Massiccio dello Sciliar
Il Massiccio dello Sciliar (in tedesco Schlern, in ladino Schiliáar) è uno dei più caratteristici gruppi delle Dolomiti. La sua sagoma costituisce uno dei profili più conosciuti dell'Alto Adige.
Massiccio dello Sciliar | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() ![]() |
Altezza | (max) 2,662 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°30′35″N 11°33′56″E |
Altri nomi e significati | Schlern (tedesco) |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Dolomiti |
Sottosezione | Dolomiti di Gardena e di Fassa |
Supergruppo | Dolomiti di Fassa |
Gruppo | Massiccio dello Sciliar |
Codice | II/C-31.III-B.7 |
Situato al centro del Parco naturale dello Sciliar, è di facile accesso, per gli amanti del trekking, dalla Val di Tires, da Siusi e da Fiè allo Sciliar e, soprattutto, dall'Alpe di Siusi.
Sul pianoro sommitale sorge il Rifugio Bolzano (a quota 2.457 m), da cui si può ammirare un magnifico ed ampio panorama.
Storia
L'archeologia recentemente è riuscita a stabilire, grazie a ricerche mirate e analisi dei pollini, che il vasto altipiano della montagna è già stata utilizzato in modo estensivo nell Età del bronzo, sia per funzioni di culto sia per il pascolo d'alta montagna.[1]
Giovedi' 11 agosto 2011 due frane si sono staccate dalla cima Euringer (2934 m) facente parte del massiccio dello Sciliar. La prima verso le 8.30 ha portato a valle 3 massi di grandi dimensioni e la seconda verso le 10.30 ha avuto dimensioni maggiori. In totale il materiale staccatosi e' stato quantificato in circa 2000 metri cubi di roccia.[2]
Toponimo
Il nome tradizionale della montagna è attestato nel XVI secolo come Schlernkhofl, nel 1567 come auf dem Schalern e nel 1700 come Schlern e ha una base pretedesca e preromana, da identificare in *sala, ovvero "fossato, rio, canale", che si riferisce in primis a Schlerngraben (fossato dello Sciliar) e Schlernbach (torrente). La forma italiana, introdotta da Ettore Tolomei, ricalca la denominazione ladina di Schiliáar.[3]
Cime principali
- Denti di Terrarossa (Rosszähne)
- Cima di Terrarossa (2.653 m)
- Massiccio Monte Petz-Cime di Siusi (Petz)
- Monte Petz (2.662 m)
- Cima Castello (Burgstall, 2.519 m)
- Monte Sciliar (2.564 m)
- Dorsale del Maglio (Hammerwand)
- Santner (2.413 m)
- Euringer (2.394 m)
Principali rifugi
Galleria fotografica
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La vista da Fie
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La vista dello Sciliar
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Sciliar visto da Siusi
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Lo Sciliar in abito invernale visto dall'Alpe di Siusi
Note
- ^ Peter Haupt, Bronzezeitliche Erdöfen auf dem Schlern - ein neues Interpretationsmodell zum Brandopferplatz auf dem Burgstall, in «Der Schlern», 84, 2010, n. 9, pp. 5-15.
- ^ Articolo Altoadige
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 3, Bolzano, Athesia, 2000, p. 265. ISBN 88-8266-018-4
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