Vasistas

serramento apribile verso l'interno
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Vasistas (s. m.[1]; pronuncia[1]: va∫istàas o va∫ìstas) è un forestierismo con cui si definisce quell'elemento architettonico mobile destinato all'illuminazione, alla ventilazione ed al tamponamento delle aperture e delle luci di un edificio avente asse orizzontale, battente al lato superiore ed apribile verso l'interno del locale. Da non confondersi con sopraluce, abbaini, sporgere o gargolle.

Vista interna ed esterna di un'apertura vasistas. La foto in basso mostra uno dei due compassi che ne limitano l'apertura, oltre al fermo di chiusura.

E' possibile provvedere alla movimentazione a distanza tramite comando manuale, elettrico o pneumatica dello sportello, con o senza fili.

Etimologia

Si tratta di un prestito orale dal francese[1], lingua nella quale nasce modellandosi da una interrogativa in tedesco[1]: la sua etimologia deriva infatti dalla domanda ricorrente «Was ist das ?», il cui significato è «che cos'è?» (più propriamente «che cos'è questo?»[1]), che veniva posta da tedeschi a loro visitatori francesi, attraverso una sorta di sportello, prima di aprire loro la porta.

La prima forma conosciuta di questo prestito lessicale, in francese, è stato «wass-ist-dass» (1776), secondo Alain Rey[2]. «Wass-ist-dass» è utilizzato da Jean François Clément Morand nel 1776 nel suo Mémoire sur les feux de houille.

La prima apparizione del termine 'vasistas' in un dizionario francese risale al 1798, nella 5a edizione del Dictionnaire de l'Académie française:

«VASISTAS. sostantivo maschile. Piccola porzione di una porta o finestra, la cui parte si apre o ferma a volontà.»

Utilizzo del termine in architettura

  • Eugène Viollet-le-Duc, nel suo Dictionnaire raisonné de l'architecture française du XIe XVIe siècle - Tome 5, alla voce Fenêtre:

« [...] che queste vetrate chiudono tanto bene quanto e nostre, se non meglio; che esse possono essere sigillate ermeticamente, e che si potrebbe, grazie a degli chassis separati, dare agli interni minore o maggior quantità d'aria e di luce. Oggi si è sostituito tutto quello con vasistas, ma non abbiamo ancora ripreso le imposte che si aprono per piccole porzioni [...] »[3]

Affermazione del termine «vasistas» nella letteratura francese

Nel XIX secolo, la letteratura francese, o le traduzioni in francese, hanno registrato l'apparire del termine 'vasistas' per designare delle finestre particolari:

« [...] les moments où Fabrice pouvait ouvrir la sorte de vasistas par lui pratiqué dans l’immense abat-jour qui masquait sa fenêtre.»[4].

Doveva trattarsi, in questo caso, di una piccola apertura in un'imposta o in un sipario.

« Les vitrages du séchoir se soulevaient comme ceux d’une serre.[...] Le tout était de se procurer une échelle assez longue, une échelle de vingt pieds au lieu de douze.[...] L’échelle atteignait juste au vasistas. »[5].

Questo vasistas, a sei metri d'altezza, non poteva che essere piazzata in alto su un muro o sul tetto.

« Elle se penchait des deux mains par le vasistas, en humant la brise ; les trois chevaux galopaient, les pierres grinçaient dans la boue, la diligence se balançait [...] »[6].

Il vasistas è allora una sorta di gelosia aperta su una diligenza.

« La cahute, sorte de cabane-voiture qui suivait l'itinéraire le plus varié, sans sortir pourtant d'Angleterre et d'Écosse, avait quatre roues, plus un brancard pour le loup, et un palonnier pour l'homme. Ce palonnier était l'en-cas des mauvais chemins. Elle avait à l'avant une porte vitrée avec un petit balcon servant aux harangues, tribune mitigée de chaire, et l'arrière une porte pleine trouée d'un vasistas ».[7]. Questo vasistas è un'apertura su una porta posteriore di diligenza.

« La chaleur devenait intolérable; des rais de soleil entraient à gauche, par les hautes fenêtres, allumant les vapeurs fumantes de nappes opalisées, d'un gris rose et d'un gris bleu très tendres. Et, comme des plaintes s'élevaient, le garçon Charles allait d'une fenêtre à l'autre, tirait des stores de grosse toile; ensuite, il passa de l'autre côté, du côté de l'ombre, et ouvrit des vasistas[8].

Doveva trattarsi qui di vasistas situate sulla parte superiore di finestre con la funzione di ventilare il lavatoio nel quale Gervaise lava la sua biancheria.

Utilizzo del termine nella canzone francese

« Un vasistas était ouvert sur les étoiles

Et me revoilà faisant la malle

Parmi les antennes de télé »

Il vasistas, in questo caso, si apre sul tetto, dove sono installate le antenne della televisione.

Uso comune e commerciale del termine « vasistas »

Nel XX secolo, un vasistas designa una finestra ausiliaria, che migliora l'illuminazione e la cui apertura permette di ottenere un supplemento di ventilazione. La sua collocazione è adattata al bisogno.

In falegnameria i professionisti preferiscono parlare di imposta fissa o mobile per riferirsi all'elemento decorativo di illuminazione o ventilazione disposto al disopra o sul lato di una porta d'ingresso o di una finestra sulla facciata. Il vasistas si trova così relegata all'uso di una comune finestra, per un corridoio, una tromba delle scale, una soffitta o una cantina.

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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