Dangerously in Love

album di Beyoncé Knowles del 2003
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo brano inciso in origine dalle Destiny's Child, vedi Dangerously in Love (Destiny's Child).

Dangerously in Love è l'album di debutto da solista della cantante statunitense R&B Beyoncé Knowles, pubblicato dalla casa discografica Columbia Records il 22 giugno 2003. Le registrazioni dell'album si sono protratte dal 2002 al marzo 2003, quando ancora faceva parte della band, da lei formata, le Destiny's Child. Principalmente R&B e Soul, l'album è caratterizzato da influenze arabe e hip hop e contiene molte canzoni uptempo e ballate.

Dangerously in Love
album in studio
ArtistaBeyoncé Knowles
Pubblicazione22 giugno 2003
Durata69:47
Dischi1
Tracce15
GenereRhythm and blues
Soul
Hip hop
EtichettaColumbia
ProduttoreBeyoncé Knowles (anche produttrice esecutiva), Scott Storch, Missy Elliott, Craig Brockman, Rich Harrison, Sherrod Barnes, Nat Adderley, Jr., Errol "Poppi" McCalla, Andreao "Fanatic" Heard, Mister B, Bryce Wilson, Mark Batson
Registrazione2002 - Marzo 2003
Patchwerk Studios
(Atlanta, Georgia)
SugarHill Studios
(Houston, Texas)
South Beach
(Miami, Florida)
Baseline Studios, SoHo Studios, Sony Music Studios
(New York City, New York
COE.BE.3 Studios
(Stone Mountain, Georgia)
Certificazioni
Dischi d'oro11
Dischi di platino13
Beyoncé Knowles - cronologia
Album precedente
Album successivo

Ha debuttato alla #1 della classifica statunitense Billboard 200, vendendo 317.000 copie nella sola prima settimana. L'album in poco tempo è diventato un successo commerciale mondiale, guadagnando un gran numero di dischi platino in Australia, Regno Unito, e negli Stati Uniti. Ha ricevuto moltissime critiche positive e ha fatto guadagnare alla cantante, 5 Grammy Awards.

Background

Secondo Corey Moss di MTV News, i fans sono affamati di vedere la Knowles, dopo anni con le Destiny's Child, come solista.[1] Mentre registravano il loro terzo album, Survivor, nel lontano 2000, Knowles annunciò che i membri del gruppo, lei compresa, per un breve periodo, avrebbero potuto negli anni a seguire, prendere una pausa per concentrarsi sulle loro carriere da soliste.[2] L'idea di lanciare le tre cantanti da soliste venne al manager del gruppo, nonché padre di Beyoncé, Matthew Knowles.[3]

Con vari tipi di musica per ogni membro del gruppo, l'album non fu creato con l'intenzione di competere nelle classifiche.[4] Il team delle Destiny's Child, aveva strategicamente pianificato la vendita dei tre diversi album, per massimizzare le vendite. Michelle Williams fu la prima a rilasciare l'album di debutto da solista, Heart to Yours, aprile 2002,[4] mentre Beyoncé debuttava sui grandi schermi con il film Austin Powers in Goldmember per cui aveva anche registrato il singolo Work It Out.[4] Kelly Rowland collaborò con il rapper americano Nelly per la canzone Dilemma, che divenendo in poco tempo una vera hit, spinse il manager del gruppo ad anticipare il suo album, Simply Deep, per la fine del 2002. Nel frattempo Beyoncé prendeva parte ad un altro film, The Fighting Temptations e registrava un altro singolo solista, sempre per il film. Nel 2002 collaborò con l'allora fidanzato Jay-Z, futuro marito, per la canzone '03 Bonnie & Clyde. Il brano fece guadagnare alla Knowles credibilità e le spianò la strada per la pubblicazione del suo primo album, Dangerously in Love.[4][5]

Il successo

L'album debuttò alla #1, rimanendovi per la prima settimana, della classifica statuniteste Billboard e rimase per 51 settimane ai primi 50 posti ed altre 72 ai primi 100. In Regno Unito rimase alla #1 per 5 settimane, vendendo alla sua uscita 113,000 copie e rimanendo per 54 settimane nella UK Albums Chart.

