6 Hebe

asteroide
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6 Hebe (in italiano 6 Ebe, dal greco Ήβη) è uno dei più grandi asteroidi della Fascia principale ed è probabilmente il corpo progenitore delle meteoriti condriti H che rappresentano un notevole 40% di tutte le meteoriti che colpiscono la Terra.

6 Hebe
Scoperta1º luglio 1847
ScopritoreKarl Ludwig Hencke
ClassificazioneFascia principale
Classe spettraleS
Designazioni
alternative
1947 JB
Parametri orbitali
(all'epoca 26 novembre 2005 (JD 2453700,5))
Semiasse maggiore362,851 Gm (2,426 AU)
Perielio289,705 Gm (1,937 AU)
Afelio435,996 Gm (2,914 AU)
Periodo orbitale1379,756 g (3,78 a)
Velocità orbitale
  • 18,93 km/s (media)
Inclinazione
sull'eclittica
14,751°
Eccentricità0,2016
Longitudine del
nodo ascendente
138,752°
Argom. del perielio239,492°
Anomalia media247,947°
Par. Tisserand (TJ)3,438 (calcolato)
Dati fisici
Dimensioni205×185×170 km
Massa
~1.4×10×1019 kg
Densità media~4.1 g/cm³
Acceleraz. di gravità in superficie~0,087 m/s²
Velocità di fuga0,13 km/s
Periodo di rotazione0,3031 g
Temperatura
superficiale
  • ~170 K
    max: ~269 K (-4 °C) (media)
Albedo0,268
Dati osservativi
Magnitudine app.11,41
Magnitudine ass.5,71

Scoperta e nome

Hebe, sesto asteroide in ordine di tempo, fu scoperto il 1º luglio 1847, da Karl Ludwig Hencke, il secondo e ultimo pianetino individuato dall'astronomo dalla sua città natale di Driesen, Prussia (l'attuale Drezdenko, in Polonia), che in precedenza aveva scovato 5 Astraea. Su proposta di Carl Friedrich Gauss, fu battezzato così in onore di Ebe, figura della mitologia greca, figlia di Zeus e di Era e personificazione della giovinezza fiorente.

Fonte principale di meteoriti

Hebe è probabilmente il corpo progenitore delle meteoriti condriti H e delle meteoriti ferrose IIE. L'implicazione notevole è che il pianetino potrebbe essere la fonte di circa il 40% di tutti i meteoriti che colpiscono la Terra. La prova di questa connessione include quanto segue (secondo Michael J. Gaffey e Sarah L. Gilbert):

  • Lo spettro di Hebe corrisponde a un mix composto per il 60% da condrite H e per il 40% dal materiale dei meteoriti ferrosi IIE.
  • Il tipo IIE è insolito fra i meteoriti ferrosi, e probabilmente si è formato nella fusione da impatto, anziché essere frammenti del nucleo di un asteroide differenziato.
  • Le IIE ferrose e le condriti H probabilmente provengono dallo stesso corpo progenitore, possedendo simili tracce minerali e rapporti di isotopi dell'ossigeno.
  • Asteroidi con spettri simili alle meteoriti condriti ordinarie (che rappresentano l'85% di tutte quelle cadute, comprese le condriti H) sono estremamente rare.
  • Hebe è situato in una posizione estremamente favorevole: i detriti che si distaccano dalla sua superficie vengono proiettati dalla gravità di Giove direttamente lungo orbite che incrociano quella terrestre. Gli ejecta che possiedono velocità relativamente piccole (~280 m/s) possono entrare nelle regioni caotiche della lacuna di Kirkwood 3:1 situata a 2,50 AU e nella vicina risonanza secolare   che determina l'elevato angolo di inclinazione (16° circa) della Fascia principale nei suoi pressi.
  • Fra gli asteroidi in questa orbita "in posizione favorevole", Hebe è il più grande.
  • Un'analisi dei probabili contributori al flusso di meteoriti della Terra piazza Hebe al primo posto della lista, grazie alla sua posizione e alle relative grandi dimensioni. Se Hebe non è il corpo progenitore delle condriti H, allora dove sono le meteoriti che provengono da Hebe? [1]

Caratteristiche fisiche

 
Modello di Hebe

Analisi della curva di luce suggeriscono che Hebe abbia una forma piuttosto angolosa, dovuta forse a diversi larghi crateri da impatto. Hebe ruota in direzione prograda, con il polo nord che punta in direzione delle coordinate eclittiche (β, λ) = (45°, 339°) con un'incertezza di 10°. Ciò restituisce un'inclinazione assiale pari a 42°.

Hebe possiede una superficie brillante e, se la sua identificazione come corpo progenitore delle condriti H è corretta, una composizione superficiale di rocce condritiche silicate mischiate a porzioni di nichel e ferro allo stato metallico. Uno scenario probabile per la formazione del metallo superficiale è il seguente:

  • Fusione locale della superficie ricca di condrite ferrosa H causata da grandi impatti. I metalli, essendo più pesanti, si sarebbero depositati sulla parte inferiore del lago di magma, formando uno strato metallico sepolto da uno strato di silicati relativamente poco profondo.
  • Rottura e mescolamento di questi strati causati da impatti importanti successivi.
  • Piccoli e frequenti impatti tendono a polverizzare in primo luogo i detriti rocciosi più deboli, portando a un incremento della concentrazione di frammenti metallici più grandi sulla superficie, raggiungendo infine la composizione riscontrabile attualmente, con circa il 40% di materiale ferroso.

Jebe

Il 5 marzo del 1977 Hebe occultò Kaffaljidhma (γ Ceti), una stella non molto brillante, di magnitudine 3. Non sono state osservate altre occultazioni di Hebe.

Come risultato di quell'occultazione, fu riportata da Paul D. Maley l'esistenza di un suo piccolo satellite di 20 km di diametro, a una distanza di 900 km da Hebe.[2] Il satellite fu soprannominato Jebe (in inglese, "Hebe Jebe" = "Heebie Jeebie" è il nome di una melodia molto conosciuta). Tuttavia, la scoperta non è mai stata confermata.

Bibliografia

Note

Collegamenti esterni

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