Unione Calcio Sampdoria
L'Unione Calcio Sampdoria è una società calcistica italiana con sede a Genova, erede della Sampierdarenese (1891) e della Andrea Doria (1895) - dalla cui fusione nacque nel 1946 - nonché della Pro Liguria (1897) - assorbita dalla Sampierdarenese nel 1919. Fa parte dell'European Club Association.
| U.C. Sampdoria Calcio | |
|---|---|
| I Blucerchiati, la Samp, il Doria | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | Baciccia |
| Inno | Doria Olé De Scalzi Bros |
| Dati societari | |
| Città | Genova |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie B |
| Fondazione | 1946 |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Luigi Ferraris (36.743 posti) |
| Sito web | www.sampdoria.it |
| Palmarès | |
| Scudetti | 1 |
| Trofei nazionali | 4 Coppe Italia 1 Supercoppe italiane |
| Trofei internazionali | 1 Coppe delle Coppe |
| Si invita a seguire il modello di voce | |
Nei suoi 65 anni di attività la squadra ha disputato 55 campionati di Serie A e 10 di Serie B, conquistando uno scudetto (1990-1991), quattro Coppe Italia, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa italiana. Fra le finali perse ve ne sono tre di Coppa Italia, nel 1985-1986, nel 1990-1991 e nel 2008-2009, una di Coppa dei Campioni nel 1991-1992 e una di Coppa delle Coppe nel 1988-1989 (perse ambedue contro il Barcellona), l'edizione 1990 della Supercoppa Europea, persa contro il Milan e tre finali di Supercoppa italiana nel 1988, 1989, 1994 rispettivamente contro Milan, Inter e ancora Milan.
Quattro sono state le retrocessioni in Serie B della squadra, tutte avvenute in anni con numeri finali gemelli (1966, 1977, 1999 e 2011). Una di queste ha corrisposto al cambio di guida societaria: nel 1979, con la cessione da Glauco Lolli Ghetti a Paolo Mantovani. Mantovani, in quindici anni, riportò il club in Serie A, vinse la Coppa delle Coppe 1989-1990, lo scudetto 1990-1991 e portò la Sampdoria alla finale di Coppa Campioni nel 1992. La presidenza Mantovani terminò nel 2002, quando gli eredi Enrico e Francesca cedettero la società a Riccardo Garrone. Di nuovo in massima serie dalla stagione 2003-2004, ha centrato la qualificazione in Champions League alla fine del campionato 2009-2010. Da maggio 2011, Edoardo Garrone (1961), (figlio del presidente Riccardo) diventa ufficialmente il nuovo presidente vicario e amministratore delegato del club genovese.
Storia
La Sampdoria nasce il 12 agosto del 1946, dalla fusione fra le società genovesi Sampierdarenese e Andrea Doria. Le due squadre erano già state iscritte in Serie A, quindi la Sampdoria poté subito giocare nel massimo campionato. Il primo campionato disputato dai blucerchiati fu quello del 1946-1947, in cui la Sampdoria si piazzò al decimo posto. Per circa venti anni i genovesi giocarono costantemente in Serie A, con risultati alterni, di cui il migliore nell'annata 1960-1961, in cui ottenne il quarto posto. Nella stagione 1965-1966 la Sampdoria si qualificò sedicesima in campionato, retrocedendo in Serie B per la prima volta. Tuttavia, l'anno dopo vinse il campionato cadetto e tornò in Serie A.
Passeranno altri venti anni prima di vedere la Sampdoria ottenere un alloro. Nel campionato 1984-1985 la Sampdoria vinse la Coppa Italia, la prima della sua storia, sconfiggendo il Milan in doppia finale (0-1 a Milano con rete di Graeme Souness e 2-1 a Genova con reti di Roberto Mancini e Gianluca Vialli), mentre si piazzò al quarto posto in campionato. L'anno successivo la Sampdoria raggiunse di nuovo la finale della Coppa Italia 1985-1986, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria blucerchiata a Genova per 2-1 e vittoria giallorossa a Roma per 2-0). Due anni dopo, nel campionato 1987-1988, raggiunse per la terza volta la finale di Coppa Italia 1987-1988, vincendola, sconfiggendo il Torino (vittoria sampdoriana per 2-0 a Genova con reti di Hans Peter Briegel e Gianluca Vialli, e vittoria granata a Torino per 2-1). Partecipò così alla prima edizione in assoluto di un nuovo trofeo, la Supercoppa Italiana nel 1988 contro il Milan campione d'Italia, con esito negativo; i rossoneri si imposero per 3-1 a San Siro. Anche l'anno successivo, riuscì a mantenere la coccarda della Coppa Italia 1988-1989 sulla sua maglia, sconfiggendo in finale il Napoli di Maradona; all'andata vittoria a Napoli degli azzurri per 1-0 e a Cremona (stadio di "casa" dove giocò la Sampdoria perché lo Stadio Luigi Ferraris di Genova era in ricostruzione per i Mondiali di Italia '90) vittoria per 4-0 dei blucerchiati con reti realizzate da Gianluca Vialli, Toninho Cerezo, Pietro Vierchowod e Roberto Mancini. Poté così nuovamente partecipare alla Supercoppa italiana nel 1989, perdendo anche questa volta, con l'Inter per 2-0 allo stadio San Siro. I blucerchiati, dunque, qualificati per la Coppa delle Coppe 1988-1989 riuscirono ad arrivare, in questa competizione, allo loro prima finale europea, giocando contro il Barcellona a Berna dove gli spagnoli si imposero per 2-0 con reti di Julio Salinas e di Luis María López Rekarte. L'anno seguente, la Sampdoria si qualificò ancora in finale nella Coppa delle Coppe 1989-1990, vincendola dopo aver sconfitto i belgi dell'Anderlecht il 9 maggio del 1990 a Goteborg, con il risultato di 2-0, grazie a due reti realizzate da Gianluca Vialli nei tempi supplementari, potendo così vincere il suo primo trofeo europeo. Non riuscì poi a vincere la Supercoppa Europea nel 1990, persa contro il Milan campione d'Europa (1-1 a Genova e vittoria milanista per 2-0 a Milano). L'anno dopo la Sampdoria vinse lo scudetto del campionanto 1990-1991, il primo della sua storia. Inoltre, raggiunse nuovamente la finale della Coppa Italia 1990-1991, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria giallorossa a Roma per 3-1 e pareggio di 1-1 a Genova. Sempre contro i giallorossi della Roma comunque, vincerà la Supercoppa italiana poco tempo dopo nel 1991, con il risultato di 1-0 nella partita singola disputata a Genova con rete di Roberto Mancini. Nel 1992 arrivò in finale della Coppa dei Campioni dove, ai tempi supplementari contro il Barcellona, i doriani vennero sconfitti per 1-0 con rete di Koeman su una punizione a favore degli spagnoli; in quella serata a Wembley si registrò l'esodo di quasi 30.000 sampdoriani.[senza fonte] Il principale autore di questi successi fu il presidente Paolo Mantovani che portò alla squandra grandi campioni come Gianluca Pagliuca, Pietro Vierchowod, Moreno Mannini, Luca Pellegrini, Toninho Cerezo, Fausto Pari, Attilio Lombardo, Srečko Katanec e soprattutto Roberto Mancini e Gianluca Vialli (quest'ultimo capocannoniere della Coppa Italia 1988-1989 e della Serie A 1990-1991, entrambe competizioni vinte), soprannominati i gemelli del gol.