Knowles è la prima artista femminile, la quinta in ordine di tempo, a piazzare singoli ("Crazy in Love") ed album alla #1 in classifica sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, dopo The Beatles, Simon and Garfunkel, Rod Stewart e Men at Work. Grazie a Dangerously in Love, nel 2004 Beyoncé vinse 5 Grammy Awards, ottenendo anche più di trenta vittorie ed oltre venti nomine da altre rassegne discografiche.

Registrazione

 
Beyoncé mentre canta Dangerously in Love 2.

Prima di iniziare le registrazioni per il suo primo album, Beyoncé selezionò con molta cura i produttori con i quali avrebbe voluto collaborare. Per due giorni tenne incontri con produttori dalla West Coast alla East Coast.[6] Si trasferì a Miami, Florida per cominciare alcune registrazioni con il produttore canadese Scott Storch, il suo primo collaboratore,[7] e visse in un hotel di Miami per alcuni mesi.[8] Poiché voleva concentrarsi interamente sul suo album, Knowles "si prese il suo tempo", per lavorare al meglio, a differenza dei lavori affrettati delle Destiny's Child.[8]

Come per l'album Survivor, delle Destiny's Child, Knowles prese un ruolo di comando nella produzione di Dangerously in Love, scrivendo la maggior parte delle canzoni, scegliendo quali estrarre, e condividendo idee sul mixaggio delle canzoni.[9] Con 43 canzoni scritte, 15 delle quali finite sull'album,[8] Knowles divenne co-produttrice e co-scrittrice,[10] come il padre Matthew Knowles, anch'egli produttore dell'album.

Knowles affermò tra l'altro, che registrare l'album senza il gruppi, fu per lei "liberatorio e terapeutico", poiché poteva esprimere tutte le sue idee con i collaboratori.[9] La dipendeva che aveva con le Destiny's Child, le rendeva difficile "mostrare la propria creatività".[9] Poiché voleva "crescere" come artista, decise di contattare altri grandi artisti del mondo della musica, per delle collaborazioni. Quando la collezione di canzoni fu terminata, Knowles ne fece fare delle copie e le inviò a tutti gli artisti scelti, per porli alla loro attenzione con la prospettiva di creare delle "featuring". Oltre Jay-Z, Knowles riuscì a lavorare con l'artista Jamaicano Sean Paul, con la rapper americana Missy Elliott e molti altri. In più, lavorò con Timbaland e Missy Elliott su un singolo intitolato Wrapped Aroung Me, anche se, per ragioni sconosciute, la canzone non fu pubblicata sull'album.[11]

Dangerously in Love era originariamente una canzone scritta dalla Knowles per l'album Survivor, ma la canzone, ritenuta troppo "sofisticata" per comparire sull'album, non fu rilasciata come singolo estratto dall'album. Knowles, realizzando che la canzone era in perfetta sintonia con l'album, decise di aggiungerla alla tracklist.[7] Poiché la data di rilascio, per non entrare in conflitto con il successo di "Dilemma" di Kelly Rowland, fu posticipato di alcuni mesi, Knowles, seppur contrariata, realizzò che "tutto accade per una ragione",[12] e tornò in studio per registrare altre canzoni e realizzare altre collaborazioni.[10] Tra le nuove canzoni realizzate, vi fu proprio il singolo di apertura Crazy in Love. Nel tardo 2002, Beyoncé arrestò il lavoro su Dangerously in Love per il tour delle Destiny's Child.[13]

Musica

Stile

Il padre di Knowles affermava che Dangerously in Love mostrava le radici musicali della figlia.[14] Mentre Michelle Williams e Kelly Rowland si concentrarono su musica gospel e electro pop, rispettivamente, Knowles continuò a registrare pezzi R&B.[15] Le canzoni dell'album sono varie: dalle mid-tempo e canzoni orientali della prima parte, alle ballate nella seconda metà dell'album.[9][16]

Secondo la Knowles, lei voleva essere vista come una vera artista e mostrare a tutti la sua varietà di stili: infatti l'album comprende molti generi e influenze differenti.[9] L'album comprende influenze contemporary R&B, hip-hop, soul e rock.[17] Le influenze hip-hop, si trovano soprattutto in Jay-Z, OutKast e Lil' Kim; da Sean Paul si trovano influenze reggae; da Storch quelle orientali.[9] Il suo personale studio di questo tipo di musica, ha dato all'album uno stampo molto medio orientale.[18] Inoltre Knowles e i produttori si sono serviti di un'ampia gamma di strumenti musicali.[17]

