Ca Balà è una rivista d'umorismo grafico e di satirica politica fondata da Graziano Braschi, Berlinghiero Bonarroti e Paolo Della Bella. Nasce a Compiobbi un paesino vicino Firenze. La rivista sarà pubblicata per 9 anni, dall'aprile del 1971 al gennaio del 1980 per un totale di 50 numeri.
all'immaginazione di sempre;
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Ca Balà | |
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Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | mensile |
Genere | satira politica |
Fondatore | Gruppo Stanza |
Fondazione | 1971 |
Chiusura | 1980 |
Sede | Compiobbi |
Diffusione cartacea | mondiale |
Record vendite | 15'000 mila (1974) |
Direttore | Pietro Santi, Mauro Senesi,Franco Manescalchi |
Storia
Nel 1967 Braschi, Buonarroti, e Della Bella fondano il Gruppo Stanza. Insieme si esercitavano a disegnare e stampare serigrafie. Il Gruppo stanza conosce in quegli anni Pietro Santi, scrittore fiorentino e appassionato di arte e iniziano a parlare di un progetto per una rivista satirica. Santi darà il nome alla rivista e si offre come direttore responsabile della rivista.
Il primo numero di Ca Balà esce nell'aprile del 1971 e costava duecento lire. Il livello di lavoro non era professionale. La rivista Ca Balà veniva completamente, disegnata, scritta, fotografata e messa in pellicola in una piccola stanza di Compiobbi, un paesino a 15 chilometri da Firenze.
Il nome Ca Balà , suggerito da Pietro Santi che nel maggio del 1950 era direttore di un'omonima rivista letteraria, riprende il termine di una calle veneziana: Fondamenta Ca Balà.
Ca Balà inizialmente con periodicità mensile, veniva spedita per posta agli abbonati( inizialmente duecento ) e le copie venivano consegnate alle principali librerie d'Italia.
Il Gruppo Stanza si autofinanziava con la pubblicazione di serigrafie.
La rivista diffusa nel circuito ''underground' e con un rifiuto per il [[copyright] aveva all'inizio una tiratura che non superava le mille copie.
Dal 1971 al 1973 Ca Balà rappresentava una novità sullo scenario satirico Italiano, un
[1].
Ca Balà sparava a zero contro le truffe dei politici e dei sindacalisti,contro la morale comune, contro la chiesa e la sessuale scolastica o religiosa. Nel 1973 a partire dal numero 32 Mauro Senesi diventa direttore responsabile di Ca Balà al posto di Pietro Santi.
Nel 1974 il numero-poster 34, riferito al divorzio , viene venduto a 15'000 persona a Firenze.
L'esperienza del numero-poster risale al 1973. Il successo inatteso del numero 29-30 spinse la redazione a cambiare la rivista ( nell'attesa di una nuova serie) in una rivista-manifestoErrore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>
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Il numero 39 di Ca Balà venne pubblicato senza avere alla guida della testata un direttore e per un certo periodo di tempo si sospendono le pubblicazioni. Alla base ci furono problemi economici.
I collaboratori non venivano pagati, si autotassavano e non c'erano finanziamenti. Queste difficoltà obbligarono il Gruppo Stanza ad un periodo di ripensamento e di riorganizzazione.Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>
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Dal 1975 Ca Balà iniziò ad avere maggior attenzioni dal mondo culturale.
(Eco, Zavattini, Tranfaglia, Saviane,e Spinella ne hanno parlato).
Mario Guaraldi,editore fiorentino, inizia a finanziare la rivista e si occupa anche della distribuzione di Ca Balà.
La rivista prese un carattere più professionale, e meno underground.Inoltre Gualardi mandò Braschi, Buonarroti e Della Bella da un'avvocato per paura di denunce e querele.Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>
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Il risultato furono quattro vignette censurate per non ledere la suscettibilità dei partiti politici.
Nonostante questo le tirature con questa nuova impostazione arrivano a superare le quattro-cinquemila copie.
Nel marzo del 1976 Ca Balà cambia nuovamente formato, stile album e aumentano il numero delle pagine.Cerca un nuovo sponsor editoriale prova con l “Ottaviano” casa editrice milanese per poi abbandonarla subito. La casa editrice Gruppo Stanza poi si trasferisce a Pistoia e cambia anche nome in: “Editrice centro di Comunicazione Pistoia.”
