Architetture militari

Castello

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello di Francavilla Fontana.

Costruito 1450 dal principe Giovanni Antonio Orsini Del Balzo nello stesso periodo in cui consolidò la cinta muraria, come alloggio dei soldati e fortificazione.[1] Ingrandito nel 1536 dal marchese di Oria Bernardino Bonifacio, esigue modifiche sono state apportate dai principi Imperiali agli inizi del XVIII secolo, trasformandolo nell'aspetto odierno.[2]

 
Scorcio di Palazzo Imperiali

Ha una pianta rettangolare, gli spigoli perfettamente simmetrici ed aggettanti, a mo' di torri, coronato da archetti ogivali e merlatura. Una cornice marcapiano delimita la parte inferiore da quella superiore, costituita da tufature verticalizzate. È circondato da un fossato. Tra i torrioni si apre uno splendido loggiato barocco, in pietra, con quattro arcate incorniciate da sculture ed affiancate da semicolonne che sostengono una trabeazione con fregio e con cornicione.[3]

Un ampio portale settecentesco dà accesso al cortile circoscritto, quasi a peristilio, da un doppio colonnato che sottende una serie di archi a sesto ribassato. Nel cortile è presente un fonte pedobattista datato al XIV secolo, proveniente dalla distrutta chiesa angioina.[4] Un ampio scalone a doppia rampa da accesso al piano superiore, nelle cui sale, voltate quasi tutte a crociera, semplice o stellare, trovava posto la pinacoteca di famiglia. Tuttora si possono ammirare tele del XVI secolo, segno del mecenatismo dei Bonifacio e alcuni ritratti risalenti al XVIII secolo (Michele Imperiali (senior) e altri). Nella sala dei ricevimenti è posto un camino con arma degli Imperiali.[5] Dal 1711 al 1731 nel castello si depositava il sale, ricavato dalle Saline ubicate tra Torre Colimena e Torre Cesarea. Dal 1821 e fino a pochi anni fa, il Castello è stato sede del Municipio,[6] ed è tuttora proprietà del comune di Francavilla.

 
Porta del Carmine

Le mura

La costruzione della prima cinta muraria della città fu concessa dal principe Filippo di Taranto il 16 novembre 1364.[7] Non si conosce il tracciato di queste mura, ma esse racchiusero probabilmente un abitato che, partendo intorno alla Chiesetta del Salvatore, avvolgeva la Chiesa Nuova e si spingeva verso nord fino al convento di San Francesco. Quando Giovanni Antonio Orsini Del Balzo acquistò il feudo nel 1455 pensò subito di fortificare la città sostituendo le vecchie mura angioine con mura più solide ed articolate; le nuove mura, partivano dalla Porta Grande, nei pressi della Chiesa del Salvatore e si aprivano nella Porta Sant'Antonio. Di qui, correvano fino alla Torre D'Elia, a nord-ovest della città, giungevano alla Porta Nuova e poi tornavano nei pressi della Chiesa del Salvatore.[8] il 16 marzo 1517[9] la Regina Giovanna IV concesse la costruzione di una nuova cerchia muraria più larga, dato che il feudo si era notevolmente ingrandito. L'ultima cerchia muraria fu costruita nel settecento, durante il dominio degli Imperiali.
Lo scavalcamento delle mura avvenne nel 1838[10] e contemporaneamente iniziò anche la loro demolizione; oggi dell'antica cinta muraria restano solo pochi tratti intorno al centro storico.

 
Stemma della città scolpito sul frontone della Porta della Croce

Le porte

  Lo stesso argomento in dettaglio: Porte di Francavilla Fontana.

Erano i punti d'accesso della cinta muraria cittadina, la loro costruzione avvenne tra il XVII secolo e la prima metà del XVIII. Nel corso degli anni l'espansione della città ha portato ad un progressivo abbattimento delle porte, lasciandone ai giorni nostri solo tre.
La Porta del Carmine, edificata dagli Imperiali tra il 1630 ed il 1656,[11] è fortemente monumentalizzata e la struttura a tre fornici la avvicina ad un arco di trionfo; è forse quella che riveste la maggiore importanza storica, nel corso dei secoli è stata infatti teatro delle esecuzioni capitali e di scontri armati tra i francavillesi e le popolazioni limitrofi. La Porta della Croce e la Porta dei Cappuccini risalgono invece al XVIII secolo,[12] entrambe costituite da un unico fornice si caratterizzano, la prima, per l'utilizzo del bugnato come rivestimento murario, la seconda, per il timpano semicircolare che la sovrasta.

  1. ^ Clavica, Poso, pp.74-75.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Castello2
  3. ^ Clavica, Poso, p.79.
  4. ^ Clavica, Poso, p.82.
  5. ^ Castello di Francavilla Fontana- Mondimedievali.it, su mondimedievali.net. URL consultato il 25-6-2009.
  6. ^ Clavica, Poso, p.75.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Univ1
  8. ^ Clavica, Poso, p.20.
  9. ^ Clavica, Poso, p.21
  10. ^ Clavica, Poso, p.34.
  11. ^ Clavica, Poso, p.120.
  12. ^ Clavica, Poso, p.121.