Testi

Knowles ha sempre affermato che i testi di Dangerously in Love erano molto simili a quelli composti con le Destiny's Child, anche se, potendo scrivere da sola i propri testi, ha avuto più libertà nell'imprimere le emozioni che lei voleva fossero mostrati sull'album.[9] Con temi basati sui diversi "stadi" di una relazione, l'album contiene canzoni d'amore e di onestà; in più, Knowles ammise che inserì canzoni sull'atto di fare l'amore.[8] Il contenuto delle canzoni comunque, non è da attribuire interamente sulle esperienze di Beyoncé, e questo lo spiegò anche lei:

«Volevo un album con cui tutti si potessero identificare e che avrebbero voluto ascolare finche io rimango in vita e anche oltre... L'amore è qualcosa che non passa mai di moda, e quando non è innamorata, solitamente la gente vuole esserlo.[1]»

Mentre alcune canzoni si concentravano sulla "bellezza dell'amore", l'album esplorava anche l'altra faccia dell'amore; alcune canzoni celebravano le "rotture" e i desideri delle donne di avere un controllo sulle relazioni.[1] La "hidden track" Daddy, è una canzone tributo al padre, Matthew Knowles, il suo manager, si dalle Destiny's Child; parla della Knowles, in attesa del suo futuro marito e di un bambino, per possedere le stesse qualità del padre.[10] Inizialmente Knowles non voleva far apparire la canzone nell'album, pensando fosse troppo "immaturo" come testo per l'album; invece considerandola una canzone che riflette la vita di Knowles, in un momento di transizione, alla fine decise di inserirla come canzone di chiusura dell'album.[19]

Pubblicazione e promozione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dangerously in Love Tour.
 
Beyoncé in Baby Boy durante il Beyoncé Experience Tour, 2007.

Knowles ha sempre affermato di aver avuto qualche problema a convincere la casa discografica a pubblicare il suo album. Proprio in un suo concerto, raccontato nell'album live del 2009 I Am... Yours, dice "Nel 2003, pubblicai il mio primo album da solista; ma quando lo mostrai alla mia casa, mi dissero che non avevo neanche una hit nel mio album. In un certo senso avevano ragione, ne avevo 5. Dangerously in Love, Me, Myself and I, Baby Boy, Naughty Girl, Crazy in Love.[20]

Quando Dilemma il singolo della collega Kelly Rowland, compagna nelle Destiny's Child, entrò nella Billboard Hot 100, il team di Beyoncé decise di pubblicare il singolo Work It Out, colonna sonora del film Austin Powers in Goldmember, come primo singolo solista, invece che uno da Dangerously in Love per non creare competizione tra le due cantanti.[21] Inizialmente l'album doveva essere pubblicato nell'ottobre 2002,[21] invece slittò prima a dicembre dello stesso anno e in seguito arrivo a luglio 2003.[22] Pochi mesi prima della pubblicazione, l'album comparve illegalmente su internet, e i singoli divennero tutti disponibili. Il team di Beyoncé allora, visto le buone critiche ricevute, decise di pubblicare subito l'album, che uscì il 24 giugno 2003, invece che l'8 luglio come era stato pianificato.[23]

Paese Data rilascio Casa
  Svizzera 22 giugno 2003 Columbia Records
  Regno Unito 23 giugno 2003
  Polonia
  Australia
  Stati Uniti 24 giugno 2003
  Canada
  Giappone 25 giugno 2003
  Germania 14 luglio 2003

Chi aveva pre-ordinato l'album online, ricevette un link dove avrebbero potuto scaricare una canzone chiamata I Can't Take It No More.[24] Il 14 giugno 2004, Knowles cantò le canzoni dell'album durante il suo primo concerto solista e durante uno speciale per una tv pay-per-view, Ford Presents Beyoncé Knowles, Friends & Family, Live From Ford's 100th Anniversary Celebration in Dearborn, Michigan. Dalla notte in cui venne pubblicato l'album, Knowles ripete il concerto in più di 20 teatri per tutti gli Stati Uniti.[24] Beyoncé inoltre, promosse l'album in varie performance televisive: al Saturday Night Live, al Late Show with David Letterman, The Today Show, The Early Show e al The View.

