Lapidi di Enrico VI e Costanza d'Altavilla
Le lapidi di Enrico VI e Costanza d'Altavilla sono due antichi monumenti risalenti al XII secolo. Realizzate in marmo di Paros (isola della Grecia, nell'arcipelago delle Cicladi), si riferiscono entrambe al privilegio del Porto Franco, concesso alla città di Messina dall'imperatore Enrico VI del Sacro Romano Impero nel maggio 1197.

Storia
Nel 1197, anno cruciale per Messina, l'imperatore Enrico VI (1165-1197) concesse alla città un privilegio importante, il Porto Franco. Tale disposizione, vera e propria garanzia per i traffici del porto, conteneva molteplici immunità, di natura sia economica che giuridica.
In particolare, essa concedeva al porto la libera importazione ed esportazione di merci di qualsivoglia genere, senza obbligo di tasse; a ciò si univa l’inappellabilità nei confronti delle sentenze dello stratigoto, il quale aveva la duplice funzione di magistrato cittadino e di capitano d’armi. Lo stratigoto, figura centrale nel panorama giuridico dell’epoca, veniva eletto direttamente dal sovrano.
Alla morte di Enrico VI, avvenuta improvvisamente il 28 settembre dello stesso anno presso il Palazzo Reale di Messina, l’imperatrice Costanza d'Altavilla (1154-1198), in qualità di regnante superstite, decise di riconfermare il proclama regale, senza peraltro inserirvi novità di rilievo.
Al fine di conferire un giusto riconoscimento allo scomparso imperatore e all’intera famiglia imperiale, la cittadinanza messinese decise di realizzare due lapidi che, per l’occasione, furono solennemente trasferite nella cattedrale della città, allora dedicata a "Santa Maria La Nova".
Collocate per secoli nei pressi del trono del legato apostolico (o reale), furono rimosse da tale sede nel 1894 quando, a causa della fine in Sicilia della Legazia Apostolica (13 maggio 1871), il cardinale Giuseppe Guarino ne ordinò la rimozione. Nell’area iniziarono ben presto i lavori per la costruzione dell’attuale soglio arcivescovile. I due monumenti, così rimossi, trovarono comunque posto e visibilità sempre all’interno della cattedrale. Per effettuare tale radicale cambiamento si dovette interpellare la Commissione Conservatrice di Antichità e Belle Arti (Mandalari).
Il terremoto del 28 dicembre 1908 provocò anche la distruzione del duomo: le lapidi, già danneggiate dal tempo, vennero così ridotte in frammenti. Fortunatamente, pochi giorni dopo il sisma, su richiesta di alcuni cittadini si provvide al recupero delle storiche lastre marmoree, le quali furono trasferite nei locali del Museo Nazionale (ora Regionale).
Stato attuale
Il giorno 9 settembre 2009 la Giunta di Palazzo Zanca, con a capo il sindaco On. Giuseppe Buzzanca, ha approvato il restauro definitivo della lapide di Costanza d'Altavilla, la quale è stata recentemente restaurata dal prof. Ernesto Geraci del Museo Regionale di Messina. Il tutto è stato possibile grazie ad un protocollo d'intesa disposto tra le due istituzioni.
La mattina del 21 marzo 2010, presso la sede municipale di Palazzo Zanca, la lapide di Costanza d'Altavilla è stata finalmente restituita alla città, con una solenne cerimonia che ha visto come protagonisti il sindaco On.Giuseppe Buzzanca ed i tre promotori del restauro del monumento, Daniele Rizzo, Daniele Espro ed Aurora Smeriglio. La lapide di Enrico VI, tuttavia, è ancora conservata in frammenti presso i depositi del Museo Regionale di Messina, in attesa di essere restaurata.
La mattina del 24 giugno 2011 l'antica lapide dell'imperatrice Costanza d'Altavilla è stata ufficialmente restituita al Duomo di Messina, in seguito ad una breve ma sentita cerimonia. E' attualmente esposta nei pressi del Trono Arcivescovile. All'incontro hanno partecipato diverse personalità quali il sindaco di Messina, on.dott.Giuseppe Buzzanca, il direttore del Museo Regionale della città, dott.ssa Giovanna Maria Bacci, il decano del Capitolo dei Canonici della Cattedrale, mons. Angelo Oteri ed il parroco mons. Letterio Gulletta.
Bibliografia
- Giannantonio Mandalari. Un privilegio inedito di Enrico VI, concedente il Porto Franco ai Messinesi e la conferma di Costanza. Messina, 1895.
- Daniele Espro. Due lapidi sulla memoria. «Centonove», 26 settembre 2008.
- Natalia La Rosa. Dal 25 il duetto Caravaggio-Rubens. «Gazzetta del Sud», 6 gennaio 2009.
- Natalia La Rosa. Il comune ospiterà la lapide di Costanza d'Altavilla. «Gazzetta del Sud», 24 settembre 2009.
- Irene Antonuccio. Dopo 102 anni la lapide di Costanza d'Altavilla torna a splendere. «Gazzetta del Sud», 21 marzo 2010.
- Elisabetta Reale. Restaurata la lapide di Costanza d'Altavilla. La città si riprende un "frammento" di memoria. «Gazzetta del Sud», 22 marzo 2010.
- Mauro Cucè. La splendida lapide di Costanza d'Altavilla tornerà in Cattedrale. «Gazzetta del Sud», 19 gennaio 2011.
- Torna al Duomo la lapide di Costanza d'Altavilla. «Gazzetta del Sud», 21 giugno 2011.
- Ritornata al Duomo la lapide di Costanza d'Altavilla. «Nettuno Press-Giornale di Messina», 24 giugno 2011.
- Chiara Cenini. La lapide di Costanza d'Altavilla dopo un secolo è tornata nel Duomo. «Gazzetta del Sud», 25 giugno 2011.