Linea del Mareth
La Linea del Mareth fu un sistema di fortificazioni, lungo 35 km, costruito dai francesi presso la città costiera di Médenine, nel sud della Tunisia, fino alle colline di Matmata, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Progettata per difendersi da un'eventuale invasione italiana dalla Libia, dopo la sconfitta della Francia venne occupata dalle forze dell'Asse, e da esse usata per difendersi dagli inglesi nel 1943.
Dopo la vittoria conseguita dalle forze alleate ad El Alamein, le truppe tedesche ed italiane vennero costrette ad una veloce ritirata attraverso la Libia settentrionale verso la Tunisia. L'ottava armata del generale britannico Bernard Montgomery fecero sosta presso Medenin prima di sferrare la nuova offensiva tesa a spingere le forze dell'Asse proprio all'interno della linea del Mareth. Dopo il tentativo fallito da parte della Prima Armata Italiana, comandata dal generale Giovanni Messe di evitare l'imbottigliamento nella linea del Mareth con l'Operazione Capri, italiani e tedeschi si ritirarono nella linea difensiva in attesa dell'assalto britannico. Un primo attacco venne sferrato il 19 marzo 1943 con l'Operazione Pugilist quando la 50ª Divisione di Fanteria britannica, dopo un iniziale successo con sfondamento della linea presso Zarat, venne ricacciata indietro dalla 15ª Divisione Panzer tedesca il 22 marzo.