Copa América 1979
Template:Competizione calcistica internazionale La Copa América 1979 fu la trentunesima edizione del massimo torneo sudamericano per nazionali di calcio.
Formula
Come nell'edizione precedente, nessun Paese organizzò la manifestazione, che venne disputata in gare di andata e ritorno nei differenti Stati. Il torneo, svoltosi nel lungo lasso di tempo tra il 18 luglio e l'11 dicembre 1979, confermava la formula sperimentata quattro anni prima, con la squadra campione in carica (in questo caso il Perù) già promossa alle semifinali e le altre 9 squadre divise in 3 gironi all'italiana da 3 nazionali ciascuno. Queste si affrontavano in gare di andata e ritorno e le prime classificate accedevano alle semifinali, anch'esse in doppia sfida. Pure la finale si sarebbe giocata in due gare di andata e ritorno. Neanche in questa edizione venne disputata la finale per il terzo posto.
La composizione dei gruppi iniziali fu la seguente:
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo C
Riassunto del torneo
Il gruppo A presentò notevoli difficoltà per Cile e Colombia (favorite alla promozione in semifinale), con il Venezuela capace di costringere entrambe al pareggio nelle prime sfide giocate in casa dei vinotintos. La Colombia ipotecò il primo posto battendo il Cile nella terza gara (1-0) e rifilando 4 reti al Venezuela. Tuttavia il Cile non si scoraggiò e a Santiago seppe sommergere di goal (7-0) il Venezuela. Nel match finale, sempre a Santiago, i rojos guidati dal bomber Peredo sconfissero la Colombia, pareggiando il conto dei punti: tuttavia la miglior differenza reti qualificò i cileni alle semifinali.
Il gruppo B riprose la grande sfida tra Argentina e Brasile, con la Boliva che sulla carta appariva "vittima sacrificale" del raggruppamento. Tuttavia i boliviani, nella loro "roccaforte" dell'Hernando Siles di La Paz, favoriti dai 3600 metri di altitudine ed ispirati dalla punta Jesús Reynaldo, sconfissero clamorosamente le due avversarie. La sfida diretta tra Brasile e Argentina (giocata al Maracanà di Rio de Janeiro) si presentava così come una gara per non essere virtualmente eliminati: la spuntò il Brasile di Zico, che con un goal del futuro attaccante dell'Udinese e uno di Tita ebbe la meglio dei biancocelesti. L'Argentina, campione del mondo in carica e nelle cui fila si era arricchita del giovane talento Diego Armando Maradona, tornò in carreggiata con un 3-0 alla Bolivia, guardando con speranza al match finale con il Brasile (anch'esso vittorioso, 2-0, sui boliviani). La gara, andata in scena al José Amalfitani di Buenos Aires fu però compromessa dopo 17 minuti, quando uno svarione della difesa albiceleste favorì Socrates. L'Argentina trovò il pari con Passarella, ma nella ripresa ancora Socrates chiuse i conti: storditi, gli argentini pareggiarono con Díaz, ma non seppero perforare la difesa brasiliana.
Il gruppo C palesò la strepitosa forma del Paraguay di Eugenio Morel e del giovanissimo Julio César Romero (detto Romerito). Gli albirrojos batterono due volte l'Ecuador, mentre un irriconoscibile Uruguay fu sorpreso dalla Tricolor a Quito. Battuti gli ecuadoriani nel ritorno al Centenario di Montevideo, i celesti, nonostante le ottime prove dell'asso Waldemar Victorino, non seppero piegare il Paraguay: due pareggi e gli albirrojos volarono in semifinale.
Le semifinali misero di fronte Perù-Cile e Paraguay-Brasile. La prima sfida iniziò con una sorpresa: a Lima i cileni si imposero 2-1, con una doppietta della punta Carlos Caszely. Al ritorno al Nacional il Cile difese il risultato (0-0), raggiungendo la sua prima finale.
Anche l'andata dell'altro match si concluse con un risultato a sorpresa: il Paraguay, ad Asunción, superò il Brasile 2-1. Al ritorno al Maracanà, i carioca, non particolarmente demoralizzati da un passivo recuperabile, si portarono in vantaggio al 29' con Falcão. Ma dopo neanche due minuti Milcíades Morel pareggiò i conti. I brasiliani continuarono nel loro pressing e al 61' usufruirono di un calcio di rigore, trasformato da Socrates. Anche in tal caso però la reazione del Paraguay non si fece attendere: al 68' Romero trovò la stoccata vincente che batté Leão e consentì ai paraguayani di raggiungere la finale.
Il 28 novembre andò in scena l'andata, al Defensores del Chaco di Asunción: la gara non ebbe storia e una doppieta di Romero e un goal di Eugenio Morel concretizzarono un secco 3-0 a favore del Paraguay. Nel ritorno di Santiago, il 5 dicembre, il Cile si riorganizzò, imponendosì 1-0 grazie alla rete iniziale di Carlos Rivas.
A questo punto la formula prevedeva uno spareggio, avendo ambedue le squadre vinto una partita; ma prevedeva anche che, in caso di parità dopo i tempi supplementari, la coppa sarebbe andata alla squadra con la migliore differenza reti. La sfida, disputata al José Amalfitani di Buenos Aires, si concluse a reti inviolate: la miglior differenza reti (+2) premiò il Paraguay. Per i biancorossi, dimostratisi una nazionale solidissima e vincente, si trattava del secondo titolo continentale dopo 26 anni dall'ultimo successo.
Primo turno
Gruppo A
Venezuela | 0 - 0 | Colombia | Estadio Polideportivo de Pueblo Nuevo, San Cristóbal Arbitro: Luis Barrancos (Bolivia) |
Venezuela | 1 - 1 (0-0) | Cile | Estadio Polideportivo de Pueblo Nuevo, San Cristóbal Arbitro: César Pagano (Perù) |
Carvajal 70' | Peredo 81' |
Colombia | 1 - 0 (1-0) | Cile | Estadio Nemesio Camacho El Campín, Bogotà Arbitro: Romualdo Arppi Filho (Brasile) |
Díaz 21' |
Colombia | 4 - 0 (1-0) | Venezuela | Estadio Nemesio Camacho El Campín, Bogotà Arbitro: Carlos Espósito (Argentina) |
Iguarán 17' | |||
Valverde 53' | |||
Chaparro 59' | |||
Morón 86' |
Cile | 7 - 0 (2-0) | Venezuela | Estadio Nacional, Santiago Arbitro: Enrique Labó (Perù) |
Peredo 3' | |||
Rivas 38' | |||
Rivas 54' | |||
Peredo 59' | |||
Véliz 76' | |||
Soto 80' | |||
Yáñez 84' |
Cile | 2 - 0 (1-0) | Colombia | Estadio Nacional, Santiago Arbitro: Wilfredo Cáceres (Paraguay) |
Caszely 14' | |||
Peredo 58' |
Classifica
Gruppo B
Classifica
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