Condizionamento (termotecnica)

Versione del 23 ago 2006 alle 21:00 di Fabrox (discussione | contributi) (aggiunta sostanziosa: motore, split, esempio domestico.)

Template:Stub ingegneria

Il condizionamento è l'operazione con cui si modificano i parametri di umidità relativa, temperatura e velocità dell'aria.

Gli scopi del condizionamento ambientale sono diversi:

  • migliorare il benessere fisico delle persone
  • mantenere le condizioni ambientali idonee alla corretta conservazione di opere d'arte
  • mantenere le condizioni ambientali idonee alla corretta conservazione dei cibi
  • consentire la corretta operatività di apparecchiature, rimuovendo il calore da esse generato e mantenendo la temperatura dei locali entro limiti ammissibili rispetto alla tecnologia impiegata

Per raggiungere questi obbiettivi, è necessario progettare l'impianto, conoscendo i valori stagionali di umidità relativa e temperatura esterni al locale, i volumi da climatizzare ed i dettagli tecnici utili al dimensionamento impiantistico.

In un impianto di climatizzazione domestico, si posiziona il motore all'esterno, solitamente presso un balcone. Un foro nella muratura consente il collegamento idraulico ed elettrico, che prosegue all'interno di canalette appositamente predisposte, che passano a pavimento e nei tramezzi interni dell'alloggio. Nei locali interni, (spesso in punti strategici, come salotto e camere da letto), sono posizionati uno o più split, ovvero i dispositivi che ricevendo i comandi dell'utenza (spesso tramite un comodo telecomando), aspirano l'aria interna rilasciando l'aria già trattata, che possiede le caratteristiche termo-igrometriche desiderate. In ambienti caldo-umidi, l'impianto provvede a raffrescare l'aria ed a deumidificarla, producendo aria secca ed acqua. L'acqua scartata viene convogliata in tubazioni idrauliche ed espulsa nella rete, ma può anche essere raccolta in un vaso e riutilizzata per irrigazione.