Il 14 ottobre 1993 il presidente Paolo Mantovani scomparve e la società passò sotto la guida del figlio Enrico Mantovani contro la volontà del padre, il quale non voleva che la sua famiglia si occupasse di calcio.[senza fonte]
Nel 1993-1994 la Sampdoria arrivò al terzo posto rimanendo per numerose giornate in lotta per il tricolore. Il 20 aprile 1994 la Sampdoria vinse la Coppa Italia 1993-1994, la quarta nella sua storia, battendo l'Ancona (sconfitto con un 6-1 dopo lo 0-0 dell'andata). Giocherà poi la finale di Supercoppa italiana nel 1994 a Milano, persa ai calci di rigore con risultato finale di 5-4 in favore dei rossoneri del Milan, che riuscirono a strappare il pareggio e quindi i supplementari all'83' grazie ad una rete del fresco ex Ruud Gullit. La Sampdoria, qualificata per l'edizione della Coppa delle Coppe 1994-1995 grazie al trionfo in Coppa Italia, arriverà in semifinale (dopo aver battuto a Oporto il Futebol Clube do Porto ai calci di rigore nei quarti di finale) dove perse contro l'Arsenal alla lotteria dei rigori. Dopo questi anni di successi e soddisfazioni, per la Sampdoria vi fu un periodo di flessione; nella stagione 1998-1999, con la squadra che iniziò la preparazione anticipatamente vista la partecipazione all'Intertoto e nell'annata in cui l'allenatore Luciano Spalletti venne esonerato per poi essere richiamato, la squadra retrocedette in Serie B dopo diciassette anni consecutivi in Serie A: il 16 maggio 1999 a Bologna, i blucerchiati furono condannati alla retrocessione in Serie B dopo il pareggio per 2-2 al triplice fischio (la Sampdoria aveva bisogno dei tre punti per andare a giocarsi lo spareggio salvezza contro il Perugia).
Retrocessa dunque in B, la Sampdoria sfiorerà la promozione ottenendo nel campionato 1999-2000 e nel campionato 2000-2001 due quinti posti, mentre nel campionato 2001-2002 la squadra scampa per poco la serie C ed il fallimento. Nel 2002 la società viene acquistata dall'imprenditore genovese Riccardo Garrone che, dopo quattro anni in serie cadetta, riporta in A la Sampdoria nel 2003 dopo una cavalcata trionfale. Cosi nel campionato 2003-2004 la squadra genovese, tornata nella massima serie, si piazza all'ottavo posto rimanendo per buona parte della stagione in lotta per un posto in Coppa UEFA. Nel campionato 2004-2005 la squadra sfiora per un soffio la qualificazione in Champions League, arrivando al quinto posto ad un solo punto dall'Udinese. La stagione campionato 2005-2006 è caratterizzata dallo scoppio del caso Calciopoli che segnerà la classifica finale. Nel campionato 2006-2007 i blucerchiati si piazzano al nono posto e ottengono la qualificazione all'Intertoto. La stagione campionato 2007-2008 vede dopo cinque anni il cambio di guida tecnica passando da Walter Alfredo Novellino a Walter Mazzarri e l'arrivo di giocatori come Claudio Bellucci, Vincenzo Montella (per questi ultimi due si trattò di un ritorno) e di Antonio Cassano; la Sampdoria si guadagna il sesto posto rimanendo per buona parte di stagione in lotta per il quarto posto. Nel campionato 2008-2009 la squadra pur riuscendo a superare il girone di Coppa UEFA e a raggiungere, per la settima volta, la finale di Coppa Italia persa ai rigori con la Lazio dopo l'1-1 dei tempi regolamentari, in campionato non riesce a mantenere il livello della stagione passata e si piazza al tredicesimo posto. Da segnalare l'arrivo, nel calciomercato di gennaio, dell'attaccante Giampaolo Pazzini.
Nel campionato 2009-2010 la Sampdoria rinnova la squadra e arriva Luigi Delneri come allenatore; in estate avvengono molti nuovi acquisti, aggiungendo ai pilastri Gastaldello, Palombo, Cassano e Pazzini, giocatori come Luciano Zauri, Daniele Mannini, Franco Semioli, Fernando Tissone, Nicola Pozzi, il rientro dal prestito di Andrea Poli e gli arrivi a gennaio di Marco Storari e Stefano Guberti. La squadra parte a razzo ottenendo nelle prime sei partite cinque vittorie riuscendo a rimanere per circa un mese e mezzo in testa alla classifica; poi arrivarono risultati altalenanti fino a giungere ad una crisi di risultati che porta la squadra, nel mese di dicembre, nella parte bassa della classifica. La partita della svolta avviene il 24 gennaio ad Udine (con l'esclusione per alcune giornate di Antonio Cassano dalla squadra da parte di Luigi Delneri) dove la Sampdoria si impone per 3-2 e da il via ad una serie positiva di risultati che si concluderà con la vittoria interna, nell'ultima giornata di campionato, del 16 maggio contro il Napoli per 1-0. La Sampdoria al termine della stagione otterrà il quarto posto che aveva sfiorato anni prima, il quale varrà l'accesso ai preliminari di Champions League, competizione disputata l'ultima volta nel 1992 dalla squadra doriana.
