Joe Strummer
John Graham Mellor, meglio conosciuto come Joe Strummer (Ankara, 21 agosto 1952 – Broomfield, 22 dicembre 2002), è stato un cantautore, chitarrista e attore britannico del gruppo punk rock The Clash e successivamente dei Mescaleros.
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Nazionalità | ![]() |
Genere | Punk rock New wave Reggae Rock and roll |
Periodo di attività musicale | 1973 – 2002 |
Sito ufficiale | |
Biografia
Le origini
Joe Strummer nacque ad Ankara, in Turchia, il 21 agosto 1952[1], dove il padre lavorava come funzionario del Ministero degli esteri britannico. A causa dei frequenti trasferimenti del padre crebbe e studiò in diversi Paesi prima del rientro della famiglia in patria, all'età di due anni passò dalla Turchia all'Egitto (Il Cairo), poi in Messico (Città del Messico), in Germania (Bonn) e infine, all'età di nove anni il trasferimento definitivo in Inghilterra, a pochi chilometri da Londra.
Joe non amava molto la vita scolastica e cercò di evadere ascoltando musica (con i suoi compagni di camera ascoltava sempre i Beatles, i Rolling Stones e gli Who). Fu proprio a scuola, infatti, che incominciò ad amare la musica, ma non era interessato a suonarla (credeva infatti che fosse un talento donato solo a persone divine come Pete Townshend degli Who, uno dei suoi compositori preferiti). Proprio a scuola, nel 1964, all'età di 11 anni, Joe sentì Not Fade Away dei Rolling Stones nella sala del suo collegio situato nella campagna inglese, ed ebbe una rivelazione.
Guardare Mick Jagger che si agitava dentro alla televisione in bianco e nero della scuola, un sabato a pranzo, ispirò il giovane John Mellor a diventare cantante di uno dei più grandi gruppi musicali della storia degli anni '70 e del Punk-Rock.
Nel 1965, in occasione di una visita per vedere i genitori, Joe comprò un EP di Chuck Berry[6], in cui era contenuta una versione della canzone Roll Over Beethoven, canzone che già conosceva perché faceva parte dell'album dei Beatles, With the Beatles. In questo modo Joe scoprì il R'n'B e il blues, capendo le radici più profonde del rock'n'roll.
La sua grande passione per la letteratura e specialmente per George Orwell lo portano ad avere una spiccata abilità nel comporre testi.
Il suicidio del fratello maggiore David, un personaggio con idee politiche di estrema destra ed un particolare interesse per l'esoterismo (1970), lo sconvolge al punto da costringerlo ad andare via di casa per vivere sulla strada.
Gli esordi musicali
Il primo strumento suonato da Joe fu un basso artigianale costruito da Pablo LaBritain, il batterista dei 999. Dopo aver lasciato la scuola trascorre un periodo come busker, cioè come musicista di strada, durante il quale assume il soprannome di Woody (in onore del musicista Woody Guthrie), nel quale suona l'ukulele al seguito di Tymon Dogg per varie città d'Europa, tra cui anche Parigi. Entra a far parte prima dei Vultures, banda dell'istituto d'Arte al quale si era iscritto, la Newport Art School. Successivamente dei 101'ers, gruppo di rock'n'roll con i quali divideva una casa occupata. Ottenne un discreto successo nei pub di Londra e fece emergere il suo carattere di "frontman". In seguito si affibbia il soprannome di Strummer (dal verbo to strum e quindi "strimpellatore"), a causa della tecnica chitarristica piuttosto rozza e rinnega il precedente soprannome di Woody.
Dei suoi anni coi 101'ers rimane l'album Elgin Avenue Breakdown, uscito postumo (cinque anni dopo lo scioglimento della band) nel 1981 e ripubblicato nel 2005 con sette brani inediti in più.
