Sacchetti (famiglia)

famiglia nobiliare italiana

Antica famiglia nobile fiorentina che può vantare una citazione nel XVI canto del Paradiso di Dante. All'instaurazione del principato mediceo con Giovanni Battista fu costretta ad esulare a Roma dove, aderendo al Papato, acquisì prestigio e potenza, entrando da subito a far parte della nazione fiorentina, ben rappresentata da banchieri (Giovanni Battista era sposato ad una Altoviti) e orefici, che era insediata in gran parte nel Rione Ponte e che aveva come parrocchiale la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini dove la famiglia vi eresse la propria cappella gentilizia. Nel 1648 acquistò dagli Acquaviva il palazzo in via Giulia che da loro prese il nome, ancora oggi di loro proprietà, oltre ad acquistare altre proprietà già dal sec. XVI come il Pigneto detto dei Sacchetti, Castel Fusano che poi vendettero ai Chigi, dove dal 1620 vi fecero costruire ed affrescare la villa di campagna per opera di Pietro da Cortona che divenne l'architetto di famiglia; e godette del feudo di Castel Romano con titolo di marchesato. Si ricordano nella famiglia i cardinali Giulio e Urbano. Fu insignita della dignità di Foriere Maggiore dei Sacri Palazzi Apostolici, grazie alla quale fu inserita nel ristretto ceto dei Marchesi di baldacchino, che detenne fino al 1968; quando l'ultimo Foriere il marchese Giulio, per volontà di Papa Paolo VI rimase a far parte di ciò che rimaneva della famiglia pontifica laica, come Consultore dello Stato della Città del Vaticano.

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