Itanglese
Il termine itanglese viene definito dal dizionario Hoepli come “La lingua italiana usata in certi contesti ed ambienti, caratterizzata da un ricorso frequente ed arbitrario a termini e locuzioni inglesi”.[1]
Neologismo recente, si è iniziato a parlare di “Fenomeno Itanglese” a seguito di uno studio condotto dall’agenzia di traduzioni Agostini Associati Srl, la quale nel 2009 ha registrato, nel periodo dal 2000 al 2008, un incremento del 773% dell’utilizzo di termini inglesi all’interno di documenti in italiano.
Analogamente a quanto accaduto con fenomeni simili nelle altre lingue - i cosiddetti Spanglish, Franglais e Denglish, per citare i più noti – lo sviluppo dell’Itanglese ha suscitato l’interesse dell’opinione pubblica e di alcuni linguisti, che hanno dato vita a blog dedicati.
Non sono mancate reazioni da parte delle istituzioni, in particolare nel 2010 la Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati, mediante l’On. Paola Frassinetti, ha sostenuto il progetto.
L’Itanglese non risparmia alcun aspetto della nostra vita, tuttavia gli esempi più evidenti si possono riscontrare in ambito aziendale, dove oltre all’utilizzo smisurato di parole inglesi anche quando l’italiano prevede una o più valide alternative, sono stati coniati veri e propri neologismi:
- Switchare, da “to switch”, ha sostituito “scambiare”
- Committare, da “to commit”, invece di “impegnare”
- Matchare, da “to match”, come sostituto di “abbinare, appaiare”
- Schedulare, da “to schedule”, che sostituisce l’italiano “pianificare, programmare”