Dopo aver assistito nel 1976 ad un concerto dei Sex Pistols, rimane folgorato dal punk e poco tempo dopo, sollecitato dall'ultimatum di Bernie Rhodes, manager dei futuri Clash, accetta di diventare cantante del complesso che lo porterà al successo planetario. I Clash in quel periodo erano formati da Mick Jones (voce e chitarra), Paul Simonon (basso), e Keith Levene (chitarra), che rimase nel gruppo per pochi mesi e partecipando alla realizzazione di una sola canzone (What's My Name?, contenuta nal primo album). Joe incontrò per la prima volta Mick e Paul giovedì 13 maggio 1976[7], in un ufficio di collocamento dove Jones era andato per ritirare il sussidio di disoccupazione, ma non fu scambiata alcuna parola tra i futuri membri del gruppo; Paul e Mick furono sorpresi di vedere il cantante degli 101'ers nella fila accanto alla loro, e notarono che Joe cominciò a fissarli, in seguito Strummer dichiarò che quel giono aveva pensato di creare una rissa con gli altri due. In seguito si verificarono altri sporadici incontri tra Simonon, Jones e Strummer; ma l'incontro più significativo avvenne il 25 maggio durante un concerto dei Sex Pistols (una band che in seguito divenne una delle principali del movimento punk insieme ai Clash), Joe venne avvicinato da Bernard Rhodes, manager di un gruppo che voleva fargli incontrare. Pochi giorni dopo Joe fu fermato ancora da Rhodes che era assieme a Levene, il manager concesse a Strummer 48 ore di tempo per decidere se essere dentro o fuori dal gruppo. Probabilmente Mick e Paul non erano a conoscenza della proposta fatta da Rhodes a Joe; ma il cantante accettò e si incotrarono martedì 1 giugno 1976[8]. Quando Rhodes introdusse Joe nell'edificio dove era stato prefissato l'incontro, si trovò davanti Mick Jones e Paul Simonon che furono entrambi sorpresi nel scoprire che il cantante portato dal manager era proprio la persona con cui era quasi scoppiata una rissa poco meno di un mese prima. Nel 1977, i Clash realizzano il loro primo album: The Clash, con Terry Chimes alla batteria, che in seguito venne escluso dal gruppo. L'album divenne uno dei principali del movimento punk; e contiene canzoni che divennero veri e propri inni di protesta, come White Riot (il primo singolo del gruppo), Remote Control e London's Burning. Il secondo album fu Give 'Em Enough Rope (tradotto, Date loro abbastanza corda) pubblicato e registrato nel 1978, e alla batteria presentava Nick "Topper" Headon, che divenne il batterista vero e proprio del gruppo e vi rimase fino al 1982. London Calling fu il titolo dell'album che il gruppo pubblicò nel 1979, e che prende il nome dall'omonima canzone, London Calling è uno degli album più interessanti di tutti i tempi e presenta una una notevole commistione di stili musicali, dimostrando la notevole bravura e versatilità dei Clash, e portando il gruppo a un livello di notorietà mondiale. Nel 1980 pubblicarono Sandinista! un triplo album venduto al prezzo di un doppio, e infine venne realizzato Combat Rock nel 1982. In seguito venne pubblicato un altro album sotto il nome del gruppo, ma con una formazione diversa, Cut the Crap, nel 1985.
London Calling e Sandinista!, in particolare, diventano vere e proprie pietre miliari della storia del rock. In questi lavori sono mescolati generi diversi: il punk dei primi due dischi viene pian piano integrato con contaminazioni reggae, rockabilly funk, calypso, persino jazz e blues.
Gli attriti tra i componenti della band, in particolare tra Strummer e Jones, si fanno sempre più stridenti finché, nel 1983, venne allontanato il batterista Topper Headon. Headon fu obbligato ad uscire dal gruppo per il notevole utilizzo di eroina, che ormai stava compromettendo anche lo svolgimento dei concerti.
In seguito viene estromesso anche Mick Jones, e la band smette praticamente di esistere. Mick Jones fu allontanato dal gruppo nel settembre del 1983[10], da Joe e Paul Simonon, ma probabilmente il piano per estromettere Jones era stato ideato dal manager dei Clash, Bernard Rhodes, che nutriva forti rancori verso Mick; Rhodes riuscì a convicere Joe e Paul e così ottenne l'espulsione del chitarrista.
Con l'allontanamento di Mick Jones il gruppo perse l'elemento trainante della formazione, e Joe in particolare, perse la persona con cui si era dedicato alla scrittura e alla composizione delle canzoni sin dal 1977.
