Ram (album)
Ram è il secondo album da solista di Paul McCartney pubblicato dopo lo scioglimento dei Beatles. Attribuito a Paul & Linda McCartney, fu pubblicato il 28 maggio del 1971.
| Ram album in studio | |
|---|---|
| Artista | Paul McCartney, & Linda McCartney |
| Pubblicazione | 28 maggio 1971 |
| Durata | 43 min |
| Dischi | 1 |
| Tracce | 12 |
| Genere | Pop Rock |
| Etichetta | Apple Records |
| Produttore | Paul McCartney |
| Registrazione | novembre 1970 - gennaio 1971 |
| Note | |
| Certificazioni | |
| Dischi di platino | 1 |
| Paul McCartney - cronologia | |
Registrazione e struttura
Dopo l’uscita del fortunato disco d’esordio come solista intitolato McCartney, Paul e Linda si concessero una lunga vacanza trascorsa in gran parte nella loro fattoria in Scozia. Fu durante questo periodo che Paul, dietro l’impulso di Linda, compose le canzoni che sarebbero apparse su Ram. Decidendo di cambiare i metodi di registrazione, la coppia partì per New York verso la fine del 1970. Denny Seiwell fu reclutato per suonare la batteria e David Spinozza e Hugh McCracken come chitarristi. Nonostante il disco dovesse essere un progetto a due, Linda si limitò a prestare la propria voce per i cori delle canzoni e a far da controcanto a Paul, che canta tutti i brani. Dalle sessioni di registrazione per l’album, uscirono anche future canzoni come Dear Friend, pubblicata poi sull’album di debutto dei Wings Wild Life, come anche Get On the Right Thing e Little Lamb Dragonfly, entrambe finite sull’album Red Rose Speedway del 1973.
Agli inizi del 1971, il disco fu terminato e furono fatte uscire come singolo due canzoni non presenti nell'album appena registrato, Another Day/Oh Woman, Oh Why, singolo, il primo di McCartney dopo i Beatles, che uscì in febbraio e divenne un successo da Top 5 in tutto il mondo. In maggio, infine fu pubblicato Ram.
Copertina
La copertina del disco è costituita da una fotografia (scattata da Linda McCartney) in bianco e nero che ritrae Paul su sfondo colorato mentre tiene per le corna un montone ("ram" in inglese) nella sua fattoria in Scozia. Sul lato destro della copertina dell'album compare la scritta "L.I.L.Y." che potrebbe stare per "Linda I Love You". Secondo i sostenitori del fantasioso complotto PID, invece, mettendo uno specchio sulla metà della scritta come nelle parole "LONELY HEARTS" sulla copertina dell'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, ecco cosa uscirebbe: "I I I X" e cioè "Tre vivi uno morto, oppure, 11 settembre o 9 novembre (una di queste dovrebbe essere la data della presunta morte di Paul McCartney). Sul retro del disco compaiono una foto di Paul, Linda e della figlioletta Mary, e due insetti (simili a scarafaggi) ripresi nell'atto dell'accoppiamento (che John Lennon intese come ironico riferimento alla situazione dei Beatles).
Dispute e polemiche varie
John Lennon credette che alcune canzoni di Ram includessero delle frecciate polemiche rivolte a lui dal suo ex socio, in particolare Too Many People, 3 Legs e Dear Boy sono le canzoni “incriminate”.[1] Inoltre Lennon percepì la foto di due scarafaggi (beetles) che si accoppiavano sul retro di copertina come un'ironica descrizione dello stesso McCartney di come si sentisse trattato dagli altri Beatles o del trattamento che avrebbe voluto riservare loro.
Successivamente McCartney disse che solo due strofe in Too Many People erano realmente indirizzate a Lennon: «In una canzone, scrissi: "Too many people preaching practices" (Troppe persone predicano cosa fare), penso fosse così la frase. Voglio dire, era una piccola frecciata a John e Yoko. Non c’era nient’altro su Ram che li riguardasse. Oh, c’era anche "You took your lucky break and broke it in two" (Questo è stato il tuo errore più grande, hai rotto il tuo colpo di fortuna)».[2]
La risposta di Lennon fu la canzone How Do You Sleep? sul suo album Imagine. Le prime edizioni di Imagine includevano anche una cartolina di Lennon che afferrava per le orecchie un maiale in una smaccata parodia della copertina di Ram dove McCartney teneva per le corna un montone.[3]
Pubblicazione e accoglienza da parte del pubblico
In agosto The Back Seat of My Car fu estratta come singolo per il mercato britannico, ma il brano raggiunse solo la posizione numero 39 in classifica, negli USA invece, fu scelta come singolo Uncle Albert/Admiral Halsey che ebbe molto più successo, dando a McCartney il suo primo numero 1 dallo scioglimento dei Beatles.
L’album raggiunse la prima posizione in classifica nel Regno Unito e la seconda posizione negli USA, dove rimase per più di cinque mesi nella Top 10 e diventò disco di platino.
