Serie A 2005-2006
Il Campionato di Serie A 2005-06 fu il centoquattresimo campionato italiano di calcio e il settantaquattresimo a girone unico.
Il torneo fu segnato dallo scandalo denominato Calciopoli, nel corso del quale emersero rapporti illeciti tra dirigenti sportivi e rappresentanti della classe arbitrale allo scopo di alterare i risultati di determinate partite del campionato 2004-05. Le indagini, avviate durante il mese di aprile a tre giornate dal termine del torneo, erano ancora in corso quando la Juventus sollevò la coppa dei vincitori dello scudetto a Bari il 14 maggio, e condussero ad un sostanziale mutamento della classifica finale.
Il verdetto sportivo, ovvero la vittoria del 29º scudetto da parte della Juventus in un campionato dominato dai bianconeri, fu sovvertito dalle sentenze della magistratura sportiva, che assegnò il titolo all'Inter, in qualità di prima squadra classificatasi alle spalle di Juventus e Milan, entrambe penalizzate, e dispose la retrocessione del club torinese in Serie B per illecito sportivo. Altri club coinvolti nello scandalo furono la Lazio, la Fiorentina, il Milan e la Reggina. I rossoneri si erano classificati secondi, dopo aver inflitto ad ottobre l'unica sconfitta alla Juventus.
Avvenimenti
Dopo un campionato dominato per lunghi tratti e vinto dalla Juventus, in seguito alle sentenze della magistratura sportiva per i fatti dello scandalo del calcio italiano del 2006, che stravolsero completamente gli esiti del campo, il titolo andò all'Inter, prima delle squadre non coinvolte nello scandalo.
Il campionato precedente il trionfo azzurro a Germania 2006 cominciò il 27 agosto con le tre grandi tradizionali Juventus, Milan ed Inter favorite per il titolo. La Juventus, campione in carica, era rimasta affidata a Fabio Capello e si era ulteriormente rinforzata con gli arrivi del portiere Christian Abbiati, chiamato a sostituire Gianluigi Buffon che si era infortunato ad agosto durante la sfida amichevole contro il Milan valida per il Trofeo Berlusconi, di Giorgio Chiellini, di Robert Kovac, di Federico Balzaretti, di Giuliano Giannichedda e soprattutto di Patrick Vieira, proveniente dall'[↓↑ fuori crono]. Le maggiori rivali per lo scudetto erano ancora una volta le milanesi: il Milan, secondo nel 2004-2005 dopo un entusiasmante testa a testa con i bianconeri, e l'Inter, che nella stagione precedente si era aggiudicata la Coppa Italia, e in estate la Supercoppa italiana proprio contro i bianconeri. La Roma del nuovo tecnico Luciano Spalletti era capace di esprimere un ottimo gioco e sembrava poter gareggiare alla pari; la Lazio del nuovo allenatore Delio Rossi era ancora un'avversaria temibile. La Roma fece un record di 11 vittorie consecutive. I campioni in carica della Juventus partirono molto bene, vincendo le prime nove partite e distanziando le due principali rivali di inizio campionato: il Milan e la sorprendente Fiorentina di Cesare Prandelli. I nerazzurri di Mancini invece iniziarono in sordina il torneo perdendo contro Palermo e lo scontro diretto con i bianconeri. La corsa dei bianconeri fu frenata dal Milan, che il 29 ottobre vinse il confronto diretto di San Siro e si portò a 2 punti di distacco dal primo posto. Tre domeniche dopo i rossoneri furono battuti dalla Fiorentina e vennero raggiunti al secondo posto proprio dai viola trainati dal bomber del campionato Luca Toni che terminerà il campionato con 31 gol. I viola si proposero come possibili antagonisti dei bianconeri in chiave scudetto, ma dovettero abbandonare i sogni di gloria a seguito della sconfitta casalinga del 4 dicembre con i torinesi, i quali fecero registrare poi vantaggi abissali sulle inseguitrici e il 21 dicembre ottennero con due giornate d'anticipo il titolo di campione d'inverno. Il vantaggio degli uomini di Capello era di 8 punti sull'Inter e 9 sul Milan, e quest'ultimo accusò una flessione perdendo contro Fiorentina, Chievo e Inter.
