalla collina e che venivano raccolte in cisterne tramite un sistema di canalizzazioni, in parte ancora visibile. L'area del villaggio rupestre fu sfruttata successivamente e nel Cinquecento venne edificato il complesso masserizio, denominato Macurano, consistente nella Masseria Santa Lucia e nella cappella di Santo Stefano.
Il complesso masserizio è dominato dal nucleo originario, ovvero dalla torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale e da caditoie in corrispondenza delle finestre e delle porte di accesso. Gli altri ambienti furono aggiunti successivamente e già alla fine del XVII secolo il complesso masserizio consisteva della struttura oggi visibile.

Aree naturali

Serra dei Cianci

  Lo stesso argomento in dettaglio: Serra dei Cianci.

La Serra dei Cincia è la maggiore altura della provincia di Lecce e fa parte delle cosiddette serre salentine. La serra è caratterizzata da terrazzamenti coltivati ad ulivi secolari, con tronchi contorti e rugosi, dominata da muretti a secco, da paiare, e dalla vegetazione sempreverde della macchia mediterranea.

Bosco Boceto

Il bosco Boceto occupa parte della scarpata della Serra dei Cianci. Si tratta di tipica vegetazione mediterranea nella quale si può distinguere il sottobosco, la macchia bassa e la macchia alta. La macchia bassa è costituita da arbusti mentre quella alta da alberi come il leccio, la quercia coccifera, il corbezzolo, l'alloro, l'olivastro, ecc.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[7]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2009 ad Alessano risultano residenti 66 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono: [8]

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Diffusione del dialetto Salentino

Lingue e dialetti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto salentino.

Il dialetto parlato ad Alessano è il dialetto salentino nella sua variante meridionale. Il dialetto salentino si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: messapi, greci, romani, bizantini, longobardi, normanni, albanesi, francesi, spagnoli.

Religione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Alessano e Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca.

Alessano fu sede dell'omonima diocesi fondata con molta probabilità dai Normanni nel X-XI secolo. Il 28 giugno 1818 la diocesi di Alessano, in seguito al Concordato tra papa Pio VII e Ferdinando I fu soppressa e aggregata alla diocesi di Ugento in forza della bolla De utiliori dominicae dello stesso Pio VII.

Cultura

Istruzione

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale. La biblioteca ospita una sala lettura e consultazione testi, una sala multimediale ed una sala convegni.[9]

Scuole

Nel comune di Alessano hanno sede due scuole dell'infanzia (di cui una nella frazione di Montesardo), due scuole primarie (di cui una nella frazione di Montesardo) e una scuola secondaria di I° grado appartenenti al locale Istituto Comprensivo Statale. Alessano è anche sede di diverse scuole secondarie di II° grado: I.S.I.S.S Istituto d'istruzione secondaria superiore, Istituto Tecnico Commerciale, Istituto Tecnico Industriale, Istituto Professionale Industria e Artigianato, Istituto Professionale per i Servizi Sociali.

Media

Cinema

Ad Alessano sono state riprese molte scene del film Sangue vivo (2000) di Edoardo Winspeare e del film Italian Sud Est (2003). Nella Marina di Novaglie sono state riprese alcune scene del film del 2008 del regista Edoardo Winspeare Galantuomini presentato nello stesso anno alla Mostra Internazionale del Cinema di Roma.

Televisione

Per quanto riguarda i telefilm, Alessano è stato teatro del telefilm Il giudice Mastrangelo andato in onda su Canale 5 tra il 2007/2008.

Personalità legate a Alessano

Eventi

  • Festa Patronale di San Trifone
    • Periodo: 11 novembre e ultimo lunedi di luglio

Ferta patronale con bancarelle, spettacoli musicali, luminarie e spettacoli pirotecnici.

  • Festa Madonna del Riposo
    • Periodo: 8 settembre
  • Mostra mercato
    • Periodo: Fine luglio/inizio agosto

Mostra di prodotti artigianali tipici di Alessano.

  • Fiera Nova
    • Periodo: Ultimo lunedì di luglio

Geografia antropica

Frazioni

Montesardo

  Lo stesso argomento in dettaglio: Montesardo.

La frazione di Montesardo conta 1.369 abitanti[11] e dista 2 km dal capoluogo comunale. Il paese, situato a 184 m s.l.m., è la località posta più in alto della provincia di Lecce.
In epoca medievale, munito del suo castello fortificato e delle numerose torri lungo le mura, si presentava come una fortezza inespugnabile. Fu sede di importanti scuole di matematica, di filosofia e di musica. Tra i monumenti si ricordano la Chiesa madre dedicata alla Presentazione di Maria al Tempio, la Chiesa bizantina di Santa Barbara e il castello.