Nel 1978 Cabala passa sotto la guida di Franco Manescalchi. Oltre ad interventi satirici, iniziò a collezionare anche articoli storici e teorici sull'umorismo. Venne pubblicata una monografia di Hermano Lobo(rivista spagnola anti-Franchista), una dell'Enragé e una di Szpiki, giornale satirico polacco fra i piu importanti. Sempre nel 1978 nasce “IL Male” , giornale satirico.
L'incredibile boom de “il Male” mandò in crisi Ca Balà. Tentativi da parte del Gruppo Stanza di far uscire Cabala in edicola con numeri scandalistici sul modello de “Il Male”, incrinarono sempre più la notorietà della rivista, fino al termine di essa con l'ultimo numero nel gennaio del 1980.
Influenze
I punti di riferimento per il Gruppo Stanza furono le riviste francesi che iniziarono ad uscire a Parigi intorno ai movimenti del 1968.
Giornali come “Sinè-Massacrè”, “Charlie-Hebdo”, “l'Enragé”. Disegnatori quali Reiser e Wolinski, Bosc e Sine.
La rivista francese “Bizarre” degli anni sessanta d'impostazione surrealista o il mensile sempre francese “ Hara Kiri”
Fra le riviste italiane da cui il Gruppo Stanza prese spunto furono:
- “ Il caffé “ di Giambattista Vicari,
- “ Il delatore ”di Bernardino Zapponi.
IL Processo
Nel Gennaio del 1980 escì in edicola il numero 10 di Ca Balà. Nella rivista comparve all'interno allegato un'ostia “ d'emergenza contro la bestemmia,con ostensorio di viaggio” e una serie di santini satirici ritagliabili. Il Gruppo Stanza venne dunque accusato di oscenità e vilipendio alla religione di Stato Cattolica.
Il Gruppo Stanza fece ricorso alla cassazione e con la difesa di Paolo Barile(Costituzionalista) gli imputati vennnero completamente assolti poiché la religione di stato non era più quella cattolica in seguito al decreto legge[••••].
Il processo durò alcuni anni e sancì la fine di fatto di Ca Balà.
Le Riviste
I primi numeri dalla periodicità mensile, cambiavano spesso il formato il prezzo e il numero delle pagine e sopratutto le copertine sottolineavano l'intenzionalità del messaggio di Braschi,Bonarroti e Della Bella e il loro sguardo rivolto anche alla scena politica mondiale.
- Il numero 1 dell'aprile 1971 è un foglio di calendario dedicato a San Che Guevara ( su cui è possibile leggere “ Crear “ tres, muchos Vietnam”).
- Il numero 3 del giugno 1971 trattava le discriminazioni razziali in America. Possiamo vedere sulla copertina della rivista un ritratto di Angela Davis con un bavaglio sulla bocca e la bandiera America sullo sfondo.
- Il numero 21 del 1972 è stato interamente dedicato a Giuseppe Scalarini, grande vignettista di una rivista satirica del […] : “L'Avanti!”
Oltre alla sperimentazione grafica, anche se in misura minore, ci fu una ricerca poetica e letteraria alla quale presero parte B.A Olivo e F,Manescalchi.
A questi si aggiunsero anche artisti riconducibili alla sfera delle ricerche verbo-visuali come:
Michele Perfetti, Giuseppe Chiari e Nanni Balestrini.
Numero-poster 29-30 del 1974
Numerose sono state le parodie in chiave situazionista di pubblicità e fumetti targati Walt Disney. Va annoverato in base a quest'ultima cosa il numero 29-30 di Ca Balà dell'anno 1973. Il numero 29-30 si presenta come un poster di 85x85cm, avente come protagonista Paperon de' Paperoni arrabbiatissimo sulla cui nuvoletta appare : “ GOLPE!” invece della onomatopea “GULP”. Chiaro riferimento al sanguinoso colpo di stato o golpe di Pinochet in Cile. I successivi numero-poster avevano come chiaro riferimento le icone della sinistra da Marx a Lenin.
Numero-poster 37 del 1974
Il numero-poster 37 del 1974 è dedicato al referendum sul divorzio che si sarebbe tenuto nello stesso periodo.Il recto della rivista si presentava con vignette e alcune pubblicità finte, a tema.Il verso invece era simile ad un poster a tre colori con sopra raffigurato l' “ S.S Anti-divorzio”, una fantomatica squadra di calcio formata da politici di quel periodo che si batterono in favore del referendum.La formazione variava da Andreotti ad Almirante, da Rumor a Fanfani. Sopra la testa e ai piedi dei politici vi era lo slogan : “Giocano con il tuo futuro. Battili con un NO !” Il numero 37 di Ca Balà venne distribuito una domenica di maggio fuori dallo stadio comunale di Firenze.Fu un vero successo: la tiratura di circa 15'000 mila copia venne completamente venduta.
