La macchia umana (film)
La macchia umana è un film del 2003, diretto da Robert Benton, tratto dall'omonimo romanzo di Philip Roth.
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Paese di produzione | Stati Uniti |
Durata | 106 min |
Genere | drammatico |
Regia | Robert Benton |
Soggetto | Philip Roth |
Sceneggiatura | Nicholas Meyer |
Fotografia | Jean-Yves Escoffier |
Montaggio | Christopher Tellefsen |
Musiche | Rachel Portman |
Scenografia | David Gropman |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
Coleman Silk è un professore ebreo di letteratura del New England College, cacciato dopo tanti anni di onorata carriera per una falsa accusa di razzismo (ha definito zulù due alunni assenteisti, ignaro del fatto che fossero di colore). Dopo la morte per infarto di sua moglie, che non ha retto allo scandalo, Coleman chiede allo scrittore Nathan Zuckerman di scrivere le sue memorie. Tra i due nasce una forte amicizia. Nel frattempo Coleman conosce Faunia, una bidella semianalfabeta di trent'anni più giovane. Tra i due inizia una relazione prettamente fisica, ma egli rimane coinvolto anche dai suoi problemi personali, in particolare un ex marito violento. La storia procede anche con dei flashback sulla vita di Coleman, che rivelano un pesante segreto che si porta dietro dalla nascita.
I personaggi
- Nathan Zuckerman è un alter ego di Philip Roth, presente in diversi suoi romanzi.
Confronto con il romanzo
Il romanzo sviluppa maggiormente i temi narrati nel film, ponendo a margine i rapporti umani di Coleman, ovvero la tormentata relazione con Faunia e l'amicizia con Nathan, centrali invece nella trasposizione cinematografica. Il libro è infatti fortemente incentrato sul falso perbenismo dell'America del XX secolo, in particolare legato al Sexgate.
Nomination e premi
- Il film fu presentato fuori concorso alla sessantesima Mostra del Cinema di Venezia.
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