Nella 2010-2011 la Sampdoria assume come allenatore Domenico Di Carlo, che verrà esonerato il 7 marzo 2011 in favore di Alberto Cavasin. Persi i preliminari di Champions League contro i tedeschi del Werder Brema, esce anche dall'Europa League nella fase a gironi e dalla Coppa Italia. In campionato, dopo un girone di ritorno con pochi punti totalizzati, la squadra retrocede in Serie B dopo otto stagioni in massima serie.
Cronistoria
| Cronistoria dell'Unione Calcio Sampdoria | ||
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Colori, simbolo e maglie
Colori sociali
La decisione della Sampierdarenese e dell'Andrea Doria di unirsi per formare una nuova squadra di calcio, portò alla fusione sia di una parte dei rispettivi nomi, sia dei colori sociali, dato che entrambe le società non volevano perdere la propria identità. I colori rosso-nero della prima (anche se il rosso è in realtà un'eredità della già citata Pro Liguria) si miscelarono dunque ai bianco-blu della seconda, e diedero origine ad una combinazione che non ha eguali nel mondo del calcio, ossia nell'ordine blu-bianco-rosso-nero-bianco-blu a partire dall'alto; al centro della striscia, proprio sul cuore campeggia lo scudo di San Giorgio, simbolo di Genova, segno di appartenenza di una squadra di Genova nata per volontà di fondatori genovesi.
Poiché le maglie risultavano a sfondo blu con una striscia bianco-rosso-nera sul petto, i giocatori sampdoriani sono da sempre chiamati con l'appellativo di blucerchiati; tale striscia, inizialmente all'altezza del cuore, si è spostata più in basso da quando ha dovuto far posto agli sponsor. Sponsor e strisce sono, però, state di nuovo scambiate di posto nel 2004.
I pantaloncini da gioco della Sampdoria sono generalmente bianchi o blu, oppure intonati con i colori di divise particolari, mentre i calzettoni, per anni composti da righe orizzontali bianco-blu, sono col tempo diventati monocromatici (blu, bianchi o intonati alla divisa come i pantaloni).
Il simbolo
Il simbolo della squadra è composto da una silhouette nera raffigurante il volto di un tipico pescatore genovese stilizzato con barba, berretto caratteristico, pipa e capelli al vento. Tale figura, chiamata in dialetto genovese baciccia (diminutivo di Giovanni Battista), è posta all'interno di un fascio di strisce blucerchiate poste in diagonale. Nel 2009 il centro antitabacco genovese della ASL tramite il suo direttore, chiese alla dirigenza blucerchiata se fosse possibile togliere dal logo la pipa del marinaio in quanto dava cattivo esempio. Il presidente Riccardo Garrone cortesemente rispose che la pipa è solo ornativa, in quanto spenta.
Le maglie da gioco
Descrizione sommaria
La prima maglia sin dalle origini è blu, con il caratteristico anello di strisce orizzontali rosso e nero listato di bianco.
La seconda maglia è a sfondo bianco, ma le strisce blucerchiate hanno assunto diverse posizioni nel tempo rispetto alla prima divisa: orizzontali, verticali, più alte o più basse, fino addirittura a sparire nel 2001-2002 lasciando la maglia totalmente bianca ed usando i colori societari come rifinitura dei bordi.
La terza maglia è nata molto avanti col tempo, come per quasi tutti i club calcistici; inizialmente era a sfondo rosso, successivamente è diventata nera, mentre oggi è blu scuro. Da qualche anno la società ha una quarta maglia, destinata esclusivamente al portiere, che indossa una divisa del tutto simile a quella dei compagni fatto salvo per il colore di sfondo: nel 2004-2005 era verde, nei due anni successivi diventò gialla mentre dal 2007-2008 è tornata verde, per richiamare il colore del nuovo logo della ERG.
Storia ed evoluzione nel tempo
All'origine le maglie della Sampdoria erano blu intenso, con l'anello di strisce bianche, rosse e nere disposte in orizzontale molto in alto sul petto, con lo scudo di Genova al centro; il numero sulla schiena era sovrapposto alle strisce ed un colletto all'inglese dava alle divise una rifinitura spesso rimpianta dai sostenitori blucerchiati, mentre il logo del marinaio fu introdotto nelle maglie solamente nella stagione 1980-1981.
Nella stagione in serie B 1979-1980 la Sampdoria usò in alcune partite un'inedita composizione della divisa, infatti era composta dalla classica maglia blucerchiata, calzoncini neri e calzettoni neri. Tale divisa si può ammirare nell'album Calciatori Panini 1979-1980 nella foto di squadra.
Nella stagione in serie B 1981-1982 nella prima gara del campionato contro il Brescia Calcio la Sampdoria adottò una maglia molto particolare di colore rosso con striscia verticale bianca e in mezzo blu a ridosso della spalla destra, e lo scudo di Genova al centro. Questa maglia si può ammirare nella foto di squadra nell'album Calciatori Panini 1981-1982.
Con l'arrivo degli sponsor, primo fra tutti la Phonola, le maglie hanno incominciato a variare, anche perché il sempre maggior seguito di tifosi spinse il mondo del calcio ad opere di merchandising ben note al giorno d'oggi.
Ecco che dal 1982 al 1988 le maglie videro un progressivo abbassamento dell'anello di strisce blucerchiate per far posto in alto al marchio dello sponsor, mentre il logo si spostò sulla manica sinistra. La seconda maglia era bianca, con le strisce blucerchiate disposte in verticale a ridosso della spalla destra, e lo scudo di Genova in basso al centro dell'addome.
