Laura Dekker
Laura Dekker (Whangarei, 20 settembre 1995) è una velista olandese, dal 2010 impegnata nel tentativo di diventare la più giovane velista al mondo a compiere la circumnavigazione del globo in solitaria.
| Laura Dekker | |
|---|---|
| Nazionalità | |
| Altezza | 162 cm |
| Vela | |
| Statistiche aggiornate al 24 marzo 2010 | |
Biografia
Laura Dekker nasce su una barca nel porto di Whangarei, in Nuova Zelanda, nel terzo anno di un viaggio lungo sette anni che i suoi genitori, anch'essi esperti marinai, stavano compiendo nell'Oceano Indiano e Pacifico.[1] Suo padre, Dick Dekker[2], è olandese e sua madre, Babs Müller[3], è tedesca, perciò Laura ha tre cittadinanze: olandese, tedesca e neozelandese.[4] Complice la decisione dei genitori di non interrompere il viaggio nonostante la sua nascita, Laura passa i primi quattro anni di vita in viaggio sulla barca dei genitori, prima di giungere a Wijk bij Duurstede, paese natale del padre, dove risiede tuttora,.[5] A sei anni, Laura riceve per il suo compleanno la sua prima barca, modello Optimist, e impara a navigare praticamente da sola. In seguito, per il suo decimo compleanno, le fu regalato un Hurley 700, battezzato Guppy. Usava questa barca per lunghe navigazioni in solitaria durante le vacanze da scuola nel Mare di Wadden e nell Mare del Nord.[6] Nel maggio 2009, Laura Dekker ha navigato in solitaria da Maurik, porto fluviale sul fiume Lek vicino al paese d'origine, nei Paesi Bassi, fino a Lowestoft, Regno Unito, dove le autorità locali, preoccupate per la sua incolumità, avevano richiesto al padre di raggiungerla e accompagnarla al ritorno. Nel 2010 i genitori di Laura vendono 'Guppy' e comprano una tartana, una barca più grande.[7]
Il progetto del giro del mondo
Nell'agosto 2009, Laura Dekker annuncia al giornale olandese Algemeen Dagblad di stare progettando un giro del mondo in solitaria, della durata stimata di due anni. Se andasse a buon fine, diventerebbe la persona più giovane a far ciò; attualmente il più giovane è l'inglese Michael Perham con i suoi 17 anni (il record di recente stabilito da Jessica Watson non è stato riconosciuto). Il padre, con cui vive dopo la separazione dei genitori, la supporta.[8]. La madre, inizialmente contraria, ha successivamente accettato. Laura progetta di partire a bordo del suo Hurley 800, chiamato Guppy, equipaggiata con GPS e ausili di navigazione opportuni per compiere l'impresa. Il viaggio dovrebbe toccare Portogallo e Indonesia, passando per Suez, il Golfo di Aden e le coste della Somalia, o, in caso di pirateria, circumnavigando l'Africa.[9] Subito dopo avrebbe attraversato il Pacifico, per poi passare il Canale di Panama e attraversare l'Atlantico. Per adempiere gli obblighi scolastici la Wereldschool, un istituto specializzato avrebbe fornito materiale per studio autonomo.[10] In quattordici tappe Laura sarebbe stata seguita da un team di supporto, per aiutarla in caso di passaggi difficili come il Canale di Panama.[11] Il sistema di rintracciamento Iridium installato sulla barca avrebbe consentito a un team di supporto nei Paesi Bassi di seguire il viaggio passo a passo.
Intoppi
Come prevedibile, una decisione tanto clamorosa ha scatenato un vespaio di polemiche. La madre e le autorità cittadine di Wijk bij Duurstede si sono opposte al progetto e hanno rimesso il caso al giudizio dell'Ufficio Affari dei Minori. Il giudizio del tribunale ha dichiarato l'affido forzato di Laura ai genitori, con divieto quasi assoluto di allontanarsi dal domicilio, accogliendo l'istanza del Consiglio per la protezione dei Bambini.[12][13][14]. L'affido forzato sarebbe scaduto nel Luglio 2010.
