Lara Mario fu una delle più importanti personalità del capitalismo rinascimentale nordeuropeo.

Nacque a Cabot Cove il 31 aprile 1524, da Berto, traduttore, e Lidia, pittrice. All'età di 45 anni cominciò gli studi di cibernetica presso l'Istituto Montalcini di Vladivostok, diplomandosi perché nipote del vicepreside. Dopo la Grande Depressione si trasferì in Arkansas, importante centro sociale dell'epoca; ivi assunse il falso nome di Decedra Proudmoore per far dispetto al padre, e fondò la Salerno-Reggio Calabria nello scantinato sotto casa. Fuggì facendo perdere le proprie tracce all'alba in seguito al funerale di John F. Kennedy.

Per meglio onorare questa importante figura si può pulire la cache.

Linea del tempo di Warcraft

Qui è riportata una linea del tempo generica degli eventi più importanti avvenuti nell'universo di Warcraft. Il punto centrale tenuto come riferimento per la conta degli anni è l'apertura del Portale Oscuro.

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y Rob Baxter, Tim Campbell, Bob Fitch, Luke Johnson, Seth Johnson, Mur Lafferty, Andrew J. Scott Warcraft-gioco di ruolo - Le Terre di Azeroth - Supplemento Fantasy, pag. 29-34.
  2. ^ a b Blizzard Entertainment The Twin Empires, libro interno al videogioco World of Warcraft, su Wowpedia.
  3. ^ The Twin Empires sostiene che la guerra durò molte migliaia di anni e che alla fine di essa nacquero gli elfi della notte. Le Terre di Azeroth fissa quest'ultimo evento, invece, a soli 2.000 anni dall'inizio della guerra.
  4. ^ Blizzard Entertainment, Warcraft History - Fiction Timeline, su wow-europe.com. URL consultato il 04-02-2011.
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore mythos10
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore new1
  7. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore new2
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore new3
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore new4
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore new5
  11. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore shiftlibro
  12. ^ Questa data è controversa; si veda Gnomi (Warcraft)#Storia per una spiegazione esauriente.
  13. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore new7
  14. ^ Il manuale Le Terre di Azeroth colloca l'arrivo del Re dei Lich ad Icecrown tre anni dopo la sua creazione. Ciò però non è possibile, in quanto la Guerra del Ragno iniziò l'ottavo anno dopo l'apertura del Portale Oscuro; inoltre i libri interni a World of Warcraft non parlano di una tale distanza di tempo dalla creazione del Re dei Lich al suo arrivo ad Icecrown.
  15. ^ a b Matthew Rossi, Know Your Lore: The aqir and their descent, part 2 -- Nerubians, su wow.joystiq.com. URL consultato il 01-02-2011.
  16. ^ Blizzard Entertainment War of the Spider, libro interno al videogioco World of Warcraft, su Wowpedia.
  17. ^ Blizzard Entertainment The Alliance Splinters, libro interno al videogioco World of Warcraft, su Wowpedia.

Nomi letterari

Lista di nomi creati ex novo da scrittori/poeti/altro

Velen
Lingua orig.Inglese
AutoreBlizzard Entertainment
Caratteristiche immaginarie
SpecieDraenei
SessoFemmina
«Dove la fede dimora, la speranza non è mai perduta[1]»

.

Velen è un personaggio dell'universo di Warcraft creato da Blizzard Entertainment; è un profeta ed è il capo dei draenei facenti parte dell'Alleanza.

Introdotto solamente World of Warcraft: The Burning Crusade, quando la storia dei draenei è stata completamente rivista appositamente per l'espansione, ha svolto un ruolo abbastanza importante anche in Wrath of the Lich King. Al di fuori dei videogiochi, è uno dei personaggi principali del romanzo di Christie Golden L'ascesa dell'Orda, e svolge un ruolo importante anche nel romanzo di Richard A. Knaak Wolfheart e nella storia breve di Micky Neilson Unbroken.