- Il numero 4 del 1977 è un numero speciale. Collaborano alla rivista Gianni Segre e Cesare Zavattini ed è interamente dedicata all'umorismo amaro e sanguigno di Hernano Lobo, rivista spagnola antifranchista.
- Il numero 8 del 1979 fu una pubblicazione significativa, poiché all'interno della rivista vi era una raccolta di tutte e 64 le vignette che componevano l' “ Album des Eugènes” di Jean Cocteau. Vignette che in Italia erano ancora inedite.
Ultimo Numero
L'ultimo numero di Ca Balà è il N.50. Esce in edicola nel 1981 e viene sequestrato( primo sequestro in tutta la storia della rivista) per oscenità. La rivista “ Il Male” stava riscuotendo un grande successo e Ca Balà cercò malamente di seguire il modello de “IL Male” e inevitabilmente finì col cadere nello scurrile e nell'oscenità.
Critiche a CaBala
Ca Balà con il suo umorismo graffiante e sfacciato iniziò col tempo a perdere l'appoggio anche formale di coloro che inizialmente avevano creduto nella rivista.
-Protestano gli omosessuali della rivista “ Fuori”.Angelo Pezzana membro del “Fuori” non permise la vendita ne l'esposizione di Ca Balà nella sua libreria di Torino a causa di una vignetta , ritenuta a loro avviso, oltraggiosa nei loro confronti. Chiappori smise di collaborare con il Gruppo Stanza in seguito ad una loro recensione di un libro, nato dalla collaborazione con Fortebraccio, nella quale facevano troppo uso della parola “ cazzo”. Oreste del Buono a quei tempi direttore di Linus accusa Ca Balà di attaccare troppo il PCI.
Umberto Eco inizialmente elogiò il lavoro del Gruppo Stanza anche con un intervento su un almanacco della Bompiani del 1973 intitolato “ L'Altra Grafica”. Ma in seguito ad un numero di Ca Balà incentrato sulla concentrazione editoriale,dove si parla male anche della Bompiani, Eco scrisse una lettera di protesta a Ca Balà dicendo che la loro “non è satira ma invettiva soltanto e quindi lui non si diverte”. ( A quei tempi Umberto Eco era un funzionario della Bompiani).
Il PCI accusa la redazione di Ca Balà di essere troppo “ agganciati all'estremismo” e cosa buffa gli stessi estremisti della sinistra, criticano a sua volta Ca Balà per una vignetta che manca di rispetto a Mao Tse Tung.
Anche alcuni intellettuali e giornalisti, che avevano promesso il loro appoggio per la riuscita di Ca Balà iniziarono pian piano a dileguarsi per paura di compromettersi con con frequentazioni pericolose.
Ca Balà e Linus
I collaboratori
Insieme a Braschi, Bonarroti e Della Bella vi furono numerosi collaboratori a Ca Balà :
- Alfredo Chiappori,
- Rauch,
- Giuliano ( che negli anni con Ca Bala si esprimeva in umorismo nero e surreale)
- Manetta
- Chumez lo spagnolo,
- Maurizio Bovarini,
- Angelo Olivieri,
- Lido Contemori,
- Presciutti,
- Malfatti,
- Max Capo
- Paolo Albani (il poeta)
- Jacopo Fo ( figlio di Dario Fo , affermatosi ne “Il Male”),
- Michele Perfetti,
- Giuseppe Chiari,
- Nanni Balestrini.
Curiosità
La distribuzione della rivista veniva fatta a mano, Buonarroti, Braschi e Della Bella andavano alle poste, compravano i francobolli e inviavano da soli le copie agli abbonati. Anche la stessa registrazione degli abbonati veniva fatta a mano in un quaderno, dove venivano aggiunti gli indirizzi. Talvolta venivano aiutati anche da altri gruppi di contro-informazione. Nasce dunque il bisogno di avere una distribuzione organizzata. È in questa ottica che i tre "cabalisti" organizzano un incontro nel 1972 alla casa del popolo Buonarroti di Firenze. Il tema era appunto quello della contro-informazione.