Il progetto di Laura e lo stop da parte delle autorità hanno avuto ampia risonanza internazionale.[15][16][17][18]. Il nodo della questione era: "la pubblica autorità può intervenire se un minore corre un rischio supportato da un genitore?"
A demolire ulteriormente le aspirazioni della ragazzina c'erano anche le norme olandesi per la navigazione, secondo cui un capitano minore di 16 anni non può allontanarsi più di sette metri dalle acque territoriali; pertanto la Dekker non può utilizzare la barca per un simile progetto fino al 2012.[19] Lei ha già violato questa regola nel maggio 2009, navigando da Maurik a Lowestoft, nel sud del Regno Unito, col risultato che le autorità inglesi, preoccupate per la sua incolumità, avevano richiesto al padre di raggiungerla e accompagnarla al ritorno.[9]
Sparizione
Il 18 dicembre 2009 un membro della famiglia Dekker denuncia la sua sparizione alla polizia.[12] Una breve lettera, il cui contenuto è rimasto ignoto, era stata lasciata a suo padre , che ha subito negato ogni coinvolgimento nella faccenda.[8] La barca di Laura era però rimasta nel porto di Maurik, il che apparentemente escludeva una sua fuga via mare. Oltre a ciò è risultato che la tenace ragazzina, prima di sparire, aveva prelevato circa 2000 euro dal suo conto corrente. Subito si ipotizzò che fosse partita ugualmente per la sua avventura, in barba alle autorità. Ciò ha scatenato una caccia all'uomo planetaria.[20] Fortunatamente, il 20 dicembre, Laura Dekker è stata ritrovata sana e salva sull'isola caraibica di Sint Maarten, nelle Antille Olandesi.[21][22]. Due giorni dopo è ritornata ad Amsterdam dove è stata interrogata dalla Polizia. Non è mai stato chiarito come abbia fatto ad imbarcarsi da sola su un aereo e ad arrivare così lontana da casa.[23]
La situazione si sblocca
Il 26 dicembre un altro tribunale olandese ha respinto le obiezioni pubbliche, che chiedevano un prolungamento del divieto di partire, e ha autorizzato Laura a partire a Settembre 2010, una volta compiuti i 15 anni.[24]
Il 27 luglio 2010 la corte distrettuale di Middelburg ha scritto la parola fine sul caso giudiziario ed ha rimesso ai genitori la decisione riguardo alla partenza di Laura.[25] Come previsto, entrambi i genitori hanno approvato e Laura ha annunciato di essere pronta a partire nel giro di due settimane.[26] La mattina del 4 agosto 2010 Laura è salpata dal porto di Den Osse per raggiungere il Portogallo, da dove sarebbe partito ufficialmente il giro del mondo.
La sua barca
| Laura Dekker | |
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Laura Dekker inizialmente aveva programmato di partire sulla sua barca, Guppy, un Hurley 800, lungo 8.30 m e largo 2.75 m.
A febbraio 2010 sul suo sito ufficiale è apparsa la notizia che lei e suo padre hanno comprato una nuova barca, più adatta allo scopo, una tartana a due alberi lunga 11.8 m.
Il viaggio
Come già detto, Laura è partita da Den Osse il 4 agosto 2010 alla volta di Lisbona, distante circa 1.000 miglia nautiche, ma ha successivamente optato di dirigersi a Portimão. Questa tratta non è compresa nella circumnavigazione, dato che c'era anche il padre a bordo della barca. In questo trasferimento Laura ha collaudato la barca e si è allenata per il viaggio.
Tuttavia, arrivata a Portimão, le autorità portuali del luogo le hanno proibito di partire da lì, siccome per le leggi portoghesi era troppo giovane per comandare un'imbarcazione. Pertanto il 18 agosto Laura, suo padre e un terzo uomo non identificato sono partiti per Gibilterra, scortati da una motovedetta portoghese.[27].
Il viaggio è ufficialmente partito da Gibilterra il 21 agosto 2010.[28].
Progressione
- Gibilterra (Partenza - 21 agosto 2010)
- Lanzarote (raggiunta il 25 agosto 2010)
- Gran Canaria (22 settembre 2010). Qui ha atteso la fine della stagione degli uragani.
