Don Camillo

personaggio immaginario ideato da Giovannino Guareschi

Don Camillo è un personaggio letterario creato dallo scrittore e giornalista italiano Giovannino Guareschi, come protagonista (opposto all'antagonista amico-nemico Peppone) in una serie di racconti nei quali è il parroco di un piccolo paese in riva al Po (nelle riduzioni cinematografiche identificato poi con Brescello e la vicina frazione di Boretto nella quale son girate diverse scene, sebbene Don Camillo sia presentato dall'autore nella prima storia come "l'arciprete di Ponteratto"), un ambiente che Guareschi definisce Mondo Piccolo, idealmente paradigmatico della realtà rurale italiana del dopoguerra.

Don Camillo
Fernandel nei panni di don Camillo
Lingua orig.Italiana
AutoreGiovannino Guareschi
1ª app.Don Camillo
Interpretato da
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio
Data di nascita25 dicembre 1899

Il suo personaggio è basato sulla storica prete cattolico, partigiano della seconda guerra mondiale e dei detenuti dei campi di concentramento di Dachau e Mauthausen Don Camillo Valota.

La maggior parte degli episodi di don Camillo vedono la luce sul settimanale umoristico Candido, fondato, insieme con Giovanni Mosca, dallo stesso Guareschi. Molti dei 347 racconti del Mondo Piccolo, pubblicati sia sul Candido sia su altri quotidiani e riviste, sono stati raccolti in seguito in otto libri, dei quali solo i primi tre pubblicati quando Guareschi era ancora in vita.

Don Camillo in bicicletta, spesso narrato da Guareschi.

Il personaggio divenne molto noto al grande pubblico italiano e francese (che lo identifica con il volto di Fernandel) per la riuscita riduzione cinematografica. Il don Camillo di Guareschi non ha l'aria del mite pretino appena uscito dal seminario: viene anzi descritto come un prete gigantesco, con le mani grosse, i piedi taglia 42, un "tipo di diretto al mento capace di abbattere un bue, ammesso che un bue abbia un mento", e che spesso ricorre alla forza fisica per risolvere questioni che a prima vista parrebbero irrisolvibili. Don Camillo parla inoltre direttamente col Cristo raffigurato nel crocefisso dell'altare, che gli risponde saggiamente in tutte le situazioni (particolare che fece irritare molti cristiani che disprezzavano Guareschi, che parlavano di bestemmia); e non esita a risolvere a modo suo (facendo all'occorrenza roteare vorticosamente qualche panca) anche le discussioni più accese.

Don Camillo

Al centro dei pensieri di don Camillo c'è, inevitabilmente, il sindaco comunista Giuseppe Bottazzi detto Peppone (interpretato nella trasposizione cinematografica da Gino Cervi), capo della locale sezione del Partito Comunista Italiano. Ed è al centro dei suoi pensieri in quanto sacerdote, perché don Camillo desidera che il suo sindaco comprenda quello che lui ritiene essere l'errore dell'adesione al comunismo, anche se egli condanna l'ideologia e non la persona. Lo fa perché considera Peppone nella sua complessa umanità, non solo come "comunista". Non a caso, nei momenti più importanti, Peppone sa perfettamente a chi rivolgersi (va in chiesa per il figlio che sta male, o per ringraziare per la propria elezione) e cosa scegliere (per esempio la concessione della bandiera reale alla vecchia maestra, per il suo funerale, è il segno di quanto egli sia libero dagli schemi del partito e ragioni con la propria testa e con la propria coscienza). La bontà dell'animo, nella Val Padana, si misura meglio nei momenti di necessità. Ecco allora tornare l'intesa quando l'avversario è in pericolo, quando l'alluvione mette a dura prova l'intero paese, quando la morte porta con sé una persona cara e in molte altre occasioni, in cui si dimostra che i due "nemici politici" hanno reciproca stima e lottano fianco a fianco per gli stessi ideali (se pur condizionati dal ruolo pubblico che rivestono).

