Io sono l'amore

film del 2009 diretto da Luca Guadagnino

Io sono l'amore è un film del 2009 diretto da Luca Guadagnino, tratto da un suo soggetto. La sceneggiatura è stata scritta con la collaborazione di Ivan Cotroneo, Barbara Alberti e Walter Fasano.

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Un'immagine tratta dal trailer del film.
Paese di produzioneItalia
Durata120 min
Generedrammatico
RegiaLuca Guadagnino
SoggettoLuca Guadagnino
SceneggiaturaBarbara Alberti, Ivan Cotroneo, Walter Fasano, Luca Guadagnino
ProduttoreLuca Guadagnino, Tilda Swinton, Alessandro Usai, Francesco Melzi d'Eril, Marco Morabito, Massimiliano Violante, Candice Zaccagnino (produttore associato), Silvia Venturini Fendi (produttore associato), Carlo Antonelli (produttore associato)
FotografiaYorick Le Saux
MontaggioWalter Fasano
MusicheJohn Adams (supervisione di Jen Moss)
ScenografiaFrancesca Di Mottola
CostumiAntonella Cannarozzi
TruccoFernanda Lucia Perez
Interpreti e personaggi

Il film è prodotto da First Sun e Mikado Film con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La scrittura del film è iniziata 7 anni prima della distribuzione nelle sale cinematografiche, avvenuta il 19 marzo 2010.

Trama

Il film è incentrato sulle vicende della ricca famiglia lombarda dei Recchi, composta da Emma e Tancredi e dai loro figli Elisabetta, Edoardo e Gianluca. Tra riti borghesi e convenzioni sociali, si consumano le storie dei vari membri della famiglia, alle prese con gli affari dell'azienda familiare e ruoli che la loro posizione gli impone. L'algida Emma troverà conforto e amore tra le braccia del giovane cuoco, Antonio. La passione che scoppia tra due anime totalmente differenti, come sono Emma e Antonio, romperà legami e convenzioni ben radicate, portando i due ad entrare in contatto con la loro vera natura, perché l'amore ha sempre un prezzo da pagare.

Produzione

Le riprese in esterni del film sono state realizzate a Milano, Sanremo, Dolceacqua, Castel Vittorio, Buggio e Londra. La dimora della famiglia Recchi è Villa Necchi Campiglio, conservata e gestita dal FAI.[1] Sebbene in Italia abbia incassato solo 240 mila euro [2], negli USA ha ottenuto un discreto successo di pubblico.

I piatti realizzati dal personaggio interpretato da Edoardo Gabbriellini sono creati dallo chef Carlo Cracco.[3]

Riconoscimenti

È stato presentato nella sezione "Orizzonti" della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[4] e successivamente presentato, come unico film italiano, al Sundance Film Festival 2010.[5]. Ha ottenuto tre nomination ai premi Alabarda d'oro 2010 vincendo quello come miglior regia. Ha vinto il Nastro d'argento europeo a Tilda Swinton, ai Nastri d'argento 2010.

Ha rappresentato l'Italia ai Golden Globe 2011 nella categoria "Miglior film straniero" e il 14 dicembre 2010 ha ottenuto la nomination nella categoria, come anche al BAFTA 2011.

Il 25 gennaio 2011 ottiene la nomination dall'Academy al Premio Oscar nella categoria Migliori Costumi.

Note

  1. ^ Come da titoli di coda del film.
  2. ^ [1]
  3. ^ Come da titoli di testa del film.
  4. ^ 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, su labiennale.org. URL consultato il 07-03-2010.
  5. ^ Guadagnino al Sundance con "Io sono l'amore", su ilquotidianodelcinema.tv. URL consultato il 07-03-2010.

Collegamenti esterni

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