[2]

Storia

La fuga da Argus

Anticamente, in un periodo precedente di almeno 25.000 anni gli eventi di World of Warcraft, Velen era parte di un triumvirato che governava la razza degli eredar, nativa del pianeta di Argus[3]. Gli altri due leader erano Archimonde e Kil'jaeden. Tutti e tre erano molto saggi, ma Velen possedeva in più il dono della profezia[4]. Essi vennero contattati da Sargeras, presentatosi come una divinità benevola che voleva donare loro forza e intelligenza e prosperità; mentre Kil'jaeden e Archimonde accettarono prontamente, Velen sospettava che vi fosse qualcosa di sinistro[3][5]: avuta poi una visione, tramite l'utilizzo di un cristallo magico, che gli mostrava come gli eredar sarebbero divenuti parte della malvagia Legione Infuocata se avessero seguito Sargeras, Velen decise di raccogliere quanti più seguaci possibile e di fuggire da Argus[3][4]. A venirgli in aiuto fu un naaru, K'ure, che gli diede i mezzi pratici per abbandonare Argus con la sua gente; Velen e i suoi riuscirono così a lasciare il pianeta, subito prima di venire sterminati dagli altri eredar, oramai caduti nella corruzione dei demoni[3][4][6]. Da quel momento, Velen ribattezzò i suoi seguaci "draenei", che significa "esiliati"[4]. Kil'jaeden, considerando Velen un traditore, giurò vendetta e mandò le sue forze ad inseguire lui e i draenei fino a che non li avesse distrutti; per millenni a venire, Velen e i draenei continuarono così a fuggire dai loro ex-fratelli[4][7].

Draenor e la guerra con gli orchi

Giunti sul pianeta di Draenor, i draenei ricominciarono a costruire la loro civiltà[4][7]. Ivi, i draenei ebbero anche alcuni contatti con gli orchi, una razza pacifica e dalla cultura sciamanica che aveva preso ad adorare la loro nave dimensionale, Oshu'gun, scambiandola per una "montagna sacra". Con due giovani orchi, Orgrim Doomhammer e Durotan, Velen ebbe anche un incontro amichevole, dopo che essi erano stati salvati dalla furia di un ogre dai draenei. La situazione rimase stabile fino a che Kil'jaeden non li scovò nuovamente: egli riuscì a manipolare gli orchi fino a trasformarli in mostri assetati di sangue e a lanciarli all'attacco dei draenei[4][8][9]. Inizialmente, quando gli attacchi erano ancora all'inizio, Velen cercò di parlare con gli orchi, recandosi a tal proposito da Durotan; durante la loro conversazione, il profeta cercò di spiegare la vera origine di Oshu'gun, con il solo effetto di far infuriare Durotan e il suo capo-sciamano, Drek'Thar, che consideravano le sue affermazioni una blasfemia. Durotan prese prigionieri Velen e la sua scorta, ma nonostante avesse ricevuto l'ordine di ucciderli li lasciò poi liberi, limitandosi a impossessarsi dei cristalli di ata'mal che avevano con sé.

Dopodiché, gli assalti degli orchi si fecero più frequenti e violenti, e le città draenei cominciarono a cadere una dopo l'altra, fino a che non rimase solo la città di Shattrath[8]. A quel punto, Velen e i suoi più stretti consiglieri avevano realizzato che gli orchi, e Kil'jaeden che li controllava, non si sarebbero fermati fino a che non avessero sterminato completamente i draenei; era quindi necessario che si illudessero di averlo fatto. Un buon numero di draenei volontari, compresi donne e bambini, rimase quindi nella città, in attesa della morte, così da far pensare agli orchi di aver massacrato tutti i draenei, mentre gli altri - e con essi Velen, la cui vita era troppo importante per il suo popolo perché potesse sacrificarsi con loro - si rifugiarono al sicuro, a Zangarmarsh[8][10].