All'inizio del girone di ritorno l'unica squadra in grado di impensierire la Juventus sembrava essere l'Inter. I nerazzuri si presentarono allo scontro di San Siro del 12 febbraio con 9 punti di svantaggio ma, invece della vittoria, giunse una sconfitta che sembrò sancire definitivamente il tricolore della Juventus, ora a +12 su Milan ed Inter, entrambe seconde. A questo punto l'Inter perdette sempre più terreno, mentre fu il Milan a provare un inseguimento. Il 12 marzo Juventus-Milan a Torino termina però a reti bianche, con i bianconeri che mantennero 10 punti di vantaggio sui milanisti, secondi in graduatoria. Nella giornata successiva la Juventus mise un'ipoteca sullo scudetto in modo definitivo battendo il Livorno in trasferta.
Nel mese di aprile, tuttavia, si riaprì qualche spiraglio per le inseguitrici. La Juventus fu vittima di un brusco calo nei risultati e nel gioco, probabilmente dovuto al considerevole dispendio di energie dopo un campionato giocato ad altissimi livelli e alla delusione per l'eliminazione in Champions League per mano dell'[↓↑ fuori crono]. La fase di appannamento iniziò con il pareggio casalingo contro la Roma, cui fecero seguito uno scialbo pareggio a reti bianche contro il fanalino di coda Treviso e altri tre pari contro Fiorentina, Cagliari - con Cannavaro che pareggiò a tempo quasi scaduto - e Lazio a Torino, con Trezeguet che evitò la sconfitta della sua squadra a tre minuti dal termine. La giornata dell'antivigilia di Pasqua il derby milanese di ritorno stabilì che sarebbe stato il Milan l'inseguitore della Juve: i rossoneri prevalsero sull'Inter per uno a zero. Il 22 aprile, quando mancavano solo tre giornate al termine, il Milan si riportò a -3. Proprio in quella giornata emersero i primi dettagli sullo scandalo del calcio: la procura di Napoli avviò un'inchiesta contro società calcistiche importanti, tra le quali Juventus, Fiorentina, Lazio e successivamente anche Reggina, Arezzo e Milan. Lo stesso Milan sembrò a questo punto capace di compiere l'impresa, ma di lì alla fine del torneo il distacco dalla Juventus rimase invariato. I bianconeri sconfissero Siena, Palermo e Reggina - sul campo neutro di Bari -, mentre al Milan non bastarono i successi contro Livorno, Parma e Roma. Alla fine risultò decisiva l'unica sconfitta patita dai rossoneri nel girone di ritorno, il 1º aprile contro il Lecce al Via del Mare, poiché in caso di arrivo a pari punti i rossoneri avrebbero avuto la meglio sulla Juventus per i migliori risultati ottenuti negli scontri diretti. Ma la pubblicazione delle prime intercettazioni, diedero subito l'idea di cosa stava per scoppiare, tanto che lo scudetto bianconero fu festeggiato da poche centinaia di tifosi a Torino. In compenso, la squadra e soprattutto la dirigenza, al rientro da Bari, fu accolta all'aeroporto da una pesante contestazione. In coda l'esordiente Treviso chiuse ultimo e tornò tra i cadetti a cinque giornate dalla fine. Retrocessero anche il Lecce, condannato proprio dal pari interno contro i trevigiani a tre giornate dal termine, e, momentaneamente, il Messina.
In estate gli sviluppi dello scandalo portarono però alle sentenze di secondo grado della Corte Federale, che alla fine di luglio sconvolsero la classifica: Juventus retrocessa d'ufficio in Serie B con riammissione in A del Messina; la Fiorentina e la Lazio, anch'esse condannate alla B in primo grado, conservarono il loro posto in A ma senza fare le coppe europee; il Milan invece passò dal secondo al terzo posto e fu costretto ai preliminari di Champions League.