Le maglie della Kappa e dell'Asics delle stagioni successive mantennero lo stile delle precedenti, con alcuni accorgimenti: il blu intenso della prima maglia lasciò il posto ad uno più brillante, mentre le strisce verticali della seconda si affinarono notevolmente. Dalla stagione 1988-1989 per dare una maggiore visibilità ai numeri sulla schiena, le strisce blucerchiate vennero interrotte da un quadrato bianco (divenuto poi blu nella stagione 1989-90) all'interno del quale stava il numero stesso.
L'anno dello scudetto, cioè il 1990-1991, fu il primo a mostrare una seconda maglia del tutto analoga alla prima: bianca con le strisce blucerchiate sull'addome ed interrotte nettamente in corrispondenza del numero sulla schiena. Il colletto, sempre presente fino al 2000-2001, divenne blu come per la prima maglia.
Poche sono state le variazioni negli anni successivi. Da ricordare però l'introduzione della terza maglia di gioco, destinata alla competizioni europee e di colore rosso, con le strisce blucerchiate bordate di bianco. La leggenda vuole che presero vita da uno scherzo di Roberto Mancini al gemello Gianluca Vialli, e che quest'ultimo apprezzò a tal punto da riferire l'idea all'allora presidente Paolo Mantovani, che le produsse.
Nel 1994-1995 le strisce sulle maglie si spostarono ulteriormente in basso, tanto da risultare all'incirca a metà del torso e di conseguenza il marchio dello sponsor ERG si ingrandì. Quell'anno il colletto listato di blucerchiato fu rifinito da un laccetto sotto al collo, un particolare molto inglese delle casacche.
Questo accorgimento stilistico durò solamente una stagione, infatti dalla successiva un colletto tradizionale blucerchiato riprese il suo posto ed il logo del marinaio fu spostato sul petto in alto a sinistra dove si trova tuttora. Il 1995-1996 fu l'ultimo anno in cui venne prodotta la maglia rossa, infatti dal successivo la terza maglia fu nera.
Il 1996-1997 iniziò senza uno sponsor e, paradossalmente la maglia che sancì l'inizio del declino della squadra risultò gradita ai tifosi, ricordando molto quelle degli inizi. Il logo del marinaio fu semplificato: non fu più inscritto nello scudetto coi colori societari, ma ne fu solo stampata la silhouette in contrasto col colore della maglia usata. Un particolare di quell'anno fu la scritta Samp in corsivo posta nella parte inferiore della schiena. Per celebrare il cinquantenario della fondazione della società, fu inoltre prodotta una maglia particolare, usata in rare occasioni, che riproduceva sul petto i colori bianco-blu dell' Andrea Doria e sulla schiena i colori rosso-nero su campo bianco della Sampierdarenese.
Nel 1998-1999, l'anno della retrocessione in serie B, a parte un colletto bicolore a contrasto, l'unica nota sulle maglie è stato un netto spostamento verso l'alto delle strisce blucerchiate nella seconda maglia, ed i numeri bianchi inscritti nella silhouette del marinaio azzurra sulla schiena. Da ricordare anche il ritorno, seppure solo per quella stagione, dei calzettoni a bande orizzontali bianche e blu.
Da notare nel 2000-2001, la seconda maglia si è richiamata alle prime, riportando la striscia blucerchiata verticale, ma a ridosso della spalla sinistra e non destra, le strisce erano interrotte sul petto dal marchio dello sponsor. La terza maglia era di colore oro con le strisce blucerchiate nei fianchi e lo scudo di Genova centrale. Dotata di un tessuto molto particolare simile al velluto non fu mai usata in campo.
Nel 2001-2002 le maglie abbandonarono il logo del marinaio sul petto, che compariva solamente nella prima sulla manica sinistra, mentre nella seconda non appariva così come le strisce blucerchiate. I colori distintivi della società erano confinati ad una listatura sui bordini delle maniche e sul colletto.
L'annata 2002-2003, con l'avvento di Riccardo Garrone, ritornò lo sponsor ERG degli anni d'oro, e le maglie cambiarono: maglie di ottima finitura vennero rifinite con due bande sottili verticali in contrasto all'altezza delle spalle, e nell'anno successivo ritornò il colletto blucerchiato abbandonato tre anni prima, mentre il blu si fece più intenso.
Nel 2004-2005 si ebbe una completa rivoluzione delle magliette, che portò a pareri discordi tra i tifosi: le divise disegnate dalla Kappa si staccavano per certi versi da qualunque altra mai utilizzata e allo stesso tempo richiamavano motivi dei tempi passati. Maglie aderenti, con le strisce blucerchiate in alto sul petto, così da riportare l'ardente scudo sopra il cuore, come recita uno dei primi inni della squadra riferendosi allo scudo con la croce di San Giorgio, simbolo di Genova. Le strisce come ai bei tempi non sono più interrotte sulla schiena in corrispondenza del numero: ad una chiara leggibilità è stata preferita la tradizione delle prime maglie. Nei due anni successivi le divise hanno presentato modifiche minime, tra cui la più importante e più apprezzata è stata introdotta dalla stagione 2006-2007, in cui l'anello di strisce è di nuovo diventato continuo dopo diciassette anni: nei due anni precedenti era infatti interrotto sotto le braccia. Da ricordare che, in occasione del 60°anniversario (agosto 2006), la Kappa ha prodotto maglie storiche molto simili a quelle utilizzate negli anni '50.
Nel 2005-2006 in occasione delle partite europee della Sampdoria, in ottemperanza alle norme UEFA che proibisce strisce a ridosso dei numeri, la schiena delle maglie è stata spogliata di ogni striscia, e sono state applicati i loghi Kappa sulle spalle, come spalline.
Nella stagione 2007-2008 le divise di campionato e di Coppa UEFA rimangono praticamente invariate rispettivamente al 2006-2007 e al 2005-2006. L'unica novità riguarda il font dei numeri, che cambia dalla seconda giornata di campionato.
