Attilio Ariosti
Attilio Ariosti (Bologna, 5 novembre 1666 – Londra, 1729) è stato un compositore italiano.

Cenni biografici
Attilio Ariosti, nato nel 1666, divenne frate all'età di 22 anni (1689) nell'Ordine dei Servi di Maria,prendendo il nome di frate Ottavio. Intraprese lo studio del violoncello e successivamente fu organista nella chiesa Santa Maria dei Servi Bologna. Nel 1694 compose "Divertimento da camera a violino e violoncello" e due anni dopo collaborò al dramma pastorale "Il Tirsi" e compose la "Dafne", quindi chiese ed ottenne il permesso di lasciar l'ordine per lavorare come compositore di corte del Duca di Mantova. Nel 1697 si trasferì a Berlino per richiesta diella Principessa di Prussia dove divenne maestro di musica dell'Elettrice di Brandeburgo; l'ultima sua opera berlinese fu "Marte e Irene" dal 1703, mentre nel 1701 aveva dato alle scene La fede ne' tradimenti. Essendo stato richiamato in Italia, partì da Berlino e si fermò a Vienna fino al 1711 dove compose molte opere, dall'intrattenimento musicale "I gloriosi presagi del Scipione Africano" del 1704 fino al poemetto drammatico "La Placidia" e alla "Passione di Cristo" e fu Agente Generale d'Austria per l'Italia. Tornato in Italia, si fece espellere ed espatriò, nel 1716, in Inghilterra, dove ottenne grandissimo successo e dove pubblicò la "Collection of Cantatas, and Lessons for the Viola d'Amour".[1] Scrittore principalmente di opere, Attilio Ariosti è attualmente ricordato come uno dei più importanti compositori per la Viola d'Amore per cui ha lasciato oltra alla succitata "Collection" anche una serie di movimenti sparsi, riuniti sotto il nome "Sonate di Stoccolma", visto che il manoscritto si trova nella Statens Musikbibliotek di Stoccolma.
Note
- ^ "Dizionario di Musica", di A.Della Corte e G.M.Gatti, edito da Paravia & C., Torino, 1956, voce "Ariosti Attilio", pag.21
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