A seguito di ciò la classifica venne stravolta e la FIGC il 26 luglio assegnò il titolo di Campione d'Italia 2005-06 all'Inter. Per i nerazzurri fu il 14º titolo, ma fu al centro di giudizi contrastanti: se il presidente nerazzurro Giacinto Facchetti, e coloro che credettero giusto premiare le formazioni estranee allo scandalo, lo definirono Scudetto della correttezza,[1] coloro i quali avrebbero reputato più trasparente lasciare inaggiudicato il titolo non assegnato ai bianconeri, lo etichettarono al contrario come lo Scudetto di cartone.[2]
Squadre partecipanti
Allenatori esonerati, dimessi e subentrati
- Cagliari : Esonerato Attilio Tesser - Subentrato (dalla 2ª) e dimesso Daniele Arrigoni - Subentrato (dalla 3ª) ed esonerato Davide Ballardini - Subentrato Nedo Sonetti (dalla 12ª)
- Empoli : Esonerato Mario Somma - Subentrato Luigi Cagni (dalla 21ª)
- Lecce : Esonerato Angelo Gregucci - Subentrato (dalla 6ª) ed esonerato Silvio Baldini - Subentrati Roberto Rizzo e Franco Paleari (dalla 22ª)
- Livorno : Dimesso Roberto Donadoni - Subentrato Carlo Mazzone (dalla 24ª)
- Messina : Esonerato Bortolo Mutti - Subentrato Giampiero Ventura (dalla 32ª)
- Palermo : Esonerato Luigi Delneri - Subentrato Giuseppe Papadopulo (dalla 23ª)
- Treviso : Esonerato Ezio Rossi - Subentrato (dalla 12ª) ed esonerato Alberto Cavasin - Subentrato Diego Bortoluzzi (dalla 27ª)
- Udinese : Esonerato Serse Cosmi - Subentrati (dalla 25ª) ed esonerati Loris Dominissini e Nestor Sensini - Subentrato (dalla 31ª) Giovanni Galeone
Classifica finale
| Classifica finale 2005-2006 | Pt | G | V | N | P | GF | GS | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Inter | 76 | 38 | 23 | 7 | 8 | 68 | 30 | |
| 2. | Roma | 69 | 38 | 19 | 12 | 7 | 70 | 42 | |
| 3. | Milan[3] | 58 | 38 | 28 | 4 | 6 | 85 | 31 | |
| 4. | Chievo[4] | 54 | 38 | 13 | 15 | 10 | 54 | 49 | |
| File:UEFA - UEFA Cup.svg | 5. | Palermo | 52 | 38 | 13 | 13 | 12 | 50 | 52 |
| File:UEFA - UEFA Cup.svg | 6. | Livorno | 49 | 38 | 12 | 13 | 13 | 37 | 44 |
| File:UEFA - UEFA Cup.svg | 7. | Parma[5] | 45 | 38 | 12 | 9 | 17 | 46 | 60 |
| 8. | Empoli | 45 | 38 | 13 | 6 | 19 | 47 | 61 | |
| 9. | Fiorentina[3] | 44 | 38 | 22 | 8 | 8 | 66 | 41 | |
| 10. | Ascoli | 43 | 38 | 9 | 16 | 13 | 43 | 53 | |
| 11. | Udinese | 43 | 38 | 11 | 10 | 17 | 40 | 54 | |
| 12. | Sampdoria | 41 | 38 | 10 | 11 | 17 | 47 | 51 | |
| 13. | Reggina | 41 | 38 | 11 | 8 | 19 | 39 | 65 | |
| 14. | Cagliari | 39 | 38 | 8 | 15 | 15 | 42 | 55 | |
| 15. | Siena | 39 | 38 | 9 | 12 | 17 | 42 | 60 | |
| 16. | Lazio[3] | 32 | 38 | 16 | 14 | 8 | 57 | 47 | |
| 17. | Messina | 31 | 38 | 6 | 13 | 19 | 33 | 59 | |
| 18. | Lecce | 29 | 38 | 7 | 8 | 23 | 30 | 57 | |
| 19. | Treviso | 21 | 38 | 3 | 12 | 23 | 24 | 56 | |
| 20. | Juventus[6][7] | 0 | 38 | 27 | 10 | 1 | 71 | 24 |
Verdetti
- File:Scudetto14.png Inter Campione d'Italia 2005-2006 a tavolino su ordinanza della FIGC del 26 luglio 2006.