- Il 10 novembre 2010 ha lasciato le Canarie alla volta di Capo Verde.
- Ha raggiunto Capo Verde il 18 novembre.
- La traversata dell'Atlantico da Capo Verde a Sint Maarten —distanza 2200 miglia nautiche— è iniziata il 2 dicembre e si è conclusa il 19 dicembre, con l'arrivo nella Baia di Simpson.[29]
- Il piano originale sarebbe stato quello di ripartire per un'altra isola caraibica il 10 gennaio 2011, ma le è stato offerto di far parte per 10 giorni dell'equipaggio del veliero Stad Amsterdam, e lei ha accettato. Dunque tra il 5 e il 15 gennaio ha viaggiato col veliero olandese.
- Ha pianificato di passare il Canale di Panama tra aprile e maggio 2011. Fino ad allora si sarebbe spostata di stato in stato all'interno dei Caraibi.[29]
- Dopo Sint Maarten ha fatto tappa alle Îles des Saintes, a Dominica, a Bonaire e all'Isola di San Blas, sempre all'interno dei Caraibi.
- Tra il 27 febbraio e il 10 marzo è rientrata nei Paesi Bassi, dove ha tenuto un ciclo di conferenze.[30]
- Il 12 aprile 2011, rientrata ai Caraibi, ha passato il Canale di Panama.[31]
- La sera del 25 aprile ha varcato l'Equatore, verso sud, ed ha raggiunto le isole Galápagos l'indomani.
- Ha lasciato le Galapagos il 7 maggio alla volta delle isole Marquesas (raggiunte il 25 maggio), navigando per circa 2960 miglia nautiche (5480 km) in 18 giorni (attualmente questa è la più lunga tappa percorsa da Laura)
- Tra il 1° e l'8 giugno, Laura ha lasciato le isole Marquesas per raggiungere Tahiti, distante 770 miglia nautiche (1430 km).[32] Il viaggio si è rivelato piuttosto complicato, a causa di venti discontinui e a raffiche, molte onde e forte traffico di navi.
- Ha poi fatto tappa a Moorea e Bora-Bora, per poi ripartire alla volta di Vava'u (Tonga) coprendo 1400 miglia nautiche (2530 km) in 12 giorni, sicchè ha raggiunto l'isola l'8 luglio. Una settimana dopo è ripartita alla volta di Suva, nelle isole Fiji, dove è arrivata il 17 luglio.
Viaggio pianificato
Il piano[33] pubblicato prima del viaggio prevede le seguenti tappe intermedie (tra parentesi è indicata la distanza in miglia nautiche):
- Lisbona
- Madeira (520 miglia nautiche)
- Gran Canaria (290 Nm)
- Barbados (2 620 Nm)
- Grenada (140 Nm)
- Bonaire (400 Nm)
- Curaçao (30 Nm)
- Aruba (60 Nm)
- Colón (Panama) (610 Nm)
- Panama City (30 Nm)
- Galapagos (880 Nm)
- Marquesas (3 000 Nm)
- Cairns (4 350 Nm)
- Darwin (1 110 Nm)
- Bali (950 Nm)
- Singapore (900 Nm)
- Phuket
- Sri Lanka (porto da definire)
- Maldive (porto da definire)
- Sudan (porto da definire)
- Egitto (porto da definire)
- Creta (porto da definire)
- Sicilia (porto da definire)
- Maiorca
- Gibilterra
- Lisbona
Ci sono già state modifiche al piano e altre ce ne potranno essere. Inoltre, se il Golfo di Aden non sarà ritenuto abbastanza sicuro, si devierà verso il Sudafrica, per circumnavigare il continente. Tuttavia anche questa rotta presenta incognite, specie dal punto di vista meteorologico. La NATO ha diffidato Laura dall'affrontare il Golfo di Aden.[34], che è costantemente infestato dai pirati.[34]
Note
- ^ Solozeiler Laura (13): 'Alles is rond' - Het Parool, 24 augustus 2009
- ^ Gemeente wil Laura Dekker nog niet uitschrijven - Binnenlands Bestuur, 25 augustus 2009
- ^ Gemeente wil Laura Dekker nog niet uitschrijven - Binnenlands Bestuur, 25 augustus 2009
- ^ Gemeente wil Laura Dekker nog niet uitschrijven - Binnenlands Bestuur, 25 augustus 2009
- ^ 'Laura heeft zout in haar bloed' - De Telegraaf, 24 augustus 2009
- ^ Info over Laura Dekker en Guppy - Website Laura Dekker
- ^ (EN) Dreams scuppered for Dutch sailor girl - BBC News, 28 August 2009
- ^ a b Corder M source=AP, Dutch teen who sought solo sailing trip disappears, su washingtonpost.com, December 20, 2009.