Nessuna variazione di maglie per la stagione successiva (2008-2009); cambia solamente lo sponsor, che nelle gare di Coppa Italia e Coppa UEFA diventa Air One mentre in campionato, dal 5 aprile 2009, diventa ERG Mobile.
Nella stagione 2010-2011, invece, ci sono state parecchie innovazioni su tutte le divise da gioco. Nella classica maglia blucerchiata il blu ha una tonalità più accesa mentre il colletto è a "V" bianco come i bordi delle maniche. La maglia di trasferta è ispirata a quella utilizzata nel campionato 1969-1970, con la fascia blucerchiata in diagonale. A causa di una regola UEFA che obbliga le squadre ad avere il proprio stemma in alto a sinistra, non si è potuto far partire la diagonale dalla spalla sinistra come nel '69, ma dalla spalla destra. Il colletto a "V" e i bordi della maniche sono blu. La terza maglia invece è completamente di colore blu scuro, a eccezione ovviamente della classica fascia blucerchiata. La maglia del portiere resta invariata, di colore verde. Da segnalare il ritorno dei calzettoni con la fascia blucerchiata.
Strutture
Sede sociale
A partire dal dicembre del 2002 la sede della Sampdoria si è trasferita dal Palazzo del Melograno, posto ad angolo nel punto di unione tra piazza Campetto e piazza Soziglia, a Corte Lambruschini nella centralissima piazza Borgo Pila, a pochi passi dalla stazione di Genova Brignole. Il cambiamento, voluto fortemente dalla nuova proprietà, segna un punto di svolta passando dal vecchio centro storico a un modernissimo grattacielo.
Situata su due piani della torre B, rispettivamente di 700 metri quadrati e 150 al piano inferiore interamente dedicati al settore giovanile, la sede della Samp è dotata di ogni funzionalità tecnologica, dai quattro monitor all'ingresso per i visitatori fino alla sala video con una dozzina di televisori, decoder e registratori dedicati alla monitorizzazione dei campionati calcistici di tutto il mondo[1].
Stadio
La Sampdoria gioca le partite in casa nello Stadio Luigi Ferraris, intitolato a uno storico giocatore genoano ed eroe di guerra e situato nel quartiere di Marassi; lo stadio, costruito nel 1911 e ristrutturato completamente in occasione dei mondiali di Italia '90, è un tipico stadio "all'inglese" (con le gradinate e le tribune molto vicine al campo), uno dei pochi di questo tipo in Italia.
Campo di allenamento
Dopo la sua fondazione la Sampdoria si allenò per diversi anni nel campo sportivo Gloriano Carlini di Genova, ma dopo la sua chiusura, la necessità di trovare una struttura adeguata la portò a spostarsi in varie località del levante ligure, come Recco, Santa Margherita e Rapallo. Con l'avvento di Paolo Mantovani alla presidenza della società e col conseguente rinnovamento che apportò, la ricerca di una struttura adeguata alle ambizioni della squadra si fece impellente.
Fu così che il 14 febbraio 1980 sulle alture della cittadina di Bogliasco, nel golfo Paradiso, il presidente blucerchiato inaugurò un centro sportivo moderno dedicato al dottor Gloriano Mugnaini, stimato uomo di sport e medico dalla grande umanità, dato che risulta aiutasse con le sue prestazioni anche le persone più indigenti. Madrina dell'evento fu Francesca Mantovani, figlia di Paolo.
Oggi il centro vanta due campi da calcio in erba di cui usufruisce esclusivamente la prima squadra; il principale, a ridosso della palazzina a due piani, è circondato da una pista da atletica, mentre il secondo è ubicato ad un livello superiore e la squadra vi accede attraverso un boschetto, che mantiene il campo lontano da sguardi indiscreti durante le sedute di tattica. All'interno del centro vi sono inoltre due campi in erba sintetica utilizzati dal settore giovanile della Sampdoria e dal Bogliasco Calcio.
La palazzina del centro sportivo è composta da due spogliatoi, uno semicircolare per la prima squadra ed uno più piccolo, dalle stanze dei tecnici, da docce con vasche idromassaggio, sauna e sala medica. È inoltre presente una tensostruttura che ospita al suo interno una palestra di 140 m2. Al secondo piano della palazzina si trova una terrazza coperta dove i giornalisti possono espletare il loro lavoro, una sala stampa, sale video e riunioni.
A testimonianza del clima non esasperato attorno alla squadra, i giocatori non dispongono di un posteggio privato, ma usufruiscono del piazzale dove giornalmente confluiscono i tifosi, i quali possono (salvo occasioni particolari) assistere a tutte le fasi di preparazione delle partite dei loro beniamini.