Dall'aprile 2003, il team Knowles stava decidendo riguardo il singolo di debutto tra due diverse canzoni. Così decisero di inviare le canzoni in giro nei club, e quella che avrebbe ricevuto migliori critiche dal pubblico sarebbe stata scelta. Alla fine Crazy in Love fu scelta come primo singolo estratto dall'album. Il singolo, come dalle aspettative, rimase 8 settimane consecutive alla #1 della Billboard Hot 100.[25] Baby Boy seguì subito dopo ed ebbe ancora più successo di "Crazy in Love". Dominando i circoli radiofonici,[26] il singolo sorpasso "Crazy in Love" nelle classifiche, e si piazzò alla #1 per 9 settimane consecutive.[27] Il terzo singolo estratto fu Me, Myself and I e, come quarto ed ultimo singolo estratto, fu scelto Naughty Girl .[28] Questi ultimi due si piazzarono nei primi 5 posti delle classifiche ma divennero anche loro dei grandi successi; anche grazie a loro, l'album tenne le più alte posizioni delle classifiche e riuscì, grazie alle forti vendite, a divenire un multi-platino.[29]

Ricezione

Classifiche

Dangerously in Love debuttò alla #1 della Billboard 200, con vendite nella prima settimana di 317.000 copie nei soli Stati Uniti, secondo Nielsen SoundScan.[30] Comunque le vendite della prima settimana non riuscirono ad arrivare a quelle raggiunte da Survivor, che raggiunse le 663.000 copie vendute nel suo debutto, avvenuto nel 2001. Knowles guadagnò più delle sue compagne del gruppo: Kelly Rowland con il suo album Simply Deep vendette 77.000 copie, e la Williams soltanto 17.000 per Heart to Yours.[30] L'album fu certificato per 4 volte, album di platino dalla Recording Industry Association of America (RIAA).[31]

Fuori dagli Stati Uniti, fu ricevuto molto positivamente. Il 12 luglio 2003, Knowles divenne la prima artista femminile (e la quinta artista da sempre) ad avere simultaneamente, un album, Dangerously in Love, e un singolo, Crazy in Love nella classifica statunitense e britannica,[32] dopo The Beatles, Simon and Garfunkel, Rod Stewart e Men at Work. Nel Regno Unito, l'album vendette 1.150.000 di copie, e la British Phonographic Industry (BPI) lo certificò doppio platino.[33] E' inoltre il 14esimo album con più vendite del 2003, nel Regno Unito.[34] In Australia raggiunse la #2 e fu certificato, dalla Australian Recording Industry Association, disco di platino, con 70.000 copie vendute.[35] In tutto il mondo, ha venduto più di 11 milioni di copie.[36]

Onorificenze

Dangerously in Love e i suoi singoli, permiserò alla Knowles di vincere numerosi premi. Nel 2003 Crazy in Love vinse 3 premi agli MTV Video Music Awards, inclusi"Best Female Video" (Miglior Video Femminile) e "Best R&B Video" (Miglior Video R&B).[37] Lo stesso anno, Knowles fu riconosciuta come "New Female Artist" e "New R&B Artist", grazie ai 4 premi ricevuti ai Billboard Music Awards.[38] Nel 2004, vinse i premi "Best R&B Song", "Best Contemporary R&B Album" e "Best Rap/Sung Collaboration" con Crazy in Love, "Best R&B Performance by a Duo or Group with Vocals" con The Closer I Get to You (ft. Luther Vandross) e "Best Female R&B Vocal Performance" con Dangerously in Love 2, ai Grammy Awards.[39]

Nel 2009, il magazine britannico New Musical Express, propose Crazy in Love come Miglior Canzone del Decennio.[40] La canzone fu anche inserita al #3 della classifica stilata dal magazine Rolling Stone delle 100 Migliori Canzoni del Decennio.[41] La #7 su una lista pubblicata dal The Daily Telegraph,[42] e alla #6 sulla lista sui 100 Migliori Singoli del Decennio su Slant Magazine.[43]

Tracce

  1. Crazy in Love (ft Jay-Z) – 3:56
  2. Naughty Girl – 3:29
  3. Baby Boy (ft Sean Paul) – 4:04
  4. Hip Hop Star (ft Big Boi & Sleepy Brown) – 3:43
  5. Be With You – 4:20
  6. Me, Myself and I – 5:01
  7. Yes – 4:19
  8. Signs (ft Missy Elliott) – 4:59
  9. Speechless – 6:00
  10. That's How You Like It (ft Jay-Z) – 3:40
  11. The Closer I Get to You (duet with Luther Vandross) – 4:57
  12. Dangerously in Love 2 – 4:54
  13. Beyoncé Interlude – 0:16
  14. Gift from Virgo – 2:46
  15. Daddy (hidden track) – 4:57