Nel 1977, McCartney supervisionò l’uscita di una versione strumentale di Ram (registrata nel giugno del 1971 e prodotta da Richard Hewson dal titolo Thrillington, pubblicata sotto lo pseudonimo di Percy "Thrills" Thrillington.
Ram fu ristampato per la prima volta in formato CD nel 1987. Nel 1993, l'album è stato rimasterizzato e rieditato in compact disc come parte della serie "The Paul McCartney Collection" con l'aggiunta delle tracce bonus Another Day e Oh Woman, Oh Why. Lo stesso anno ne fu pubblicata anche un'edizione per audiofili curata dall'ingegnere del suono Steve Hoffman. Il missaggio mono del disco non è mai stato reso disponibile su compact disc, eccetto che in versione bootleg.
Nel 2009, sono stati prodotti due album tributo a Ram, contenenti rifacimenti di tutte le canzoni presenti sull'album: Ram On L.A., album tributo realizzato da vari musicisti di Los Angeles; e Tom, quest'ultimo messo insieme dalla stazione radio WFMU del New Jersey, e che include anche la partecipazione di Aimee Mann e dei Death Cab for Cutie, tra gli altri.[4]
Critiche
Generalmente negative furono le recensioni del disco, ritenuto dai più troppo "sovraprodotto", pieno di canzoni sfacciatamente commerciali e dai testi banali e non all'altezza del materiale che Paul componeva nei Beatles. A tal proposito anche gli ex compagni di McCartney criticarono il disco. Ringo Starr dichiara: «Sono deluso dall'album di Paul, credo che sia un grande artista, incredibilmente prolifico e intelligente, ma i suoi dischi mi hanno deluso. Non penso che ci sia una sola canzone degna di questo nome in Ram».[5] John Lennon, polemiche a parte, durante una intervista dice che gli piacciono solo le parti iniziali di Uncle Albert/Admiral Halsey e di Ram On, il coro di Uncle Albert/Admiral Halsey e alcuni passaggi di 3 Legs, definendo infine il disco come nient'altro che "pop and roll suburbano".[5]
Anche i pareri delle principali riviste musicali furono complessivamente negativi:
Melody Maker: «Non che sia un brutto album, anzi, sarebbe un buon album per chiunque. Il problema è che qui si parla di un uomo che si chiama Paul McCartney».[5]
Rolling Stone: «Il punto più basso della decomposizione del rock degli anni sessanta. Incredibilmente incoerente e completamente inadeguato». (Jon Landau)[5]
New Musical Express: «Il nuovo disco di Paul McCartney è una escursione nella noia più totale. Le melodie sono deboli, le idee sono trite e ritrite e gli arrangiamenti confusi».[5]
Nel corso degli anni, comunque, la reputazione del disco è cresciuta, è stato rivalutato da critici e pubblico che adesso lo considerano uno degli album nel più puro stile maccartiano mai pubblicati dall'ex Beatle.[5]
Tracce
Tutti i brani sono accreditati a Paul & Linda McCartney, eccetto dove indicato.
- Too Many People (Paul McCartney) – 4:10
- 3 Legs (Paul McCartney) – 2:48
- Ram On (Paul McCartney) – 2:28
- Dear Boy – 2:13
- Uncle Albert/Admiral Halsey – 4:55
- Smile Away (Paul McCartney) – 3:53
- Heart Of The Country – 2:22
- Monkberry Moon Delight – 5:22
- Eat at Home – 3:20
- Long Haired Lady – 6:05
- Ram On (reprise) (Paul McCartney) – 0:55
- The Back Seat of My Car (Paul McCartney) – 4:28
Tracce Bonus - Edizione rimasterizzata del 1993
- Another Day (Singolo, 19/2/1971) - 3:45
- Oh Woman, Oh Why (Lato B di Another Day) - 4:41
Note
- ^ Peter Brown, Gaines, Steven, The Love You Make: An Insider's Story of The Beatles, New York, Penguin Putnam, 2002, p. 351, ISBN 0-451-20735-1.
- ^ Playboy Magazine, Playboy Interview With Paul and Linda McCartney, su music.indiana.edu, Playboy Press, 1984. URL consultato il 16 febbraio 2010.
- ^ Philip Norman, John Lennon: The Life, New York, HarperCollins, 2008, p. 672, ISBN 978-0-06-075401-3.
- ^ Kevin Bronson, 11 L.A. artists honor Paul McCartney's 'Ram', in Pop & Hiss, Los Angeles Times, 18 marzo 2009. URL consultato il 6 settembre 2010.
- ^ a b c d e f Russino, Guffanti, Oliva. Paul McCartney 1970-2003: Dischi e misteri dopo i Beatles, Editori Riuniti, 2003, pag. 33, ISBN 88-359-5445-2
Bibliografia
Riccardo Russino, Luca Guffanti, Vincenzo Oliva; Paul McCartney 1970-2003 - Dischi e misteri dopo i Beatles, Editori Riuniti, Roma, 2003