Nel 1985, Joe si presenta con una nuova formazione nel discutibile album Cut the Crap, che si rivela un vero fiasco. Della formazione originaria rimangono solo Joe Strummer e Paul Simonon. Dalla biografia del gruppo a cura di Pat Gilbert emerge che la causa sarebbe stata la produzione dell'album lasciata nelle mani del manager Bernard Rhodes; quest'ultimo nega ogni fiasco, sottolineando invece come nell'album fossero stati utilizzati strumenti e tecniche di registrazione, ripresi poi come modello da altri produttori. In seguito l'album non verrà citato nelle documentazioni ufficiali dei Clash e sarà riconosciuto soltanto dopo l'inserimento del singolo This Is England nel box The Essential Clash uscito nel 2003. I Clash riconosceranno solo in anni recenti l'esistenza di una formazione post-Mick.
I Clash hanno fortemente influenzato molti gruppi e la loro visione politica. Hanno convinto migliaia di ragazzi britannici in età scolare che la cultura nera andava capita e ammirata e hanno rivoluzionato gli stili musicali mischiandoli ed adattandoli ad altri. I Clash e Joe Strummer non hanno venduto grandi quantità di dischi, ma il loro impatto musicale è stato enorme.
Gli anni della desolazione
Nel 1986, Joe partecipa alla realizzazione del secondo album del gruppo fondato da Mick Jones in seguito alla sua esclusione dai Clash, i Big Audio Dynamite; Joe scrive insieme a Mick sette canzoni, e sempre insieme a Jones co-produce l'album.
Negli anni successivi Strummer si dedica soprattutto al cinema, sia come autore di colonne sonore, sia come attore, in una serie di pellicole a produzione indipendente: tra le altre, Diritti all'inferno di Alex Cox nel 1987 e Mystery Train - Martedì notte a Memphis di Jim Jarmusch nel 1989. In entrambi i campi Strummer non avrà fortuna.
Nel 1989 esce il suo primo disco da solista: Earthquake Weather, un omaggio al rockabilly che si distanzia molto dallo "stile Clash" e che, soprattutto per questa ragione, viene largamente ignorato da pubblico e critica.
Tra il 1991 e il 1992 accompagna in tour la band irlandese Pogues (alla quale è legato da profonda amicizia), eseguendo anche alcuni noti brani dei Clash.
Mescaleros: la rinascita
Joe vive praticamente di rendita fino al 1995, quando forma una nuova band, Joe Strummer & The Mescaleros, composta da una serie di talentuosi polistrumentisti coi quali nel 1999 fa uscire Rock Art & The X-Ray Style. Le canzoni più famose scritte dal gruppo sono la cover di "Redemption Song" di Bob Marley e "Coma Girl", pezzo del gruppo.
Dopo una lunga serie di tour che lo portano a più riprese anche in Italia, nel 2001 Strummer e i suoi realizzano Global A Go-Go, che viene salutato dai più come il suo lavoro migliore dai tempi di Sandinista!.
Con i Mescaleros, il 15 novembre 2002, durante una serata a favore del sindacato dei pompieri, si esibisce assieme a Mick Jones[14].
Mick e Joe eseguirono diverse canzoni dei Clash, tra cui White Riot e London's Burning.
L'epilogo
La mattina del 22 dicembre del 2002 Joe muore a causa di un infarto[16]. Aveva da poco compiuto 50 anni.
Nel 2003 esce postumo quello che avrebbe dovuto essere il terzo album di Joe Strummer & The Mescaleros: Streetcore, un ritorno al rock più grezzo e "stradaiolo" con innesti di country-folk.
Curiosità
- Dal 2004 nel mese di dicembre, viene organizzato regolarmente il Tributo italiano a Joe Strummer. In un primo momento l'evento si svolse a Bologna (2004-2007), poi nel 2007 venne spostato a Milano, dove tuttora si tiene.
- Nel 2008 il regista britannico Julien Temple, amico personale di Strummer, ha pubblicato un film-documentario sulla vita, il pensiero e la storia di Joe Strummer, intitolato Il futuro non è scritto - Joe Strummer[18].