Rosa 2010-2011
Staff tecnico
| Allenatore: | ? |
| Allenatore in seconda: | Gabriele Baldassarri |
| Collaboratore Tecnico: | Francesco Pedone |
| Preparatore atletico: | Alfredo Vergori |
| Preparatore dei portieri: | Guido Bistazzoni |
| Recupero Infortuni: | Andrea Scanavino |
| Responsabile sanitario: | Dr. Amedeo Baldari |
| Medici sociali: | Dr. Claudio Mazzola Dr. Gianedilio Solimei |
| Fisioterapisti: | Marco Bertuzzi Mauro Doimi |
| Massaggiatori: | Cosimo Cannas Maurizio Lo Biundo |
Rose degli anni precedenti
Giocatori celebri
Allenatori e presidenti
- 1946-1947 - Giuseppe Galluzzi
- 1947-1950 - Adolfo Baloncieri
- 1950-1951 - Giuseppe Galluzzi poi Gipo Poggi e Alfredo Foni
- 1951-1952 - Alfredo Foni
- 1952-1953 - Gipo Poggi poi Ivo Fiorentini
- 1953-1954 - Paolo Tabanelli
- 1954-1955 - Paolo Tabanelli poi affiancato da Lajos Czeizler
- 1955-1956 - Lajos Czeizler
- 1956-1957 - Lajos Czeizler poi Pietro Rava poi Ugo Amoretti poi William Dodgin
- 1957-1958 - William Dodgin poi Adolfo Baloncieri
- 1958-1961 - Eraldo Monzeglio
- 1961-1962 - Eraldo Monzeglio poi Roberto Lerici
- 1962-1963 - Roberto Lerici poi Ernst Ocwirk
- 1963-1964 - Ernst Ocwirk
- 1964-1965 - Ernst Ocwirk poi Giuseppe Baldini
- 1965-1966 - Giuseppe Baldini poi affiancato da Fulvio Bernardini
- 1966-1968 - Fulvio Bernardini
- 1971-1973 - Heriberto Herrera
- 1973-1974 - Guido Vincenzi
- 1974-1975 - Giulio Corsini
- 1975-1977 - Eugenio Bersellini
- 1977-1978 - Giorgio Canali
- 1978-1979 - Giorgio Canali poi Lamberto Giorgis
- 1979-1980 - Lamberto Giorgis poi Lauro Toneatto
- 1980-1981 - Enzo Riccomini
- 1981-1982 - Enzo Riccomini poi Renzo Ulivieri
- 1982-1984 - Renzo Ulivieri
- 1984-1986 - Eugenio Bersellini
- 1986-1992 - Vujadin Boškov
- 1992-1997 - Sven-Göran Eriksson
- 1997-1998 - César Luis Menotti poi Vujadin Boškov
- 1998-1999 - Luciano Spalletti poi David Platt e Giorgio Veneri poi Luciano Spalletti
- 1999-2000 - Giampiero Ventura
- 2000-2001 - Luigi Cagni
- 2001-2002 - Luigi Cagni poi Gianfranco Bellotto
- 2002-2007 - Walter Novellino
- 2007-2009 - Walter Mazzarri
- 2009-2010 - Luigi Delneri
- 2010-2011 - Domenico Di Carlo poi Alberto Cavasin
- 1946-1946 - Piero Sanguineti
- 1946-1948 - Amedeo Rissotto
- 1948-1953 - Aldo Parodi
- 1953-1961 - Alberto Ravano
- 1961-1965 - Glauco Lolli Ghetti
- 1965-1966 - Enrico De Franceschini
- 1966-1968 - Arnaldo Salatti
- 1968-1973 - Mario Colantuoni
- 1973-1974 - Giulio Rolandi
- 1974-1977 - Glauco Lolli Ghetti
- 1977-1979 - Edmondo Costa
- 1979-1993 - Paolo Mantovani
- 1993-2000 - Enrico Mantovani
- 2000-2002 - Enzo Garufi
- 2002 - Pietro Sgarlata
- 2002-attuale - Riccardo Garrone
Palmarès
Trofei nazionali
- Coppa Italia: 4
- 1991
Trofei internazionali
Trofei minori
Trofei giovanili
Record
Record di squadra
Tabelle aggiornate al 24 maggio 2011.
Campionato
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In casa
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In trasferta
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Generali
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Coppe europee
- Maggiore vittoria:
Sampdoria - Rosenborg 5-0 (Coppa dei Campioni 1991-1992)
Sampdoria - FBK Kaunas 5-0 (Coppa UEFA 2008-2009)
- Peggiore sconfitta: Ferencvaros - Sampdoria 6-0 (Coppa delle Fiere 1963)
Record individuali
Tabelle aggiornate al 25 maggio 2010. I giocatori in grassetto militano ancora nella Sampdoria.
Gare ufficiali
Dati aggiornati al 20 maggio 2011
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Record presenze
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Record marcature
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Altri record
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Campionato
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Record presenze
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Record marcature
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Coppe europee
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Record presenze
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Record marcature
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Record presenze
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Record marcature
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I più votati
In occasione del suo 60º anniversario, la Sampdoria ha aperto un sondaggio tra i propri tifosi per individuare gli uomini ritenuti più importanti nella storia blucerchiata; l'esito di tale sondaggio ha collocato nelle prime posizioni i seguenti personaggi (qui elencati in ordine alfabetico) Vedi articolo su Sampdoria.it:
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Portieri
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Difensori
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Centrocampisti
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Attaccanti
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Allenatori
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Riepilogo totale
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Campionati nazionali
| Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
|---|---|---|---|
| A | 55 | 1946-1947 | 2010-2011 |
| B | 10 | 1966-1967 | 2011-2012 |
In 65 stagioni sportive dal 1946, anno della seconda fusione fra Sampierdarenese e Andrea Doria.
- Sampierdarenese e Sampdoria
Derivando il titolo sportivo dei blucerchiati da quello delle sue fondatrici, con una continuità fra Sampierdarenese, Dominante, Liguria e Sampdoria, viene riportato il dato statistico aggregato di queste formazioni, a partire dalla prima fusione fra Samp e Doria nel 1927.
| Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione |
|---|---|---|---|
| A | 66 | 1927-1928 | 2010-2011 |
| B | 15 | 1929-1930 | 2002-2003 |
| C | 1 | 1931-1932 | 1931-1932 |
In 82 stagioni sportive della Sampierdarenese e della Sampdoria, a partire dalla prima fusione fra Sampierdarenese e Andrea Doria nel 1927, seguendo le partecipazioni della Samp nei tornei della Lega Nazionale. Sono compresi 3 campionati di Divisione Nazionale (A).