Marina di Novaglie

  Lo stesso argomento in dettaglio: Marina di Novaglie.

Marina di Novaglie o semplicemente Novaglie è una località balneare collocata sul tratto di costa tra Marina Serra e Santa Maria di Leuca. Nel medioevo, per contrastare le incursioni saracene, venne costruita la Torre del Porto, oggi ridotta ad un ammasso di detriti.

Economia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Puglia.

L'economia di Alessano si basa prevalentemente sull'agricoltura, in particolare sulla produzione di olio di oliva. Inoltre ben sviluppato è il turismo estivo e la piccola industria manifatturiera.

Fotovoltaico

Il gruppo portoghese Martifer Solar sta concludendo l’installazione di un impianto solare fotovoltaico in territorio di Alessano, con una potenza di picco pari a 1 MWp. L'impianto produrrà una quantità di energia “pulita” sufficiente al fabbisogno elettrico annuale di oltre 380 famiglie ed eviterà l’emissione annuale nell’atmosfera di oltre 710 tonnellate di CO2.

La scelta è ricaduta sulla tecnologia a moduli in silicio policristallino installati su strutture metalliche fissate a terra.

Infrastrutture e trasporti

Strade

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:

Il centro è anche raggiungibile dalle strade provinciali interne SP79 Alessano-Presicce, SP80 Alessano-Corsano, SP210 Alessano-Marina di Novaglie, SP242 Alessano-Specchia.

Ferrovie

La cittadina è servita dalla stazione ferroviaria Alessano-Corsano posta sulla linea Maglie-Gagliano del Capo delle Ferrovie del Sud Est.

Aeroporti

Gli aeroporti civili più vicini sono:

Distanze dalle maggiori località della provincia

Amministrazione

Template:ComuniAmministrazione

Amministrazioni precedenti

nome carica             dal                         al             partito
Loris Alemanno sindaco gennaio 1972 giugno 1975 DC
Ennio De Vito sindaco luglio 1975 febbraio 1979 PSI
Cosimo Rizzo sindaco marzo 1979 aprile 1980 PCI
Senza nome commissario prefettizio aprile 1980 giugno 1980
Ippazio Antonio Rizzo sindaco giugno 1980 gennaio 1982 DC
Cosimo Rizzo sindaco maggio 1982 ottobre 1982 PCI
Senza nome commissario prefettizio ottobre 1982 marzo 1983
Cosimo Rizzo sindaco marzo 1983 aprile 1984 PCI
Giovanni Siciliano sindaco aprile 1984 aprile 1985 Liberale
Renato Rizzo sindaco luglio 1985 novembre 1987 DC
Senza nome commissario prefettizio novembre 1987 luglio 1988
Nunzio Marzo sindaco luglio 1988 novembre 1989 PSI
Senza nome commissario prefettizio novembre 1989 ottobre 1990
Renato Rizzo sindaco ottobre 1990 marzo 1993 DC
Senza nome commissario prefettizio marzo 1993 20 giugno 1993
Cosimo Del Casale sindaco 20 giugno 1993 13 maggio 2001 PDS
Luigi Nicolardi sindaco 13 maggio 2001 in carica Partito Democratico

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat al 30/11/2010
  2. ^ Mare Adriatico secondo alcune convenzioni nautiche.
  3. ^ Valori climatici del Salento meridionale, su biopuglia.iamb.it.
  4. ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani, su confedilizia.it.
  5. ^ Dal Sito del Comune
  6. ^ Decreto stemma
  7. ^ Dati tratti da:
  8. ^ Dati Istat
  9. ^ Biblioteca Comunale
  10. ^ Approfondimento su Paolo Falcicchio
  11. ^ Censimento Istat 2001

Bibliografia

  • Salvatore Palese, Alessano e la sua Chiesa Maggiore, Congedo (1975)
  • Fulvio Tornese, Città di Alessano, "Studio sui materiali edilizi del centro storico", Edizioni Laborgraf
  • A.Caloro, A.Melcarne, V.Nicolì, Alessano, Storia, Arte, Ambiente, Edizioni Laborgraf
  • A.P.A. di Padre Roberto Francavilla, I Cappuccini in Alessano, Edizioni dell'Iride

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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