Nocera Umbra
Template:Comune Nocera Umbra è un comune italiano di 6.145 abitanti della provincia di Perugia.
Geografia fisica
- Classificazione climatica: zona E, 2318 GR/G
Storia
Fu un insediamento di origine umbra Noukria, fondata dai Camers (Camerinesi) a 109 miglia da Roma e vicina alla catena degli Appennini Nocerini.
La località si sviluppò prevalentemente in età romana (col nome di Nuceria Camellaria), grazie alla sua ubicazione lungo la via Flaminia, proprio dove si diramava un ramo della Flaminia che portava a Fanum. I Romani costruirono anche un'altra strada, la Septempedana, che attraversati i vici di Dubios, Prolaqueum e Septempeda proseguiva per Ancona. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, nell'elenco dei Popoli Umbri cita i "Nucerini cognomine Favonienses et Camellani", (i Nocerini chiamati Favoniensi e Camellani), i primi (Favoniensi) avrebbero abitanto nella vicina località oggi chiamata Pievefanonica, mentre un gruppo di Camellani si sarebbero trasferiti vicino ad Arcevia nel Piceno.
Nel V secolo fu sede di diocesi e prima del sec. X inglobò anche il vastissimo territorio già delle antiche città di Tadinum, Plestia e Sentinum.
Il primo saccheggio, se non una vera e propria distruzione, come dice lo storico Jordanes, si ebbe al passaggio dei circa 100.000 Goti di Alarico, diretti verso Roma (che presero nel 410). Occupata nel 571 dai Longobardi, data la sua importanza strategica, divenne sede del Gastaldo, (uno dei 10 del Ducato di Spoleto, con un'autorità simile al prefetto di provincia attuale) che aveva responsabilità militari, amministrative e giudiziarie, coadiuvato da alcuni Sculdasci dislocati nel vasto territorio. Già dalla prima invasione longobarda fu sede anche di una Arimannia, formata da famiglie di guerrieri nobili e molto ricchi dei quali alla fine dell'Ottocento è stata trovata una vasta necropoli. Con i Franchi, divenne contea dell'estremo nord-ovest del Ducato di Spoleto, zona di confine con le terre dipendenti dall'Esarcato Bizantino di Ravenna.
La città alto medioevale, chiusa nelle sue mura inaccessibili e con la sua rocca inespugnabile in cima, circondata di torri, aveva circa tremila abitanti. L'intera vastissima diocesi (1500 km²) intorno ai diecimila abitanti.
Fu presa e incendiata da Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1248, per il suo essere di parte guelfa e per via di una ribellione.
Ricostruita, fu prima sotto il governo dei Trinci di Foligno (i cui antenati longobardi furono conti della città per più di 150 anni) e poi, dalla metà del XV secolo, pur avendo un proprio governatore, fece parte dello Stato della Chiesa fino all'Unità d'Italia, nel 1860.
Nel settembre 1997, gli eventi sismici del terremoto con epicentro a Colfiorito, tra Umbria e Marche, ha reso completamente inabitabile l'antico centro storico, attualmente ancora oggetto di lavori di riparazione. Sono stati invece ultimati i lavori di ripristino del resto dell'area urbana e delle numerose frazioni che riportarono a loro volta pesanti conseguenze nel sisma.
Monumenti e luoghi d'interesse
Caratteristica città medioevale e famosa per la bontà delle acque del suo territorio, portate nel Seicento fino a Costantinopoli, è dominata dalla grande torre, detta il Campanaccio, unico resto della robusta rocca dei suoi Gastaldi, poi dei suoi Conti.
Dell'antica cattedrale, inglobata nella fortezza, resta solo il portale del sec. X. Di grande importanza è la chiesa di San Francesco, romanico-gotica del XIV secolo, non solo per gli affreschi di Matteo da Gualdo, ma anche perché è sede della Pinacoteca comunale, con opere dell'Alunno, del Maestro di San Francesco e della scuola del Cimabue. Nel museo sono custoditi anche reperti di epoca romana, tra cui un miliario della via Flaminia per Ancona, un ritratto femminile, frammenti di mosaico, un cippo del III secolo e alcune parti del monumento funebre, ornato a suo tempo di quattro iscrizioni greche, del vescovo Varino Favorino da Camerino, famoso grecista che ha pubblicato uno dei primi dizionari della lingua greca ed è stato maestro di greco alla corte dei Medici a Firenze per i futuri papi Leone X e Clemente VII e tenne anche la cattedra di greco nella Università di Roma.