Europa/America Latina/Australia

  1. Work It Out – 4:06
  2. '03 Bonnie & Clyde (Jay-Z ft Beyoncé) – 3:26
  3. Daddy (hidden track) – 4:57

Francia/Belgio

  1. Bienvenue (IAM ft Beyoncé) – 4:05
  2. Beyoncé Interlude – 0:17
  3. Work It Out – 4:06
  4. '03 Bonnie & Clyde (Jay-Z ft Beyoncé) – 3:27
  5. Daddy (hidden track) – 4:57

Giappone

  1. What's It Gonna Be – 3:37
  2. '03 Bonnie & Clyde – 3:26
  3. Work It Out – 4:06
  4. Daddy (hidden track) – 4:57

Singoli

Crazy in Love fu il primo singolo rilasciato, durante l'estate 2003. Fu lodato molto dalle critiche che lo descrissero come "dannatamente accattivante". Il singolo raggiunse la #1 posizione della Billboard Hot 100, la classifica ufficiale degli Stati Uniti.[44] La stessa settimana raggiunse la #1 anche Dangerously in Love che debuttò in #1 nella Billboard 200.[45] Il singolo rimase al top della classifica per 8 settimane,[46] divenendo il primo singolo #1 di Beyoncé nella sua carriera da solista. Secondo Nielsen SoundScan, "Crazy in Love" è stata la canzone più scaricata di tutti gli Stati Uniti per le 4 settimane del luglio 2003.[47] Divenne successo internazionale, raggiungendo il top delle classifiche in Irlanda e Regno Unito.[48][49]

Baby Boy fu rilasciato come secondo singolo nell'agosto 2003. Fu ricevuto dalla critica come una "collaborazione ben riuscita", e "un ponte tra i generi dell'R&B e Dancehall".[50][51] Raggiunse la #1 della Billboard Hot 100 8 settimane dopo il suo debutto, e vi rimase per 9 settimane.[51][30] Nel Regno Unito la posizione più alta fu la #2.[52]

Me, Myself and I fu il terzo singolo; rilasciato nell'ottobre 2003, ricevette buone critiche, come i predecessori, avendo il sound tipico delle ballate R&B, e nel quale Knowles canta con passione.[53] Raggiunse la Top Ten in Canada e Stati Uniti.[54][55] Il quarto ed ultimo singolo estratto dall'album, fu Naughty Girl. Fu rilasciato in marzo 2004. Applaudita come i precedenti singoli, per i suoi suoni sensuali. Internazionalmente, divenne una hit top ten in Stati Uniti, Australia, Canada e Nuova Zelanda.[56][57][58]

Anno Singolo Classifica Certificazioni
U.S.
[57]
U.S. Club
[57]
AUS
[59]
AUT
[60]
CAN
[57]
FRA
[61]
GER
[62]
NZ
[63]
SVZ
[64]
UK
[65]
ITA
[66]
2003 Crazy in Love 1 1 2 8 2 21 6 2 3 1 5[67]
Baby Boy 1 2 3 18 8 2 5 2 12[72]
Me, Myself and I 4 3 11 51 7 35 18 41 11
2004 Naughty Girl 3 1 9 29 2 18 16 6 18 10
"—" significa che il singolo non è entrato in classifica o non è stato rilasciato

Collaboratori

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  • Andreao "Fanatic" Heard – Produttore
  • Cissy Houston – Coro
  • James Hunter – Grafico artistico
  • Jay-Z – Rapper
  • Bashiri Johnson – Percussioni
  • Scott Kieklak – Mixing
  • Markus Klinko and Indrani – Fotografia
  • Mathew Knowles – Produttore esecutivo
  • Tina Knowles – Stilista
  • Brendan Kurtz – Assistente del tecnico mix
  • Tony Maserati – Mixing
  • Errol "Poppi" McCalla, Jr. – Produttore
  • Byron Miller – Basso elettrico
  • Mr. B – Produttore
  • Sean Paul – Voce
  • Greg Price – Tecnico assistente
  • Mally Roncal – Make-up artist
  • Dexter Simmons – Mixing
  • Sleepy Brown – Voce
  • Matt Snedecor – Assistente del tecnico mix
  • Brian Springer – Tecnico
  • Nisan Stewart – Co-produttore
  • Scott Storch – Produttore
  • Candace Thomas – Coro
  • Pat Thrall – Tecnico
  • Luther Vandross – Voce, arrangiatore voce
  • Luz Vasquez – Assistente del tecnico mix
  • Stan Wallace – Tecnico
  • Brenda White-King – Coro
  • Theresa LaBarbera Whites – A&R
  • Bryce Wilson – Produttore
  • Pat Woodward – Assistente del tecnico mix
  • Dan Workman – Chitarra, tecnico