Del'incontro non è rimasta alcuna traccia: "tra il giallo e lo spionistico" i nastri contenenti la registrazione dell'incontro sono spariti improvvisamente. Alcuni pensano sia stato il dissapore che c'era fra il consoglio della casa del popolo e i cabalisti.
Il direttore di Ca Balà del 1975 Guaraldi ebbe anche un incontro con Del Buono,il padre della satira italiana. Significava molto per la rivista poichè la redazione si sarebbe potuta spostare a Milano e non avere più un ruolo di periferia.Ma Del Buono tra Rizzoli, a capo della testata 'linus' e Guaraldi , preferì il rilancio di 'Linus' piuttosto che quella di 'Ca Balà'.
Si dice che il numero-poster 29-30 di Ca Bala,durante il Golpe Cileno di Pinochet del 1973, sia stato visto affiso per le vie di Cuba.
Note
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Pubblicazioni
Elenco delle riviste di Ca Balà:
- numero 1 , aprile 1971.
- numero 2 , maggio 1971.
- numero 3 , giugno 1971.
- numero 4 , luglio 1971.
- numero 5-6 , agosto-settembre 1971.
- numero 7, Anno I , ottobre 1971.
- numero 8, Anno I- Mensile, novembre-dicembre 1971.
- numero 10, Anno II-Mensile, gennaio 1972.
- numero 11, Anno II-Mensile, febbraio 1972.
- numero 12-23, Anno II-Mensile, marzo-aprile 1972
- Anno II, numero 14, maggio 1972.
- Anno II, numero 15-16, giugno-luglio 1972.
- Anno II, numero16-17, agosto-settembre 1972.
- numero 19,Anno II-Mensile, ottobre 1972.
- numero 20,Anno II-Mensile, novembre 1972.
- numero 21,Anno II-Mensile, dicembre 1972.
- numero 22-23,Anno III-Mensile, gennaio-febbraio 1973.
- numero 24,Anno III-Mensile, marzo 1973.
- numero 25,Anno III-Mensile, aprile 1973.
- numero 26,Anno III-Mensile, maggio 1973.
- numero 27-28,Anno III-Mensile, giugno-luglio 1973.
- numero-poster 29-30, Anno III-Mensile, agosto-settembre 1973.
- numero-poster 31, Anno III-Mensile, ottobre 1973.
- numero 32,Anno III-Mensile , novembre 1973.
- numero 33,Anno III-Mensile , dicembre 1973.
- numero 34,Anno VI-Mensile , gennai 1974.
- numero 35/36,Anno VI-Mensile , marzo 1974.
- numero-poster 37,Anno VI-Mensile , aprile 1974.
- numero 38,Anno VI-Mensile , giugno 1974.
- 'Album del governo giallo' novembre 1975.
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.1
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.2
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.3
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.4
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.5
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.6
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.7
- Trimestrale di satira politica e d'umorismo grafico. N.8
- mensile N.9 dicembre 1979
- mensile N.10 gennai 1980
BiblioGrafia
- Dogheria,Duccio.2009. 'Settanta punti sul vivo'.In 'Charta. Anno 18 , gennaio-febbraio 2009' pp'42-45'.
- Chiesa, Adolfo.1990. 'La satira politica in Italia'.Roma-Bari. Editori Laterza
- Chiesa, Adolfo.1985. 'Così ridono gli Italiani'.Roma. Newton Compton
- Chiesa, Adolfo.1988. 'Le più belle vignetta sul 68'.Roma. Newton Compton
- Fioretti, Claudio(a cura di).1979. 'Enciclopedia della satira politica'.Panorama.
- Perini, Maria Grazia.1977.In ' Eureka'
- Cirio,Rita e Favari,Pietro(a cura di).1973.'L'altra Grafica.'.Milano.Bompiani.
- Incerti, Roberto.1989.'La città della satira/3'.In ' Repubblica.' p 'VII'.
- D'Orrico, Antonio.1979.' “ Ca Balà” 8 anni dopo: disegnare stanca'.In ' L'Unità'.
- Malerba, Luigi.1976.'L'aggressione Satirica'.In 'Corriere della sera'.
- Aloi, Dino e Mellana, Claudio(a cura di).2001.'30 anni fa...CA BALA'.Torino.Il Peninno.
- 'La stampa italiana nell'eta della tv 1975-1991'.Roma-Bari. Laterza
- Gruppo Stanza.1977.”il crudele e il politico”.Milano. Ottaviano
- ^ Così ridono gli italiani