- Inter, Roma, Milan e Chievo[4] qualificati in Champions League 2006-2007.
- File:UEFA - UEFA Cup.svg Palermo, Livorno e Parma qualificati in Coppa UEFA 2006-2007.
- Lecce, Treviso e Juventus retrocessi in Serie B 2006-2007.
Sentenze definitive del CONI
| Anno | Fiorentina | Juventus | Lazio | Milan |
|---|---|---|---|---|
| 2004/2005 | Revoca dello Scudetto File:Scudetto28.png | |||
| 2005/2006 | Penalizzazione di 30 punti | Non assegnazione dello Scudetto File:Scudetto29.PNG
Retrocessione all'ultimo posto |
Penalizzazione di 30 punti | Penalizzazione di 30 punti |
| 2006/2007 | Penalizzazione di 15 punti | Penalizzazione di 9 punti | Penalizzazione di 3 punti | Penalizzazione di 8 punti |
| Ammenda | 100.000 € | 120.000 € | 100.000 € | 100.000 € |
| Nella stagione 2006/2007 dovrà cedere alla FIGC gli incassi delle prime | 3 giornate | 3 giornate | 2 giornate | 1 giornata |
Squadra campione
|
- Allenatore: Roberto Mancini
Graduatoria sul campo
| Classifica 2005-06 | Pt | G | V | N | P | GF | GS | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | Juventus | 91 | 38 | 27 | 10 | 1 | 71 | 24 | |
| 2. | Milan | 88 | 38 | 28 | 4 | 6 | 85 | 31 | |
| 3. | Template:MERDE | 76 | 38 | 23 | 7 | 8 | 68 | 30 | |
| 4. | Fiorentina | 74 | 38 | 22 | 8 | 8 | 66 | 41 | |
| 5. | Roma | 69 | 38 | 19 | 12 | 7 | 70 | 42 | |
| 6. | Lazio | 62 | 38 | 16 | 14 | 8 | 57 | 47 | |
| 7. | Chievo | 54 | 38 | 13 | 15 | 10 | 54 | 49 | |
| 8. | Palermo | 52 | 38 | 13 | 13 | 12 | 50 | 52 | |
| 9. | Livorno | 49 | 38 | 12 | 13 | 13 | 37 | 44 | |
| 10. | Parma | 45 | 38 | 12 | 9 | 17 | 46 | 60 | |
| 11. | Empoli | 45 | 38 | 13 | 6 | 19 | 47 | 61 | |
| 12. | Ascoli | 43 | 38 | 9 | 16 | 13 | 42 | 53 | |
| 13. | Udinese | 43 | 38 | 11 | 10 | 17 | 40 | 52 | |
| 14. | Sampdoria | 41 | 38 | 10 | 11 | 17 | 47 | 51 | |
| 15. | Reggina | 41 | 38 | 11 | 8 | 19 | 39 | 65 | |
| 16. | Cagliari | 39 | 38 | 8 | 15 | 15 | 42 | 55 | |
| 17. | Siena | 39 | 38 | 9 | 12 | 17 | 42 | 60 | |
| 18. | Messina | 31 | 38 | 6 | 13 | 19 | 33 | 59 | |
| 19. | Lecce | 29 | 38 | 7 | 8 | 23 | 30 | 57 | |
| 20. | Treviso | 21 | 38 | 3 | 12 | 23 | 24 | 56 |
Classifica dei marcatori
| Gol | Rigori | Marcatore | Squadra | |
|---|---|---|---|---|
| 31 | 2 | Luca Toni | Fiorentina | |
| 23 | 0 | David Trezeguet | Juventus | |
| 22 | 5 | David Suazo | Cagliari | |
| 19 | 4 | Cristiano Lucarelli | Livorno | |
| 4 | Francesco Tavano | Empoli | ||
| 5 | Andriy Shevchenko | Milan | ||
| 17 | 1 | Alberto Gilardino | Milan | |
| 16 | 0 | Tommaso Rocchi | Lazio | |
