Aldo Protti

baritono italiano (1920-1995)

Aldo Protti (Cremona, 19 luglio 1920Cremona, 10 agosto 1995) è stato un baritono italiano.

Biografia

Inizia a farsi conoscere durante la seconda guerra mondiale partecipando alla trasmissione radiofonica "L'ora del soldato", che l'EIAR dedicava alle forze armate. Terminato il conflitto, frequenta il Conservatorio di Parma e nel 1948 vince il concorso nazionale di canto indetto a Bologna dall'ENAL.

Il debutto avviene il 9 ottobre 1948 al Teatro Pergolesi di Jesi, dove interpreta come protagonista il Barbiere di Siviglia di Rossini. Nell'aprile del 1950 canta per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano nell'Aida di Verdi[1], iniziando una carriera internazionale che lo porterà nei più importanti teatri del mondo.

Oltre alla frequente presenza alla Scala per tutti gli anni cinquanta, particolarmente fortunata è la collaborazione con Herbert von Karajan alla Staatsoper di Vienna, dove è costantemente presente dal 1957 al 73 in circa 380 recite.[1]
Nel 1961 partecipa alla seconda tournée lirica di artisti italiani in Giappone, al fianco, tra gli altri, di Mario del Monaco, Renata Tebaldi, Gabriella Tucci, Gianni Poggi e Giulietta Simionato. Vengono eseguiti e registrati Rigoletto e Aida di Verdi, Andrea Chénier di Umberto Giordano e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.[1]

Importante è anche la collaborazione con la RAI, dall'edizione televisiva di Rigoletto del 1955, con la regia di Franco Enriquez, a diverse registrazioni radiofoniche: La forza del destino, Un ballo in maschera e Falstaff di Verdi, Francesca da Rimini di Zandonai, L'olandese volante di Wagner, La sposa di Corinto di Pietro Canonica, La morte di Danton di Gottfried von Einem, Genoveva di Schumann. Esegue anche l'oratorio La resurrezione di Cristo di Lorenzo Perosi.

Approda tardivamente nel 1985 al Metropolitan di New York con Rigoletto, per poi iniziare con la stessa opera un famoso tour negli States.

L'addio alle scene avviene nel 1989 con una recita di Nabucco a Roncole Verdi, davanti alla casa natale del maestro, nell'ambito del Verdianeum Festival che aveva contribuito ad organizzare. Continua a cantare e insegnare fino all'ultima apparizione in pubblico nel 1995, quando riceve il premio Caruso a Lastra a Signa.

Protti ha vestito i personaggi di circa cinquanta opere, con una preferenza per il repertorio verdiano; ha svolto inoltre una notevole attività concertistica. L'opera maggiormente eseguita è stata Rigoletto, interpretata quattrocentoventicinque volte[1], che l'ha consacrato tra i grandi interpreti verdiani del secondo dopoguerra[senza fonte]. Ha inciso per le case discografiche Decca e Philips.

Nel 1969 fu insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana[1]. Nel 2010 la città di Cremona gli ha dedicato una via[2].

Discografia

Incisioni in studio

Edizioni dal vivo

Premi e riconoscimenti

  • 1960 "Viotti d'Oro"
  • 1961 "Croce d'Oro della Croce Rossa Giapponese"
  • 1963 "Gazzotti d'Oro"
  • 1967 "Palcoscenico d'Oro"

Note

  1. ^ a b c d e Autobiografia, su operaclick.com. URL consultato il 5-2-2011.
  2. ^ L'intitolazione a Protti di una strada a Cremona è stata oggetto di discussione, tra il 2005 e il 2010, a causa di un presunto passato nelle brigate nere che lo avrebbe visto, assieme alle milizie fasciste, protagonista di rastrellamenti contro i partigiani nelle valli attorno alla Val Susa. Le ricostruzioni sul suo passato non sono però state provate, e una strada gli è stata intitolata con il parere unanime della commissione toponomastica cremonese. ( Silvia Galli, Fascista, ma baritono di fama mondiale - Una via ad Aldo Protti, in Corriere della Sera, 04 febbraio 2010. URL consultato il 07-08-2010.)

Bibliografia

  • J.B. Steane, Grove Music On Line, Oxford University Press, 2008

Collegamenti esterni