Armina
Harmina o Armina è un alcaloide fluorescente appartenente alla famiglia dei composti β-carboline. È presente in differenti piante, specialmente nella Peganum harmala nella liana sud Americana Banisteriopsis caapi, ed in alcune specie di passiflora. Harmina è un inibitore della monoamino ossidasi A (MAO-A) reversibile, un enzima che scompone monoamine.
Armina | |
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Nome IUPAC | |
7-méthoxy-1-méthyl-β-carboline | |
Nomi alternativi | |
Armina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C13H12N2O |
Massa molecolare (u) | 212.25 g/mol C 73,56 %, H 5,7 %, N 13,2 %, O 7,54 %, |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 207-131-4 |
PubChem | 5280953 |
DrugBank | DBDB07919 |
SMILES | CC1=NC=CC2=C1NC3=C2C=CC(=C3)OC |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | 321 °C (· HCl); 262 °C (· HCl · 2H 2O) |
Indicazioni di sicurezza | |
Usi
Farmaci che inibiscono le MAO (IMAO) in maniera simile a quella dell’harmina sono attualmente impiegati per il trattamento della depressione. Harmina non è stata oggetto di molta ricerca clinica nel trattamento della depressione, in parte a causa del suo status giuridico limitato in molti paesi.
Piante contenenti armina sono tradizionalmente utilizzate per prolungare gli effetti allucinogeni di alcune sostanze come psilocibina o DMT, quando queste vengono ingerite.
B. caapi è da tempo utilizzata in combinazione con piante contenenti DMT nel rituale dell'Ayahuasca.
Sovradosaggio
Orale o per via endovenosa dosi di harmina da 30-300 mg hanno causato agitazione, tachicardia, offuscamento della vista, ipotensione, parestesie e allucinazioni. L'eliminazione emivita plasmatica è dell'ordine di 1-3 ore.
Fonti naturali
Harmina si trova in una grande varietà di organismi diversi, la maggior parte dei quali sono piante. Vi sono una trentina di specie di animali diversi che contengono harmina, tra cui sette farfalle della famiglia Nymphalidae. Piante contenenti harmina comprendono il tabacco, alcune specie di fiore della passione (Passiflora[1], Peganum harmala, ed altre specie del genere peganum, B. caapi, ed altre specie del genere banisteriopsis, Solanum dulcamara[2], e tante altre.