| 15 | 3 | Julio Ricardo Cruz | Inter | |
| 6 | Francesco Totti | Roma | ||
| 14 | 3 | Kaká | Milan | |
| 13 | 2 | Adriano Leite Ribeiro | Inter | |
| 2 | Sergio Pellissier | Chievo | ||
| 3 | Arturo Di Napoli | Messina | ||
| 12 | 0 | Filippo Inzaghi | Milan | |
| 2 | Alessandro Del Piero | Juventus | ||
| 3 | Mancini | Roma | ||
| 11 | 0 | Erjon Bogdani | Siena | |
| 0 | Goran Pandev | Lazio | ||
| 2 | Amauri | Chievo | ||
| 2 | Nicola Amoruso | Reggina | ||
| 3 | Enrico Chiesa | Siena | ||
| 3 | Francesco Flachi | Sampdoria | ||
| 10 | 0 | David Di Michele | Udinese (3) Palermo (7) | |
| 1 | Bernardo Corradi | Parma | ||
| 3 | Fábio Simplício | Parma | ||
Risultati
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Media spettatori
Media spettatori della Serie A 2005-06: 22.476.[8]
NB: il Cagliari non comunica dati ufficiali sugli spettatori
| Club | Pos. | Media | Max. | Totale | Abbonamenti |
|---|---|---|---|---|---|
| Milan | 1 | 59.993 | 79.706 | 1.139.866 | 50.448 |
| Inter | 2 | 51.371 | 78.606 | 976.046 | 41.744 |
| Roma | 3 | 41.933 | 68.816 | 754.789 | 26.641 |
| Fiorentina | 4 | 33.044 | 43.950 | 627.842 | 24.066 |
| Juventus | 5 | 30.469 | 56.488 | 578.906 | 23.039 |
| Palermo | 6 | 27.924 | 33.149 | 530.554 | 24.870 |
| Lazio | 7 | 27.872 | 60.040 | 529.570 | 18.640 |
| Sampdoria | 8 | 22.688 | 35.369 | 431.076 | 19.165 |
| Messina | 9 | 20.975 | 30.550 | 398.519 | 16.566 |
| Udinese | 10 | 16.447 | 21.596 | 312.488 | 14.991 |
| Parma | 11 | 14.372 | 23.116 | 273.077 | 10.639 |
| Reggina | 12 | 12.552 | 14.000 | 238.489 | 8.900 |
| Lecce | 13 | 12.495 | 24.941 | 237.409 | 8.603 |
| Livorno | 14 | 12.489 | 16.304 | 237.300 | 9.162 |
| Ascoli | 15 | 12.466 | 22.919 | 211.924 | 6.699 |
| Siena | 16 | 8.724 | 15.007 | 165.757 | 5.977 |
| Chievo | 17 | 8.509 | 26.289 | 163.190 | 4.016 |
| Empoli | 18 | 6.725 | 13.454 | 127.773 | 4.557 |
| Treviso | 19 | 5.885 | 17.389 | 111.808 | 2.749 |
Note
- ^ Corriere.it, TgCom
- ^ Corriere.it
- ^ a b c 30 punti di penalizzazione.
- ^ a b Perderà però i preliminari venendo iscritto semplicemente in Coppa UEFA.
- ^ Settimo classificato e qualificato in Coppa UEFA per migliore classifica avulsa rispetto all'Empoli.
- ^ Retrocessa all'ultimo posto dalle sentenze relative al caso Calciopoli.
- ^ 91 punti di penalizzazione
- ^ Statistiche Spettatori Serie A 2005-2006 Attendance Statistics of Serie A (1st Div) 2005-2006 Juventus,Milan,Inter,Roma,Lazio,Fio
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