La ricostruzione della società e l'arrivo su Azeroth

In seguito al cataclisma che trasformò Draenor nelle Terre Esterne, Velen incontrò lo sciamano Spezzato Nobundo, e lo convinse a insegnare l'arte dello sciamanesimo agli altri draenei, nella speranza di guarire i danni che la guerra e la magia demoniaca avevano provocato alla gente[11]. Dopo l'arrivo di Illidan nelle Terre Esterne, quando le forze della Legione ricominciarono a mostrarsi sul pianeta, Velen decise che era giunto il momento di dare una svolta cruciale alla storia dei draenei: assieme a Nobundo guidò un raid contro la fortezza di Kael'thas Sunstrider, Tempest Keep, appropriandosi di una delle sue strutture satellite, la Exodar, nel tentativo di abbandonare le Terre Esterne[4][8]. Alcuni meccanismi della nave dimensionale vennero però sabotati dagli elfi del sangue di Kael'thas e la Exodar, dopo essersi teletrasportata nei cieli di Azeroth, andò a schiantarsi sull'Isola di Azuremyst[4][8][12]. Di lì a poco, i draenei vennero accolti a braccia aperte nell'Alleanza[12], di cui Velen divenne uno dei leader principali.

Il risanamento del Pozzo Solare

(inglese)
«Silvery moon, washed in blood,

Led astray into the night, armed with the sword of broken Light.
Broken, then betrayed by one, standing there bestride the sun.

At darkest hour, redemption comes, in knightly lady sworn to blood.»
(italiano)
«Luna argentata, bagnata nel sangue,

Sviata nella notte, armata con la spada di Luce spezzata.
Infranta, poi tradita da uno, lì ritto a cavallo del sole.
All'ora più cupa, la redenzione arriva, in una cavalleresca dama giurata nel sangue.»

In un periodo non ben precisato, Velen pronuncio la profezia citata qui sopra, che fa riferimento alla storia degli elfi del sangue e alla loro redenzione, cominciata grazie a Lady Liadrin e ai suoi Cavalieri del Sangue[1]. Dopo la sconfitta di Kil'jaeden al piazzale del Pozzo Solare, sull'Isola di Quel'Danas, Velen si recò lì personalmente, utilizzando il cuore del naaru caduto M'uru per riaccendere il Pozzo Solare: in tal modo, ristorando la loro fonte di magia non con l'energia arcana ma con la Luce Sacra, Velen diede un contributo fondamentale alla redenzione degli elfi del sangue[1].

Eventi successivi

(battaglia luce/tenebre, vedi da battle)

Descrizione

Note

  1. ^ a b c d Anne Stickney, Know Your Lore: Current Alliance politics -- the Draenei, page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 20-09-2011.
  2. ^ Matthew Rossi, Know Your Lore: The Prophet Velen, the light and the darkness, su wow.joystiq.com. URL consultato il 20-09-2011.
  3. ^ a b c d Matthew Rossi, Know Your Lore: The Draenei, su wow.joystiq.com. URL consultato il 20-09-2011.
  4. ^ a b c d e f g h i Blizzard Entertainment, Races of World of Warcraft - Draenei, su us.battle.net. URL consultato il 27-01-2011.
  5. ^ Christie Golden L'ascesa dell'Orda, pag. 2.
  6. ^ Christie Golden L'ascesa dell'Orda, pag. 9-13.
  7. ^ a b Christie Golden L'ascesa dell'Orda, pag. 43.
  8. ^ a b c d e Matthew Rossi, Know Your Lore: The Draenei, Page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 20-09-2011.
  9. ^ Christie Golden L'ascesa dell'Orda, pag. 90-93.
  10. ^ Christie Golden L'ascesa dell'Orda, pag. 251-253.
  11. ^ Micky Neilson, Unbroken (XML), su wow-europe.com. URL consultato il 20-09-2011.
  12. ^ a b Christie Golden World of Warcraft: L'ascesa dell'Orda, pag. 277.
  13. ^ Testo dell'incontro fra A'dal e Lady Liadrin su Wowpedia.

Collegamenti esterni

(EN) Syrio/Bozzetti, in Wowpedia, Curse Inc.

<nowiki>