ADPCM

metodo di compressione che è un'estensione della codifica digitale PCM
Versione del 12 mag 2011 alle 21:26 di Valepert (discussione | contributi) (+cita libro)

La compressione ADPCM (Adaptive Differential Pulse Code Modulation) è un'estensione della codifica digitale PCM di base, usata largamente nel campionamento, quantizzazione e codifica di segnali audio, soprattutto in campo di telefonia fissa. A differenza del PCM di base, che campiona il segnale audio, lo quantizza secondo un codificatore non lineare (ad esempio logaritmico) e trasmette direttamente i valori quantizzati in formato numerico, l'ADPCM si basa sulla predicibilità di un campione a partire da un numero di campioni precedenti ad esso. Quindi, è sufficiente predire il campione n-esimo, valutare l'errore rispetto a quello reale e trasmettere soltanto l'errore di predizione. Dal canto suo, il decoder farà la stessa predizione e sommerà ad essa l'errore di predizione ricevuto. In questo modo il tutto funziona se la varianza dell'errore è minore della varianza dei campioni, nel senso che si avrà un reale risparmio di bit da trasmettere.

Una possibile tecnica di predizione è quella di tipo lineare e su un numero finito di campioni. In questo caso si usa il criterio del minimo errore quadratico medio MEMQ.

Con la tecnica ADPCM si riesce a garantire un bitrate di 32kbps in campo telefonico, contro i 64kbps del PCM tradizionale.

Bibliografia

  • (EN) ADPCM (Adaptive Delta Pulse Code Modulation), in Dictionary of Multimedia and Internet Applications: A Guide for Developers and Users, Hoboken, Wiley, 1999.