I romanzi in ordine cronologico

Pubblicati postumi:

I film

Gli episodi prodotti dalla Cineriz sono cinque:

Il sesto film, che si sarebbe dovuto intitolare Don Camillo e i giovani d'oggi, non venne terminato a causa della malattia di Fernandel, poi risultata fatale. Il film è stato poi realizzato nel 1972, con Gastone Moschin nella parte di Don Camillo e Lionel Stander in quella di Peppone. Nel 1983 è stato infine girato un remake, dal titolo Don Camillo (The world of Don Camillo), con Terence Hill nel ruolo ringiovanito del battagliero sacerdote e Colin Blakely nella sua controparte comunista. Questi due film furono girati rispettivamente a San Secondo Parmense (PR) e a Pomponesco (MN) anziché nell'ormai famosa Brescello, probabilmente perché il centro reggiano era troppo legato nell'immaginario collettivo alla serie originale con Fernandel e Cervi.

Adattamenti televisivi

Il personaggio di Guareschi godette anche di alcuni misconosciuti adattamenti televisivi. In Brasile, la rete Tv Tupi di São Paulo trasmise, fra il 1954 e il 1957, O Pequeno Mundo de Dom Camilo, con Otelo Zeloni (1921-1973) nel ruolo di Don Camillo e Heitor de Andrate in quello di Peppone.

La stessa Tv Tupi ne trasmetterà poi, nel 1971-72, tratta da Don Camillo e i giovani d'oggi, una nuova serie Dom Camilo e os Cabeludos, nuovamente con Otelo Zeloni.

Sempre brasiliana è Padre Tião, per la regia di Graça Mello, telenovela liberamente ispirata al libro "Don Camillo" di Guareschi, trasmessa da Rede Globo dal 12 dicembre 1965 al febbraio 1966, con Ítalo Rossi nel ruolo eponimo.

Del 1981, invece, la serie-tv britannica della BBC, The Little World of Don Camillo (titolo tedesco: Die kleine Welt des Don Camillo), diretta da Peter Hammond, con Mario Adorf nella parte del combattivo prete e Brian Blessed in quella del suo antagonista. In questa versione, la voce narrante e voce del Cristo è quella di Cyril Cusack.

Adattamenti a fumetti

Nel 2011 è stato pubblicato un Don Camillo a fumetti, contenente nove adattamenti dei racconti di Don Camillo e Peppone e due del ciclo Mondo piccolo. Il titolo della raccolta, dal nome del primo racconto, è Il capobanda piovuto dal cielo.[1]

Onorificenze fittizie

Sebbene sia un personaggio fittizio della letteratura, Don Camillo assieme all'amico Peppone, entrambi "classe '99", in alcuni racconti viene indicato come insignito della Medaglia d'argento al valor militare e delle altre decorazioni della vittoria del primo conflitto mondiale.

Luoghi da visitare

Il comune di Brescello, oltre ad essere il luogo dove sono stati girati i film di Don Camillo, ospita il "Museo Peppone e Don Camillo". Situato nei pressi di Piazza Matteotti, fu inaugurato il 16 aprile 1989 e al suo interno si trovano molte testimonianze della famosa saga quali fotografie, manifesti originali, ricostruzioni scenografiche, abiti di scena e le celebri biciclette di Don Camillo.

Bibliografia

  • Ivanna Rossi, Nei dintorni di Don Camillo. Guida al "Mondo Piccolo" di Guareschi, Rizzoli, Milano 1994 ISBN 88-17-11190-2
  • Riccardo F. Esposito, Don Camillo e Peppone. Cronache cinematografiche dalla Bassa Padana 1951-1965, Le Mani (Recco,Genova), 2008, ISBN 978-88-8012-455-9
  • Elisa Soncini, I rossi e il nero. Peppone, don Camillo e il ricordo del dopoguerra italiano, Lupetti, Milano 2009 ISBN 88-8391-199-7

Note

  1. ^ Don Camillo e Peppone diventano un fumetto, in www.lastampa.it, 13 aprile 2011. URL consultato il 14 maggio 2011.

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