Risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto
La risposta alla domanda fondamentale su: la vita, l'universo e tutto quanto è un concetto preso dalla serie di romanzi di fantascienza di Douglas Adams dedicata alla Guida galattica per gli autostoppisti. In questi romanzi per cercare la risposta viene costruito un supercomputer chiamato Pensiero Profondo che dopo un'elaborazione della durata di sette milioni e mezzo di anni fornisce la risposta.
==Trama==

Un gruppo di scienziati, i cui componenti sono in realtà la proiezione pandimensionale di una razza di esseri super-intelligenti esistenti su un piano dimensionale superiore, costruisce Pensiero Profondo, il secondo più grande computer di tutti i tempi e di tutti gli spazi, per ottenere la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto (in lingua inglese The Ultimate Question of Life, the Universe and Everything). Dopo sette milioni e mezzo di anni il computer fornisce la risposta: "42".
"Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda."»
Il computer informa i ricercatori che progetterà per loro un secondo computer, più grande di se stesso, incorporando entità viventi come parti della sua matrice computazionale, per dir loro qual è la Domanda. Questo nuovo computer viene chiamato Terra ed è così grande da venir spesso confuso con un pianeta.
Pochi minuti prima della pubblicazione del risultato però, i Vogon distruggono il computer, per creare un'autostrada iperspaziale (più tardi nella serie, si scoprirà che i Vogon sono stati assunti per distruggere la Terra da un consorzio di filosofi e psichiatri che temevano di perdere il lavoro qualora il significato della vita fosse divenuto di pubblico dominio).
Poiché sono già prenotati per un giro di apparizioni nei talk-show per rivelare la Domanda, gli scienziati hanno assoluto bisogno di scoprirne il contenuto. Durante un incontro sul pianeta Magrathea con Arthur Dent (ultimo umano ad aver lasciato la Terra prima della sua distruzione, e quindi la parte della matrice che più probabilmente contiene il risultato della ricerca), Frankie e Benjy rivelano un piano per estrarre la Domanda dal cervello di Arthur. Dato che questo significa rimuovere e sezionare il suo cervello, Arthur non approva il piano e riesce a scappare.
Senza possedere un vero risultato, gli scienziati propongono di usare il verso "How many roads must a man walk down?" (che apre la canzone "Blowin' in the wind" di Bob Dylan e che significa "Quante strade deve percorrere un uomo?") come Domanda da rendere pubblica nei talk-show (ma solo dopo aver respinto la domanda "Che cos'è giallo e pericoloso?").
Alla fine del libro Il ristorante al termine dell'Universo (secondo volume della Guida galattica per gli autostoppisti), Arthur Dent tenta di scoprire la Domanda estraendola dal suo subconscio e prendendo a caso da un sacchetto lettere del gioco dello Scarabeo; il risultato è la frase: "Cosa ottieni se moltiplichi sei per nove" ("What do you get if you multiply six by nine"). Nella prima versione radiofonica della storia, Arthur commenta: "Ho sempre detto che c'era qualcosa di fondamentalmente sbagliato nell'universo..." ("I always said there was something fundamentally wrong with the universe").
All'inizio del quarto libro però, Arthur torna sulla Terra, che inspiegabilmente è ancora lì, e incontra Fennchurch, ragazza di cui si innamora immediatamente. Questa ragazza, concepita dentro una fila per prendere il biglietto alla stazione di Fennchurch aveva capito, proprio prima che la Terra fosse distrutta dai Vogon, il modo di rendere l'intero Universo felice: aveva trovato la domanda. Sfortunatamente, questo elemento del supercomputer Terra è stato mentalmente danneggiato dalla sostituzione della Terra, e perciò Fenny (soprannome di Fennchurch) non si ricorda assolutamente la domanda. Però si innamora di Arthur, che si scopre aver acquisito gli strani poteri telepatici del suo amico Ford Prefect (un extraterrestre ricercatore per la Guida).
La spiegazione di Adams
Il 3 novembre 1993, a più di dieci anni dalla pubblicazione della Guida, Adams diede la seguente risposta, riguardo alla scelta del numero quarantadue, sul newsgroup alt.fan.douglas-adams:
Interpretazioni
Dato che 6 x 9 = 54, se questa è la Domanda, allora significa che l'universo è bizzarro e irrazionale; ma - d'altro canto - non c'è nessuna prova che questa sia veramente la Domanda. Dopotutto, Arthur Dent costituiva solo una piccolissima parte della matrice del computer Earth, e in ogni caso, al momento della distruzione il computer non era ancora giunto al termine della ricerca. Inoltre, Arthur e Ford scoprirono che gli abitanti antropomorfi della Terra discendevano dai Golgafrinchans, cosa che poteva aver influito sulla risposta irrazionale della mente di Arthur.