Strumenti musicali
La chitarra che venne utilizzata principalmente da Joe Strummer fu una Fender Telecaster del 1966, decorata originariamente con tre colori differenti. Joe acquistò la chitarra nella metà del 1975, quando suonava con gli 101'ers; dopo essersi unito ai Clash, Joe fece ridipingere lo strumento di nero. Dal 1979 in poi la chitarra venne ricoperta di adesivi, Joe utilizzò lo strumento per tutta la durata sua carriera sia con i Clash, sia con i Mescaleros. La Fender Custom Shop, una divisione produttiva della Fender, realizza una copia fedele della chitarra di Joe Strummer.
Discografia
La discografia ufficiale comprende:
Discografia con i Clash
- 1977 - The Clash
- 1978 - Give 'Em Enough Rope
- 1979 - The Clash (US) (versione statunitense del primo album)
- 1979 - London Calling
- 1980 - Black Market Clash (raccolta)
- 1980 - Sandinista!
- 1982 - Combat Rock
- 1985 - Cut the Crap
Discografia solista o come componente di altre band
Discografia con i 101'ers
- 1981 - Elgin Avenue Breakdown
- 2005 - Elgin Avenue Breakdown Revisited
- Versione postuma dell'album Elgin Avenue Breakdown, con brani inediti.
Colonne sonore e partecipazioni
- 1986 - No. 10, Upping St.
- Secondo album del gruppo fondato da Mick Jones, i Big Audio Dynamite, Joe Strummer scrive insieme a Mick sette brani, e sempre con Jones co-produce l'album.
- 1986 - Sid and Nancy Soundtrack
- Colonna sonora del film Sid and Nancy, con due brani di Joe Strummer.
- 1987 - Walker Soundtrack
- Colonna sonora del film Walker.
- 1987 - Straight to Hell Soundtrack
- Colonna sonora del film Straight to Hell, con due brani di Strummer.
- 1988 - Permanent Record Original Soundtrack
- Con una canzone di Strummer e dei Latino Rockabilly War.
- 1993 - When Pigs Fly Soundtrack
- Colonna sonora non rilasciata.
- 1998 - Chef Aid: The South Park Album
- Joe Strummer partecipa a It'a A Rockin World.
- 1999 - Michael Hutchence
- Joe Strummer canta nella prima canzone, Let Me Show You.
- 2000 - Free the West Memphis 3
- Joe Strummer partecipa a una canzone.
- 2002 - Jool's Holland Big Band Rhythm & Blues
- Joe Strummer partecipa a una canzone.
- 2003 - Unearthed
- Joe Strummer canta in Redemption Song, con Johnny Cash.
- 2004 - Black Magic
- Joe Strummer partecipa a una canzone.
Discografia da solista (The Latino Rockabilly War)
- 1989 - Earthquake Weather
- Unico album di Joe Strummer con i Latino Rockabilly War.
Discografia con i Mescaleros
- 1999 - Rock Art and the X-Ray Style
- Primo album dei Mescaleros.
- 2001 - Global a Go-Go
- 2003 - Streetcore
- Ultimo album di Joe Strummer e dei Mescaleros, rilasciato postumo.
Filmografia
- 1980 - Rude Boy
- Semi - documentario dei Clash.
- 1983 - Hell W10
- Film dei Clash, diretto e scritto da Joe Strummer.
- 1983 - The King of Comedy
- Joe Strummer recita una parte non parlata.
- 1987 - Walker
- 1987 - Straight to Hell
- 1988 - Candy Mountain
- 1989 - Mystery Train
- 1990 - I Hired A Contract Killer
- 1997 - Docteur Chance
- 2000 - The Clash: Westway to the World
- Documentario sui Clash.
- 2003 - End of the Century: The Story of the Ramones
- Documentario sui Ramones.
- 2004 - Let's Rock Again
- Documentario musicale.
- 2007 - Joe Strummer: The Future Is Unwritten
- Documentario su Joe Strummer.
- 2008 - The Clash Live: Revolution Rock
- Documentario sui Clash.
Note
- ^ Pagina 18, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 19, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 21, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 21, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 21, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 22, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 110, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 113, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 433, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 418, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 427, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 343, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 439, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 450, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 450, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007 Arcana Editore.
- ^ Pagine 437 - 438, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Pagina 443, Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
- ^ Articolo sul film Il futuro non è scritto - Joe Strummer da repubblica.tv
- ^ [1]
- ^ Articolo sul quotidiano L'Unità
Bibliografia
- Pat Gilbert, The Clash, Death Or Glory; 2007, Arcana Editore.
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