Nel Museo dell'Alto Medioevo di Roma, sono conservati importanti reperti trovati a fine Ottocento in quasi duecento tombe longobarde, del VI e VII secolo, dell'arimannia stanziata nel territorio di Nocera.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

Geografia antropica
Frazioni
Acciano, Africa, Aggi, Bagnara, Bagni, Bandita, Boschetto, Boschetto Basso, Capannacce, Casaluna, Casa Paoletti, Case, Case Basse, Castiglioni, Castrucciano, Catecuccio, Cellerano, Ceresole, Colle, Colle Croce, Colpertana, Colsaino, Gaifana, Isola, La Costa, Lanciano, Largnano, Le Cese, Le Molina, Le Prata, Maccantone, Mascionchie, Molinaccio, Montecchio, Mosciano, Mugnano, Nocera Scalo, Nocera Umbra Stazione, Pettinara, Ponte Parrano, Salmaregia, Schiagni, Sorifa, Villa di Postignano, Ville Santa Lucia
- Sorifa è una piccola frazione del comune di Nocera Umbra, situata in media montagna (643 m s.l.m.) nella prossimità del monte Pennino. Secondo i dati del censimento Istat del 2001, gli abitanti sono 76 [2].
- Abitata sin dal Paleolitico e Neolitico, testimoniato dal ritrovamento di alcuni reperti d'epoca, venne in seguito occupata dagli umbri e dai romani. Il nome attuale gli venne dato nel basso Medioevo, quando i Longobardi calarono dal nord e si stabilirono in questa zona: il nome Sorifa, in longobardo, significherebbe costruzione tra le rocce.
- L'economia è da sempre basata sulla coltivazione e sull'allevamento.
- In seguito al terremoto del 26 settembre 1997, il paese è andato per la gran parte distrutto e gli abitanti sono stati costretti a trasferirsi in un campo container. I lavori di ricostruzione, ancorché avanzati, non sono ancora del tutto conclusi.
- Boschetto è una frazione divisa tra il comune di Nocera Umbra e Gualdo Tadino. A dividere in due la frazione nei due territori comunali scorre il Rio Fergia, affluente del torrente Caldognola.[3]
- Luoghi d'interesse sono la Chiesa di S. Nicolò, la Chiesa rupestre di San Giovanni, il Castello.
Personalità legate a Nocera Umbra
- San Rinaldo (Postignano, 1150 circa – Nocera Umbra, 1217), religioso, vescovo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, patrono di Nocera Umbra.
- San Filippo Oderisi (†1285), vescovo benedettino.
- Luca Ridolfucci Gentili (Camerino, ? – Perugia, 1389), cardinale e vescovo cattolico.
- Ludovico Clodio (Caldarola, 1442 – 1514), vescovo cattolico, diplomatico e architetto militare.
- Varino Favorino (Pievefavera, 1445 circa – 1537 circa), vescovo cattolico e letterato. Fu il precettore di Giovanni de' Medici (futuro papa Leone X).
- Francesco Redi (Arezzo, 1626 – Pisa, 1697), medico, naturalista e letterato.
- Marco Battista Battaglini (San Mauro Pascoli, 1645 – San Mauro Pascoli, 1717), vescovo cattolico e antiquario italiano.
- Alessandro Borgia (Velletri, 1682 – Fermo, 1764), vescovo di Nocera Umbra dal 1716 al 1724.
- Domenico Costanzi (Nocera Umbra, 1819 – Roma, 1898), imprenditore, costruttore e gestore di grandi alberghi in Roma.
- Felice Bisleri (Gerolanuova, 1851 – San Pellegrino Terme, 1921), patriota e industriale, inventore del Ferro-China Bisleri e fondatore dell'azienda Acqua minerale Nocera Umbra.
- Francesco Mari (1873 - 1934), sacerdote e studioso, esponente del modernismo.
- Fulvio Sbarretti (Nocera Umbra, 1922 – Fiesole, 1944), carabiniere, medaglia d'oro al valore.
Gemellaggi
- Frosinone, dal 2010
- Gabicce Mare, dal 2011
Amministrazione
Note
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ istat.it
- ^ Toponomastica: BUSCHECTUS (1304); Buschictus(1437) secondo A.N.N.U., rogiti del Notaio Liberto Vitali, A,I,14; c.20 v. Il toponimo dal chiaro significato di luogo ricco di vegatazione, come è tuttora la zona intorno al castello, è diminuitivo di bosco del latino tardo "buscus". ("Archivium Buschictus" n.1 giugno 2008 - a cura del Comitato Difesa Rio Fergia)
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nocera Umbra