Tifosi
Il cuore del tifo blucerchiato è nella Gradinata Sud (la prima, nel 1983, a coprire un'intera gradinata con un unico bandierone), dove sono presenti i principali gruppi organizzati di tifosi. Tra questi Ultras Tito Cucchiaroni e Fedelissimi, che occupano rispettivamente la parte superiore ed inferiore della gradinata. Gli Ultras Tito Cucchiaroni, nati nel 1969 sono uno dei primi gruppi ultras italiani e sono i primi in Italia a utilizzare la denominazione "Ultras"; il loro nome è in omaggio all'attaccante Ernesto "Tito" Cucchiaroni. La nascita dei Fedelissimi risale invece al 1961 tempo in cui era un semplice club. Tra gli altri gruppi attualmente presenti in gradinata vi sono "Rude Boys" (molto attivi nelle battaglie contro il razzismo), "Hell's Angels" (del quartiere di Sampierdarena), "Fieri Fossato" (anch'essi di Sampierdarena), "San Fruttuoso 1987", "Valsecca Group 1991", "Herberts", "Cani Sciolti", "Riviera Blucerchiata", "Sgreuzzi", "Palati Fini", "Irish Clan", "Belli e Gonfi", "Struppa 86" , mentre sono stati attivi per molto tempo in gradinata nord gli "Hawks". Attualmente in Gradinata Nord sono presenti i "Pegi Boys" del quartiere di Pegli
Alla fine degli anni novanta i due principali gruppi di tifosi, fino a quel momento uniti nella passione anche fisicamente, in quanto occupavano entrambi la parte sottostante della gradinata, si spaccarono a causa della partenza della bandiera Roberto Mancini e della retrocessione in Serie B: gli UTC si schierarono a favore del presidente Enrico Mantovani e di conseguenza contro il calciatore, reo di aver abbandonato la squadra in braghe di tela e senza fare incassare alla società i soldi del trasferimento alla Lazio, finiti poi nel suo successivo ingaggio, mentre i Fedelissimi si schierarono contro il Presidente accusandolo di non saper gestire la società.Da allora gli Ultras Tito Cucchiaroni si spostarono nella parte superiore della gradinata, lasciando i Fedelissimi ad occupare la parte centrale della gradinata inferiore.
I tifosi della Sampdoria sono inoltre celebri per le loro organizzate e numerose coreografie che esibiscono in particolare nei derby con i rivali del Genoa.
Ultimamente però, in seguito al "Decreto Antiviolenza", emanato subito dopo la morte dell'ispettore Filippo Raciti, l'ingresso di bandiere e striscioni (gli strumenti di diffusione acustica non possono più entrare in nessun caso) è permesso solo previa autorizzazione emessa dalla questura, alla quale bisogna rivolgersi almeno 7 giorni prima muniti di una descrizione (sia scritta che fotografica) dello striscione o della bandiera che si vuole far entrare; alla luce di questo i gruppi della Gradinata Sud hanno deciso di comune accordo di non piegarsi a tale decreto, lasciando la Gradinata priva di striscioni.
Questa decisione comune va ricordata come una delle rare volte in cui i tifosi italiani hanno lasciato da parte i colori per lottare contro il cosiddetto "modello inglese", che prevede tutte le restrizioni introdotte con il decreto "post Raciti". Secondo gli esponenti dei gruppi Ultras (e non) di tutta Italia, questo decreto mira esclusivamente alla distruzione delle tifoserie organizzate e alle libertà personali, dato che gli scontri tra tifoserie avvengono comunque e non ci sono state battute d'arresto[2]. Ad oggi, la tifoseria sampdoriana è una delle poche in tutta Italia a portare avanti questa battaglia non esponendo più alcun striscione in nessun settore dello stadio.
Gemellaggi
Amicizia
Rivalità
Curiosità
Sponsor nella storia
Il primo sponsor della Sampdoria fece la sua comparsa nella stagione 1982-1983 per lasciarla solamente per gli inizi di due campionati: il 1995-1996 ed il 1996-1997, l'inizio degli anni bui della Sampdoria. Infatti all'inizio del primo, la Samp faticò a trovare uno sponsor, ed iniziò la stagione con il logo Samp for Peace, a testimonianza dell'impegno sociale della società, prima di accordarsi con la Nuova Tirrena. Nel secondo l'accordo con Daewoo fu raggiunto a stagione già inoltrata. Negli anni più recenti (già nella cosiddetta "era Garrone") si è assistito ad un cambio di sponsor per le coppe, tra cui un'iniziativa a favore del progetto Mus-E, che promuove l'integrazione dei bambini extracomunitari nelle scuole elementari. Tale sponsor è mostrato per la prima volta in occasione della partita Sampdoria-Palermo, ottavi di finale di Coppa Italia 2006-2007. Nella stagione 2007-2008, sia nell'Intertoto che nei turni preliminari di Coppa UEFA e in Coppa Italia, sulle maglie blucerchiate non è comparso alcuno sponsor. Nella stagione 2008-2009, nell'incontro Sampdoria - Napoli, ha esordito il nuovo sponsor ERG Mobile.
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Per quanto riguarda gli sponsor tecnici, la prima marca che risulta aver prodotto le divise e l'abbigliamento della squadra fu la Puma nel 1979: fino ad allora le maglie erano artigianali. La Sampdoria ha cambiato solamente quattro marche nella sua storia: il primato va alla Asics, che ha vestito la squadra per 14 anni; in seconda posizione la Kappa, attuale sponsor tecnico, partner per 11 stagioni; in terza troviamo la NR con 8 stagioni e per ultima la Puma con una sola comparsa.
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Citazioni
Lista di citazioni della Sampdoria (in ordine alfabetico):
- Film
- Angeli perduti, Wong Kar-wai, 1995: i protagonisti visitano gli allenamenti della Sampdoria, in trasferta ad Hong Kong, il barbiere muto è un grande fan di Ruud Gullit.
- A tu per tu, film con Paolo Villaggio e Johnny Dorelli, dove Dorelli impersona il Presidente della Sampdoria e Villaggio un tassista tifosissimo della Sampdoria (come nella realtà).
- Francesca, Bobby Paunescu, 2009: in una cucina, un gagliardetto ricorda una sfida tra la Samp e la Steaua Bucarest
- Genova - Un luogo per ricominciare, Michael Winterbottom, 2008: su un palazzo compare il cartellone pubblicitario della campagna abbonamenti blucerchiata.
- Il ciclone, 1996, in una scena Leonardo Pieraccioni dice a Massimo Ceccherini che la catalana è un posto che non esiste, è come dire la Sampdoria.
- InvaXön - Alieni in Liguria: gli alieni sfidano una rappresentativa Genoa-Samp guidata da Attilio Lombardo e Claudio Onofri.
- Io no spik inglish, Carlo Vanzina, 1995: Paolo Villaggio porta i ragazzi a vedere Arsenal-Sampdoria.