- ^ a b 'Laura (14) heeft wereldreis al in kaart gebracht' - Algemeen Dagblad, 26 September 2009
- ^ 'Laura, mag ik met je mee op wereldreis?' - Algemeen Dagblad, 19 September 2009
- ^ Vragen van een lezer aan Laura Dekker - ad.nl 9 september 2009
- ^ a b (German) Spiegel, Weltumseglerin Laura Dekker verschwunden, su spiegel.de, December 20, 2009. URL consultato il 21 dicembre 2009. Lingua sconosciuta: German (aiuto)
- ^ CNN, Dutch court halts girl's solo sailing plans, su edition.cnn.com, August 28, 2009. URL consultato il December 20, 2009.
- ^ "Teen solo sailor Laura made a ward of court"
- ^ Karla Adam, Dutch Delay 13-Year-Old's Dream of Sailing the World, su washingtonpost.com, The Washington Post, August 30, 2009.
- ^ Court bans teen sailor Laura Dekker from record-breaking voyage, su timesonline.co.uk, The Times, August 29, 2009.
- ^ MainSail Social workers threaten to thwart teen sailor's record bid, su edition.cnn.com, CNN, August 30, 2009.
- ^ Laura Dekker, 13, must wait before trying to sail around the world alone, su latimesblogs.latimes.com, August 29, 2009.
- ^ 'Wettekst BPR' - Overheid.nl
- ^ Zeilmeisje Laura Dekker vermist, Omroep Gelderland, 20 December 2009
- ^ Update - BNO News reports that teen Dutch sailor Laura Dekker is found safe on Saint Martin., BNO News, 20 dicembre 2009. URL consultato il 20 dicembre 2009.
- ^ "Solo sailor girl found on Caribbean island"
- ^ Mike Corder, Associated Press, Teenage Dutch sailor Laura Dekker sees life unravel after court blocks dream voyage, su blog.taragana.com, December 22, 2009.
- ^ NZ Herald, 14-year-old given permission to sail around world, su nzherald.co.nz, December 26, 2009. URL consultato il December 30, 2009.
- ^ Dutch court OKs bid by 14-year-old to sail solo around the world, su content.usatoday.com, 27 luglio 2010. URL consultato il 4 agosto 2010.
- ^ SpitsNieuws : Laura gaat rond de wereld zeilen, su spitsnieuws.nl. URL consultato il 4 agosto 2010.
- ^ Lusa, Veleiro da holandesa de 16 anos foi escoltado até sair de águas portuguesas, su publico.pt, 23 August 2010.
- ^ Laura, 14, sails off in secret on record breaking global yacht trip, su dailymail.co.uk.
- ^ a b Judy Fitzpatrick, Teenage sailor on solo voyage reaches St. Maarten, 19 December 2010. URL consultato il 19 December 2010.
- ^ AD Laura's zeilreis, su ad.nl. URL consultato il 19 marzo 2011.
- ^ Laura Dekker's Blog on 13 April and the day before. Retrieved 13 April 2011.
- ^ http://www.lauradekker.nl/English/News.html
- ^ http://www.lauradekker.nl/lauradekker/download/2Laura_Dekker_De_Passaat_Route.pdf
- ^ a b Laura Dekker warned to steer clear of the Gulf of Aden, su rnw.nl, 9 febbraio 2011. URL consultato il 19 marzo 2011.
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