Ad ogni buon conto, facendo il calcolo in base 13, risulta 6 x 9 = 42 (ma Douglas Adams ha negato che questo abbia qualcosa a che fare con la storia).
Quando Google ha aggiunto una funzione calcolatrice al suo motore di ricerca, ha inserito anche la formula per la domanda La vita, l'universo e tutto quanto. La stessa cosa per il motore di ricerca Wolfram Alpha inserendo la frase Answer to Life, the Universe, and Everything.
Nell'ultimo capitolo dell'ultimo libro della saga, ovvero Praticamente innocuo (tradotto nel 2000 in italiano dall'originale inglese Mostly Harmless, pubblicato nel 1992), si trova un altro riferimento al numero: nelle profonde viscere della sua brutta nave gialla, il Comandante Vogon si appresta ad espletare (per la seconda volta, in quanto la prima non era andata a buon fine) l'ordine di demolizione della Terra, che per una serie di circostanze, porta alla distruzione dell'intero universo. In quel preciso istante, tutti i personaggi della saga si trovano riuniti al club Stavro, al numero 42 di una non identificata strada.
Infine, esiste una possibile teoria perfettamente in linea con l'idea di Adams che sia il Caso a muovere le fila della Vita, dell'Universo e tutto quanto. Se il lancio di una coppia di dadi ben rappresenta l'idea della Casualità (e allo stesso tempo del Destino) all'opera, calcolando la somma delle facce di due dadi il risultato che si ottiene è:
- (1+2+3+4+5+6)* 2 = 42
 
La risposta dei programmatori
All'interno della comunità dei programmatori aleggia il dubbio che Pensiero Profondo avesse qualche problema nel gestire le precedenze degli operatori. Come spiegazione, si veda il seguente programma in C:
#include <stdio.h>
#define SEI    1 + 5
#define NOVE   8 + 1
int main()
{
    printf( "Il significato della vita: %d\n", SEI * NOVE );
    return 0;
}
Il programma definisce le macro SEI come "1 + 5" e NOVE come "8 + 1"; quando viene eseguita l'operazione "SEI * NOVE", la macro viene espansa in 1 + 5 * 8 + 1, quindi, dato che nel calcolo matematico si usa dare la precedenza alla moltiplicazione sull'addizione, il computer si trova ad eseguire 1 + (5 * 8) + 1. Che risulta proprio 42.
All'inizio degli anni '90 Dario Dariol[1] creò il seguente programma C che, riproducendo se stesso, coniuga la potenza del 42 e la bellezza del Quine
char*f="char*f=%c%s%c;main(){printf(f,042,f,042,10);}%c";main(){printf(f,042,f,042,10);}
Curiosità
La frase "answer to life the universe and everything", così com'è riportata dalla combo box di ricerca di Google, è proprio di 42 caratteri. A questo punto, se Pensiero Profondo è programmato in linguaggio C (come quello nell'esempio che segue), esso potrebbe aver fatto la seguente considerazione: "Se dopo aver cercato tutte le possibili risposte, non ce n'è una valida, forse la domanda si riferiva solo alla lunghezza in caratteri della domanda stessa". Da ciò avrebbe anche senso l'affermazione "forse la domanda non è stata formulata bene".
Il programma di esempio:
#include <stdio.h>
#include <string.h>
int main()
{
   char * question="answer to life the universe and everything"; 
   /* Se non esiste una risposta più complessa e profonda allora forse */
   printf("La risposta a '%s' è : %d\n",question,strlen(question));
   return 0;
}
Influenza culturale
- Il libro di Adams fu fonte d'ispirazione per il nome di una popolare band funky britannica degli anni ottanta, i Level 42.
 - La medaglia del videogioco Spore, assegnata al raggiungimento del centro della galassia, ha come titolo "42".
 - Nell'album dei Coldplay intitolato "Viva la Vida or Death and All His Friends", che dura complessivamente 42 minuti, vi è un brano intitolato appunto "42".
 - I Red Worms Farm, gruppo indie-rock veneto, ha scritto una canzone intitolata proprio "42" in cui vengono citate frasi dalla Guida Galattica Per Autostoppisti.