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Classifiche

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Posizioni più alte

Classifica (2003/2004) Posizione
Australia[79] 2
Austria[79] 3
Belgio[79] 3
Canada[80] 1
Danimarca[79] 5
Paesi Bassi[79] 4
Europa[81] 1
Finlandia[79] 6
Francia[79] 14
Germania[82] 1
Grecia[83] 1
Ungheria[84] 18
Irlanda[85] 1
Italia[79] 16
Giappone[86] 12
Nuova Zelanda[79] 8
Norvegia[79] 1
Polonia[87] 18
Portogallo[79] 16
Svezia[79] 11
Svizzera[79] 2
Regno Unito[88] 1
US Billboard 200[80] 1
US Top R&B/Hip-Hop Albums[80] 1

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Certificazioni

Paese Certificazione
Argentina Oro[89]
Australia Platino[35]
Austria Oro[90]
Belgio Oro[91]
Canada Platino[92]
Europa Platino[93]
Francia 2x Oro[94]
Germania Platino[95]
Grecia[83] Oro
Hong Kong Oro[96]
Giappone Oro[97]
Paesi Bassi Oro[98]
Nuova Zelanda Platino[99]
Norvegia Oro[100]
Russia Platino[101]
Svezia Oro[102]
Svizzera Platino[103]
Regno Unito 2x Platino[33]
Stati Uniti 4x Platino[31]

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Posizioni di fine anno

Classifica (2003) Posizione
Australia[104] 51
Belgio[105] 39
Finlandia[106] 38
Francia[107] 73
Irlanda[108] 10
Nuova Zelanda[109] 36
Regno Unito[34] 14
Svezia[110] 66
Svizzera[111] 13
Ungheria[112] 87
US Billboard 200[113] 19
Classifica Mondiale[114] 5

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Posizioni di fine decade

Classifica Posizione
US Billboard 200[115] 59

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Premi

Cerimonia Anno Lavoro Award Risultato
BET Awards, USA 2004 Crazy in Love (ft. Jay-Z) Best Female R&B Artist Vincitore/trice
Best Collaboration Vincitore/trice
BRIT Awards, UK Dangerously in Love Best International Female Solo Artist Vincitore/trice
Grammy Awards 2003 '03 Bonnie & Clyde (con Jay-Z) Record of the Year Vincitore/trice
2004 Crazy in Love (ft. Jay-Z) Best R&B Song Vincitore/trice
Best Rap/Sung Collaboration Vincitore/trice
Dangerously in Love 2 Best Female R&B Vocal Performance Vincitore/trice
Dangerously in Love Best Contemporary R&B Album Vincitore/trice
The Closer I Get to You (con Luther Vandross) Best R&B Performance by a Duo or Group with Vocal Vincitore/trice
International Dance Music Awards 2003 Crazy in Love (ft. Jay-Z) Best R&B/Urban Dance Track Vincitore/trice
MTV Video Music Awards Video Music Awards
Best Female Video
Vincitore/trice
Video Music Awards
Best R&B Video
Vincitore/trice
Video Music Awards
Best Coreography
Vincitore/trice
2004 Naughty Girl Video Music Awards
Best Female Video
Vincitore/trice
MTV Europe Music Awards 2003 Crazy in Love (ft. Jay-Z) Europe Music Awards
Best R&B Song
Vincitore/trice
Europe Music Awards
Best Song of the Year
Vincitore/trice
MTV Video Music Awards Japan 2004 Best Collaboration Vincitore/trice
Pop Music Awards 2003 '03 Bonnie & Clyde (con Jay-Z) Most Performed Song Vincitore/trice
Crazy in Love (ft. Jay-Z) Vincitore/trice
2005 Baby Boy (ft. Sean Paul) Vincitore/trice
Me, Myself and I Vincitore/trice
Naughty Girl Vincitore/trice
Songwriter of the Year Vincitore/trice
New Musical Express, UK (NME) 2003 Crazy in Love (ft. Jay-Z) NME Rocklist (End-of-Year Review) Vincitore/trice
NME Record of the Year (Singles) Vincitore/trice
Nickelodeon Kids' Choice Awards 2004 Favorite Female Performer Vincitore/trice
Soul Train Music Awards, USA Dangerously in Love Best R&B/Soul Album Vincitore/trice
Vibe Awards, USA 2003 Crazy in Love (ft. Jay-Z) Coolest Collaboration Vincitore/trice

