Seconda lettera di Giovanni
La Seconda lettera di Giovanni è una lettera tradizionalmente attribuita a Giovanni apostolo ed evangelista e inclusa tra i libri del Nuovo Testamento; è considerata la quinta delle cosiddette «lettere cattoliche». È correntemente datata al primo quarto del II secolo.
Seconda lettera di Giovanni | |
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Datazione | primo quarto del II secolo |
Attribuzione | Giovanni apostolo ed evangelista |
Manoscritti | Codex Vaticanus; 74 |
Composizione
La Seconda e la Terza lettera di Giovanni sono quelle che, tra le lettere del Nuovo Testamento, più sono simili alle lettere private ellenistiche.[1] La Seconda e la Terza lettera di Giovanni «usano lo stesso linguaggio, concordano in lunghezza e nella forma epistolare (indirizzo, introduzione, conclusione)»; per questo motivo si ritiene che furono scritte dallo stesso autore.[2]
All'inizio della lettera (2 Giovanni 1[3]) l'autore si identifica semplicemente come "ο πρεσβυτερος", «il presbitero». Secondo gli studiosi, o questo è un titolo generico, che indica l'appartenenza al presbiterio, oppure è un riferimento ai "presbiteri" che, secondo Ireneo di Lione, Papia e Clemente di Roma, erano guardiani della tradizione apostolica.[4] La lettera è datata al primo quarto del II secolo, in quanto fu in quel periodo che fiorì la scuola corrispondente agli insegnamenti in essa contenuti.
Nel V secolo nacque la tradizione che l'autore della Seconda lettera di Giovanni fosse Giovanni apostolo ed evangelista; gli studiosi moderni ritengono tuttavia che l'autore non sia lui, in tale linea si pone anche papa Benedetto XVI.[5]
I destinatari della lettera sono pagani di una comunità, definita "signora eletta". Come per le altre lettere giovannee, anche questa si prefigge il fine di mettere in guardia verso i falsi maestri gnostici ed eretici, che insidiano la fede dei cristiani.
L'Anticristo
In questa lettera come nella prima lettera di Giovanni appare per la prima volta il termine di Anticristo intendendo riferirsi con questo termine a quello che per Giovanni, che Gesù l'aveva conosciuto di persona in quanto "testimone" come amava definirsi, era un falso insegnamento sulla vera natura della persona Gesù.
Note
- ^ Kummel, p. 446.
- ^ Kummel, p. 449.
- ^ 2Gv 1, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Kummel, p. 451.
- ^ Jesus von Nazareth. Von der Taufe im Jordan bis zur Verklärung, Herder, 16 aprile 2007, ISBN 978-3-451-29861-5, pag. 268 "Dieser Presbyter Johannes erscheint im Zweiten und Dritten Johannes-Brief als Absender und Verfasser des Briefes schlicht unter dem Titel "der Presbyter"...Er ist offensichtlich mit dem Apostel nicht identisch"; Gesù di Nazaret, Milano, Rizzoli, 2007, ISBN 978-88-17-01659-9.
Bibliografia
- Brown, R.E., Lettere di Giovanni, Assisi 1986.
- Bultmann, R., Le lettere di Giovanni, Brescia 1977.
- Kirby, Peter, "2 John", Early Christian Writings, 2 maggio 2011 <http://www.earlychristianwritings.com/2john.html>.
- Kummel, W.G., Introduction to the New Testament, Abingdon Press, 1975.
- Thusing, W., Le tre lettere di Giovanni, Roma 1972.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Testo della seconda lettera di Giovanni basato sulla versione CEI del 1974.
- Un'altra possibile traduzione del medesimo testo giovanneo