Dorina Bianchi

politica italiana
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Dorina Bianchi (Pisa, 3 giugno 1966) è una politica italiana. Deputata e senatrice, ha iniziato la sua esperienza politica nell'UDC, poi ha aderito alla Margherita e al Partito Democratico e infine è tornata nell'UDC.

L'esperienza politica

Laureata in medicina e chirurgia, di professione neuroradiologo, Dorina Bianchi ha avviato la sua esperienza politica nel 2001, nella sua città, Crotone, in occasione delle elezioni politiche, quando la coalizione di centrodestra - la Casa delle Libertà - la candida nel collegio uninominale di Crotone, in quota CCD. Viene eletta alla Camera dei deputati, riuscendo a superare il centrosinistra, storicamente radicato, seppure per poche decine di voti.

Aderisce dunque all'UDC e, nel corso della legislatura, è relatrice della Legge 40/2004 sulla procreazione assistita, schierandosi tra i protagonisti della campagna astensionistica in occasione dei referendum abrogativi del 2005.

Nel corso della legislatura, dopo aver dimostrato una certa insofferenza all'interno del centrodestra, accusato di aver avviato scarse politiche per il Mezzogiorno, la Bianchi dapprima lascia il gruppo dell'UDC per aderire al gruppo misto, poi passa alla Margherita, nello schieramento di centrosinistra.

Alle elezioni politiche del 2006 si candida quindi per la Camera dei deputati nella lista dell'Ulivo in Calabria, e viene eletta, assumendo l'incarico di vicepresidente della Commissione Affari sociali. Candidata alle elezioni primarie del Partito Democratico del 2007, viene eletta nell'assemblea costituente nazionale del Partito Democratico per una lista a sostegno del segretario Walter Veltroni.

Alle elezioni politiche del 2008 diventa senatrice, eletta per le liste del PD in Calabria. È membro della direzione nazionale del Partito Democratico e capogruppo del partito nella XII Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama. La sua figura, in questa fase, è riconducibile al gruppo dei "teodem" del PD.

Il 6 dicembre 2009, con un'intervista al Corriere della Sera, annuncia il suo ritorno nell'Unione di Centro, sostenendo che sia in atto uno spostamento del PD a sinistra e di sentirsi ormai solo "ospite" in tale partito. È Vicepresidente al Senato del Gruppo parlamentare Udc-Svp e Autonomie.

Il dibattito sul testamento biologico

Il 12 febbraio 2009 viene eletta caprogruppo del PD nella Commissione Igiene e Sanità del Senato in sostituzione di Ignazio Marino, noto per le sue posizioni laiche in materia di fine-vita. Durante il dibattito parlamentare la senatrice Bianchi ha più volte invocato la libertà di coscienza in vista del voto al ddl Calabrò sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT), suscitando molte critiche da parte dei colleghi di partito.

Nel marzo 2009, all'Assemblea dei Circoli del PD, la Bianchi è al centro di un attacco dell'esponente del partito Debora Serracchiani,[1] che a proposito del dibattito in corso sul testamento biologico afferma: "è giusta la libertà di coscienza, ma (...) trovo che sia un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo alla Commissione sanità del Senato chi non è portatore della posizione prevalente" del partito.

Note

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