- L'allenatore nel pallone, Sergio Martino, 1984: la Longobarda, squadra allenata da Lino Banfi, sfida la Sampdoria, e proprio contro i blucerchiati ottiene la prima vittoria.
- Ovosodo, Paolo Virzì, 1997: in una scena al bar c'è la TV accesa su 90º minuto e si intravede l'esultanza della squadra dopo il 100° gol di Roberto Mancini in Serie A (il 3-1 al Napoli, stagione 1993-94). Tra i giocatori esultanti si riconosce Attilio Lombardo.
- Prova d'orchestra, Federico Fellini, 1979: durante le prove alcuni membri dell'orchestra ascoltano per radio il risultato di una partita della Samp.
- Tifosi, Neri Parenti, 1999: Nino D'Angelo ascolta alla radio in cella Napoli-Sampdoria.
- Ultrà, Claudio Amendola; Durante una trasferta in treno Amendola, capo della Brigata Veleno, gruppo di tifosi romanisti, ricorda la sconfitta per 2 a 0 contro la Sampdoria
- Il Truffacuori, 2011:; Durante una scena in cui i due protagonisti ballano in un bar di Montecarlo, si vede alle loro spalle, appesa a una parete, una gigantesca bandiera della Sampdoria.
- Fiction
- I Cesaroni, Claudio Amendola e il bambino che interpreta il figlio assistono ad una partita Roma-Sampdoria e a un gol della Samp. Guardano anche Sampdoria-Fiorentina, precisamente una rete di Max Tonetto.
- Fumetti, anime e manga
- Sulla copertina di Topolino n. 1096 del 28 novembre 1976 viene raffigurato uno dei paperi comprimari delle storie ambientate a Paperopoli, Moby Duck, in vesti blucerchiate e con la pipa in bocca. Sotto è apparsa anche la scritta "Sampdoria U.C. 1946".[3] Sempre su Topolino è apparsa un'altra vignetta con il "Baciccia", simbolo della Samp (nella storia: Le lezioni di Pico: Paperibaldi e lo sbarco dei 2000).[senza fonte] Il "Baciccia" compare anche nella storia a puntate "Paperin pestello e la via delle Indie" pubblicata su Topolino in sette puntate (n. 1918-1924): il protagonista, Paper Batta, vedendo un pittoresco marinaio della Genova del '400, pensa al simbolo dei blucerchiati dicendo che potrebbe essere una ottima mascotte per un'associazione sportiva.
- Nella serie di Holly e Benji Captain Tsubasa World Youth viene mostrata una partita tra Inter e Sampdoria che finisce 1-0 per i padroni di casa; nella serie Captain Tsubasa: Road to 2002 invece viene mostrato il derby Sampdoria-Genoa, e un personaggio della serie, il difensore giapponese Tomeya Akai, gioca nella Sampdoria.
- Libri
- L'inattesa piega degli eventi, Enrico Brizzi, Baldini Castoldi Dalai, 2008: viene citata per una rissa tra tifosi in occasione di un derby e per il presunto interesse verso un giocatore.
- Febbre a 90°, Nick Hornby, Guanda, 2008: viene ricordata una celebre ala destra scarsocrinita.
- La curva del Latte, Nico Orengo, Einaudi, 2002: semplice citazione del nome.
- Domenica nera, Claudio Paglieri, Piemme, 2005: sul desktop di un computer compaiono bandiere blucerchiate e un bambino dice di tifare per la Samp "perché ha la maglia più bella".
- Tutti i colori del calcio. Storia e araldica di una magnifica ossessione, Sergio Salvi, Alessandro Savorelli Le Lettere, 2008: viene spiegata l'origine della casacca, a partire dalle società progenitrici.
- Vino al vino, Mario Soldati, Mondadori, 2006: nel descrivere la storica osteria Toro di Sampierdarena, tra piatti tipici e vecchie foto di Sampierdarenese ed Andrea Doria, viene spiegato il perché una fusione col Genoa sarebbe impossibile.
Note
- ^ Sampdoria - Strutture
- ^ http://www.identitaultras.splinder.com
- ^ la copertina su Papersera.net
Bibliografia
- AA.VV.; Eurosampdoria, Liguria, Genova, 1989.
- AA.VV.; Genova Calcio, De Ferrari Editore.
- AA.VV.; Quelli che il baciccia, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2002.
- Sandro Bocchio e Giovanni Tosco; Dizionario blucerchiato. Tutta la Sampdoria nome per nome, Bradipolibri, Torino, 2004.
- Fabrizio Calzia; Sotto la Sud. La storia della Sampdoria nei racconti dei suoi campioni, Bradipolibri, Torino, 2002.
- Stefano D'Oria e Sara Gadducci; Sampdoria. L'era Garrone, Sagep, Genova, 2003.
- Michelangelo Dolcino; Sampdoria olè, Edizioni Di Vincenzo, Genova, 1982.
- Pino Flamigni; Il derby delle parole, Erga Edizioni, Genova, 1995.
- Nino Gotta; 1000 volte Sampdoria, De Ferrari Editore, Genova.
- Edoardo Guglielmino; Storie blucerchiate, Fratelli Frilli Editori, 2004.
- Dimitri Magliveras; La grande Samp, 15 anni nella storia, Diemme, 2002.
- Roberto Martinelli; Gradinata sud, Fratelli Frilli Editori, Genova, 2007.
- Renzo Parodi; Il derby infinito. Curiosità, aneddoti, memorie, notizie e foto di 100 anni di stracittadina della Lanterna, S.E.S.,Genova, 2007.
- Maurizio Puppo; Bandiere Blucerchiate (storie di calcio, storie di Sampdoria), Fratelli Frilli Editori, Genova, 2005.
- Piero Sessarego; Io, Mancini, Alkaest Genova, Genova, 1997.
- Piero Sessarego; Paolo Mantovani, Tormenta Editori, Genova, 1994.
- Piero Sessarego; Sampdoria ieri, oggi, domani, Ponte alle Grazie Editori, Firenze, 1991.
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