Note

  1. ^ a b c Corey Moss, Beyoncé: Genuinely In Love – Part 1, in MTV News. URL consultato il 9 maggio 2008.
  2. ^ Teri vanHorn, Destiny's Child Solo CDs Won't Compete With Group, Each Other, in MTV News, 8 dicembre 2000. URL consultato il 24 aprile 2008.
  3. ^ Kelly Rowland pursues her own destiny, in Cable News Network, 23 gennaio 2003. URL consultato il 22 maggio 2008.
  4. ^ a b c d Gil Kaufman, Destiny's Child's Long Road To Fame (The Song Isn't Called 'Survivor' For Nothing), in MTV News, 13 giugno 2005. URL consultato il 24 aprile 2008.
  5. ^ Rebecca Louie, Crazy in love with Beyonce, in New York Daily News, 6 agosto 2007. URL consultato l'8 maggio 2008.
  6. ^ Simon Garfield, Uh-oh! Uh-oh! Uh-oh!, in The Guardian, 14 dicembre 2003. URL consultato l'8 maggio 2008.
  7. ^ a b   The Making of Dangerously in Love, Columbia Records, , 2003.
  8. ^ a b c d Josh Tyrangiel, Destiny's Adult – Part 1, in Time, 22 giugno 2007. URL consultato l'8 maggio 2008.
  9. ^ a b c d e f g Beyoncé's debut Album, Dangerously in Love,, in Thread. URL consultato l'8 maggio 2008.
  10. ^ a b c Corey Moss, Beyoncé: Genuinely In Love – Part 2, in MTV News. URL consultato l'8 maggio 2008.
  11. ^ Corey Moss, Beyonce Working It With Missy Elliott On Solo Album - Music, Celebrity, Artist News, su mtv.com, MTV, 18 novembre 2002. URL consultato il 24 ottobre 2010.
  12. ^ Beyonce looms as next J-Lo, in The Sydney Morning Herald, 3 luglio 2003. URL consultato l'8 maggio 2008.
  13. ^ Corey Moss, Beyonce Working It With Missy Elliott On Solo Album, in MTV News, 18 novembre 2002. URL consultato l'8 maggio 2008.
  14. ^ Corey Moss, Beyonce Pushes Up Release Date Of Solo Debut, in MTV News, 2 giugno 2003. URL consultato l'8 maggio 2008.
  15. ^ Lola Ogunnaike, Beyoncé's Second Date With Destiny's Child, in The New York Times, 14 novembre 2004. URL consultato il 14 maggio 2008.
  16. ^ Kelefa Sanneh, MUSIC; The Solo Beyoncé: She's No Ashanti – Part 1, in The New York Times, 6 luglio 2003. URL consultato l'8 maggio 2008.
  17. ^ a b Shaheem Reid, Destiny's Child Attack The Movies, Broadway; Plan New Album, in MTV News, 10 aprile 2003. URL consultato l'8 maggio 2008.
  18. ^ Toure, Scott Storch's Outrageous Fortune, in Rolling Stone, 29 giugno 2006. URL consultato l'8 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il August 2, 2008).
  19. ^ Josh Tyrangiel, Destiny's Adult, in Time, 22 giugno 2003. URL consultato il 21 dicembre 2008.
  20. ^ Friday, November 27 2009, 21:20 GMT, Music - News - Beyoncé: 'My first LP was nearly scrapped', su digitalspy.co.uk, Digital Spy, 27 novembre 2009. URL consultato il 24 ottobre 2010.
  21. ^ a b Corey Moss, Nelly Hit Forces Change In Plans For Destiny's Child LPs, in MTV News, 22 giugno 2002. URL consultato l'8 maggio 2008.
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